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I Black Kiss sono una rock band. Irriverenti, ricchi, famosi e tatuati, sono abituati ad avere tutto ciò che desiderano. Paul Garrison, frontman e chitarrista, con la sua Gibson Les Paul incanta milioni di fan; è abituato a prendere tutto quello che vuole, quando vuole e come vuole. E adesso vuole Amy. Stephen Jensen, batterista e autore, ha il pallino dei felini… e non solo. Bobby Price… be’, lui è quasi normale, ed è il tastierista. E le loro ragazze? Nulla hanno da invidiare a quei “signori”, anzi. Non resta che leggere le loro storie e scoprire perché si chiamano Black Kiss…
Raffaella V. Poggi vive in Liguria, in un appartamento sui tetti davanti al mare, con il marito, due figlie, cinque computer e due gatte part-time della vicina. Con la Newton Compton ha pubblicato Uptown girl e Wedding girl.

Un romanzo corale, vivace e moderno.
Uno stile veloce, irriverente e irresistibile.
Più voci è più storie, si intrecciano e si snodano, si sovrappongono e poi si liberano in un assolo sexy. Infine, si fondono in modo armonico.
Qualcuno li conosce, qualcuno ancora non li ha mai sentiti nominare.
Eppure…quelle labbra nere…
Entrate nel loro mondo, fate un viaggio a tempo della loro musica.
Battiti in levare e battiti del cuore. Emozioni e adrenalina.
Uno dei romanzi più graffianti di Raffaella Velonero Poggi
Prosegue il blogtour con la nostra recensione, lasciatevi conquistare dalla loro travolgente, scanzonata e sexy allegria!
Spregiudicati, irriverenti, pazzoidi e geniali…Successo, amicizia, passione e sentimento. Vecchi e nuovi amori, incontri travolgenti e legami indissolubili, destini intrecciati da un unico incredibile filo: la musica.

Da sempre questa autrice ci ha abituato a un turbinio di emozioni, a giochi di specchi e a trame ad incastro, svelamenti e agnizioni. Le piace sorprenderci, stuzzicarci, provocarci. Gioca con il lettore, si nasconde tra le righe e poi emerge a sorpresa, in una battuta o in una sequenza. Se Uptown girl ci ha sorpreso per essere un romanzo gianico, bifasico e controtempo, Wedding girl con il suo espediente da scossone narrativo, ci ha regalato non solo un coup de théâtre, quanto piuttosto una scena madre che diventa il cardine della trama, quasi un tourning point prima della soluzione. Un bivio all’interno della storia che coincide in questa autrice con un nodo sentimentale, un groviglio di ricordi e di promesse, di destini intrecciati e allentati, da sciogliere.
Perché il momento clou della trama è sempre non tanto una azione trasformatrice, cioè un evento che innesca reazioni ed eventi che sviluppano il corso della storia, quanto piuttosto “un’emozione trasformatrice”. Ci ha abituati bene, Velonero.

E ora?

Preparatevi ad una esplosione di emozioni, ad una armonia complessa, ad un concerto di voci e suoni, una orchestra di desideri e aspirazioni, uno spettacolo composito di dialoghi brillanti e sequenze introspettive.

Più voci completano la visione d’insieme, una idea: Black kiss. Un concetto e una realtà da afferrare, sfuggente e seduttiva. Ogni personaggio  è come un accordo a sé, più note che arricchiscono la melodia, si completano in un rimando continuo all’interno della trama per raccontare una sola storia nella storia, tra le storie. Per farvi capire chi sono i Black kiss.

Qualcuno già li conosce perché ne ha avuto un assaggio in passato, un refe quasi, ma… mettetevi comodi e godetevi l’intera performance.

