Lui era stato il mio giorno, il mio sole e anche la mia notte fonda…. Lui era stato la mia estate e ora mi sentivo in un inverno che non terminava mai.
Care Dame, il libro di cui vi parlo oggi è “BABY DON’T CRY” di Paola Garbarino.Una bellissima storia d’amore, intensa, lunga,sofferta e in grado di toccarvi il cuore.Venite a scoprirla.
Titolo: Baby Don’t Cry
Autore: Paola Garbarino
Editore: Self Publishing
Genere: New Adult
E-book: 2,99 euro
Cartaceo: 14,99 euro
Data di pubblicazione: 28 ottobre 2017
Autoconclusivo, in e-book e cartaceo su Amazon, Ku disponibile.
TRAMA
Lui non mi aveva mai fatto male. A parte la prima volta, per parecchi secondi per me interminabili ma non l’aveva fatto apposta. E a parte nel mio cuore e lì l’aveva fatto apposta.
Ogni cosa mi faceva pensare a lui, perché Milo era dappertutto.
Ed era dappertutto perché era dentro di me.
Il cuore mi batte velocissimo. Lui mi ha già conquistata ma non posso mica confermarglielo “Sei proprio un arrogante!”
“Lo sento… come ti batte il cuore ogni volta che ti bacio.”
“Magari io non provo niente di tutto ciò, brutto presuntuoso! Magari il mio cuore batte così perché ho problemi cardiaci. Magari è solo che mi piace baciarti perché non mi sbavi la faccia come altri.”
“Quali altri?”
Milo e Petra si conoscono dalle elementari e adesso stanno per laurearsi. Da anni sono amici con benefici, trascorrono momenti infuocati nel privato ma quasi si ignorano appena messo piede fuori dal letto. Come sono arrivati a questo punto?
Si può crescere con l’idea del principe azzurro e del lieto fine e non soccombere alla realtà delle relazioni moderne?
La storia di un piccolo grande amore, una di quelle come ce ne sono tante: il primo batticuore della giovinezza, quell’esperienza straordinariamente intensa, meravigliosa e difficile, che può essere l’adolescenza; quell’amore che si sente potente e fragile allo stesso tempo, che si crede immortale e invincibile. La storia che sarà la base di tutte le nostre relazioni future: coi suoi picchi, i suoi sbagli, le sue emozioni estreme, le piccole ossessioni, la complicità degli amici, la passione che sboccia.
E poi la presa di coscienza, la perdita dell’innocenza, del crescere, del diventare grandi.
È vero, le fiabe forse sono morte ma si può ancora sperare nel vissero felici e contenti.
RECENSIONE
“Il passato non se ne va mai, Petronilla, costruisce il nostro presente.”
Cosa succede quando si cresce con le favole Disney in cui è obbligatorio il lieto fine al contrario della vita reale?
Petronilla Delfini è una laureanda brillante e una ragazza attraente, anche se ama definirsi “sopravvissuta”, per aver smesso di vivere pienamente le proprie emozioni.Per paura di soffrire ancora ha deciso di seppellirle sotto uno spesso strato di cinismo, ma il cuore è dotato di volontà propria e quello di Petra continua inesorabilmente a sussurrarle un solo nome “Milo” e a riportarla in un passato mai veramente dimenticato.
Milo era sempre dentro di me e il mio cuore saltava un battito ogni volta che lo vedevo in giro.
…mi stava bastando guardarlo negli occhi, gli occhi grigi, screziati di nocciola, in cui mi ero persa tante volte. Era possibile perdersi e sentirsi a casa? Perché nel suo sguardo io mi ero sempre sentita al mio posto.
…non appena sentivo le sue labbra morbide sulle mie, il suo respiro che si mischiava al mio, il primo giro della sua lingua, mi scioglievo, sentivo le ossa diventare di cera, i muscoli disfarsi.
