Care Dame, oggi ho il piacere di parlarvi di Hard Love, primo romanzo della serie The Body Rock di Nora Flite.

 

TITOLO: HARD LOVE 

AUTRICE:NORA FLITE

SERIE: BODY ROCK#1

EDITORE: NEWTON COMPTON
GENERE: NEW ADULT

DATA DI USCITA: 22 MARZO 2018

 

Body Rock Series:
1. Hard Love
2. Slow Body Rock
3. Flawed Body Rock
4. True Body Rock

SINOSSI

Il romance si spinge ai confini del consentito.
Conoscere Drezden Halifax avrebbe dovuto essere un sogno. Ma i sogni sono qualcosa di dolce e delicato, non mostri plasmati da dita ruvide e una voce così potente da farti attorcigliare lo stomaco. Forse anche il cuore. Diventare la chitarrista dei “Four and a Half Headstones” è ciò che ho sempre desiderato. Purtroppo, però, il cantante della band sta facendo tutto il possibile per distruggermi. Come se questo potesse aiutarlo a risolvere i suoi problemi.

Lola Cooper, maledizione. Accidenti a Lola Cooper. Doveva essere la chitarrista perfetta, la persona in grado di creare melodie dolcissime o ritmi incalzanti con il semplice movimento delle dita. Avrebbe dovuto salvare la band, renderci completi prima del tour… Invece voglio solo vederla soffrire. Nessuno ha il diritto di farmi sentire in questo modo. Mi basta uno sguardo, il semplice profumo dei suoi capelli, per scatenare in me il desiderio di averla. Mi fa un effetto che non so controllare. Voglio solo sentirla gemere: di passione o di paura, è uguale. Sono un mostro. E non mi importa.

RECENSIONE

Vi racconterò di una passione fulminea, viscerale, incandescente. Di un’attrazione fisica e mentale, di un legame che si è creato non appena gli sguardi di Drezden e Lola si sono sfiorati e agganciati, non appena la musica e le parole sono fluite tra loro esercitando la loro potente forza attrattiva che ha portato alla loro collisione. Si fonderanno o ne usciranno distrutti?

A quante di noi è capitato in gioventù di idolatrare un cantante o un attore, memorizzando ogni canzone o ogni battuta recitata, e alla sola vista del nostro idolo entravamo in subbuglio, incapaci di proferire parola, con la mente annebbiata, la bocca secca e l’imbarazzo totale. Ecco questo è ciò che prova Lola, la protagonista di Hard Love.

Lola Cooper non è una Groupie, tutt’altro. È una musicista, ma svolge la mansione di tuttofare per il fratello Sean, chitarrista di una band satellite che apre i concerti della rock band in voga al momento: The Four and a Half Headstones, il cui frontman è Drezden Halifax.

 

Il tour era iniziato solo da quattro giorni, ma avevo montato e smontato il palco per la band di mio fratello già tre volte. ………ci mettevo l’anima nel dare una mano – ci mettevo tutta me stessa, sinceramente.

Anch’io speravo di adocchiare qualcuno delle band maggiori,…….perfino i Four and a Half Headstones. Quello sì che sarebbe stato eccitante.

 

Avendo scacciato, in malo modo, fuori dal gruppo il suo chitarrista, ubriacone e attaccabrighe, Drezden deve necessariamente trovare un sostituto di lì a due giorni, data della prossima tappa del tour. Per questo la sua manager, Brenda, organizza alla bene e meglio delle audizioni. Spinta dal fratello, Sean, Lola, combattuta e timorosa, si presenta al provino e contro ogni sua convinzione, non appena il plettro sfiora le corde ecco che crea la magia.

 

Ora mio fratello stava cercando di convincermi a lanciarmi e tentare di fare la chitarrista in quei cazzo di Four and a Half Headstones? “Porca puttana”,…..

Una grandiosa chance? Mi asciugai le mani sudate sui jeans strappati. Ha ragione. È una chance fantastica.

 

Perché Lola Cooper è dannatamente brava, le sue dita scorrono veloci sulle corde, il suono e l’intensità che scaturiscono dal suo strumento stupiscono Drezden e ammaliano il resto della band.

Per Drezden è una folgorazione, la musica di Lola è passione incontenibile. È la sublimazione delle sue emozioni: rabbia, dolore, paura e amore.

 

I suoi occhi scintillavano come ghiaccio. Sembrava elettrizzata. Fu contagiosa. Prima ancora che cominciasse, mi resi conto di essermi proteso in avanti con il fiato sospeso. Le sue dita scesero a solleticare le corde. Fu un movimento secco. Il suono mi esplose nel cervello come un’arancia matura. Proprio quando sentii il polso accelerare di pari passo con l’intensità delle sue plettrate, Lola prese vita. La sua musica mi fece drizzare i capelli alla radice. Poi scese, sempre di più, penetrando nel mio corpo…

Era davvero brava, cazzo; …..aveva talento… e una bocca da baciare.