Un frontman da perdere la testa, un dio bello e dannato da venerare, desiderare, inseguire e, forse, temere…

Sono venuto a prenderla… sta cominciando a capire che cosa intendo. Io prendo tutto ciò che mi piace, sono fatto così, da sempre. Lo sanno i miei, lo sanno gli amici. Ma non sono tante le cose che mi piacciono, anzi, e per ciò che desidero combatto e mi sbatto. Per tutto il resto faccio sbattere gli altri…questa vita… be’ sembra che ogni anno in giro per il mondo valga doppio, ti consuma, e non vorrei consumare lei.

Quest’uomo mi annienta, polverizza le mie difese. Mi sento una banderuola al vento, quando sono con Paul.

Selvaggio e impetuoso, Paul vi travolgerà con la sua carica vitale inarrestabile.

a cavallo di una moto verde, abbracciata a un principe che di azzurro ha solo gli occhi. Mi sono sentita perversa e dannata, una sensazione liberatoria…so perfettamente che mi ritroverò con le ossa rotte e il cuore in frantumi, ma per ora me la godo. Mi godo lui, il sesso strepitoso, il fatto che mi tratti come una regina, felice di aver vissuto più con lui in questi pochi giorni che nella mia intera, noiosa, ordinata esistenza.

E anche con la sua complessità

“First Dragon”, come si chiama in chat. Lo pseudonimo mi inquieta, non tanto per quel suo drago sulla schiena, ma perché lui lo è davvero, un drago. È il simbolo perfetto per lui. È un tipo pericoloso. Senza dubbio alcuno. Almeno per me.
«…devo tornare a casa», quasi balbetto. Lui mi guarda un istante prima di parlare: «Amy, tu sei già a casa».
Impazzisco per questa sua duplicità apparentemente insanabile, ma che si ricombina nel suo essere uomo, quando si prende la briga di mostrarlo. E io sono fra i pochi eletti a cui si palesa. La cosa mi spaventa: cavalcare il drago e poi doverne fare a meno.

Lo so che impazzirò anche io, me lo sento: ho sempre odiato tutto ciò che uno così rappresenta, invece di lui amo tutto, mi piace tutto!

Paul è tossico per me, e non per il sesso, i soldi, la vita da regina. È tossico per come mi affascina, per quello che è, per quello che sa, per quello che dice. So che ne morirò, morirò di lui quando mi lascerà.

«Perché sei mia! Sei la mia donna! Hai capito? E adesso andiamo». «Sono… tua?!», ripete con voce strozzata. «Fino a quando?» «Dimmelo tu!». Dimmelo tu, Amy, fino a quando riuscirò a trattenerti, fino a quando ti basterà quel poco che so darti.

Ma io la amo di più, molto di più. Amore a prima vista, amore folle, amore totale.

Un assolo potente e ipnotico, efficace e conturbante.
Sembra che non esistano sfumature per questo gruppo di ragazzacci sexy e talentuosi. Cambierà lo scenario, li seguirete in un soggiorno meraviglioso tra le nevi, in una cornice glam e intima allo stesso tempo, nella convivenza forzata e improvvisa

Deglutisco, lei non dice niente, io mi appoggio, le faccio sentire il mio contatto. Tutta quella rabbia, il furore che mi mangiava il fegato si è sciolto l’altra notte come la neve non appena mi ha abbracciato. Non è rimasto niente, niente! Solo qualche goccia sul pavimento dell’ingresso. Inalo il suo profumo e mi abbandono…

Totalizzante e violento, unico, come una fiamma vitale che consuma e divora le distanze. Questo è il desiderio targato Black kiss, soprattutto se dimora nello spirito indomabile di Woody, quasi un direttore d’orchestra in pectore, la mente e l’anima, colui che custodisce il significato del bacio nero

«Kiss my ass!», strilla, voltata all’indietro, col suo splendido sorriso. «Con piacere, cucciola. Non vedo l’ora!», urlo anch’io, e ce la metto tutta per riprenderla perché è dannatamente brava e più veloce di un fulmine. Non ha paura di niente e salta dalle cunette, scartando gli abeti che al nostro passaggio piovono la neve trattenuta tra le frange dei loro rami. Cazzo, come mi diverto! Mi succede solo con lei. Purtroppo, lo so da sempre. Mi manca come l’aria che respiro…
«Woody?», mi chiama Dave, quando sono già in cima alle scale, «in bocca al lupo». Lo guardo, so a che si riferisce. Alzo il sopracciglio. «Il lupo? Sono io, il lupo, Dave», e scendo le scale.

