“Dicono che, nei tuoi occhi, è tutto nero… che sei nero, nero come il cielo in una notte tempestosa”.
Tutto è nero. Nera la mia anima. Ed è per questo che mi chiamano Black.
Titolo: Black
Autrice: T.L.Smith
Serie: Black #1
Editore: Hope Edizioni
Prezzo: 3.99 epub
Data di pubblicazione: 27 febbraio 2019
SINOSSI
Sono fedele, ma tradirò.
Sono forte, ma anch’io ho cicatrici.
Sono un angelo, sì, il diavolo.
L’ho incontrata che aveva sedici anni. È arrivata come una ventata di aria fresca, giunta all’improvviso, che mi ha strappato un sorriso. Ma poi se ne è andata, portando via con sé anche il mio ultimo respiro.
Quel suo sorriso sapeva rischiarare una stanza intera e far palpitare il mio cuore nero.
L’ho ritrovata a distanza di dieci anni, con una siringa piantata dritta nel braccio.
In mezzo alle gambe si formava una pozza di sangue.
Era devastata e io ne ero felice. Non si sarebbe permessa di criticare né me né i miei modi deviati.
RECENSIONE
Care Dame ho letto per voi in anteprima Black di T.L. Smith, un dark romance, primo libro di una trilogia.
Mai mi sono trovata spiazzata dinanzi a una pagina bianca, dovendo scrivere le mie considerazioni su un romanzo, come in questa occasione. La mia mente e il mio cuore sono ferme su due posizioni diametralmente opposte, difficilmente conciliabili, per cui ho deciso di scrivere prima col cuore e poi con la mente.
Nero.
Questo è il colore che aleggia per tutta la narrazione come se fosse un’entità viva che avvolge persone e cose insinuandosi nell’animo, tingendolo, ammorbandolo, annullandolo.
Liam e Rose.
Un filo invisibile li avvicina e li lega a soli sedici anni. Già tanto cattivo ragazzo lui quanto solare e radiosa lei. Una connessione inspiegabile data la diversità dei due giovani, ma comunque viva e salvifica per entrambi.
Se ne stava lì seduta a far nient’altro che sfogliare i petali di un fiore.
Era una visione insolita…
Coglievo il movimento delle sue labbra. Stava contando, o forse stava dicendo qualcosa che proprio non riuscivo a capire, e non avevo tempo di fermarmi a osservarla.
“Fermati!” … Era una voce vellutata, morbida e suadente.
La sua figura mi attraeva ed era stranissimo.
… mi sono girato. Come avrei potuto evitarlo?
Una vicinanza, una scoperta, un sentimento indefinito, incompreso ma avvolgente, ristoratore e innocente.
“Mi piaci”, mi ha sussurrato…
Ha alzato gli occhi verso di me, mi ha sorriso e ha posato le labbra morbide sulle mie.
Ero drogato di lei.
Un mese.
Questo è il tempo che gli è concesso. Poi Rose non c’è più, sparisce improvvisamente dalla vita di Liam. A nulla vale l’attesa, a nulla vale la speranza e Liam ripiomba sempre più a fondo nell’oscurità.
Lei mi rendeva felice. Poi un giorno non l’ho vista. Paziente, l’ho aspettata. L’ho aspettata per mesi, finché sono arrivato a capire che se ne era andata e non sarebbe più tornata.
Lei era la luce, che quel giorno mi aveva portato via, si era portata via. Me l’aveva rubata e mai più restituita.
Black.
Sono passati sedici anni e di nero non solo si fregia il suo nome ma anche e completamente la sua anima.
Black non sente più alcun sentimento, vive alla giornata svolgendo il suo lavoro senza rimorsi, senza alcun senso di colpa. La sua unica distrazione, l’unico piacere che ricerca e si concede è il sesso: duro, crudo, anonimo, freddo.
Poi una notte, con un laccio al braccio e una siringa in vena rivede Rose, riversa a terra, in una pozza di sangue, quasi incosciente.
E quel filo, quel legame che credeva reciso, incoerente con ciò che è lui adesso, lo tira verso Rose.
Alza gli occhi, direziona lo sguardo verso di me, come se mi riconoscesse, come se sapesse esattamente chi sono.
Ha gli occhi spenti.
Mi strappa dalla gola un urlo d’angoscia. Non posso abbandonarla.
Razionalmente vorrebbe darle le spalle e lasciarla lì alla mercé di chiunque voglia approfittarsi di lei, ma c’è una parte di lui che si rifiuta, che la vuole, che inspiegabilmente la pretende e lui la prende.
Rose.
Rose è distrutta nel fisico e nella mente. Gli orrori di cui è stata vittima sono indicibili. Colui il quale aveva detto d’amarla è un mostro senza anima, e ha preteso pure quella di Rose.
Anch’io ho dei demoni da sconfiggere, come chiunque altro al mondo. I miei assumono le fattezze di una persona che ho amato, che ho creduto di amare. Lui si nascondeva, si mostrava per una persona che non era. Mi ha avuta senza riserve. Tradita, usata e abusata.
Troppo il dolore da sopportare. Avevo il cuore spezzato ed era stato lui a strapparmelo dal petto.
