Il guaio grosso della mia vita è stato conoscere Davide e le sue ruote veloci, le sue maniere scostanti, a volte al limite della stronzaggine. E poi, l’arrivo di Giorgia e della sua carrozzella in miniatura…..Impronte che ho imparato ad amare, perché significa che loro camminano nella mia vita.

Titolo: Davide R.
Serie: Anime in gioco – Vol. 3
Genere: romance contemporaneo
Lunghezza: 206 pagine
Prezzo: ebook € 1,99 cartaceo € 8,84

TRAMA
I segreti non sono fatti per durare a lungo. Quando resistono più del dovuto, s’insinuano nei rapporti a cui più teniamo fino a distruggerli. Qual è il confine oltre il quale l’amore non riesce più a resistere sotto il peso delle bugie? Lorenza e Davide sono ormai una coppia affermata, con i loro problemi e le loro gioie, riscaldati dall’amore che provano l’uno per l’altra e dall’affetto della piccola Giorgia. La loro quiete, però, viene interrotta quando a Lorenza, assistente sociale, viene affidato un utente molto speciale: uno dei migliori amici di Davide. Lei si trova a doversi occupare di un Francesco malato, sull’orlo della disperazione. Tuttavia, l’uomo promette di iniziare un percorso di terapia a una condizione: Davide non deve sapere. E Lorenza ci prova, dividendosi tra la vita di casa e quella claustrofobica e nauseante al fianco dell’amico. Prova a essere leale con entrambi. Cerca di sopravvivere fino a che le bugie crollano e allora rischia di perdere tutto. Ma la felicità si guadagna solo combattendo.

RECENSIONE

Care Dame è con grande piacere che oggi vi parlo di “Davide R.”, ultimo capitolo della meravigliosa serie Anime in gioco di Emiliana De Vico. Una storia d’amore che amo spudoratamente, che mi è entrata nel cuore e che mi coinvolto ed emozionato come poche. Questo libro chiude il cerchio della trilogia su una storia iniziata con un incontro fortuito, proseguita attraversando mille peripezie e difficoltà e che adesso giunge al termine presentandoci Davide e Lorenza come una coppia  affermata.

Lorenza Garbi è la compagna di Davide Riva, bellissimo ex campione di basket, sport che ora continua a praticare in carrozzina, ma è anche un’assistente sociale che in questo capitolo conclusivo sarà messa a dura prova. Fra le colleghe è la più giovane ed empatica, rispetto all’ esperta  Gisa e alla più tranquilla Micaela.  Il loro è un lavoro difficile e sottovalutato che l’autrice tratta con sapienza e cognizione di causa.

Francesco Santini è un uomo le cui certezze sono crollate, in lui sta prendendo piede una malattia che si infiltra come un veleno nel corpo e sopratutto nella mente. Ha scelto Lorenza per chiedere aiuto ma la investe di una responsabilità che va ben oltre il suo ruolo assistenziale, perché è il migliore amico di Davide, colui che più di ogni altro, gli è stato vicino dopo il terribile incidente  che l’ ha inchiodato su una sedia a rotelle. E ora che la situazione è capovolta, che è lui che sta crollando, non vuole che il suo amico fraterno venga a saperlo.

 Mi sento trapassare da quelle pupille diffidenti e quando mi sussurra: «Non dirlo a lui» riconosco il vero . Quello che manda in crisi la ragione, che piega le gambe.

Questo segreto che grava sulle spalle di Lorenza la getterà in una dolorosa spirale di omissioni, bugie e frustrante disperazione e sarà causa di tensione nella coppia.

La mia voce è sicura, ma dentro sento di avere bisogno di Davide; di accertarmi che ci sono ancora impronte, di averne di nuove. E nuove Pieris e piante di ogni colore. Ho necessità di avere vicino l’uomo con cui non posso confidarmi. L’ho promesso.

Nonostante le  apparenze, Davide è la sua roccia, da cui lei attinge forza e a cui si appoggia. E quando il peso delle situazioni critiche con cui viene a contatto per lavoro, le grava addosso, il suo pensiero vola sempre al suo magnifico Davide e a Giorgia, il piccolo tornado su ruote, le uniche persone  che le colorano la vita di amore e tenerezza.

Lui è di un bello ingiusto. Il maglioncino nero gliel’ho comprato io e si abbina a meraviglia a quei jeans stinti che ha messo su. Le Converse alte gli coprono le caviglie magre. Ci tiene a mostrarsi al meglio e spero che lo faccia solo per me. Il mio granito. Il mio acciaio e vetro….. ….Ho ancora in braccio Giorgia e le sue piccole ruote mi sporcano la gonna, ma non ci faccio caso. Ho le sue impronte addosso. Anche lei ha i palmi macchiati dalle ruote così come Davide. Stiamo diventando una famiglia di sporchi e l’immagine mi fa sorridere.

