Ero stata dilaniata da quest’uomo fin dall’inizio. Fin dal primo giorno, avevo dichiarato che avrei solo potuto odiarlo. Ma tra le tenebre della notte prima e le prime luci del giorno, qualcosa era cambiato tra noi. Conosceva i miei segreti più oscuri, e ora io conoscevo i suoi.
Autrice: A.Zavarelli
Pubblicazione: 21 gennaio 2021
Editore: Grey Eagle Publications
Serie: La Salvezza del Peccato #1
Autoconclusivo
RECENSIONE
Care Dame, eccomi qui a parlarvi di Confessa di A. Zavarelli, primo romanzo facente parte della dilogia Sin City Salvation.
Abbiamo conosciuto questa autrice con i suoi mafia romance crudi e diretti con personaggi spietati, ma capaci di profondi sentimenti.
Qui in Confessa, ci trasporta in un mondo dove quello che appare è fumoso, ciò che sembra verità forse non è la realtà, dove i personaggi mostrano una maschera perfettamente costruita che cela l’inimmaginabile.
Tutto inizia con una confessione, con ciò che dovrebbe essere udito solo da Dio attraverso le orecchie del confessore, ma che si rivelerà la fine o potremmo dire l’inizio della vita di Gypsy Blue.
“Perdonami, Padre, perché ho peccato.”
Avrebbe dovuto farmi domande, avrei dovuto parlare dei miei peccati, e poi avrei ricevuto la mia penitenza. Ma dopo la mia prima visita, non fu più così.
Gypsy è giovane, a soli ventitré anni non sa più cosa sia l’innocenza, o forse non l’ha mai conosciuta. Irretisce gli uomini con la sua bellezza e la sua sensualità per estorcere più denaro possibile, per lei e per garantire alla sorella minore ciò che non hanno mai avuto prima. Non conosce altro, non sa fare altro, non tiene a nessuno a parte Birdie che sin dalla tenera età ha cercato di proteggere.
Esaminai la mia sorellina… Il mio compito era proteggerla, e anche se aveva diciannove anni, non aveva le capacità per sopravvivere da sola a questo mondo.
Da cosa?
Da una vita miserabile che l’ha spogliata della dignità e l’ha resa dura, orgogliosa, incline al controllo, manipolatrice e subdola.
Mai più qualcuno avrà il controllo su di lei, sulla sua anima e sul suo corpo.
Nessuno.
Fino a Lucian West. Quarantenne, avvocato penalista di successo, spietato e crudele in aula di tribunale, malvisto dall’opinione pubblica per la scelta di difendere gli indifendibili.
Un uomo cinico, solitario, dal passato oscuro e tormentato.
Lucian entra nella vita di Gypsy non come corteggiatore dell’affascinante ragazza, ma come ricattatore: un matrimonio in cambio del suo silenzio sui reati commessi da Gypsy e dalla sorella. Due anni della sua vita alla sua completa mercè, sotto le sue direttive come moglie ubbidiente e remissiva per evitare una loro brutta fine.
Un ricatto senza condizioni.
“Non sono i tuoi soldi che voglio, Gypsy Blue. È la tua vita.”
“Penso che farai tutto ciò che ti chiedo, se ciò significa proteggere Birdie.”
“Diventerai mia moglie” … “Questa è la mia offerta. L’unica che riceverai da me.”
Una resa senza via di scampo.
“Perché vuoi punirmi?”
“Il mio obiettivo non è mai stato quello di punirti” rispose.
“Ma perché? Che cos’ho fatto per meritare le tue attenzioni?”
“Ti ho vista”
È così che inizia la storia tra Lucian e Gypsy, due persone apparentemente così distanti per età, estrazione sociale, cultura, indole e personalità, ma accomunate da un sentimento che li ha resi quelli che sono: il dolore.
Il dolore li ha corazzati e ambedue usano questa corazza per combattere: Lucian per educare, addomesticare, svelare la vera Gypsy e lei per scardinare l’inflessibilità, la freddezza e la determinazione di Lucian.