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È una fune che lo accalappia e lo strattona verso di lei. E come se con la prima nota suonata la sua anima sia entrata in connessione con quella di Lola che ne paga all’istante inevitabilmente le conseguenze.

Per Lola solo guardarlo è destabilizzante, una fonte di distrazione. L’attrazione fisica e mentale è potente per ambedue e la paura fa capolino.

Drezden istintivamente vuole Lola: nella band, vicino a lui, nel suo letto, nella sua vita.

 

Il verde nei suoi occhi si fece selvaggio, una foresta che moriva dalla voglia di inghiottirmi e farmi perdere in lei.

Non riuscivo a staccarmi e continuavo a mangiarmela con gli occhi, a divorare con lo sguardo quel corpo sexy. Su e giù, la passavo in rassegna dalla testa ai piedi, quasi dovessi imprimermi nella mente la sua immagine per dopo.

 

Non cercata, non voluta, Lola diventa il centro dei suoi pensieri, la causa dei suoi conflittuali pensieri. Nella sua mente cozzano e si scontrano la necessità di tenere a distanza Lola, per la sopravvivenza della band, e la necessità di farla sua, possederla, di esercitare su di lei quel potere che ha capito essere in grado di destabilizzarla.

 

…..quella strana attrazione tra di noi era diventata un muro di freddezza.

Ed eccolo che si chiude. Perché non fa così anche quando canta?

Drez alzò gli occhi, mostrandomi uno scorcio della bestia feroce che viveva nella sua testa.

 

Anche Lola si trova spiazzata dinanzi a questa potente e inaspettata reazione del suo corpo e della sua mente alla presenza fisica di Drezden. Tanto che per combatterla e difendere la sua occasione di sfondare e diventare una Rock Star non esita a mettere in atto tutte quelle strategie che nell’adolescenza le avevano permesso di sopravvivere agli attacchi e al dolore causatagli dalla mentalità bigotta e provinciale che, sin da bambina, aveva costituito il suo mondo.

 

Mi misi la lingua in mezzo ai denti, poi andai oltre, mordendola. Il dolore mi faceva concentrare, sebbene quel metodo non mi rendesse orgogliosa. Toccava un nervo scoperto, si avvicinava troppo ai ricordi della mia tormentata adolescenza, quando farmi del male era la soluzione a ogni problema.

 

È una lotta di menti e volontà, contro sé stessi e contro l’altro. Drezden sa che è sbagliato desiderarla, ma la parte oscura prevale e la desidera, e la vuole. È un premio per la sua brama lussuriosa. Lola lo ha sfidato, ha esposto la sua presunta forza, ma interiormente è completamente soggiogata e ammaliata, sente ad un livello viscerale la sua oscurità e non sa come resistergli.

 

Quella cazzo di ragazzina. Come poteva una femmina farmi perdere la testa così?

Prima mi aveva atterrato con il suo talento, poi con quei cazzo di sorrisini innocenti e quelle reazioni genuine a tutto ciò che la circondava.

Era così vera, cazzo. Non avevo mai conosciuto nessuno con un sorriso così aperto. Le partiva dagli occhi, li trasformava in un mare calmo. In cui avrei tanto voluto annegare.

 

E così inizia una sorta di tiro alla fune, Drezden e Lola cadono in una specie di continuo dilemma interiore, vittime della loro giovane età, degli strascichi lasciati dal dolore sùbito nell’adolescenza, vittime della potente connessione e attrazione che li lega all’istante e contro la quale si dibatteranno e lasceranno andare con ugual foga.

Ma quando due anime, due corpi, due menti, due passioni come le loro si ritrovano la fine predestinata è il cedimento su tutta la linea.

E cederanno, si lasceranno andare, si compenetreranno, diventeranno un tutt’uno in modo caldo, appassionato e scabroso.

Ciò che era priorità diventerà secondario, lo scopo primario nella vita di ambedue muterà perché ora l’uno sono lo scopo dell’altro, l’uno è la priorità dell’altro.

Fra scontri, segreti, invidia, ripicche e tutti i problemi legati al mondo che ruota intorno alle rock star: fan esagitati e ex musicisti fuori di testa, Drezden e Lola si legheranno sempre più, ma riusciranno a non implodere a causa delle potenti emozioni e degli intensi sentimenti che provano? Si distruggeranno a vicenda o la connessione che vivono sulla loro pelle li legherà indissolubilmente?

Drezden e Lola sono giovanissimi, ventun anni lui e diciannove anni lei, Drezden porta su di sé e dentro di sé le cicatrici di un passato doloroso che lo hanno indotto a formare intorno a sé una corazza mascherata da aura di strafottenza e superiorità. È istintivo, irascibile e prepotente. Ciò che vuole se lo prende.

