image

Rebecca è una ragazza, come tante, con una buona famiglia alle spalle e una relazione duratura con Enrico, uomo senza ambizioni, ligio al dovere ma tiepido quanto a sentimenti. Rebecca però ha dei desideri, delle passioni, e per sfogarli cerca altrove delle alternative.
In una chat dalle tinte piccanti conosce Stallone75 e, in un attimo, cambierà tutto, per la peperina protagonista.
Non si fermerà lì, proprio con lui capirà cosa vuole, e come lo vuole.

Siete disgustati? Ognuno ha le proprie inclinazioni. Queste sono le mie…
So che vorreste fermarmi, ritrarvi inorriditi, chiuderla qui e
tornare alla vostra vita.
Accompagnatemi, invece. Potreste scoprire qualcosa di
piacevole. O di interessante.

Forse è tutto qui il senso di questo breve viaggio nell’eros più spinto e crudo, narrato senza pruderie, quasi con ostentazione compiaciuta del piacere senza pudore.

Provocante e provocatorio come la protagonista.
Rebecca, irrequieta e insoddisfatta, in cerca di se stessa e della libertà di esprimere i propri bisogni, di soddisfare le sue fantasie. Imprigionata in una relazione grigia, monotona.
Il sesso, con tutte le sue sfumature accende le sue giornate, almeno nella fantasie. La condivisione e la complicità le trova solo nel suo amico Niki.

Siamo legati, è ovvio. Condividiamo tutto o quasi. Chi ci vede dal di fuori, ci definirebbe amici.
A noi, le definizioni non piacciono.
Siamo e basta. Ci divertiamo insieme. Poi, ognuno torna alla sua vita, ma come io ci sono e ci sarò sempre per lui, a prescindere dalla ragazza che frequenterà in quel momento, lui c’è e ci sarà sempre per me. Semplicemente, insieme non funzioniamo.
Questo, allora, è meglio di niente. Abbiamo trovato un modo tutto nostro per stare insieme. Ci va bene così. E tiriamo avanti
con la reciproca promessa di fare quante più pazzie possibili.

Ogni gioco erotico è una forma di comunicazione come se la sessualità fosse un linguaggio

image

Rebecca trova il suo sfogo sul web, la licenza di essere se stessa in modo licenzioso.
I suoi gusti, le sue inclinazioni. Condivise dal’Uomo Delle Fotografie.
La fantasia sembra diventare realtà.

«Avrei un’idea migliore».
«Non vedo cosa possa esserci di migliore di questo».
«Incontriamoci. Faccia a faccia. E mettiamoci alla prova»
Rimango con la mano a mezz’aria, come una povera stupida.
Ho sentito bene?
Fermatemi. Voi, che sapete come va il mondo; voi, che possedete più lucidità di me: fermatemi, perché sto per dirgli di sì. La mia vita ha bisogno di una scossa, devo scrollarmi di dosso l’esistenza che conduco, divisa a metà tra la me stessa che grida e scuote la gabbia per uscire fuori, e la corazza nella quale sono prigioniera…
So a cosa potrei andare incontro. Lo so perfettamente.

Sarà un incontro bollente e sconvolgente. Appagante e destabilizzante, perché entrambi, Rebecca e Manuel sentiranno una nuova forma di desiderio, inaspettata: conoscersi.

Onesti con sé ((sic! se stessi)) stessi… Sì, è questo che siamo. È questo che sono,
adesso, solo adesso, oggi, finalmente!
«Dimmelo, allora, qual è il tuo desiderio?» lo sprono.
…Mi sarei dimenticata di lui.
Invece, ora Manuel mi lascia intravedere… cosa? Una strada,
una scintilla? Una possibilità?
Per cosa? Cosa ci guadagnerò? Oh, certo, piacere. E che altro?
Io non gli appartengo.
Lui non appartiene a me.
Sesso. Si tratta solo di questo. Quello che ho sempre cercato…

O forse no?
Niki, interpellato dalla protagonista turbata e scossa, darà una sentenza giocosa e lungimirante

«Non sono mai stato così serio, Becca. Molla la checchina e torna a vivere. Ti aspetto. Bacio».
Bacio. A dopo. Traffico. Un altro semaforo. Un pedone che cerca di suicidarsi sotto le mie ruote, costringendomi a inchiodare. Semaforo verde. Un volo di rondini nel cielo. Un aereo in lontananza. L’aeroporto di Malpensa a pochi chilometri da qui.
Ed ecco Manuel fare capolino nei miei pensieri, nei miei ricordi. Lui, artefice dei miei ultimi piaceri fisici.

Kaimarelle Darset​​ intraprende un viaggio nel mondo del piacere, percorrendo percorsi insoliti, intriganti e sorprendenti. Giocando, narrando la sessualità, cercando di scoprire le fantasie, seguendo la fantasia. L’impressione è quella di aver smarrito proprio tuttavia, l’immaginazione, la capacità di creare il senso dell’attesa e il desiderio, la complicità innanzitutto tra lettore e autore. Il genere erotico richiede una sensibilità estrema, una attenzione all’intensità (sia anche in un lessico forte e in uno stile graffiante). Carezze e trasparenze. Anche provocanti, ma erotiche. Resta invece una sensazione di aridità, di incompletezza.
Una lettura per chi cerca la sessualità spinta e immediata.
Uno schiaffo al perbenismo, sboccato, ruvido e sfacciato.

Saffron

image

image