Harem’s book insieme con alcuni amici ha il piacere di proporvi il blog tour dedicato alla pubblicazione di CODICE LUMIÈRE ultimo capitolo della “trilogia dei codici” di Sergio Fanucci edito TimeCRIME.
Adrenalina, spionaggio, intrigo, suspence, potere, passione, sentimento e…il mistero più grande: il cuore umano.
A noi il compito e il piacere di parlarvi del romanzo, dell’ ultimo appuntamento con la “trilogia dei Codici” di Sergio Fanucci.
A noi il piacere di raccontarvi…
In una New York prossima ai festeggiamenti del giorno dell’Indipendenza, l’avvocato Elisabeth Scorsese si prepara a trascorrerlo da sola. Suo padre si è ritirato in una zona isolata nel Vermont mentre sua madre è ancora data per dispersa. Ogni cosa sembra giocarle contro fino a quando non riceve una visita del tutto inaspettata: un nuovo cliente, Philip Delany, vuole che lo rappresenti in una causa contro la Nasa per un brevetto di recupero dei satelliti in disuso nello spazio. Ma la festa della Grande Mela si tinge di nero: un noto ingegnere viene trovato morto nel suo albergo a Times Square, e Peter Makarov, della squadra omicidi di North Manhattan, comincia a indagare. L’uomo lavorava per l’agenzia spaziale ed era molto legato a Philip Delany grazie alla vendita di un algoritmo sorgente. E tutto questo mentre una notte, a Parigi, scompare la scienziata Debbie McRoland, a capo di un progetto in grado di cambiare il destino del mondo. Cosa li unisce di così dannatamente pericoloso? In un susseguirsi di eventi apparentemente slegati tra loro, Peter Makarov ed Elisabeth Scorsese torneranno a incontrarsi e questa volta sarà per scoprire la verità di un complotto che sembra travalicare il tempo e lo spazio, dove il potere non conosce limiti né teme di essere svelato. 
L’attesa conclusione di una trilogia che tiene incollato il lettore fin dalle prime pagine: la rivelazione finale, che sorprenderà per la sua audacia e imprevedibilità, fa di Codice Lumière un intreccio di azione, suspense, mistero e sentimento, dove ciò che sembra inutile cambia le regole del gioco.
«Il potere può tutto, anche non esistere»
Un’idea, resa in modo piacevolissimo, senza nulla invidiare ai maestri del thriller di oltreoceano per ricchezza dell’intreccio. Una trama avvincente e sorvegliatissima, con un’impronta originale data dalla sensibilità introspettiva appassionata (l’uomo è il vero mistero nel mistero), da qualche suggestione letteraria elegante e da uno stile asciutto ma vivace, che sa dosare i toni gravi e lievi, animare il ritmo narrativo con sequenze che alternano brividi e adrenalina, azione e sentimento.
Anche il bene ha un prezzo, a volte un riscatto, altre un pegno, un tributo o infine un’eredità.
Il Bene non esiste, così pare, si sceglie il bene inseguendo la libertà. Forse.
Lezione amara e universale, potere è capacità di agire e fare. Potenza. Capacità di esercitare una forza, influire sul comportamento altrui, di influenzarne le opinioni, le decisioni, le azioni, i pensieri fino al dominio, al predominio.
Anche se il giudizio fasullo giustifica azioni contro il bene perché non riconosciuto come tale…
In questa atmosfera di incertezza, di relativismo e di confusione emotiva, ritroviamo la nostra protagonista, brillante avvocato e calamita di guai, eccellente mente investigativa eppure ignara e oppressa dalle menzogne di una vita.
Due genitori ingombranti ed un passato nebuloso che allunga ancora le sue ombre sul presente
… questa volta si sentiva pronta. Una sorta d’eccitazione la colse all’improvviso. Era quello che sentiva prima di ogni nuova sfida. Ora sorrise pienamente. La paura di qualche giorno prima sembrava svanita e il suo cervello si era messo di nuovo in movimento. Ma un pensiero la colpì all’improvviso: era pronta ad affrontare Iside?
Come la vita si anima di imprevisti, così questa storia vibra di sfumature, di percezioni e di giudizi momentanei, quasi l’inganno fosse il motore continuo della narrazione.
