Ciao Amici, il libro di cui vi parlo oggi è LA DAMA E IL LEOPARDO, historical romance novel di Emiliana De Vico, pubblicato il 31 marzo dalla HarperCollins Italia. Venite a scoprire cosa ne penso.

 

Titolo:La Dama e il Leopardo

Autrice:Emiliana De Vico

Editore:HarperCollins Italia

Pubblicazione:31 marzo 2017

Genere:Romance storico

Autoconclusivo

 

SINOSSI

La Rocca, 1474 – Nicoletta Piccolomini Todeschini sa che le sue origini sono avvolte nel mistero, ma conosce anche le dicerie che le servette sussurravano su di lei, per questo ha sempre sognato che il destino la portasse a Napoli, alla corte di re Ferrante. Il suo padre adottivo ha invece scelto altro per lei, un marito catalano e una fortezza arroccata su un monte, lontano da tutto e da tutti. E benché il rigido insegnamento cortese l’abbia preparata a essere una figlia e una moglie consenziente, in qualunque circostanza, il futuro che ha davanti agli occhi è inaccettabile: lei non ha alcuna intenzione di diventare la signora dei falchi, tantomeno di sposare un leopardo spagnolo. L’unica soluzione potrebbe essere la fuga…

 

 

 

RECENSIONE

Il sogno di Nicoletta Piccolomini Todeschini, figlia adottiva del nobile Antonio Maria Piccolini Todeschini è sempre stato quello di entrare a far parte della corte di Ferrante d’Aragona, il re bastardo che governò  il Regno di Napoli per trentasei anni,dal 1458 al 1494. Nicoletta ha sempre sperato di potersi trasferire nella meravigliosa città partenopea e di trascorrere le sue giornate cullata dai caldi raggi del sole, inebriata dai suoi profumi e colori. E invece deve piegarsi al suo destino di donna: sposare Joan Barrat, un barone catalano impostole dal padre e da quel sovrano che tanto ammira.

Ti hanno preparata per questo Nicoletta. Ti hanno insegnato a cedere alla volontà del sovrano, del padre e del marito.

Nicoletta tenta in ogni modo di boicottare la cerimonia, di opporsi a un matrimonio forzato con un uomo rude e selvaggio di cui non è innamorata. Si affida agli influssi benefici del sacchetto di erbe preparato dalla sua balia, offende il suo futuro marito, cerca di convincerlo a non sposare una giovane le cui origini sono avvolte nel mistero, ma Joan è irremovibile.

Joan è un barone catalano cacciato dalla sua terra e che ha trovato in Ferrante un sovrano giusto e magnanimo, in grado di restituirgli la speranza di poter ricominciare da capo.

Se per Nicoletta quel matrimonio forzato rappresenta  la tomba dei suoi sogni, della sua libertà, per Joan è l’inizio di una nuova vita, la realizzazione di una promessa fattagli dal suo amato re.

Questo, amico mio, è l’unico modo per legittimare il tuo status,gli aveva detto. Sposala e ti renderà terre e potere, e un letto caldo quando ne avrai voglia.

“Il sovrano gli aveva promesso una terra, una sistemazione, un ruolo in quel regno di Napoli.”

Agli occhi di Nicoletta, La Rocca è un posto sperduto, angusto, freddo e inospitale, inadatto ad accogliere la vita. Per Joan invece, quel luogo rappresenta il futuro, la terra promessa in cui mettere radici e trovare finalmente il proprio posto nel mondo.

Due mondi vicini, l’uno desiderato, l’altro imposto. Entrambi sulla sua pelle di donna, dama,suddita e moglie.

Sarà rifugio, casa, diventerà il posto dove vorrete tornare.

Nicoletta è sconcertata, amareggiata, delusa dal destino che si fa beffe di lei eleggendola ‘signora delle poiane e dei corvi’.

«Sarò la signora della Rocca. Comanderò sui corvi e sulle poiane. Sui lupi e sulle

volpi. E sui cinghiali.»

Ma non cede, è una donna indomita, ribelle, che non vuole piegarsi al destino che il re, suo padre e suo marito  hanno scelto per lei. È un’eroina moderna che lotta per la propria indipendenza e libertà, che esige rispetto come donna e moglie.

 Una Piccolomini non striscia. Una Piccolomini piange di nascosto.

È regina di cuori piuttosto che schiava d’amore.

Pretendetemi, fatemi sentire degno di voi. Chiedetemi se vi amo.

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Emiliana De Vico è sinonimo di scrittura di qualità, eclettismo e cura dei dettagli. Caratteristiche che si ritrovano in questo romance storico in cui nulla è lasciato al caso: ambientazione storica precisa, personaggi non stereotipati, che  si svelano al lettore  gradualmente, mostrandogli la complessità della propria natura, i dissidi della propria anima. Inoltre  il linguaggio  semplice e chiaro e  lo stile fluido rendono la storia fruibile anche da un pubblico di lettori non amanti del genere storico. Un romanzo  d’amore caldo e avvincente, ambientato nel passato ma che vi stupirà per la modernità del personaggio femminile.

Alla prossima

Vanilla

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