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Sinossi

Non ti aspettavo nel mio mondo, e tu ci sei piombato dentro con tutte le scarpe.

Galeotta fu una maledetta oliva maldestra, a combinare l’incontro tra Angelica e Steven, o forse un solo gioco del destino, fatto sta che se non fosse stato per lui, la ragazza si sarebbe ritrovata a cadere nel bel mezzo della festa indetta dall’azienda in cui lavora. E basta un solo sguardo in quegli occhi blu perché il suo salvatore prenda le sembianze di un dio e diventi il suo eroe.
Ma Steven è ben più di quanto appare: è attraente, ma è anche dispotico, arrogante, abituato a prendere tutto ciò che desidera senza tante cerimonie e a tirare le fila del gioco e ora trova che Angelica sia… eccitante. Solo che non ha fatto i conti con il carattere della ragazza, che lo porterà a riflettere sul suo normale modo di agire. Forse.

qualche riflessione

Devo lavorare su questa cosa: corpo e mente dovrebbero stare in accordo, non ognuno per sé

Ricordate quella confessione da saggezza tutta femminile per cui nei chiacchiericci diciamo che quando un uomo punta alla conquista di una donna la fantomatica “preda” lo ha già scelto e irretito? È vero. Il primo capitolo di questa avventura presenta un perfetto gioco di seduzione, un esercizio sensuale di potere tra preda e cacciatore. La dimostrazione che il divertimento della caccia e della conquista è il corteggiamento, lo svelamento e la seduzione per il possesso. E si fa in due. Anche se il predatore è un vero maschio alfa.

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Angelica, la protagonista, non fugge di fronte a questo uomo magnetico, sicuro e intraprendente ai limiti della decenza. Non è una femminuccia, ma una bella femmina alfa anche se vittima di un brivido languido. 

Reagisce all’ assurdità di un corteggiamento pressante, alla prepotente invadenza di questo maschio dominante con beffarda malizia.

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 Preziosa la sua femminilità vissuta consapevolmente senza perdere dignità. 

Preziosa la sua sensualità calda ma allegra.

Preziosa la sua libertà da difendere in ogni modo, pur lasciandosi guidare in un gioco sessuale.

Preziosa quella vaga sensazione di curiosa stranezza che le dà quell’incontro 

Lui sorrise, assumendo un’espressione dolce, condiscendente, come se davanti non avesse una donna, ma una bambina.
«Ah, sì» ridacchiò lui, raddrizzandosi «però è consuetudine, tra potenziali amanti, rivolgersi l’uno all’altra in modo meno formale di come stai facendo tu».
«Potenziali… oh!» gemette la giovane, arrossendo sulle gote. Abbassò lo sguardo sulle proprie ginocchia, poi tornò a guardarlo sorridendo a sua volta. «Non vedo potenziali amanti qui, signor Boschi».
«Davvero?» domandò dubbioso, evidentemente divertito dalle sue parole.
«Sì».
«Allora smettila di guardarmi così».
«Guardarla… così come?»
«Come se fossi il centro del tuo mondo».
Fine della magia. Ecco, tutta la sicurezza che lui ostentava, la certezza sui pensieri che le dovevano ronzare nella mente, la sua grande strafottenza, le provocarono un moto di ribellione impossibile da contenere. 

Questo rende preziosa la protagonista e la riveste di scintillio moderno e accattivante, la lascia brillare tra bambole e femminucce, mentre questa è più Angelica la “bella che fugge”, la fascinazione sensuale, provocante

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Angelica sa giocare, vuole giocare, non solo conosce le regole ma pretende di dettarle a chi è maestro e baro. Terribilmente erotico lo spazio dell’ ufficio, che alimenta l’idea del proibito nella relazione con il “capo”. C’è il fuoco, dentro di lei, che intorpidisce i sensi e impedisce di opporsi al desiderio che prova per quell’uomo.
Una trasgressione che sembra quasi una follia. Anche se tutto sembra perfetto