Loro tre insieme sono una famiglia e quando sono a casa, fra quelle mura si respira serenità ed equilibrio.

  Le sue cornici di metallo sono nascoste dai miei portafoto con farfalle e girasoli. In tutte ci sono io. Il suo portacenere di granito nero a fianco del mio con decori di fiocchi di neve…..Siamo granito e ceramica. Spigoli e onde.

Lorenza ha Davide che ama in modo rude e impacciato, ha Giorgia di cui si prende cura come una madre e da cui è ricambiata da un sentimento che riscalda il cuore. Ma se questo le venisse a mancare? Se la sua roccia iniziasse a sfaldarsi? Se l’uomo che ama cominciasse a guardarla con diffidenza allontanandola  per difesa?

 Mi spiazza la velocità con cui cambia argomento. Vorrei sapere da cosa dipendono quei momenti di assenza, in cui lei è lontana. Vorrei estirparli e mettere al loro posto immagini belle di noi. Di me. Vorrei riempirle la vita.

Mantenere un segreto con la persona che si ama non è mai piacevole ma il fardello che grava sulle spalle di Lorenza diverrà immane, la getterà in un vero calvario. Vorrebbe confidarsi con il compagno e trovare conforto in lui ma ciò le sarà negato dal segreto professionale a cui è vincolata.

 Ho un segreto che non posso rivelarti, un accordo che non potrò rompere facilmente e tanta paura di imboccare la strada sbagliata.

Si troverà a dover fare la cosa giusta per il proprio utente, per Davide, nonostante lui ne sia all’oscuro, e per se stessa perché consapevole di quanto Francesco sia importante per il proprio compagno.

Non ho scelto io di occuparmi di Francesco. Non volevo sentirmi tanto in ansia. Cerco di non farlo affondare e, invece, affondo io e rischio di perdere la tranquillità con il mio uomo.

Ma dovrà remare contro la freddezza di Davide che non ha gli strumenti per comprendere la situazione, contro i marosi della sua amara stizza e in balia delle onde come una piccola zattera destinata a schiantarsi contro gli scogli.

 Davide che mi guarda arrabbiato e anche preoccupato. Davide. Vorrei correre da lui e mettermi sulle sue ginocchia e dimenticare questa giornata…. …..Ha lo sguardo di uno che vuole gridare vaffanculo. E io percepisco quel dolore che il non potermi confidare mi fa provare…Mi sta punendo….Tiene i pugni chiusi e la mascella è serrata. Un muscolo sulla guancia pulsa.

E lo scoglio più grande sarà l’insicurezza di Davide, descritta con maestria ed alimentata dalla gelosia e dalla paura di perdere la donna che ama.

 Vorrei riempirle il corpo ogni momento, saziarla in modo che non ci sia posto per nessun altro. E la paura che ciò che le do non le basti mi fa tremare…Sono disarmonico e a volte temo che lei, guardandomi, provi ribrezzo….. ….Mi rode saperla con un altro, anche se è solo per lavoro….Mi si chiude la gola. L’insicurezza non è un sentimento che metabolizzo bene. Mi fa sudare e incazzare allo stesso tempo….Cazzo, sono così geloso che mi sudano le mani.

Nonostante i vividi pensieri di Lorenza, è impossibile non soffrire anche per Davide che si vede scivolare dalle mani la sua oasi felice. Quelle stesse mani duramente abituate ad afferrare e guidare ogni genere di sedia a rotelle, sempre segnate dallo sforzo, ma  che sanno essere così delicate quando si prende cura della piccola Giorgia, e così calde e appassionate quando sfiora Lorenza.

 Davide si avvicina al lettino. Copre una spalla della bambina e l’accarezza. Parte dalla guancia, sui capelli che le ricadono sulla faccia, e poi salta alla mano che lei tiene accostata alla bocca… Osservo il modo in cui la mano grossa di Davide diventa delicata…La sua mano arriva non appena mi percepisce, mi tiene un fianco, scivola sentendo solo carne calda….Si ferma su un seno e io lo lascio fare. Poi torna in basso, tra le gambe.

Fino a che tutto sembrerà andare in pezzi e Davide dovrà comprendere nel modo più doloroso possibile quanto sia grande il peso che stava schiacciando Lorenza.

 Il primo soffio gentile di vento che preannuncia la tempesta. E lui sarà uragano. E io sarò l’albero che verrà abbattuto. Oppure sarò nontiscordardime, fragile, piegato, ma che troverà il modo di tornare in piedi….. …..Vedo il suo sguardo farsi duro, chiudermi lontano. E mi fa morire…. …..«Sei un giocatore, Davide. Se c’è da difendere, difendi. Se c’è da attaccare, attacchi. Se è necessario passare la palla, la passi. Ho soltanto rispettato le regole.»….sono piegata da uno sguardo…

Le piccole cose, apparentemente insignificanti come la casa invasa da piccole suppellettili o la preparazione di pasti semplici-polpette e minestrina-sono sinonimo di felicità e appagamento per Davide.Sono il segno di quanto Lorenza abbia stravolto la sua vita, di quanto lui sia cambiato grazie al suo Amore.

