14249120_172704196497410_1044331557_nSinossi
Credete negli angeli?
Io no.
O meglio, era così fino a quando uno di loro non mi ha strappato il cuore.
Mi ha sottratto ciò che più mi era caro al mondo spingendomi inesorabilmente a bruciare nel peggiore degli inferni.
Vagavo nel buio della solitudine.
Ero abbandonata a me stessa.
Mi chiamo Ely, ho 26 anni e che ci crediate o meno, ho visto un angelo.
Era bellissimo, dalle enormi ali nere e dai profondi occhi verde smeraldo.
Nessuno mi ha mai creduto, nemmeno il Dottor Ross, specialista al quale mi sono affidata per elaborare il mio dolore.
Volevo ritornare a vivere … anche se questo significava farlo senza di lei.
Ma come posso riuscirci se l’uomo che ho davanti, altri non è che lo stesso angelo che mi ha rovinato la vita portandomela via?
I suoi occhi…quelle ali…non potrò mai dimenticarli.
E no importa quanto lui neghi o mi derida, io so cosa ho visto …so chi è.
Ma non mi avete risposto…
Credete negli angeli?
Dopo aver letto la mia storia, sono sicura di si.
Io sono pronta a raccontarla …
Voi?
Siete preparati ad ascoltarla?

Recensione

Qui c’è qualcuno!
Mi giro di scatto e rimango impietrita.
Seduto ai piedi del letto c’è un giovane uomo. Bellissimo e tristissimo.
I suoi profondi occhi verdi fissi sul viso di mia madre. Ha una strana espressione dipinta sul volto. E’ compassione, senso di colpa, tormento.
Non so perché ma non ho paura. Non provo quello che normalmente si dovrebbe sentire in questi casi, voglio dire c’è un perfetto estraneo in casa mia e io, invece di gridare e chiamare aiuto, mi sento come sedata. Sono vigile con i sensi in allerta ma non riesco a muovermi e a pensare
razionalmente.
L’unica cosa che riesco a fare in questo momento è parlare e faccio la domanda più sciocca che si possa immaginare in un momento come questo: «Ma tu chi sei? Come sei entrato in casa mia?»

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La nostra protagonista è Ely, colei che vigila ai piedi del letto della madre moribonda, colei che pian piano vede morire l’unica persona su cui fa affidamento, l’unico genitore rimasto ancora in vita.
E li che osserva la madre in quel grande letto, impotente di fronte alla tragedia che le sta consumando la vita. Ma non è sola, Ely percepisce una presenza, e li lei lo sa, c’è qualcuno in quella stanza. Poi ad un tratto lo vede un giovane uomo bellissimo ma dal volto triste che osserva la donna moribonda con gli occhi di chi odia dannatamente questo compito ingrato. Ci vuol poco ad Ely per scoprire che è proprio lui che porterà via, dal mondo terreno, la sua unica ragione di vita: la mamma.

Lo osservo bene. E’ altissimo, a malapena gli arrivo alle spalle, ha occhi di un verde così intenso da sembrare smeraldo e i suoi capelli castano chiaro sembrano mescolati ai fili d’oro.
Sono lunghi fin sotto il mento e scompigliati… è bellissimo.
Il suo volto è così perfetto. Ha qualcosa di etereo e incantevole ma allo stesso tempo inquietante.
Sono completamente stregata dal suo sguardo, mi rendo perfettamente conto che è assurdo e senza senso, ma adesso non riesco a fare a meno di fissarlo. Lo guardo più attentamente e noto quel suo strano abbigliamento, è completamente vestito di nero.
Indossa un particolare cappotto dalla forma strana, mi incuriosisce.
Socchiudo gli occhi per vedere meglio. MIO DIO!
Spaventatissima faccio per arretrare ma ancora non riesco a muovermi, non è un cappotto!
Non può essere reale! Sono ALI!
Ali lucenti, enormi… ALI NERE!
Sono completamente terrorizzata!

È un angelo, bellissimo, imponente, affascinante ma è l’angelo che toglie la vita e che accompagna i moribondi al di là è proprio lui: l’angelo della morte!

La paura a questo punto si trasforma in rabbia feroce e urlo, lo faccio con tutto il fiato che ho in corpo: «Sei qui per lei? È lei che vuoi? Non l’avrai mai! Capito? Vattene subito!»
Come se io non avessi minimamente parlato, come se quello che ho detto non avesse realmente nessun senso, lui mi si avvicina e, abbassandosi verso di me, sussurra: «Mi dispiace…»
Poi… il buio!

