Sapevo di che cosa ero capace. Lei aveva sperato di riuscire a uccidermi. Io sapevo di poterla uccidere, non c’era alcun dubbio in merito.

 

Titolo: Legati dalla Vendetta

Autrice: Cora Reilly

Editore: Hope Edizioni

Pubblicazione: 26 gennaio 2021

Serie: Mafia Chronicles#5

Genere: Mafia romance

 

 

RECENSIONE

 

Care Dame, il libro di cui vi parlo oggi è Legati dalla Vendetta, ultimo capitolo dell’avvincente serie Mafia Chronicles di Cora Reilly. Oltre all’attrattiva esercitata dalle singole storie d’amore narrate, un elemento fra tutti che ho apprezzato di questa saga è la veridicità con cui l’autrice è riuscita a calare perfettamente i personaggi nell’ambiente della Mala.

I personaggi non sono brave persone, non sono oneste e non vivono all’insegna della Legge. Hanno il loro codice d’onore e le loro regole da rispettare. Gli uomini, soprattutto, possono essere rappresentati da un’infinita distesa di grigi, in un mondo che divide universalmente le persone fra il “bianco e il nero”. Eppure l’incipit delle coppie delle storie precedenti, pur partendo sotto i peggiori auspici, non mi ha mai lasciato perplessa quanto gli albori della storia protagonista di Legati dalla Vendetta.

Potrei dire che quella fra Growl e Cara è una sorta di rivisitazione della bellissima favola della Bella e la Bestia. Ma al contrario di Growl, la Bestia non si è mai macchiata agli occhi di Belle di un abominio, a mio avviso, insuperabile. L’autrice è stata previdente nel far scattare la scintilla dell’interesse fra i due prima del momento spartiacque fra la vita “in una gabbia dorata” di Cara e il crollo in pezzi della sua intera esistenza.

Cara ha diciannove anni ed è la figlia maggiore di un Uomo di Fiducia di Falcone, Capo Clan della Camorra di Las Vegas. Il di lei futuro è già tracciato e pur non sentendosene entusiasta, non ha intenzione di ribellarsi o sfuggirgli in qualche modo. Non è animata dal fuoco ribelle di Gianna o dalla giocosa malizia di Liliana, al contrario, appare come la classica figlia devota che cerca di attenersi agli insegnamenti materni.

L’unico momento in cui emerge in lei una scintilla di puro brio giovanile è insieme alla sorella minore Talia, a cui si evince subito sia molto legata. Il comportamento irreprensibile di Cara vacilla per un attimo soltanto, quando i suoi occhi incontrano quelli di Growl in una sala gremita di persone.

 

Una cupa nuvola di pericolo pareva irradiarsi da lui, quasi palpabile, persino da tanto lontano…. Era come osservare una tigre nel suo recinto, dall’altra parte del vetro, e stupirsi della sua forza.

 

Growl è un gigante di circa due metri, ha una spaventosa cicatrice alla base della gola, tatuaggi su diverse parti del corpo e un’aura di terrificante pericolo degna della sua leggendaria esistenza. È considerato un mostro in virtù delle imprese come sicario di fiducia di Falcone, degne di incarnare le paure più atroci con cui spaventare i figli disobbedienti.

È un solitario, preferisce uccidere e torturare piuttosto che agghindarsi per una festa, e la sua sola defilata presenza incute timore, tanto che nessuno ha il coraggio di incontrare e mantenere il suo sguardo…tranne Cara.

 

Era uno di loro, però non lo era affatto; apparteneva alle ombre, perché nessuno lo avrebbe voluto alla luce del sole.

Cara, dalla bianca e perfetta carnagione, dai lucenti capelli scuri in contrasto con gli occhi limpidi, rimane magneticamente attratta da lui.

Growl ha un ruolo ben preciso alla “corte” di Falcone ed è consapevole che una perla come quella bella fanciulla non sarà mai alla sua misera portata.

 

Non era fatta per me. Non avrei nemmeno dovuto immaginare di possederla, solo ammirarla da lontano.

E fin qui devo ammettere che ero totalmente stregata dal loro “incontro”, ma ciò che ne consegue cambia irriducibilmente tutto. La vita di Cara e della sua famiglia va letteralmente in pezzi e dall’essere parte di una delle Famiglie più influenti di Las Vegas, la ragazza si ritrova in un istante ad essere una paria della società. Cara, la madre e la piccola Talia, si ritrovano impotenti ad assistere a un incubo che diviene spaventosa realtà.

 

Un passo falso nella Mala è punibile in un unico modo e mentre la sorte degli uomini è segnata dalla Signora con la Falce, alle donne spetta un ben più deprecabile destino, salvo essere considerate come un fardello ancora utile per qualche ben studiato piano di “investimento”

A Cara viene riconosciuto il valore di un premio da assegnare a un soldato affidabile e per lei, separata dalla parte restante della propria famiglia, si spalancano le porte di una vita da prigioniera. Il sadismo di Falcone viene ben descritto, in un solo colpo infligge a Cara una sonora punizione per un momentaneo atto di disperata ribellione e a Growl l’umiliante consapevolezza che un gioiello come la ragazza non sarebbe mai stato alla sua portata se non fosse stato gettato ai margini della loro società.