Cappuccetto rosso non ha paura del lupo…ogni donna dell’universo Black kiss è grintosa, fiera e affascinante, vedrete

Non so nemmeno io che cosa sto facendo: scatto e corro verso il camino, afferro la balestra ornamentale, ma perfettamente funzionante, che è posata sul ripiano e mi volto verso Woody. “Gli sparo”

Volevo dimenticarlo, dovevo dimenticarlo, dovevo andare avanti.

«Ho detto: vieni qua, perché se vengo io è peggio!». Devo avere una faccia… mi sta guardando spaventata, spaventata da me. Mica intendo picchiarla…
«Sei un gran bastardo, Woody. E sono proprio contenta di averti fatto un occhio nero!». «Non quanto sono contento io di averti scaldato il sedere». Le faccio un sorrisetto stronzo e lei scoppia a ridere. È troppo bella. Ed è mia, di nuovo mia, sempre mia. Ma cosa ci sto a fare ancora con i vestiti addosso?

«Solo noi», dico anch’io, contemporaneamente. Una sola voce, un solo respiro, un solo abbraccio, stretti e vicini

Bonnie è Bonnie, non è facile piegare il vento, domarlo. Non si può arginare una tempesta, e lei è tempesta, un uragano che solo io so cavalcare.

PER ARRIVARE ALL’ALBA… NON C’È ALTRA VIA CHE LA NOTTE
Quasi un mantra, una lezione di vita e una chiave interpretativa della storia dei Black kiss.
Preparatevi alle risate, quelle vere. Tante. Un’atmosfera sexy e irreverente, di imprevedibilità giocosa, di provocazione scherzosa. Tutto è una dolce beffa.   Soprattutto per Stephen -Steve- Jensen, batterista polistrumentista hipster, la vita va affrontata secondo una prospettiva sardonica e dissacrante.

Dietro alla sagoma c’è lui in carne e ossa che ride. Mia madre se n’è andata, siamo rimasti soli e so che ora sparerà a zero. Infatti. «Non puoi fare a meno di me nemmeno per un istante?». Senti come gongola! So di essere arrossita, ma ora glielo faccio togliere dalla faccia, quel sorrisetto. «Posso, eccome!». Con i vestiti puliti tra le braccia, mi avvicino al comodino, dove c’è un grosso portapenne ripieno di freccette, ne prendo una, mi volto e la lancio nella sua direzione: miro alla sagoma. Ho tirato senza troppa convinzione e l’ho centrato a una spalla. Lui spunta da dietro il cartonato e guarda il dardo. Ha capito.

Sornione, famelico, misterioso e schivo. Un grosso gatto nero. Arruffato.

…cerco di scivolare giù dal letto senza destare il Bello Addormentato.Steve sta russando a pancia in giù, braccia e gambe aperte, spalmato sul materasso con il suo glorioso sedere all’aria e la pantera che ruggisce.

La vita non è da assaporare, quanto da mordere. Famelico, finche si può

«Sei un idiota». «Che fai?», mi chiede, incuriosito. «Metti queste», e gli porgo i due indumenti che ho preso per lui. «Che roba è?». Osserva le maglie, interessato. «Qualcosa che ti impedirà di ammalarti. Mettitele». Lui obbedisce e si infila la maglia. Giuro, è davvero un… gran… bel vedere… «Okay, mi va», mi dice. Sempre senza mutande, né pantaloni.

Forse solo la magia dell’amore potrà ammansire uno spirito così imprevedibile…

Vuoi vedere che quell’animale ha scritto Asphyxiation solo per me? Sono io che l’ho ispirato? Lo asfissio?!