È arrivato al successo troppo presto, ma nonostante ciò lo gestisce con carisma e determinazione. È un leader nato, ammaliante, ipnotico, seducente. La sua voce roca e sensuale irretisce e ammalia i suoi fans e ad essa non sfugge neanche Lola.

Lola, le cui vicissitudini della vita non l’hanno spezzata, ma forgiata. L’hanno resa forte e corazzata, in grado oggi di reagire e di difendersi.

Ma non in grado di non soccombere al fascino di Dredzen, e non solo al suo erotico sex appeal, ma alla erotica seduzione della sua voce.

La chitarra e la musica di Lola diventano compendio e parte integrante della voce di Drezden. Si fondono, si mescolano e si scatena una reazione vibrante e incandescente che per tutto il romanzo mi ha dato l’impressione di un vulcano in ebollizione, in procinto di esplodere.

L’autrice è riuscita con uno stile narrativo molto particolare a compenetrare dialoghi e pensieri. Durante la lettura si riesce ad entrare perfettamente nella testa dei due protagonisti e di conseguenza il livello di empatia nei loro confronti è altissimo.

Ogni frase, ogni pensiero viene descritto e arricchito con metafore che rasentano il liricismo, come d’altronde i versi inediti che l’autrice ha scritto per Drezden, e che ricalcano profondamente i sentimenti della giovane rock star, li esprimono compiutamente: amore, tormenti e paure.

Una caratterizzazione dei personaggi così meticolosa, psicologicamente approfondita tanto da rendere Lola e Drezden quasi reali, tangibili, veri.

Ambedue mostrano al mondo un aspetto ben costruito: Drezden è seducente, sfacciato e arrogante mentre Lola è riservata, timida e quasi remissiva. Aspetto atto a celare volutamente una parte di sé, quella parte che temono e odiano.

Il mostro che alberga dentro di loro, che preme per sopraffare, che istiga e li spinge a cedere.

La odiano perché li riporta a rivivere un passato che vogliono cancellare e dimenticare; ne hanno paura perché una volta liberato il mostro non ci sarebbe alcun freno, nessun controllo e le conseguenze che ambedue temono potrebbero portare dolore e annientamento.

Questo è uno degli aspetti che mi ha particolarmente intrigato nella psicologia dei due giovani: la necessità di imbrigliare le emozioni, di impedirsi di sentire. Drezden lo fa tagliando di netto con il passato, recidendo mentalmente tutti i legami con la causa del suo dolore e delusione.

Lola invece controlla le sue emozioni con il dolore, autoinfliggendoselo. Due modi diversi di esorcizzare i propri demoni, due modi necessari per poter esercitare il controllo.

Con l’entrata in scena di Lola, Drezden perde il controllo di sé stesso, ma vuole controllare Lola, controllare le sue emozioni. E aver preso coscienza del grande potere che esercita su di lei lo fa sentire potente. Aumenta il desiderio di distruggerla per aver fatto vacillare la sua corazza, per averlo messo nella posizione di dover far passare la musica in secondo piano, ma contemporaneamente aumenta il desiderio di possederla, di marchiarla, di proteggerla e di esibirla come sua.

Drezden è, una figura complessa, articolata, sfaccettata; un miscuglio ben dosato di giovane problematico e vulnerabile e animale da palcoscenico. Ed è sul palco, quando canta, che l’anima di Drezden viene fuori e si fonde con quella di Lola.

Le parole che usa l’autrice per descrivere ogni gesto, ogni sguardo, ogni movenza, ogni ammiccamento, il montare della tensione sessuale che da sfrigolante crepitio diventa scarica elettrica ad alta tensione sono perfette, intense, fortemente descrittive. Pennellate di parole che ci avvolgono come la voce di Drezden: roca, potente e sensuale. La sola descrizione riesce a innescare certe reazioni indescrivibili in chi legge.

La narrazione di questa storia d’amore copre un arco temporale brevissimo, circa dieci giorni, ma come dice Drezden stesso è come se un solo giorno avessero vissuto l’intensità emotiva di un anno intero, poiché tantissime sono le sensazioni e le emozioni, spesso contraddittorie e violente, che li investono e di riflesso investono noi, stravolgendoci, intrigandoci e facendoci innamorare di questo bad boy e della favolosa chitarrista.

Due metà di un intero, due metà che si sono riconosciute all’istante per danneggiate che erano e, a dispetto di tutti, si sono salvate a vicenda. Sono rinate, si sono concesse una seconda possibilità di amare, di fidarsi e donarsi.

Leggetelo, ne rimarrete enormemente soddisfatte.

Alla prossima, Giusi

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