Lo svelamento -il lento svelamento, non la rivelazione improvvisa- diventa la chiave del successo di un buon thriller come questo.
Elizabeth Scorsese è un avvocato di successo, di fronte ad un nuovo caso che sente come una sfida.
Una figlia con una madre improvvisamente ritornata nella sua vita ma svanita nuovamente come un’apparizione sconvolgente e un padre eroe della patria, da sempre suo punto di riferimento e guida, che da mesi la tiene volutamente lontana, dopo una disastrosa missione.
Una donna affascinante e sola, delusa e imprigionata in una sorta di letargo affettivo, segnata da circostanze e svolte eccezionali subite dalla sua esistenza in pochi mesi.
Per lei un nuovo caso, si tratta di far riconoscere un diritto d’autore, in seguito alla cessione di un algoritmo e delle successive elaborazioni alla NASA da parte di un improbabile cervellone, un cliente “inviato” da vecchie conoscenze.
Un caso e un furto che coinvolge la tecnologia più avanzata, un omicidio.
Troppe agenzie coinvolte ma la Squadra Omicidi del burbero ed astuto Hoffmann è pronta ad indagare, forte della ritrovata presenza di Peter Makarov accompagnato dall’ intuito del suo partner Derek e dalle capacità analitico deduttive di sua moglie.
D’altronde si tratta di prospettive, ottiche diverse, punti di osservazione per formulare giudizi…
Quando ci sono di mezzo le agenzie, non c’è mai nulla di buono. Diciamo che l’omicidio non è mai così… ‘lineare’…È come se avessero un disegno più ampio in cui contestualizzare il crimine e questo gli permette di passare sopra anche a tanta vio- lenza. E a girare le cose a loro piacimento,» disse ancora il professore.
«Le ragioni dietro a un omicidio non sono mai così lampanti, intende?»
Più di un omicidio, una scia di efferati delitti che parte dall’Italia di decenni fa per poi raggiungere la glamorouse New York toccando i palazzi del potere e il cuore pulsante dell’Occidente, Washington, fino alla Belle Lumière Parigi, per poi perdersi oltre il confine delle Alpi, in cui la fiabesca Chamonix diventa la cornice incantata di una fuga rocambolesca.
Un rapimento. La scienziata Debbie McRonald, incaricata di sviluppare un progetto mirato al recupero di satelliti non più funzionanti e ancora in orbita, un’idea dalle risorse infinite ed incredibili possibili applicazioni, diventa un obiettivo sensibile. Per molti. Nemici invisibili e avversari insospettabili, alleati sorprendenti. Braccata, minacciata e in fuga. Protetta da un killer: Cobra.
Gli occhi di lei si allargarono ed entrambi se ne resero conto. Debbie sentì la forte tentazione di sottrarsi al suo sguardo ma c’era qualcosa che la teneva inchiodata. Sfida? Curiosità? Eccitazione o semplice gioco? No, follia, ecco cos’era.
«Non è la stessa cosa?»
«Sai bene che non lo è. Il tuo valore lo decidono gli altri, quello che sei lo decidi tu.»
«Mi sembra un po’ troppo riduttivo anche se…»
Lui alzò una mano, quasi a sfiorarla. Lei la fissò e rimase in silenzio. Era segnata, forte, e sentì il desiderio di toccarla ma rimase immobile, trattenendo il fiato. Cosa le stava accadendo?
«Prova a pensare. Tu fai qualcosa, anche d’importante, ma se non c’è qualcuno che lo apprezzi e lo trasformi in valore, rimane solo una soddisfazione personale. Quello che invece sei, già lo conosci e non hai bisogno di altri per dimostrarlo. Comunque non mi hai risposto. Ti credi importante per gli altri o per te stessa?»
Debbie rimase in silenzio; non si era mai vista da quella prospettiva. «Sono importante per mia figlia, i miei genitori…»
«Appunto, per gli altri. Anche se speciali, non sono te stessa. Ti vuoi bene Debbie?»
Di nuovo una domanda su cui non si era mai soffermata. Sospirò e in quel momento si rese conto di quanto tempo era stata sotto pressione.
«Come siamo finiti a parlare di questo? Che senso ha? Chi siamo noi in questo preciso istante?»