Arrabbiata, frustrata, Ely non può far altro che arrendersi di fronte a ciò che sta accadendo.
Passano i mesi ma non il dolore della perdita, ma nonostante ciò Ely cerca di sopravvivere.
Nessuno crede al racconto dell’angelo, anzi il medico della giovane le consiglia qualche seduta da uno psicologo specializzato nell’elaborazione del lutto, credendo che la donna sia vittima dello shock per la perdita della madre.
Convinta si reca dal dottor Damian Ross. 

Una sorpresa amara per la nostra protagonista: il rinomato psicologo non è altro che il maledetto angelo che lei odia tanto o meglio la somiglianza col “suo” angelo è talmente tanta da farle credere che dinanzi a lei ci sia proprio l’odiata creatura.

Lo guardo bene e… grido!
Lo faccio con tutto il fiato che ho in corpo. Davanti ai miei occhi c’è lui, lo riconoscerei anche in mezzo a mille persone. L’assassino di mia madre è qui di fronte a me in camice bianco e mi guarda con i suoi profondi occhi verdi spalancati dallo stupore.
Cerca di avvicinarsi a me, io per la paura faccio un passo indietro inciampando su uno di quei maledetti tappeti e vado giù lunga e distesa, il cuore mi scoppia nel petto.
Lui si china, mi porge la mano e dolcemente mi tira in piedi.
«Direi che come approccio non è uno dei migliori, non crede? Posso sapere il motivo delle sue urla?»
Assurdo.

L’impatto non è dei migliori.
Credendo di avere di fronte quell’angelo maledetto Ely rifiuta di collaborare alle sedute ma nonostante ciò nasce una forte attrazione, inspiegabile anche per l’atteggiamento scontroso del giovane dottore.
Damian Ross è uno psicologo di fama, conosciuto anche per il suo carattere all’apparenza cattivo e meschino, ma nessuno sa che proprio dietro a quel carattere si nasconde un animo ferito da un passato oscuro che pesa nella sua vita presente come un macigno. Come spesso accade il carattere scontroso abbinato ad un sexappeal pungente sono il giusto mix di combinazioni che fa cedere alle tentazioni, come in questo caso. Presto i due protagonisti si troveranno immischiati in una relazione molto passionale e alquanto sensuale che li porterà a conoscere i lati più oscuri di entrambi ed a innamorarsene.

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È un secondo. Non ho il tempo di dire una parola, mi ritrovo contro la parete del corridoio alzata di almeno cinque centimetri da terra, sono tra le sue braccia, senza preavviso si china e appoggia le sue calde e morbide labbra contro le mie, la sua lingua senza nessuna fatica si fa strada nella mia bocca, tocca sapientemente la mia, sembra quasi che stia danzando con lei. Devo fermarlo, so che è la cosa giusta da fare ma non riesco a farlo, non voglio.
Damian mi sta baciando, non mi sembra vero. E’ un bacio forte, caldo, le sue labbra divorano letteralmente le mie, tiene il mio mento in una mano, per non darmi modo di muovermi.
È lui che tiene il comando.
Il suo bacio è lava allo stato puro, è famelico, punitivo… ma per chi?
Per me o per lui?

Il passato del giovane però riaffiora prepotentemente. Nonostante alcuni errori si possano dimenticare col tempo, altri sono indelebili e soprattutto ingestibili sotto certi punti di vista.
Il passato di Damian coinvolgerà la nostra Ely ma non solo, anche quell’angelo giocherà un ruolo fondamentale…

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Il libro non spicca per la ricchezza dei personaggi secondari, anche se ve ne sono, è piuttosto incentrato e concentrato sulla trama intricata e fantasiosa che coinvolge i protagonisti principali. Heaven and hell è ricco di colpi di scena ben congeniati ma spesso deducibili ancor prima di essere svelati.
Nonostante qualche refuso la scrittura risulta abbastanza fluida e chiara, qualche dialogo risulta impreciso ma niente di così imperfetto.
La lettura nel complesso è stata piacevole a tratti molto intrigante. La carica erotica di Damian così come il carattere dolce ma irrequieto di Ely, per non parlare delle parti descrittive riguardanti i sentimenti e le emozioni mi hanno colpito molto e ciò significa (per me) entrare nel cuore del lettore.
Per essere il primo lavoro di questa autrice è davvero un buon lavoro anche se con piccoli accorgimenti e con qualche attenzione in più il risultato sarebbe meritevole.
Non mi resta che consigliarvi questa bella lettura e augurare il meglio a Ely V. Rose.

Cory

cuori