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Bentornate dalla vacanze signore del Fantasy.
Mie meravigliose anime arabesche, ho avuto il grande piacere di leggere per voi un libro “fatato” dai toni più romantici che mai.

Sinossi:
Karou ha 17 anni, è una studentessa d’arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un’intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l’esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz’anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell’aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell’immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua “famiglia” Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.

Il suo atteggiamento possessivo suscitò nell’angelo un’antica collera e desiderò sbattere al muro quell’essere umano, ma Karou non aveva bisogno del suo intervento. Scostò l’uomo e guidò Akiva fuori dalla folla. Le dita della ragazza erano ancora nelle sue. Erano fredde e piccole e lui si dispiacque quando, girando l’angolo in una piazza con delle bancarelle vuoto, lo lasciarono.

Sono stata attirata da questo libro dal titolo, avendo gusti decisamente mistici, la parola chimera ha svegliato il mio subconscio stregato e la sinossi non ha fatto altro che stimolare più curiosità. Ci sono Angeli, ci sono i cattivi, c’è la magia e la leggenda, ci sono Chimere, ci sono i miti e le leggende eppure questa storia si colloca magistralmente nei tempi moderni. L’ambientazione iniziale è descritta in modo semplice, senza troppi fronzoli, specifica nel necessario ad infilare il lettore nella storia in pochi capitoli. I luoghi scelti sono senza ombra di dubbio pieni di magia e mistero e si prestano egregiamente ad accogliere la storia che si divide appunto tra mito e leggenda, e pur distando migliaia di kilometri legano passati di diversi livelli e culture diverse.
Il nesso tra tutto è la lotta tra il bene e il male.
I primi capitoli sono introduttivi per rendere bene l’idea della situazione iniziale, pochi e ben composti accenni al passato, brevi e strategici buchi nei ricordi che infilano il lettore nel racconto e che lo spronano a continuare per scoprire cosa viene dopo.

Karou era tutto ciò che riusciva a vedere: occhi scintillanti, guance levigate, l’arco di due labbra morbide premute l’una contro l’altra per lo sgomento. Akiva aveva eliminato il sentimento. Non sarebbe dovuto essere possibile sentire quella cosa, quel tumulto, quell’urgenza, quella vibrazione martellante.E in fondo a tutto questo, un contorto brandello di pensiero che teneva prigioniero nei recessi oscuri della mente, così deformato che non lo riconobbe per quello che era: una speranza. Una piccolissima speranza, e nel suo centro Karou.

La lotta tra angeli e demoni è un classico e fino all’anno scorso dettava legge nella moda del fantasy, tra i vampiri e gli extraterrestri, ma posso affermare senza ritegno che l’autrice ha creato una storia complessa ma pulita e che si scrolla di dosso i soliti fantasy.
Certo gli angeli sono angeli e hanno ali e volano e uccidono i demoni, ma hanno un passato, una vita non proprio priva di peccati; vengono quasi costretti a seguire un bene comune senza avere la possibilità di chiedersi perché.
I demoni hanno mille facce e il loro agire misterioso ha ovviamente un suo motivo, ma senza banalità alcuna, anche la loro storia ha mille angoli e fino alla fine viene lasciato al lettore la possibilità di scegliere da che parte stare.
La verità viene svelata alla fine del libro e le situazioni si ribaltano, le domande hanno risposte e i dubbi recuperano il loro passato, il tutto senza ovvietà con situazioni che si incastrano perfette l’una all’altra.

“Tu…” A Karou non sfuggì il cambiamento del pronome. Sedeva con gli occhi spalancati, respirando appena. “Sono tornato per trovarti”, disse Akiva. “Non so perché Karou, Karou. Io non so perché.” La sua voce era cosi debole che lo udiva a stento. “ Solo per trovarti e stare nel mondo in cui ci sei tu… “

 

Il mio animo è fantasy ma il mio cuore batte per il romantico e per le storie dense e tortuose, e questo libro ne è pieno. Il sentimento trabocca fin da subito, se pur in modi diversi. Da prima velato da una solitudine che non ha spiegazione, poi da istinti che non guadagnano ragione fino alla fine.
Muoio dalla voglia di raccontarvi di più, di dirvi che Karou è forte e decisa anche se piange e lo fa con tutto il suo amore, si ho detto amore. Vorrei svelarvi che Akiva riscopre cosa significa volere qualcuno al suo fianco e che l’istinto non è sempre una brutta cosa. La famiglia non la si sceglie ma si può scegliere chi amare e chi tenere vicino, perché nulla si può contro l’amore quello forte e potente. Quell’amore che trova sempre la sua strada e che non si ferma, nemmeno se la scelta sembra portare più lontano che mai.

“Prima che io sapessi, e io penso… Penso che ti troverei sempre, non importa dove ti nasconderai.” Era concentrato su di lei con straordinaria intensità. “La tua anima canta alla mia. La mia anima è tua e lo sarà sempre, in qualsiasi mondo. Succesa quel che succeda..” La sua voce si spezzò, e lui prese un respiro. “Ho bisogno che ricordi che io ti amo”.

Dovrei essere imparziale e darvi un parere tecnico sul libro ma mi trovo a non poter fare a meno che voler ripercorrere la trama ancora e ancora, trepido in attesa di leggere il seguito e di sapere quello che è stato lasciato in sospeso.
A tal proposito avviso a chi si approccerà alla Chimera di Praga che è il primo capitolo di una saga, composta in tutto da tre tomi, che sono già disponibili per Kindle e Kobo sulle rispettive piattaforme (ho già gli artigli sugli altri due).
In sostanza, ve lo consiglio vivamente, a mio parere “zia” Armentrout ha una rivale .

Cayenna