image

Sinossi

Non avrei mai immaginato che la mia vita sarebbe finita così.
Non avrei mai creduto che la mia vita sarebbe dipesa dalla sua.

Ero pronta a morire per mano dell’uomo che mi aveva distrutto.
Ero pronto a uccidere la donna che si era presa tutto me stesso.

Ma la mia sofferenza non è ancora terminata.
Ma me l’hanno portata via.

Sta venendo a riprendermi, lo sento.
Me la riprenderò, a qualsiasi costo.

E questa volta non potrò fermarlo.
E questa volta non fallirò.

A meno che non sia io a ucciderlo.

**Attenzione**
Romanzo Dark Contemporaneo
Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente, linguaggio forte e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone sensibili al dolore e alla schiavitù.

Recensione

ATTENZIONE QUESTA RECENSIONE CONTIENE SPOILER

Care amiche dell’Harem, è con timore reverenziale che oggi vi parlo di Uccidimi, terzo libro della serie dark contemporanea “Blood Boonds” di Chiara Cilli, l’ultimo che vedrà protagonisti Henri Lamaze e Aleksandra Nikolayev, pubblicato Lunedì 1 Agosto.

Appartengono alla Serie Blood Boonds:
1. Soffocami
2. Distruggimi
3. Uccidimi

Scrivere questa recensione per me non è semplice; tante, troppe, sono le emozioni che affollano il mio cuore, che mettono a dura prova la mia materia grigia; sembrano farsi la lotta per la supremazia, per vedere quale è quella più forte.
Ma in questo scontro nessuna ne esce vincitrice!
Hanno tutte una potenza tale che sembrano quasi equilibrarsi e compensarsi l’una con l’altra come fanno i singoli elementi di un composto in una reazione chimica.

Quando un libro, come quelli che scrive la Regina del Dark Romance Italiano, Chiara Cilli, ti sconvolge l’anima in maniera assoluta è davvero difficile riuscire persino a mettere in fila le parole per comporre una frase di senso compiuto.

Con il cuore ancora palpitante e la mente offuscata, io ci provo, perché tutti devono conoscere la storia di Henri e Aleksandra.

Quella che sembra solamente la storia di una vendetta, di un’ ossessione malata ma che in realtà è la storia di un amore forte e intenso.
Un amore diverso da quelli di cui abbiam letto finora.
Qui non ci sono principi che accorrono a salvare le loro principesse su bianchi destrieri, non ci sono cattivi ragazzi che trovata la loro dolce metà rivelano il loro animo tenero ed innamorato.

No – in Soffocami, Distruggimi e soprattutto in Uccidimi– ci ritroviamo dinanzi a un amore subdolo che penetra sotto pelle, che striscia in tutti gli anfratti del corpo, quasi sostituendosi al sangue stesso, fino a riempirlo totalmente, senza che nessuno se ne accorga..
A riempirlo di qualcosa di cui non puoi, non vuoi e non riesci a liberarti perché diventa parte di te, diventa TE!

La storia di Henry e Aleksandra è la storia di una battaglia, contro se stessi, contro quei sentimenti a cui si è incapaci di dare un nome, che si cerca di scacciar via senza successo; è la storia di una presa di coscienza, pregna di una coerenza allucinante, caratteristica della penna della Cilli.

Nelle ultime pagine di Distruggimi Henri e Aleksandra si trovavano sulla pista di decollo privata della famiglia Lamaze, uno di fronte all’altra.
Henri le punta una pistola contro, pronto ad ucciderla; a scrivere la parola FINE a questa storia una volta per tutte.
Ma ad essere più veloce e a sparare per prima, è una mano estranea. Cade Connor, Il Campione del Re di Véres, ficca un proiettile nella spalla di Henry tramortendolo e porta via con sé Aleksandra.

Le prime pagine di Uccidimi si aprono proprio con il risveglio di Aleksandra e la sua presa di consapevolezza di non ritrovarsi né sulla pista di decollo con Henri, né a casa sua, ma bensì al cospetto dei suoi rapitori.

Il re di Véres, Aleksej Bower, ha grandi progetti per la Signorina Nikolayev…
Grazie ad una spia che si aggirava indisturbata per le stanze del castello dei Lamaze, il re ha potuto osservare e studiare attentamente il rapporto tra la bella Aleksandra, che con un solo sguardo è capace di ammaliare chiunque, ed Henri.
Ha capito che per distruggere Armand Lamaze, prima che lui reclami il suo posto di Re di Véres, deve attaccarlo, mirando dritto al suo cuore: i suoi fratelli.
Sa che colpendo Henry, l’unico che al momento ha un punto debole- Alexsandra- la sua donna, la sua ossessione- gli altri cadranno subito dopo di lui, come i tasselli di un domino.
E lei quindi, l’unica capace di mettere in ginocchio un Lamaze, è l’arma perfetta di cui, in questa guerra alla supremazia, può avvalersi.