È in questo momento che capisco cosa realmente è importante…È lei che ha la precedenza su tutto e non perché devo ma perché voglio. Io desidero Lorenza e spero che lei desideri me allo stesso modo…Non c’è carriera che tenga e che mi ha dato una spinta uguale a quella che mi regala Lorenza. È il poterla riabbracciare che mi fa sentire vivo. Sapere che è tra il pubblico mi sprona a dare il meglio.

Leggere di Lorenza e Davide equivale sempre a vivere intensamente le loro emozioni, talvolta delicate come carezze ed altre violente come un pugno nello stomaco, così forte da togliere il fiato, perché l’autrice ha riversato così tanta realtà in questa storia e in questi personaggi di carta rendendoli  vivi, fatti di carne e sangue. La speranza, la caparbietà di credere nel loro amore, l’attrazione, non mancano mai fra loro, neanche quando l’impossibilità del corpo frustra l’anima. Quella di Lorenza e Davide  è  passione, un trasporto che nasce dalla parte più profonda e preziosa del cuore. Le loro carezze, gli sguardi e i pensieri sono sempre deliziosamente sensuali e ricchi di intimità.

Leggere di Lorenza e Davide è gioire di ogni loro piccola vittoria, di ogni ostacolo superato scorgendo sui loro volti sempre il coraggio e la speranza di poter affrontare  tutte le prove che riserverà loro la vita.
I loro cuori sono legati a doppio filo e anche quando sembrerà che l’Amore non basti e che le ferite inferte dalle parole possano distruggere un sentimento che ha lottato tanto e contro ogni genere di ostacolo….anche allora si continuerà a percepire il loro legame, il loro Amore, il loro desiderio di continuare un percorso di vita insieme.

“Non so che farei se tu….se nei tuoi segreti ci fosse un altro…Non lo sopporterei…potresti incontrare qualcuno e…non lo sopporterei. Oddio, Lorenza, non so se mi ami con la stessa intensità con cui ti amo io”…. …..”Mi hai dato tutto ciò che volevo, tranne la tua fiducia. Tu sei il mio mondo, lo sai, Davide?” Il suo mondo. Io sono il suo mondo. Accarezzo Lorenza, la tengo su di me. “Anche tu”

@parker-luciani6983 ?

È stato facile immedesimarsi in Lorenza, nelle sue paure, nei suoi dubbi,nella sua forza quando vorrebbe trasformarsi in un carro armato per spianare gli ostacoli sul cammino del compagno. Istinto che si piega all’amore, per permettere al proprio uomo di combattere autonomamente le sue battaglie e di vincerle, senza che la propria donna attui un comportamento sbagliato seppur a fin di bene. Ma Lorenza è cresciuta anche in questo senso dai primi incontri con Davide e lo lascia combattere le proprie piccole grandi battaglie quotidiane, rivestendosi di orgoglio per lui.

Il modo in cui l’autrice ci ha sempre aperto i loro cuori e pensieri è diretto, crudo e totale e non si può non viverli, amarli e parteggiare per la loro felicità.
Impossibile non amare Davide, la sua forza e al tempo stesso le sue fragilità, che lo rendono profondamente umano e ancora più coraggioso….un vero guerriero in sella a un destriero d’ acciaio e gomme, su cui ci si sente al sicuro se strette fra le sue possenti braccia.

Lorenza e Davide si amano, il loro squilibrio fisico e il modo in cui si completano a vicenda…forza e fragilità, morbidezza ed asperità, accoglienza e fuga…la loro imperfezione è quanto di più perfetto si possa immaginare.
 Le prendo le mani…Gliele poggio sul freno e le offro tutta la mia libertà “Sarai tu a frenare, a fermarmi quando vuoi. Sarai tu a spingermi quando non ce la farò……”Non voglio tu vada più piano, voglio solo che mi resti al fianco” “Te lo prometto”

Grazie a  queste bellissime pagine ho sofferto e gioito insieme a Davide e Lorenza, e sono rimasta incantata a leggere  le splendide e significative simbologie e metafore con cui l’autrice ci ha deliziato e che rappresentano alla perfezione i nostri amati beniamini.

Emiliana è sempre stata bravissima nel mostrarci le loro insicurezze, sofferenze, speranze e il vortice di forti e intensi sentimenti in cui sono risucchiati i protagonisti. Concludo invitanto chiunque non l’abbia ancora fatto a conoscere Davide e Lorenza, personaggi destinati a entrare nel cuore e a restarci per sempre.

Indimenticabile

Alla prossima!

Mary

STORIA

EROS

 

 

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