Un disegno ambizioso e un progetto accarezzato in segreto da una mente brillante e micidiale, tremendamente lucida, intrecciano in modo indissolubile le esistenze della famiglia Scorsese, della giovane scienziata, delle più alte cariche governative americane e dell’intellighenzia europea con quelle del distretto della Omicidi.
Intanto la vita sorprende e scompiglia le carte in tavola, riannodando vecchi fili e sbrogliando conti in sospeso
«Vieni.» Le porse la mano che lei afferrò quasi subito. Era inutile avercela con lui. Si tirò su e invece di muoversi, attese che lui la stringesse. Era di nuovo tra le sue braccia, ma il momento e le emozioni erano diverse.
Cobra cominciò a dondolare leggermente, i loro corpi aderirono alla perfezione. Rimasero così, ad ascoltare i loro respiri.
Dopo alcuni minuti, gli sussurrò: «Ho paura. Per questo non voglio tornare.»
«Di cosa? Di chi?»
«Di me stessa. Non ho più voglia di fare la cosa giusta.»
Lui sospirò e le diede un leggero bacio sulla fronte.
«E perché?»
Debbie arricciò le labbra e Cobra pensò che in un altro momento le avrebbe baciate.
«Perché non voglio più essere prigioniera. Lo devo ad Andrea, a me stessa, a mia figlia e a tutti quelli che vivono credendo nella giustizia.»
«È una sfida difficile.»
«Lo è.» Rispose lasciandosi coccolare dal quel continuo movimento. Si sarebbe potuta addormentare tra le braccia di quell’uomo. «Ma ci sono abituata.»
«Allora sei pronta.»
Lei si staccò. «Cos’è, una domanda o un’affermazione?» «Entrambe, Debbie.»
Pronunciò il suo nome e se ne meravigliò.
Lei sbuffò e allontanandosi, chiese: «Quando dovrei partire?»
«Il prima possibile. Aviano è a pochi minuti, gli dirai chi sei e credo
che in poche ore sarai in volo per Washington.»
«Aviano… il passato non mi lascia via d’uscita.»
«Così sembra.»
«Di bene in meglio. Dalle braccia di un killer all’abbraccio di un Governo che mi ha già tradito una volta.»
Cobra alzò le spalle. Non si offese; quello che diceva era vero.
Comprendeva il suo disappunto, la sua rabbia e reticenza.
«E tu, cosa farai?»
«Non lo so. La mia missione è finita, ti ho protetto e consegnato a chi mi è stato ordinato di fare. Ora potrò riscuotere il mio premio.»
«E sapere chi ti ha tradito.»
Lui annuì. Erano nella stessa identica situazione e Debbie se ne rese conto. Quasi sorrise.
La linea noir e il filone giallo si sovrappongono e si intrecciano ai percorsi emotivi dei protagonisti, vittima e carnefice/salvatore in fuga da una parte, in caccia dall’altra, in un continuo crescendo della tensione e un forte coinvolgimento emotivo.
Tutte le fila si serrano in un intreccio ricchissimo ma ordito in modo stretto, sempre sorvegliatissimo, il continuo cambio di prospettiva nella narrazione è ben calibrato per mantenere sempre l’attenzione desta e il ritmo elevato così che la trama scioglie i nodi più intricati e i grovigli emotivi dei personaggi, pagina dopo pagina
«Non farmi del male.»
La voce un sussurro, la portata di quelle parole assordante.
«Non tradire la mia fiducia. Non mentirmi, non riuscirei a reggerlo. E stammi vicino, ho bisogno di te per non crollare.»
Quel gigante si era fatto piccolo, non aveva avuto paura di mettersi a nudo con lei, non le stava offrendo solo il cuore ma anche l’anima. Era tanto, era quello che aveva sempre desiderato da un uomo perché lei avrebbe fatto altrettanto con lui.
Fino alla resa dei conti
«I numeri non sono solo semplici strumenti di calcolo, sono la vita, e la loro successione comporta scelte che possono andare in più direzioni. Ogni numero racchiude un concetto e rappresenta un comportamento umano. Ha un significato proprio e vanno usati a seconda di una personale visione d’insieme.»
Sentendo quelle parole, Lara si pentì di aver fatto la domanda. Lanciò un’occhiata a Elisabeth che invece lo ascoltava con interesse e gli chiese: «Lei non è d’accordo su come Van Vogt ha sviluppato i suoi numeri.»
