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TRAMA

Celine, diciottenne timida e schiva, dopo la morte dei genitori adottivi accetta l’ospitalità del suo migliore amico Matteo e diventa la sua ragazza, ma il destino ha in serbo altro per lei…
Nonostante il carattere mite si sente sempre rifiutata e il suo malessere raggiunge l’apice a causa di un ingiusto licenziamento. La rabbia scatenata dall’ennesimo sopruso risveglia in lei strane sensazioni: per sfuggire alla confusione cittadina si rifugia nella sua vecchia casa e lì la tristezza l’assale. Il meraviglioso giardino dei suoi ricordi è ormai arido. Piangendo poggia la mano sulla terra spoglia causando qualcosa di inimmaginabile: un’energia sconosciuta fuoriesce dal suo corpo e tutto riprende vita lasciandola incredula e spaventata. In poche ore la sua esistenza sarà stravolta e il suo cammino s’incrocerà con quello di Aidan, colui che la introdurrà nel mondo dei Custodi degli Elementi.
Molte domande esigeranno risposte, tante saranno le prove da affrontare poiché la strada da percorrere è lunga e tortuosa. Che cosa sceglierà di fare? Accetterà un destino imposto o sceglierà l’amore? Prediligerà se stessa o si sacrificherà per il bene di tutti?
Un romanzo che è soprattutto un viaggio all’insegna della crescita individuale: da Venezia alle Highlands Scozzesi, Celine attraverserà un universo non percepibile dai comuni mortali e dovrà imparare a contare solo sulle proprie forze mettendosi in gioco totalmente.
“Il mondo che non vedi” ha aperto le sue porte e nulla potrà più essere come prima.

Recensione

Il mondo che non vedi  è il primo libro di LE CRONISTORIE DEGLI ELEMENTI di Laura Rocca, è un urban fantasy dalla trama molto ricca ed interessante quindi andrei subito a spiegarvela, seguitemi.
Protagonista del libro è Celine, una diciottenne introversa e timida che, dopo esser rimasta orfana dei genitori adottivi, va a vivere a casa di Matteo, suo unico amico.

Non aveva avuto amiche né alle superiori né alle medie, a parte Matteo, l’unico che le aveva rivolto la parola, che l’aveva coinvolta nelle sue avventure, aveva fatto i compiti con lei e soprattutto che l’aveva ospitata in casa sua dopo la morte improvvisa dei suoi genitori. Sarebbe stata sempre grata a lui e a sua madre per quel gesto nei suoi confronti.

Matteo e Celine dapprima amici, diverranno fidanzati, una scelta per Celine quasi obbligata poiché il ragazzo l’ha accolta, dandole una parvenza di famiglia e un tetto sulla testa, piuttosto che l’ amore vero e proprio; infatti ogni qual volta Matteo cerca di avere più attenzioni Celine “fugge” preferendo star sola o comunque in sua compagnia ma senza dover necessariamente scambiare effusioni.

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Celine e Matteo sentono il rapporto in modo diverso: Matteo l’ama e Celine gli vuol bene come un fratello o un amico. La ragazza vive in un clima di sofferenza per questo rapporto così “imposto” ma anche per non aver vissuto pienamente il rapporto con i suoi genitori adottivi, tanto meno con quelli biologici, perché mai conosciuti,e non solo, lei si sente anche inadeguata, come se non avesse un ruolo ben preciso nella sua vita, come “estranea”.
Questo concetto nella sua mente viene rafforzato quando un giorno, dopo essere stata licenziata con tutta la frustrazione e la rabbia che ne scaturisce, si reca nella vecchia casa dove viveva con i suoi genitori adottivi.
La ragazza osserva la dimora con occhi tristi dopo aver constatato il grado di abbandono in cui versa, la tristezza per quello che vede e quello che le è accaduto aumentano la rabbia ed in quel momento senza una vera logica si accascia a terra e immerge le mani nel terreno e scoprirà con stupore di essere in grado di trasformare una terra arida e secca in erba fresca e profumata e molto altro: la natura prende vita grazie al suo tocco , il tocco scaturito da una forte energia emanata da Celine.

Si abbandonò in ginocchio al centro del chiostro e conficcò le mani nel terreno piantando a fondo la dita,come se volesse scavare fino al centro della terra, dondolando su se stessa.
La luce che aveva intravisto quella mattina ora le aleggiava attorno, era come se stesse accarezzandola, poi con suo grande sconcerto si rese conto di essere lei stessa a emanarla, trasmettendola al terreno nel quale teneva conficcate le mani. Chiuse e riaprì gli occhi nel tentativo di liberarsi di quella che sicuramente era una visione poi, la forza del potere che sentì scorrere dentro all’improvviso strappò ogni pensiero consapevole nella sua mente e Celine si lasciò andare alla deriva travolte da quelle sensazioni.

Celine non se ne capacita, non si rende conto che è stata proprio lei a compiere quel “miracolo” e proprio allora spunta un ragazzo che presto conoscerà e che anzi diverrà molto più che un amico: Aidan.

Il ragazzo che aveva pensato di vedere non le era sembrato molto più grande di lei.
Gli occhi erano meravigliosi, blu come la laguna di notte, luminosi, losguardo fiero, le labbra carnose, i tratti del volto aggraziati, ma con la giusta spigolosità a fare da contrasto, il suo volto era etereo e duro al contempo. I capelli erano fili d’oro, di un biondo quasi evanescente, sembravano più un’aurea di luce, lunghi quasi fino alle spalle con il ciuffo più corto che scendeva a coprire parzialmente il viso.

Aidan fu abbagliato dalla bellezza di quel volto, i lunghissimi capelli, nella tarda luce di novembre, avevano tutte le sfumature del sole quando s’infuoca, sembravano non un insieme, ma un infinità di minuscole ciocche tutte di un colore differente.