Voglio essere consolata, voglio essere certa che mi perdoni. Mi sento così strana. Tiro su il viso e glielo chiedo: «Mi perdoni?» «Oh… fata», e posa la sua bocca su di me, sulla mia guancia e scivola fino a lato della bocca, cerca le mie labbra e le trova, me le schiude con le sue, e io… io… gira tutto, tutto quanto il mio mondo comincia a vorticare. Lui mormora, geme e bacia, e io sdraiata sulle sue ginocchia mi abbandono. Lui è altissimo, grande… infinito, e io mi perdo tra le sue braccia e dentro le sue labbra, gustando tutta la meraviglia del suo bacio. Sono sciolta. Mi batte forte il cuore.

«…You are like a firefly, / the only light that shines along my path and, / to keep you close, / I must take you prisoner, / I take you in my hands, / slowly and with respect, / I hold you on my chest, near my heart. / I can’t let you fly,

Do not fly away, you’re my soul, / my only hope, I hold you in a room, near me.

Un riff indiavolato, irrefrenabile.
Il sentimento più puro, prezioso, va custodito in segreto. O affidato alle note di una melodia.
I Black kiss sono una band -la migliore e la più sexy- ma sono anche un gruppo di amici, una famiglia allargata.

«Ripago tutto io», ci ha assicurato Woody, mortificato, ma noi già stavamo ridendo, perché quella scena, a noi, aveva dato la certezza: eravamo i Black Kiss.

Per Bobby, dolcissimo polistrumentista, sono tutto. Un sogno che si è realizzato. Almeno uno…

…allungo una mano, le afferro le dita, e lei le stringe. Un gesto piccolo, un gesto di tanti anni fa, scambiato sotto il tavolo al quale ci sedevamo a studiare, quando lei mi aiutava a recuperare le lezioni che avevo perso e a colmare le lacune. Senza Mandy non mi sarei diplomato…un bacio atteso per anni. Atteso per una vita. Avrei dovuto darglielo tanti anni fa, quel pomeriggio in cui avevamo appuntamento a casa sua, invece, con il cuore a pezzi, me ne andai alla ricerca del tagliaerba…

 

apro gli occhi e incontro gli occhi cupi di quest’uomo meraviglioso, cuore di falco libero e legato, dolce, buono… e forte. Così forte da riuscire a vincere, nonostante tutti i calci che ha preso dalla vita, anche da me.

Erotismo caldo e raffinato, sentimento mai banale, sempre approfondito in ogni sfumatura.
Vitalità. Questo è Black kiss.

Seguiteli nelle loro baruffe, nella loro continua ricerca creativa, tra litigi e riappacificazioni, progetti e delusioni. Lasciatevi conquistare dal loro modo spregiudicato di affrontare la vita: a tutto volume.
Emozioni, sentimento, sensualità e risate.
Sono musicisti che vivono di passione ed arte.
Sono amici che si proteggono e sostengono da sempre.
Sono uomini che cercano nel frastuono della celebrità e nel miraggio del successo, qualcosa di puro e vero, prezioso e fragile. Come l’amore.

Tu sei come una lucciola, l’unica luce che brilli lungo il mio cammino e, per tenerti vicino, devo farti prigioniera, ti prendo tra le mani, piano e con rispetto, ti tengo sul mio petto, vicino al mio cuore. Non posso farti fuggire, non potrei più vedere, così prendo un bicchiere per tenerti con me. Non volare via, sei l’anima mia,
l’unica mia speranza, ti tengo in una stanza, vicino a me. Ho scoperto perché sei così preziosa, tu sei una fata che brilla per me, mi hai fatto una magia quindi non volare via, resta con me. Con me che sono solo, cieco e muto senza te. Ti tengo nel bicchiere, per averti sempre con me, ma ormai sei nel mio cuore e con la tua magia anche io non volo via. Ti ho catturata, fata, ti ho imprigionata dentro al mio bicchiere, ma ti amo troppo per lasciarti andare, ti voglio custodire per non lasciarti più.

