Ciao Amici, il libro di cui vi parlo oggi è NOI ALL’ORIZZONTE, contemporary romance di Tiziana Lia. Venite a scoprire cosa ne penso.

 

Titolo:Noi all’orizzonte

Autrice:Tiziana Lia

Pubblicazione:19 gennaio 2017

Self Publishing

Genere:Contemporary romance

Autoconclusivo

 

 

SINOSSI

Zoe ha una vita soddisfacente: viaggi, begli abiti, una casa elegante, un uomo, Fabio, con cui convive da otto anni e con il quale partecipa ai salotti di Roma. Unico neo il trasferimento del suo compagno in un’altra città per motivi di lavoro nel momento in cui lei ha perso il suo.
Sarà una promessa rubatale dalla vicina, l’anziana Elide, a condurla a Borgo Trilussa, un centro accoglienza per ragazzi: dovrà sostituire la dirimpettaia in cucina, come volontaria.
Al Borgo Zoe conosce un ambiente nuovo: il suo carismatico direttore, il vecchio Sebastiano Trilussa, è un padre per quella decina di giovani svantaggiati che cercano di trovare la loro strada. Lì si respira aria di casa, genuinità, affetto e lei ne rimane affascinata. È stupendo accorgersi delle piccole cose che prima dava per scontato e a poco a poco Zoe inizia a cambiare. Un cambiamento che ha anche un nome: Isaac. Anche lui cresciuto al Borgo, è un tipo introverso, misterioso, affascinante e ha un passato dal quale vuole riscattarsi.
Zoe e Isaac percepiscono l’alchimia che li lega e si trovano stretti tra due fuochi: l’attrazione che li unisce e i mondi diversi ai quali appartengono.
Tuttavia, scopriranno sulla loro pelle che non tutto è come sembra e che la vita a volte prende pieghe inaspettate, dolorose ma rivelatrici.
In un crescendo di verità taciute, promesse, menzogne e sottintesi, le vite di Zoe, Isaac, Fabio e degli altri protagonisti s’intrecceranno più di quanto loro stessi pensino…

 

RECENSIONE

A trentacinque anni Zoe si ritrova a fare un bilancio della sua vita che da qualche tempo sembra sfuggirle di mano. Da otto anni convive con Fabio, col quale ultimamente non c’è più feeling, forse a causa del suo lavoro a Modena che li costringe a trascorrere molto tempo separati.

Zoe e Fabio provengono da due mondi diversi: Fabio è figlio della Roma bene, cresciuto tra agi e ricchezze a cui non è assolutamente disposto a rinunciare, anche a costo di enormi sacrifici. Zoe invece è rimasta orfana in tenera età e affidata alle cure amorevoli degli zii, persone umili e oneste che le hanno trasmesso valori semplici ma profondi.

Valori che Zoe ha smarrito da quando Fabio è entrato nella sua vita. La ragazza semplice che sapeva apprezzare le piccole cose, ha rinnegato le proprie origini cucendosi addosso il vestito della donna trofeo bella e sofisticata per non sfigurare agli occhi dei suoceri e degli amici ricchi del suo convivente. All’inizio della relazione con Fabio, forse accecata dall’amore, Zoe non si accorge del suo cambiamento. Chiude ogni rapporto con la sua famiglia d’origine e comincia a vestirsi e comportarsi come le persone abbienti che frequenta, lasciandosi alle spalle la Zoe del passato.

Dopo otto anni però la sua vita apparentemente perfetta comincia a mostrare le prime crepe, complici le frequenti trasferte a Modena per lavoro del suo compagno e i gravi problemi economici, che acuiscono la crisi di un rapporto di coppia traballante.

L’importante è aprire gli occhi e non restare legati a ciò che abbiamo sempre sognato, idealizzandolo.

Zoe trova qualche lavoretto per sbarcare il lunario e svolge la sua attività di volontariato presso Borgo Trilussa, un centro accoglienza per ragazzi dove conosce Isaac. Al Borgo Zoe si sente a casa, è amata e protetta da ragazzi “difficili” di cui fino a qualche mese prima avrebbe avuto paura. Ed è proprio grazie a loro e a Isaac che Zoe ritroverà se stessa riscoprendo quei valori antichi che credeva di aver dimenticato.

Tanta diversità l’aveva sempre agitata…

Isaac è l’uomo nero in tutti i sensi, non solo per il colore della pelle, ma anche per il modo in cui può apparire agli occhi dei bianchi, un nero rifugiato con qualche precedente penale.

Lui è nero, e la gente guarda sempre in modo curioso le coppie miste.

Ma Zoe non si lascia scoraggiare dalle reticenze di Isaac né dalla falsa morale della gente.

Per un istante immaginò due corpi che si sfioravano nudi, le parve di udire respiri annodati, vide mani che scivolavano, che accarezzavano, la pelle che spiccava l’ una sul colore dell’altra.

È cominciata una fase della sua vita in cui vuole lottare strenuamente per abbattere gli spessi muri del pregiudizio, figlio dell’ignoranza e della paura. Questo romanzo mette in luce uno spaccato della realtà contemporanea spesso oggetto di sterili chiacchiere e di giudizi sommari e frettolosi: l’immigrazione, l’accoglienza, le coppie miste, la paura del diverso. In Italia il flusso migratorio è consistente, ogni giorno per terra o per mare arrivano nel nostro Paese centinaia di immigrati, uomini e donne in cerca di fortuna e della possibilità di dare un futuro migliore ai loro figli. E noi ci ritroviamo a osservarli al notiziario, spesso gridando al nemico e incuranti che dietro quei volti sconosciuti si nascondono storie di dolore.

Tiziana invece con questa storia ha voluto dare un messaggio positivo al lettore, e cioè di non fermarsi alle apparenze, di andare oltre la logica del pregiudizio perché solo aprendo la mente e rinunciando al nostro individualismo possiamo riconoscerci nell’altro e pensare a un futuro insieme, a scorgere finalmente un NOI …ALL’ORIZZONTE.

L’amore è battersi, è rinnegare anche se stessi se occorre, è venirsi incontro demolendo il proprio orgoglio, saper tacere in attesa di un momento migliore per affrontare argomenti spinosi.

Alla prossima

Vanilla

Storia