Milo e Petra si conoscono giovanissimi sui banchi di scuola, si perdono l’uno negli occhi dell’altra, si sorridono timidamente e da quell’istante in poi scatta qualcosa di speciale. Un tenero sentimento che avrà modo di crescere e divenire sempre più intenso e che custodiranno in silenzio nei loro cuori per anni. Leggere questa storia e vivere tutta la gamma delle loro forti emozioni, batticuori, brividi, lacrime, sospiri, è un tutt’uno. È un crescendo emozionante, un’altalena di sensazioni che cattura pagina dopo pagina fino alla fine. L’autrice ci accompagna con delicatezza in un lungo e articolato percorso, che si snoda fra presente e passato. Lo stile è diretto, accattivante, fluido e intimo quanto possono esserlo i pensieri di una ragazza innamorata presa da mille paturnie. Il pov narrante infatti è quello di Petra, è tramite tutti i tumulti del suo cuore che viviamo questa storia, ma sfido chiunque a non sentirsi vicino anche a Milo che si svela veramente soltanto in un corposo pov finale.
Se l’Amore fosse dotato di raziocinio forse potrebbe essere meno doloroso ma l’Amore è infido in questo e malgrado si cerchi di arginarlo si cela ovunque, nel ricordo di un primo dolcissimo bacio, di una scritta sbiadita sul muro o su un marciapiede, nell’incontro di due sguardi che mandano il cuore in tilt, nel testo di una poesia o di una canzone che torna a risuonare nella testa e a far sanguinare il cuore.
Sono geloso marcio e soffro come una bestia! …quando mi sorride in un certo modo io divento di burro e poi d’acciaio.. ..lei sarà comunque dentro di me, in ogni luogo…perché non c’è nessun posto nell’universo in cui si possa metter piede lasciando il cuore da un’altra parte.
Petra ha trascorso metà della sua vita a cercare di sfuggire a un sentimento che la accende inebriandola e al contempo la demolisce terrorizzandola. È una ragazzina insicura per credere che un ragazzo bello e popolare come Milo possa volere soltanto lei. Le scene in cui Milo e Nilla, come la chiama dolcemente lui ogni qualvolta sono soli, lasciano parlare i loro sguardi, i loro corpi, i loro cuori, senza lasciarsi traviare dai fraintendimenti, dagli osteggiamenti vari e dagli ostacoli delle loro giovani vite, sono di una tenerezza struggente. Il grado di sensualità delle scene cresce con la loro età fino a diventare intensa e predominante passione.
…Un secondo dopo mi stringe a sua volta, fortissimo, nessun ragazzo mi ha mai stretta in questo modo; e io vorrei restare così per sempre… …con lo sguardo di Milo che non si sgancia mai dal mio. Immobilizza la mano e mi ci contorco sopra, mentre lui mi guarda come fossi uno spettacolo. “Dio, quanto sei bella!” dice sulle mie labbra, chinandosi a bere, con un bacio, i miei ultimi sussulti. “….Io ti voglio sempre, piccola…” prende sul serio la richiesta d’insegnamento: guida, con la sua, la mia mano dentro ai boxer “…senti quanto ti voglio…”
La loro storia è un arduo percorso in salita, costellato di ostacoli in grado di allontanarli anche se il destino tornerà sempre a farli ritrovare come se fosse scritto fra le stelle che un Amore così non può perdersi veramente.
“Sto per partire e voglio lasciarmi tutto indietro. Tutto, Petra!” “Non capisco… tu mi hai già lasciata indietro.” “Dio, quanto mi fai ancora incazzare!”
Ogni capitolo inizia con un estratto di una famosa fiaba di Andersen, i F.lli Grimm ed altri grandi scrittori, che anticipa sapientemente quelle che saranno le sensazioni e gli eventi narrati.
Tutto il libro è disseminato di deliziose citazioni. Mitologia, Libri, film, fumetti, poesie, giochi, canzoni, come l’indimenticabile Don’t cry dei Guns N’ Roses che ha un significato prezioso per Milo e Nilla, perfino Cioè, la storica rivista per ragazzi che per tutte le adolescenti degli anni ’80/’90, come la sottoscritta, rappresenta una pietra miliare di quell’età.
Che sia stata una favola a lieto fine come quelle disneyane o destinata a soccombere a una brutale realtà, storie come questa di Milo e Nilla fanno sognare e tornare ad avere un cuore che palpita per un primo grande amore e uno stomaco invaso da uno sciame di farfalle in grado di farci volare insieme a loro.
Ragazze, vi consiglio di leggere la storia di questi due cuori che battono all’unisono, non ve ne pentirete
Alla prossima!
Mary
Storia