In loro c’è un unico desiderio: esprimere ciò che si nasconde nel cuore, ciò che dà un senso alla vita, ciò che deve essere condiviso.
Passione.
Pura, incontenibile, irrefrenabile passione.
Amicizia.
Complicità, scanzonato cameratismo, condivisione e mutuo soccorso. Lealtà e progetti da condividere, sacrifici e sogni da realizzare. Passo dopo passo, anno dopo anno, nota dopo nota.
Unico traguardo: restare uniti, insieme.
Successo.
Fama, prestigio e un pizzico di irresistibile follia.
Il successo più grande sarà (ri)trovare o scoprire l’amore. Il sentimento che fa vibrare le corde più segrete di ogni anima.
Ah! Ma perché “Black kiss”?

Le labbra nere sono il simbolo dei Black Kiss, il loro logo.
«Fidati, non lo vuoi sapere».

Lo scoprirete, lo scoprirete…

Esplorate il loro mondo fatto di colori, suoni, risate ed emozioni.
Come note in accordi distinti cercateli nell’ armonia di questa storia, qualche assolo, poi duetti sensuali, un mood lento, intimista, poi travolgente.
Sono MOLTO riconoscibili e le loro storie, pur intrecciandosi in modo armonico, in realtà si susseguono, tanto che non avrete problemi a seguirle, sarà solo una SCORPACCIATA FAVOLOSA! Ogni personaggio è perfettamente distinguibile (tatuaggio, caratterizzazione, personalità definita, strumento musicale quasi totemico e identificativo ecc.) così da aiutare il lettore in questa scorpacciata sexy. Le loro storie si intrecciano in modo armonico ma si snodano secondo una regia lucida, in un intreccio tessuto ordinatamente senza digressioni o dilatazioni fastidiose, senza giustapposizioni.
Prima i sensi e poi le emozioni, le fantasie e i sentimenti, diventano sfaccettature di un’ unica vera storia. Più volti nella dimensione corale (coraggiosa) del romanzo, episodi, figure, filoni che si intrecciano in una trama dall’ordito strettissimo. Un romanzo corale, compiuto ed armonico. Non un patchwork, badate bene. L’impressione di lettura è di un romanzo polifonico, si coglie (si deve cogliere) l’ estrema complicatezza delle vicende pari alla percezione immediata di una unità innegabile, data dalla straordinaria uniformità di tono narrativo.
Il segreto? L’unita di ispirazione.
Con lucidità e talento l’autrice padroneggia la materia (umana più che narrativa) così mutevole e imprevedibile, a volte tirando le orecchie a qualche personaggio che scalpita per il carisma prepotente, a volte con una pausa o un sommario per aiutare il ritmo narrativo rock.

Amore è la forza che muove i personaggi, come una giostra ariostesca, le passioni incostanti e imprevedibili sono leggi non sottoposte a leggi, che senza realizzare un vero e proprio entrelacement, (continue sospensioni dei filoni narrativi e successive riprese), creano sovrapposizioni e fusioni tra situazioni e personaggi.
Così sfrutta la possibilità di un continuo differimento delle azioni, un rinvio sempre possibile ad una fase successiva della narrazione, che tiene incollati alla pagina (spesso interrompendo un episodio nel momento dello spannung ossia nel momento di massima tensione in cui l’azione culmina, come il colpo di scena).
Anche questa volta Velonero ci sorprende. Scegliendo la pluralità e la coralità come forma per esprimersi con forza. Godetevi l’allegria chiassosa e sexy di un romanzo piacevolissimo ma apprezzate il lavoro -notevole- di chi affida alle pagine scritte tanto di sé.
Come questi ragazzacci fanno con la musica.
Un concetto, un’ idea.

Quale?
Black kiss.
Scopritelo

Saffron