Da questo punto in poi la vita di Celine subirà un cambiamento.
Aidan è un laoich cioè un guerriero al servizio di uno degli elementi: il fuoco. Aiuterà Celine a scoprire che invece lei è una laoich della terra.
Aidan convince Celine a seguirla per poterla istruire su quello che lei in realtà è, per poterla addestrare (in quanto guerriera) con lo scopo di combattere contro Fàs il potente e crudele spirito del vuoto.
E così cambia lo scenario, da Venezia ci troveremo in un mondo parallelo e illusorio creato dalla magia. La descrizione ambientale ci aiuta molto nell’immedesimazione.
Un posto stupendo, immenso e magico dove Celine imparerà, con l’aiuto di Aidan e degli altri protagonisti, a conoscere la sua storia, dove con l’aiuto del talismano della terra i suoi straordinari poteri prenderanno vita. Il luogo dove Celine scopre i suoi sentimenti per Aidan tra l’altro contraccambiati.

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La sua vicinanza, le mani ancora delicatamente appoggiate sul suo viso, fecero sentire Celine percorsa da piccoli brividi, Aidan sapeva di buono, di luce, di liquirizia e di prato bagnato dalla pioggia, se la luce del giorno avesse avuto un aroma sarebbe stato quello della pelle di Aidan.

La loro storia prenderà vita proprio da qui, anche se dapprima il ricordo di Matteo metterà i bastoni tra le ruote ai due giovani, a seguire, essendo molto forte il legame che si instaura tra loro, diverrà impossibile tarpare le ali ai due giovani amanti.

Non apparterrò mai a nessun’altra, lo so in ogni fibra del mio essere, per cui, se ti aiuta, odiami pure per la mia indifferenza pubblica, ma non pensare mai che la parte che devo intraprendere cambi ciò che provo, lo faccio solo perché ti amo. L’ho detto, TI AMO,e sarà così per sempre, anche se è sbagliato, anche se non dovrei, anche se sarebbe più giusto cercare qualcuno che prenda il tuo posto, niente potrà mai cambiare ciò che sento per te.

Aidan non ha mai amato nessuna donna prima, Celine per lui è unica; Celine, d’altro canto, capirà invece cosa significa davvero amare anche se i pericoli son sempre in agguato e se deciderete di leggere il libro capirete di cosa parlo!

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La storia non finisce qui, in seguito ad alcuni avvenimenti, tra l’altro fondamentali per la comprensione del testo, Celine e gli altri protagonisti si sposteranno in un altro posto.
Cambio scenario, non più a Venezia ma nelle Highlands scozzesi e precisamente a Gallaibh una città invisibile creata appunto dagli illusionisti per mascherarsi dagli umani e soprattutto dal potente Fàs.
Se son rimasta piacevolmente colpita dalle descrizioni finora lette, qui l’autrice ha dato il meglio di sé! La cura di ogni singolo elemento, oggetto, luogo o personaggio citato è straordinaria, credetemi se vi dico che mentre leggevo ero lì e sembrava di toccare con mano gli oggetti e guardare con i miei occhi tutto ciò che leggevo.
Da qui vedremo una Celine più matura, più consapevole di ciò che è e del ruolo che ricopre ma nonostante tutto alcuni tratti del suo carattere rimangono intatti: è sempre stata una ragazza buona, saggia e sincera e tale rimarrà ma affronterà il suo compito e la sua diversità da vera lottatrice non tralasciando neanche il lato sentimentale, cioè anche in amore non si arrenderà facilmente.

Ci son cose di questo libro che mi son piaciute tantissimo prima di tutto le descrizioni : si denota come l’autrice abbia ben approfondito le informazioni
riguardanti i posti dove è ambientato, ma non solo, oltre i luoghi , anche la descrizione dei personaggi mi ha lasciato piacevolmente colpita come dicevo prima ogni piccolo particolare è curato nei minimi dettagli. Io non sono una grande amante delle descrizioni (e ho fatto un po’ fatica a starci dietro ma questo va un po’ a gusti personali) però riconosco a Laura un grande merito e cioè quello di aver scritto e descritto cose e persone in modo talmente veritiero che sembra di entrare nel libro . Vi faccio un solo esempo: quando Celine si reca nelle diverse torri / zone dedicate ad ognuno degli elementi, grazie alle sue descrizioni, sembra di sentirne i profumi, osservare quei colori, ascoltare vento, o il silenzio neve che cade, il sole caldo che riscalda ecc.. e tutto ciò è stato entusiasmante!
Solo una nota dolente per quanto mi riguarda: in alcune parti del libro ho notato delle ripetizioni. Secondo me ripetere più di due volte un avvenimento o una situazione può risultare leggermente monotono e potrebbe, di conseguenza, portare il lettore a saltare quel pezzo rischiando così di perdere dei punti importanti per la comprensione, ovviamente questo vuol essere più un consiglio che una lamentela che mi permetto di dare a Laura ma al di là di tutto non compromette assolutamente la buona riuscita del romanzo.
Di personaggi secondari ne è ricco il libro, non oso elencarli per paura di dimenticarmene qualcuno, ma ogni soggetto ha una propria personalità e importanza ai fini della storia, come dire niente e nessuno è a caso.
Buoni i dialoghi e i monologhi interiori.
Il libro è scritto in terza persona e chi mi conosce sa che non amo molto questa opzione anche se più di una volta mi son dovuta ricredere trovando invece questa scelta azzeccata, come in questo caso.
Lo stile è chiaro, semplice e fluido e la scrittura molto buona e risulta scorrevole tanto da gestire bene i cambi di ritmo del romanzo.
Insomma è un libro molto affascinante ed interessante ed io ve lo consiglio vivamente!

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