Mi conficcai le unghie nei palmi per scacciare il panico. «Perché sono qui?» La mia voce tremava di collera.
Si sporse con i gomiti sul tavolo, un luccichio scaltro nello sguardo appannato dal fumo. «Perché tu, mia cara Ale, mi aiuterai a mettere in ginocchio quei bastardi arroganti dei Lamaze una volta per tutte».

cilli teaser 1

«Che cosa vuoi da me?» ringhiai a denti stretti.
Il suo sogghigno svanì. Il suo sguardo si fece duro come il granito. «Voglio che tu uccida Henri Lamaze».

Ma, seppur lo odi con tutta se stessa, Aleksandra non è un’assassina, non può uccidere colui che, pur avendola stuprata, abusata, picchiata, le accende dentro una miriade di sensazioni impossibili da zittire.

«Lui è… fuoco». Feci una smorfia stizzita. «Gli basta uno sguardo per farmi a pezzi, e ancora non l’ha capito. Non capisce che non ha bisogno di togliermi la vita, per uccidermi davvero. Deve solo guardarmi in quel modo. Il nostro modo».
«A me i tuoi occhi, Aleksandra».
Scacciai quel ricordo con veemenza. «Lui… non mi fa respirare. Mi costringe a essere più forte di quanto io sia. Mi spinge al limite, a combattere in una maniera che mi annienta. Lui…» Boccheggiai. «Mi fa desiderare cose che non dovrei. Mi riversa addosso emozioni che non posso gestire, che non posso bramare. Odio tutto quello che mi fa provare. Non voglio sentire niente per lui. Niente» ringhiai a denti stretti.

image
Espirai lentamente dalle narici, sconfitta e talmente furente. «Ma non è così. Ho permesso che si creasse qualcosa tra di noi. Qualcosa a cui non so dare un nome. Ed è brutale e mi sconvolge». Feci una pausa, lo sguardo perso. «Ci consuma, e nessuno dei due è in grado di fermare tutto questo. Perché l’ho legato a me e lui mi ha legato a sé».
Scossi la testa con un’espressione dolorante.
«Ci siamo dentro insieme, hai capito?»
«E non l’ho mai voluto» rantolai. «Io non lo voglio». Riportai l’attenzione sull’uomo che avevo davanti, sollevando il mento con fare solenne e al contempo nauseato quando una lacrima involontaria mi rotolò sulla guancia. «Ma appartengo a lui».

Dopo infinite torture fisiche e mentali da parte di Cade e un evento avvenuto in seguito ad un ordine glaciale e irremovibile di Bower, che strazia definitivamente il suo cuore, Aleksandra non ha altra scelta che spegnere quel briciolo di umanità a cui si era aggrappata con tutte le sue forze e prepararsi per uccidere Henri.
Per tentare di salvare, non se stessa, ma ciò che resta della sua famiglia.

Ma quando finalmente si ritrovano, dopo un tempo sembrato infinito, basta che i loro sguardi si intreccino per un breve ma interminabile istante affinché i loro cuori tornino a battere allo stesso forsennato ritmo e tutto diventi vano.

«Non posso» replicai, e lasciai cadere il pugnale ai suoi piedi.
Lui sgranò gli occhi, sgomento.
«Non voglio» confessai, in tono duro e sofferto e così rabbioso. «E non è perché ti amo. Non ti amo. Non potrei mai amarti. Ma tu sei me. Tu sei me» ripetei con veemenza. «E io sono te».

image

La connessione tra le loro anime diventa ancora più forte, la loro attrazione raggiunge limiti inimmaginabili, i loro corpi si fondono in un groviglio
indistricabile.
Le emozioni che lei prova sono le stesse identiche che prova Henri, lo sente anche lui.
I loro corpi portano i marchi inferti l’uno dalla mano dell’altra, nelle loro anime è impresso a fuoco il nome dell’altro.

Ma ora basta raccontare, in questa recensione vi ho dato molti più particolari rispetto a quanto son solita fare, ma purtroppo con un libro del genere è impossibile non dilungarsi e non dare qualche spoiler.
Non temete care mie, quello che vi ho raccontato è solo la punta di un iceberg, bello grosso.
Anche in Uccidimi la bravissima Chiara Cilli è riuscita in maniera brillante a intrecciare al canovaccio principale tante altre piccole trame che arricchiscono ed infittiscono in maniera favolosa la storia ma che lasciano anche con tanti punti di domanda che sicuramente verranno ampiamente trattati e delucidati negli altri libri della Serie Blood Boonds.

Come sempre lo stile narrativo di questa scrittrice è coinvolgente, ipnotizzante, non permette una lettura discontinua tanto è intenso.
Il lessico è ricercato, dettagliato, elegante, oserei dire quasi aulico.
Tutto ciò fa della giovanissima Chiara Cilli una grande professionista.
Una scrittrice eccelsa capace con le sue parole, di far breccia nei nostri cuori, persino con una storia d’amore non convenzionale come quella di Aleksandra ed Henri.

Non mi resta che consigliare a voi lettrici questa storia appassionante, a tratti straziante, ma davvero unica!
E alla mia, nostra, adorata Chiara di regalarci in fretta un altro capolavoro come questo…
Non vedo l’ora di leggere la storia di Andrè…
Buona lettura, la vostra Cannella.

image

image