«Dove siamo?»
«Sei dove dovresti stare» sussurrò in tutta risposta lui, avanzando imperterrito «Sei a casa». 
Quando aveva deciso che poteva fidarsi di lui? Ecco un’altra domanda che passò nella testa e non trovò seguito mentre gli si stringeva contro con un sospiro.
Sembrava tutto perfetto, il sogno di ogni donna: un uomo forte e bellissimo che ti prende, lusinga, afferma che l’hai colpito e poi ti segue e ti porta via, incapace di lasciarti andare. 
Dov’è il trucco? E poi c’era la voce, infida, malevola, che calpestava i sogni addensati dietro agli occhi

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È magnetico questo dispotico Steven Boschi, un tenebroso predatore: rispettabile e sfrontato capo, insaziabile amante dalla fantasia inesauribile, generoso partner.

Un vero maschio alfa ma c’è un fantastico, gigantesco, potente MA

«Ti permetto io di avvicinarti, ricordatelo. Se non volessi, non potresti mai nemmeno toccarmi». 

Prima novità di un romanzo che sembrerebbe riproporre elementi di genere e dinamiche conosciute. Sopraffatta, disinibita e condiscendente, abbandonata tra le sue mani che sanno stringere, sfiorare, possedere…però Angelica impartisce una bella lezione di grinta. Sarà lei ad insegnare tante “prime volte” ad un maestro della seduzione. Seduta per terra, mangiando panini per strada imbottiti di peperoni, si rialza e mena seriamente, affondando colpi ben assestati di Kobudo, sferza frecciate pungenti che vanno a segno nello sconfinato ego del protagonista.

Sfida. Scalpita. Brilla. Preziosa… 

E poi… Colpo di coda improvviso, un risvolto inaspettato in questa storia di seduzione e di complicità, Steven è incredibile e disarmante ma nasconde qualcosa

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«Lo so. Lei non lo deve sapere».
«Pensi di avere ancora delle possibilità? Una volta scoperto ciò che hai in mente…»
«Sarà così innamorata di me da non potermi lasciare» lo interruppe secco.
«Ho paura che non sarà così facile, stavolta».
«Non dico che sarà facile. Ma avrò ciò che voglio. Comunque».

«Hai letto la sua cartella?»
«No».
«Dovresti».
«Non mi interessa».
«D’accordo. Come ti pare. Ma sappi che è un soggetto interessante, la tua ragazza preziosa».
La sua ragazza preziosa.
Sì, lo era davvero. In ogni senso.

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Allontanamenti Improvvisi, imprevisti fastidiosi, piccole gelosie e insicurezze che si insinuano, minano un rapporto potente ma troppo giovane. In fondo è una questione di fiducia.

«Tu non hai la minima idea di quello che provo per te.»

Riuscirà questo angelo dalle piume arruffate ad assorbire l’onda d’urto della passione di Steven? Il suo amore totalizzante? Il desiderio di possesso e il bisogno di devozione?

«Angelica. Mi è bastato vederti quella mattina al bar e poi quando ci siamo conosciuti».
«Quando ti sono caduta addosso».
«Sì».
«Però, io…»
«Dacci una possibilità. Funzioniamo insieme. Dobbiamo solo aggiustare qualche cosa, come in tutti i rapporti che hanno inizio. Ti voglio parte integrante della mia vita, angelo, e voglio che tu sia mia come io sono tuo. Nel cuore… e nell’anima, anche».
«Mi serve tempo: ho bisogno di conoscerti per capirti e vivere con te».
«Hai tutto il tempo che ti serve».

Eppure la situazione sembra precipitare, Steven bracca Angelica e la sua passione brucia le tappe, in modo incredibile, con un’urgenza sconcertante che preme sulla pelle tra le lenzuola roventi ma trascina in un vortice di sospetti e di inganni. Il mondo di Steven è solo riflesso, bagliori sinistri. Personaggi che si muovono nell’ombra e figure famigliari -ingombranti e irresistibili- alla ribalta.