Rose ammorbata dal nero in cui è precipitata, Rose circondata dal nero di cui si circonda Black. Rose la cui luce interiore si era affievolita ma non spenta e che riuscirà ad illuminare di nuovo la sua anima. E quella di Black? O è troppo tardi?
Quali segreti cela la dolce e risoluta Rose, e quali peccati ha commesso Black?
Chi cerca Rose e da chi Black la vuole proteggere?
Dalle domande che mi sono posta durante la lettura appare chiaro che Black è un romanzo non solo dai toni cupi e per certi versi angosciante, ma è anche adrenalinico, passionale, ricco di colpi di scena fra i quali il culmine è rappresentato dall’epilogo.
Black presenta una narrazione fluida, ricca di particolari e con una caratterizzazione dei personaggi articolata in modo da permetterne la comprensione in maniera graduale.
Black e Rose all’inizio mostrano la facciata che palesano al mondo, l’oscurità e l’abiettezza in cui sono precipitati. Solo andando avanti, pian piano, la loro anima, straziata e ferita, cupa e contorta si mostra.
Black è un uomo cresciuto con il vuoto nel cuore, un immane senso di colpa lo ammorba sin dall’adolescenza e ha fatto crescere in lui una sete di vendetta che lo ha guidato e lo guida tutt’ora.
Ha volontariamente soffocato e annullato la percezione delle emozioni e dei sentimenti per poter sopravvivere al buio di cui è circondata la sua vita. È un uomo senza scrupoli, senza rimorsi, non empatico. Non prova nulla finché Rose non entra nella sua vita come un pungolo che batte, che insiste fino a conquistare centimetro dopo centimetro il suo corpo, la sua mente, la sua anima.
Mi fa provare cose, mi manda in fibrillazione il cuore quando invece credevo che, nel mio petto, non battesse nessun cuore. È particolare e unica. Strana, eppur bellissima.
Rose, nonostante appaia una donna fragile e priva di spina dorsale, in realtà è una vittima della sua ingenuità di ragazzina.
La fiducia mal riposta le ha distrutto quasi la vita. Ma è come la fenice che risorge dalle sue ceneri, e ha un valido motivo per tirare fuori le unghie, per uscire dal tunnel, per lottare per ciò che vuole, che desidera con tutto il suo cuore.
È giunto il momento, il tempo di combattere per me, per ciò che è mio. È stato lui ad aiutarmi a giungere a questa conclusione. … una persona che mi ha mostrato un’infinitesimale briciola di gentilezza mi ha istillato la forza.
Istintivamente, come sedici anni prima, si fiderà di Black, non avrà remore, si concederà a lui anima e corpo.
Come faccio a descrivere le sensazioni che mi provoca quest’uomo? Ma fa sentire così viva, bellissima, protetta e straordinaria. Cose che nessuno mi ha mai fatto provare.
Tutto in lui mi tranquillizza, mi dà pace …
Black e Rose sono due personaggi così intricati e al contempo così semplici, coerenti dall’inizio alla fine; non ci sono miracoli, né conversioni istantanee, ma una graduale accettazione di quei sentimenti che erano stati nascosti a se stessi e l’accettazione dell’altro con tutti i suoi demoni e i lati oscuri.
“Dicono che io non sia in grado di creare altro che nero, oscurità. Eppure, quando sono con te, vedo solamente una miriade di colori, e cazzo, Rose, cazzo se è la miglior cosa che abbia mai visto”
Un dark romance dalle ambientazioni cupe, personaggi borderline che si muovono e agiscono nella parte più oscura del mondo che nessuna vorrebbe vedere: la crudeltà umana.
Un romanzo dove la violenza, il degrado, la malvagità, l’abuso fa da sfondo opprimendo e sconvolgendo il lettore, ma al contempo uno scritto sulla rinascita, sulla salvezza, sulle seconde occasioni che la vita nonostante tutto ci concede.
Ora passo alle mie considerazioni oggettive di questo testo.
Premettendo che il romanzo è ambientato in Australia e che tutti i personaggi non sono di origini italiane, devo purtroppo evidenziare, con mio sommo dispiacere, l’insufficiente e carente lavoro di traduzione di questo testo.
L’uso inappropriato di una terminologia regionale e di derivazione dialettale, che ripercorre ampiamente tutta la nostra penisola, ne hanno inficiato la bontà originale.
Sono perfettamente consapevole della necessità di variare la terminologia con sinonimi appropriati, ma utilizzare a tal proposito termini prettamente regionali disturbano molto la lettura.
Cito alcuni esempi:
Sgnacchera (toscano), fraté (romano), gnocca (centro-nord), minchia (siciliano), squinzia (nord) e poi siga o paglia per indicare le sigarette
Inoltre, l’uso dei troncamenti che nel testo originale non compaiono ad es: ‘sto, ‘sta, ‘zo.
E per finire la traduzione molto colorita di una parte dell’anatomia femminile che ha preso il nome di “gina”.
Tutto ciò, dopo una attenta comparazione, denota una mancata accuratezza sia in fase di traduzione che di editing compromettendo la validità del romanzo in italiano, sminuendone l’apprezzamento del lettore data la bellezza della trama e del suo contenuto.
Suggerisco alla CE di effettuare una revisione del testo e apportare le opportune modifiche.
Per questi motivi mi vedo costretta, per correttezza e con dispiacere, ad abbassare la mia valutazione.
STORIA
EROS