Delany riaprì gli occhi e li piantò nei suoi. «Esatto.»
«E vuole ricominciare da zero.»
Personaggi a tutto tondo, praticamente reali, fortemente chiaroscurali, interessanti per le loro zone d’ombra: tutti hanno segreti da nascondere e qualche difetto.
La morte la perseguitava e così il dolore che portava.
Da sempre.
Nella sua testa ripassarono i momenti in cui intravedeva Andrea, il suo nome urlato a squarciagola, l’ultimo sguardo di paura e aiuto, lei che urlava e veniva trascinata via…
E poi le mani di Cobra che la toccavano come nessuno aveva mai fatto prima, i suoi baci ruvidi come di chi non fosse abituato, ma pieni di sensualità. Il suo corpo grande e muscoloso contro il suo, piccolo e magro, ‘un fascio di nervi’ come amava definirlo.
E gli occhi. Scuri, profondi, minacciosi e rassicuranti, protettivi e animaleschi.
Odiava quell’uomo che le aveva cambiato la vita ma cercava di pensarlo in modo diverso anche se alla fine, era quello che gli aveva detto quella notte a Parigi; un assassino.
Non c’era via d’uscita.
E ora lei poteva colpire chi lo aveva armato.
Prese il cellulare e senza dare tempo al tempo di cambiare idea,
scrisse e inviò. ‘Accetto’.
Una protagonista sexy, vincente perché umanissima ed eccezionale, facile all’empatia ma anche da ammirare per tenacia e per eccezionalità della sua condizione, poiché la sua crescita è dolorosa e lenta. Secondari carismatici, le figure maschili sono estremamente magnetiche. In questo ultimo appuntamento ritroveremo la squadra Omicidi che si distingue per i saldi valori umani, per la consapevolezza della loro condizione di fragilità nel ricoprire il ruolo di guardiani del bene, di difensori che non rinunciano alla loro compassione.
Innesto che dà fascino e diventa motore dinamico della storia la scienziata McRonald, quintessenza della femminilità delle donne in carriera; così come le due figure maschili, forti da far perdere la testa. Da un lato Palmer, virile e vulnerabile, che riscopre lentamente la sua umanità, dall’altro il misterioso killer, inafferrabile e carismatico.
Infine le figure che ruotano intorno alla realtà sfuggente ed incomprensibile degli Scribi. La vera seduzione del Male si annida in quella zona di grigio tra luce e ombre, tra il bene e il male dove non è tutto adamantino, tra lecito e illecito. Basta soltanto un cambio di prospettiva per passare al relativismo, capire che non sempre ciò che è reale è vero, non sempre ciò che sembra giusto è buono.
Scorsese, l’unica con un cervello intelligente, una capacità unica di seduzione e un naturale talento a manipolare le persone. Il tutto in un corpo e un viso da modella. Un mix micidiale per una spia di alto livello. E lei lo era diventata, tanto le sue abilità le avevano permesso di arrivare alla Studio Ovale, con i presidenti di turno che dipendevano da lei.
Potere e capacità, Iside che racchiude in sé il mistero della donna e il mistero di questo noir, l’atmosfera giusta per il thriller.
Trama con impalcatura solida, impreziosita da una umanità pensosa, ritmo incalzante e scrittura asciutta, abilità nell’intrecciare e dosare i temi della lotta di potere, del senso di giustizia e della ricerca della verità o almeno della libertà. Un plot ribaltato continuamente, con colpi di scena e visione frammentata della realtà, fino ad un finale appagante.
Una storia.
Un thriller.
Un romanzo e una idea.
Un enigma da risolvere legato all’altissimo spionaggio industriale e alla sicurezza nazionale. Codici da decodificare che nascondono un disegno di grandezza che sfiora l’utopia e la megalomania, delirio di onnipotenza o un vagheggiamento. Più difficile di qualsiasi sfida crittografica sarà svelare ciò che si nasconde nelle pieghe del cuore umano: chi siamo e che cosa vogliamo, che cosa è giusto desiderare, che cosa siamo pronti a fare per proteggere chi amiamo, per essere felici. Tra onore e senso del dovere, l’amore diventa sacrificio.
Il mistero più grande e insondabile resta sempre il cuore umano.
Saffron
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