Un matrimonio bianco con una data di scadenza, due anni, durante il quale Lucian vuole insegnare a Gypsy a vivere diversamente, onestamente, rispettosamente, seguendo le regole e per questo utilizzerà il lecito e l’illecito, la dolcezza e la prepotenza: il bastone e la carota.
Cercando sempre di mantenere un certo distacco, una freddezza di fondo perché, per quanto sia attratto da Gypsy, deve mantenere le distanze. E ci proverà con tutte le sue forze a resistere, a mantenere fede alla sua promessa. Ma nella sua casa c’è Gypsy, sensuale, affascinante, testarda e manipolatrice, determinata a piegare e distruggere l’uomo che l’ha incatenata a una vita che non voleva.
Il problema era che avrebbe dovuto sembrare sbagliato, quando abbassai il viso sul suo. Avrebbe dovuto sembrarmi sporco, quando le mie labbra si trascinarono sulle sue e indugiarono lì. Avrebbe dovuto allontanarsi, e io avrei dovuto fermarmi. Ma nessuno dei due si mosse. E quando le mie dita trovarono la tenera carne della sua gola, la avvicinai, assaggiando ciò che non avrebbe mai dovuto essere mio.
La convivenza sarà uno scontro continuo, la ricerca spasmodica di far capitolare l’altro, di scovare il punto debole per sottometterlo, ognuno alla sua maniera.
Ma se per Gypsy ne intuiamo il motivo, analizzare e capire le motivazioni che motivano Lucian apparentemente risulta più difficile.
Lucian si presenta oscuro, ammantato da un alone di mistero impenetrabile. Il suo passato è sconosciuto ai più e questo fomenta la curiosità di Gypsy, determinata a scovare il suo punto debole.
Per tutta la prima parte del romanzo, l’autrice traccia in maniera lenta ed esaustiva l’immagine dei due protagonisti, rivelando pian piano l’intreccio che ha portato queste due anime, profondamente tormentate ma così diverse, a incontrarsi.
Avevo vissuto sotto una nuvola di pioggia perpetua, fino a quando non era arrivata lei, e ora la mia vita era piena di colore. Una tempesta di rosso passione. Stava cambiando il panorama della mia vita, e questo non mi piaceva.
C’è uno schema di fondo, una volontà imprescindibile che dirige le azioni di Lucian; ci son voti e promesse fatte da onorare. Una sorta di espiazione?
Dei due personaggi protagonisti, Lucian è il più complesso: una personalità multi-sfaccettata, un’indole dicotomica, a tratti perversa. Lucian è un uomo che ha sepolto le sue emozioni, i suoi desideri, le sue voglie, la sua vita. Ha anestetizzato tutto, ha rinunciato a tutto tranne alla rabbia che sfoga nel modo più perverso solo ed esclusivamente per placare quel senso di impotenza che da ben vent’anni lo accompagna in ogni istante della sua vita. È sopravvivenza la sua, con una data di scadenza ormai accettata, anzi agognata come l’ultimo atto che lo renderà libero.
Fino a Gypsy. Fino a questa giovanissima ragazza, ribelle, orgogliosa, indomita che scatena in lui la voglia irrefrenabile di sottometterla e ammansirla; che scatena in lui una brama, un desiderio feroce di possederla, anima e corpo, di farla sua ed entrarle dentro metaforicamente e fisicamente, reclamandola e soggiogandola al suo potere.
Meritava molto di più da me. Meritava la verità, ma non riuscivo a dirgliela. Non potevo rischiare che scappasse troppo presto, perché, egoisticamente, la volevo nella mia vita fino alla fine.
È come se i personaggi di questo romanzo interpretassero dei ruoli nella commedia che è la loro vita, è come se indossando tali maschere, potessero abbellire o esorcizzare i loro demoni, senza sapere che alla fine la reale natura, i reali sentimenti, le naturali pulsioni esploderanno o imploderanno, ridisegnando e restituendo loro una vita che mai nemmeno nei loro sogni avevano sperato di desiderare.