È tua. Stava parlando di me. Ero proprietà di Growl…Forse la morte mi sarebbe apparsa come la benedizione più dolce, una volta che Growl avesse finito con me.

Mi conoscete, non sono solita raccontare molto della trama per non impedirvi di vivere le emozioni pagina dopo pagina. Anche questa volta non ho parlato che dell’inizio della storia…un incipit che mi è stato difficile dimenticare per gettarmi nella bella storia del nostro Mostro e della sua Bella. La storia d’amore fra Growl e Cara presenta diversi aspetti interessanti. Non si può parlare di Sindrome di Stoccolma, in primis per quel loro, provvidenziale, incontro alla festa ed in secondo luogo perché nonostante le apparenze e le provocazioni, in nessun momento il Mostro si comporta come tale.

 

Inoltre Cara, benché giovane ed innocente, ha sempre ben presente che il suo unico biglietto di uscita da quella vita è Growl. La mente della giovane appare perfino calcolatrice e piuttosto pragmatica, anche se si sa l’attrazione e la passione prima e l’amore poi si beffano allegramente dei piani ben congegnati.

Al centro della mia mente avrebbe dovuto esserci soltanto odio, ma non era così. Era sempre lì, ancora intenso, ma in lotta con altre emozioni. Emozioni che non volevo provare.

Growl è un uomo che può ispirare amore? Il suo personaggio è molto affascinante proprio per il contrasto fra la sua vita presente, segnata dall’orrorifico passato, al cospetto di Falcone e la sua personalità nel privato. Mi sono stupita nel ritrovarmi a provare tenerezza per lui in molti frangenti. Ad esempio quando è con Coco e Bandit, due Pittbull scarti di una vita di combattimenti, anime a lui affini e più volte, proprio in compagnia di Cara. La passione fra loro è ardente e riduce in cenere le rispettive consapevolezze.

Growl ha vissuto una vita da mostro ed è il primo a non concedersi mai il lusso di dimenticarlo. Infatti nonostante l’accessibilità fisica, Cara apparirà sempre come un sogno irraggiungibile…un sogno in grado di fargli del male come nessuno ci è mai riuscito e contro cui combattere strenuamente per impedirsi di sperare di essere un qualcosa di più di un’umiliante ed esemplare punizione.

Prima di Cara ero soddisfatto di ciò che avevo, delle carte che mi erano state servite, ma lei mi spingeva a volere di più, e un comportamento del genere non era affatto consigliabile nel nostro mondo…ero come una falena attirata dalla sua luce. L’unica luce che fosse mai penetrata nell’oscurità, in quella che era la mia vita.

È praticamente impossibile non provare compassione, partecipazione e tenerezza per lui e vi assicuro, ragazze, che ci ho provato a lungo! Questo romanzo vi metterà di fronte ad una domanda: Fermo restando la finzione romanzesca, è possibile nasca l’Amore laddove i protagonisti hanno vissuto, su fronti eufemisticamente opposti, un evento orribile (non scendo in particolari perché dovete viverli, udirli e rabbrividirne in prima persona) che di fatto ha cambiato per sempre la loro vita? Viceversa però se non fosse stata vissuta quella crudele realtà dei fatti, molto probabilmente l’incontro fugace, seppur incisivo fra i due protagonisti, non sarebbe rimasto che un ricordo…da assaporare come un frutto proibito, ma seppellito dalle regole e dallo status symbol di entrambi. Come sempre il Destino irride i piani che gli uomini si illudono di poter perseguire;)

Mi aveva rubato la libertà, la vita e, in qualche modo, lungo il percorso, senza che me ne accorgessi, mi aveva rubato anche il cuore.

Una menzione d’onore a due splendidi personaggi secondari: Coco e Bandit. I due angeli canini di Growl, che divengono anche gli angeli di Cara permettendo sia all’uno che all’altra, in diversi frangenti, di andare oltre le apparenze.

Quegli animali così forti che, all’inizio, mi spaventavano tanto, si erano in qualche modo fatti strada nel mio cuore, proprio come il loro padrone. Avevano in comune l’aspetto esteriore spaventoso e un potenziale distruttivo, ma al di sotto erano teneri e vulnerabili, e ti facevano venire voglia di prenderti cura di loro e amarli.

Non avrebbero potuto essere più meravigliosi questi due adorabili Pittbull, presenze di dolce spessore, descritti magnificamente e resi tangibili dalle emozioni che riescono a trasmettere con i loro espressivi sguardi…li ho adorati! Infine come sempre complimenti a Cora Reilly per la capacità di irretire il lettore e fargli vivere tramite PoV mirati le emozioni dei protagonisti ed in questo caso, anche per il colpo di genio in virtù del quale si può considerare “Legati dalla Vendetta” come un trait d’union fra le Famiglie di Chicago/New York e Las Vegas;)

Alla prossima!

Mary

Storia

3.75 STELLE

 

 

Sensualità