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MA IO VOLEVO TE (SPLENDIDO DUBBIO SERIES)
WHITNEY G.

Il tanto agognato capitolo finale della serie è giunto, ed è un finale col botto.
Finalmente abbiamo la possibilità di ammirare ampi scorci del passato di Andrew, che ci permettono di capire le dinamiche che l’hanno condotto alla decisione di lasciare Aubrey in un modo tanto cruento, oltre che dare un senso ai comportamenti sopra le righe che lo hanno contraddistinto nei primi due libri. È come se l’autrice, coi frequenti ricorsi alla vita precedente del protagonista, quando ancora il suo nome era Liam, ci fornisse le giuste carte per redimerlo ai nostri occhi. Sì, perché, diciamolo, abbiamo tutte un po’ odiato l’allontanamento apparentemente ingiustificato di Aubrey da parte di Andrew nel precedente volume.

«Ti ho detto che ti amavo…». Le parole mi scapparono di bocca.
«Ti ho detto che non avresti dovuto».

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Ma la vita, prima o poi, presenta sempre il conto; perciò, mentre da una parte troviamo un Andrew sbiadito, che, per quanto si sforzi, non riesce a dimenticare Aubrey, dall’altra, abbiamo una protagonista femminile che raccoglie i cocci di se stessa, e li usa per erigere una torre.
Ecco quindi palesarsi una Aubrey diversa da quella che abbiamo avuto modo di conoscere nei due libri precedenti: caparbia, risoluta, una donna che lotta per conquistare i suoi sogni e la felicità che si merita. Una nuova città, New York, un avvio di carriera presso la New York City Ballet, un nuovo compagno, Brian.

«Ti sono mancato?»
«Mi è mancata l’idea di te, di quello che avresti potuto essere».
«Non possiamo essere amici?»
«Non possiamo essere niente».

Compagno, non amore.
No, quello è rimasto nella sua vecchia città, presso lo studio per cui lavorava, riposto in uomo che avrebbe dovuto odiare: Andrew. Tocca a quest’ultimo, una volta fatta chiarezza nel suo cuore, rimboccarsi le maniche e partire alla conquista della donna che riconosce d’amare. Complice il processo che lo vede protagonista, si avvia il percorso di guarigione interiore del nostro rampante avvocato. Ritroviamo l’Andrew fiorente che abbiamo lasciato, con l’aggiunta di un tocco romantico che lo renderà ineluttabilmente irresistibile.

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È previsto un lieto fine per la coppia Aubrey/Andrew? Lascio a voi la sorpresa. Vi posso solamente dire che se è il sesso dei precedenti capitoli che state cercando, non lo troverete in questo volume. Per sopperire a questa mancanza non mancheranno le sorprese ed i colpi di scena, ma soprattutto un romanticismo che non scade mai nel melenso.
Uno stile graffiante, quello di Whitney G., brioso, energico, come lo sono i suoi personaggi. Credo infatti sia questa la carta vincente di questo libro, ed in genere di tutta questa serie: l’abilità della scrittrice nell’aver saputo costruire due personaggi plausibili, senza mai profondersi in analisi psicologiche, già ampiamente discusse nella letteratura contemporanea di genere. Ironici ma mai sopra le righe, con alle spalle due passati ingombranti che condizionano la loro situazione attuale, Andrew ed Aubrey, sono un’accoppiata che fa scintille ed incanta il lettore, trattenendolo col fiato sospeso fino all’ultima, non scontata, pagina.
Un libro, ed una serie, che mi sento di consigliare per la varietà di stile che contiene, e per la spensieratezza che trasmette.

Curcuma

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