Il mio corpo si mosse, prima che la mente potesse elaborare ciò che stavo davvero facendo. Non fu la mia coscienza, ma il cuore a portarmi da lui.
Avevo bisogno di andare da lui. Di respirare il suo profumo, sentire la sua pelle contro la mia. Non era logico, era una compulsione. Una nuova dipendenza da cui temevo di non potermi mai più riprendere.
Se con la prima parte del romanzo l’autrice ci permette di conoscere e osservare l’evoluzione del rapporto che si instaura tra Lucian e Gypsy, nella seconda parte, la trama scivola nel drama e si colora di giallo. Ecco che si susseguono colpi di scena, rivelazioni sconcertanti e pericoli che cercheranno di minare il fragile ma profondo rapporto di fiducia che è neonato fra i due.
Sicuramente Confessa è un romanzo dai toni cupi, dove il dolore nelle sue varie declinazioni ne è l’elemento da cui tutto nasce. Ma l’abilità dell’autrice è stata quella di creare da tanto dolore una seconda possibilità per i protagonisti. Ha permesso, grazie all’interazione forzata, che Gypsy e Lucian si scoprissero, si desiderassero, si aprissero ad una nuova vita, quella che fino a quel momento si erano negati.
Le mie labbra si staccarono dalle sue. Era piena per il mio bacio, e io ero più vuoto di quanto pensassi potesse essere un uomo distrutto. Ma per la prima volta in un decennio, ricordai come fosse essere completi.
È indubbiamente la storia di un risveglio emotivo e sessuale, la scoperta o riscoperta del piacere. Per questo la storia è accompagnata da ricche e sensuali scene erotiche che ci mostreranno ogni sfaccettatura dell’indole sensuale di Gypsy e di quella perversa di Lucian. Attraverso esse si scopriranno, accetteranno, ameranno, e il lettore vivrà di riflesso lo scorrere del tempo, consapevole che non tutti i personaggi sono al corrente della realtà dei fatti. Ed ecco che la morsa stringe il petto, l’ansia attanaglia, la tristezza pervade per l’ineluttabilità degli eventi.
Un ottovolante emozionale, dove la felicità appena trovata precipita in un dolore devastante, senza fine e senza scampo.
Tranne che…, come dicevo all’inizio di questa mia recensione, in questo romanzo ciò che appare non sempre corrisponde alla realtà, non sempre i cattivi sono tali, né gli amici sono sempre veri.
Maschere e corazze: tante e diverse.
Verità e menzogne: celate e rivelate.
Intrighi e sotterfugi: scoperti e annientati.
Una storia contorta, intricata, coinvolgente, straziante e sensuale. Una storia di rinascita, di seconde occasioni, una storia d’amore.
Un unico appunto negativo, mi duole, ma devo farlo alla CE per ciò che concerne la traduzione del testo, e in particolare per ciò che riguarda la contestualizzazione della terminologia usata. Tenendo conto che Confessa è un romanzo contemporaneo, mi pare incoerente utilizzare termini antiquati, decisamente più idonei ad un testo storico: ad esempio l’uso continuativo del termine “fallo” per indicare il membro maschile, tenendo conto dell’epoca (odierna), dell’ambientazione e della caratterizzazione dei personaggi. In particolare, gli uomini descritti dalla Zavarelli, sono uomini alpha, crudi e diretti, perversi e di conseguenza tale terminologia stona fortemente sulla bocca di tali personaggi.
Ne consiglio la lettura? Sicuramente sì specie a chi ama le storie struggenti e travagliate, i personaggi oscuri e feriti.
E ora la storia continuerà con le vicende che coinvolgeranno Birdie e Ace nel secondo volume della serie: Il Condannato.
Alla prossima,
Giusi
STORIA
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