Angy è una vera protagonista, è una “tosta”, come dice il fantastico factotum Zeno. Vi sorprenderà la sua determinazione, nel lottare e nel combattere per questo rapporto, anche con la parte malsana che si nasconde nelle pieghe più nascoste di un animo tormentato come quello di Steven.

«Sono qui per capire se vale la pena di lottare per questo rapporto» replicò. .. Abbassò un istante lo sguardo, prima di tornare a incontrare i suoi occhi. «I miei sentimenti non sono cambiati, ma non voglio cambiare per te». 

Anche se è fuoco puro. Steven dovrà imparare non solo a custodire gelosamente ciò che ha di più prezioso ma a proteggerlo con l’amore e la fiducia.

Prima tappa di questa avventura, con una scelta intelligente da un punto di vista narrativo: il primo capitolo della serie My precious si chiude senza cliff hanging ma con una sua compiutezza, che lascia nel lettore appagamento ma anche la curiosità e l’interesse a seguire le vicende dei protagonisti, l’evolversi della loro storia, viste le premesse così invitanti…e una certa trepidazione nei confronti del fratello maggiore che promette MOLTO bene. Riserverà grandi sorprese, lo so…

Apprezzo particolarmente la naturalezza con cui l’autrice affronta anche i passaggi più sensuali, con un senso della misura impeccabile, caldo caldissimo è il suo tocco nei momenti erotici ma sempre elegante, negli istanti del corteggiamento c’è originalità con una trovata come un cerotto sui piedi maltrattati dai sandali o una colazione offerta al bar, oppure un momento peccaminoso in un androne. Episodi della quotidianità che sono reinventati nella narrazione come momenti speciali che si caricano di aspettativa erotica. Il desiderio è il linguaggio segreto della passione ma narra un erotismo elegante.

Divertentissimi i dialoghi tra sé, deliziosa la complicità femminile, il cameratismo con l’ex, la spalla Zeno, una generosa dose di autoironia che alleggerisce i punti nodali della trama, i colpi di scena e le trovate teatrali, drammatizzate al massimo per dare al ritmo della storia l’idea dell’avventura unica con il semi – dio che ama in modo eccessivo, totalizzante, possessivo e unico.

«In breve: l’orso mi ha portata a casa di Steven, mi sono arrampicata sul cancello come una scimmia, ho scavalcato, Steven mi ha seguita e mi ha convinta a salire in macchina e accompagnata a casa. Lungo la strada ci siamo fermati dal lurido a mangiare un panino con tutto il possibile dentro e stamattina ho trovato un cioccolatino sulla scrivania».


C’è la freschezza nel riproporre situazioni già vissute (speriamo non solo su carta per la nostra lussuria), che scongiura il senso di déjà-vu. Conosciamo infatti il maschio alfa maniaco del controllo e dispotico con una predisposizione al corteggiamento imprevedibile ma romantico, anche la guardia del corpo fidata dal cuore tenero, i colpi di testa possessivi dell’amante generoso, però grazie all’impronta personale dell’autrice riescono ad acquistare sfumature diverse. 

Tutti gli ingredienti che ci piacciono sapientemente dosati, con un tocco originale che sta nell’erotismo morbido e nella fluidità della narrazione, tratti distintivi del suo stile. Come un tortino al cioccolato dal cuore caldo! Lo conosciamo e lo abbiamo mangiato ma….bisogna saperlo fare, renderlo speciale nelle varianti. È una similitudine sconveniente forse, ma questa autrice scrive pagine delezione, puro piacere da assaporare con lentezza.

Ogni amore è prezioso e magia, se amiamo noi stesse consapevolmente possiamo amare liberamente in modo maturo e appassionato, disinibito e voluttuoso. Prendendo tutto ciò che desideriamo. Assaporando ogni istante di puro piacere. Godendo ogni emozione. Gustando ogni sensazione. Lottando. 

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Saffron