Mio. Dio. Quello non è un uomo. Quello è il diavolo in persona. E il diavolo ha il volto di Moore.
Lui è il mio diavolo tentatore e la mia anima è completamente stretta fra i suoi artigli.
Titolo: Dark Secrets
Autrici:Daria Torresan e Brunilda Begaj
Pubblicazione:7 aprile 2017
Self Publishing
Genere:Romantic Suspense
Serie:The Justice#1
SINOSSI
Ognuno è artefice del proprio destino. Niente di più falso. Perché Hope Mitchell il suo destino non se l’è scelto. E’ rimasta intrappolata in quel passato dove suo padre ha fatto l’errore di allearsi con persone molto pericolose, che non ci hanno pensato due volte a farlo fuori, quando ha provato a tirarsi indietro. Sono passati quindici anni da quel giorno ed ora Hope è una donna, lavora nell’officina di suo nonno, guida auto di grossa cilindrata, ed è bellissima. Eppure continua a condurre la sua vita con la consapevolezza che non deve mai abbassare la guardia, che non si è mai abbastanza al sicuro, perché il male può celarsi dovunque e ci vuole davvero poco a farsi sorprendere impreparati. Ha innalzato una corazza intorno al suo cuore. Ha già sofferto troppo, perché rischiare ancora? Ma non ha messo in conto l’arrivo, nella sua vita, di Rhys Moore. Lui è dannatamente bello, profumatamente ricco. E vuole lei. A qualsiasi costo. Il destino li ha messi sulla stessa strada. Ma proprio quando Hope sembra pronta ad abbassare le difese, il passato torna a cercarla. E il suo vuole qualcosa che ha solo lei. Qualcosa che è ignara di custodire. Ed è disposto a tutto pur di ottenerla. Eppure Hope doveva sapere che, per quanto si scappi, per quanto si corra veloce, il passato riesce sempre a raggiungerci. Ogni certezza cadrà, ogni tassello troverà il suo posto nel puzzle. Ma le ferite del cuore, quelle profonde, non si rimargineranno mai.
RECENSIONE
Care Dame, oggi vi parlerò del primo romanzo autoconclusivo della serie The Justice: Dark Secrets, scritto a quattro mani da Daria Torresan e Brunilda Begaj.
Questa storia inizia con un prologo che fissa la nostra attenzione su una famiglia felice che presto vedrà delle vite spezzarsi e un mondo, illusoriamente pacifico andare in frantumi. Gli unici superstiti di questa strage fuggiranno da una ridente località calabrese in America per sfuggire agli aguzzini che ne vogliono la morte.
La piccola Sveva e il nonno arrivati a New York cambiano identità e cominciano le loro nuove vite in sordina, mai certi di essere al sicuro.
Sono passati 15 anni e la piccola Sveva ormai è una giovane donna il cui nome ora è Hope (speranza) Mitchell, come la speranza di una nuova vita lontano dal terrore che da piccola aveva sconvolto la sua esistenza. Proprio per proteggersi dal dolore la nostra Hope ha corazzato il suo cuore, non permette a nessuno di avvicinarsi. È una ragazza schiva, riservata che non si fida di nessuno. Le uniche persone a cui è legata, a parte il nonno Abe, sono Alek, che con lei è scappato dall’Italia, e Sheryl, amica e confidente.
Fidarmi. Quanto poco l’ho fatto nella mia vita? Quante volte mi sono imposta di non farlo, di non rischiare?
Hope è così terrorizzata dalla possibilità di poter perdere le persone che ama e di veder andare di nuovo in frantumi il suo cuore che non ha mai lasciato potesse battere per nessuno. A 23 anni non si è mai innamorata, o meglio non ha mai voluto lasciarsi andare, seguire il suo istinto, i suoi desideri.
Ha ereditato dal nonno la passione per i motori e le macchine per questo lavora nella sua officina come meccanico. Ed è proprio il suo lavoro e questa sua passione per le macchine veloci che la porterà ad incontrare Rhys.
Rhys Moore è un uomo ricco, dannatamente bello, sfrontato e sicuro di sé. È un playboy senza scrupoli che non ha mai dovuto chiedere nulla, tanto meno le attenzioni delle donne. Quando vuole qualcosa se la prende senza farsi nessun problema; fissato un obiettivo va diritto alla meta. E dal momento in cui posa gli occhi sulla bellissima e schiva Hope, lei diventa la sua ossessione.
Non è bellissima. È perfetta. Nel preciso significato della parola. Maledettamente perfetta.
Diamine tra tutte le donne con cui sono stato nessuna è neanche lontanamente simile a lei. Nessuna con tale carisma e sensualità.
Un concentrato di dolcezza, innocenza e sensualità dentro un giovane corpo. L’idea di essere io l’uomo che l’accompagna nella scoperta del suo corpo e delle sue zone più sensibili suscita una rigida e potente reazione sotto la patta dei miei jeans.
Rhys sfodererà tutto il suo fascino ammaliatore, ma su Hope sembra non fare nessun effetto. Questo all’inizio destabilizzerà Rhys, troppo sicuro di sé ma più Hope si mostra fredda, distaccata e disinteressata, più Rhys si accanisce con la sua opera di seduzione per conquistarla e farla sua.
“…Non lo sai Hope che io mi prendo sempre ciò che voglio? E indovina un po’. Io voglio te.”
Hope. Quella donna mi sta mandando in pappa il cervello. Non riesco a controllarmi quando mi sta vicino, quando il suo odore si infonde fin dentro la mia testa. Ma è solo lì che ti concederò di arrivare, piccola presuntuosa, non avrai mai il mio cuore. Quello non lo concedo a nessuna.
È uno scontro di volontà: Hope, nonostante sia fortemente attratta da Rhys e il suo cuore palpiti ogni qualvolta il suo sguardo si posa su quell’uomo splendidamente sexy e conturbante, è determinata a seguire la ragione e tenerlo a distanza. Per cui maschera questa viscerale necessità di avvicinarsi a lui e lasciarsi andare con un atteggiamento scostante e irriverente, con battute taglienti e cattive.
Mi sta fissando intensamente quasi a volermi penetrare con lo sguardo. Non so cos’abbia quest’uomo ma, solo a sentire i suoi occhi languidi posarsi su di me, il respiro mi muore in gola e il mio cuore salta un battito. Non voglio che si accorga dell’effetto che ha su di me, non voglio essere un’altra donna che si aggrega al club “soddisfiamo l’ego smisurato di Rhys Moore”.
Non riesco a placare l’agitazione che mi assale, a controllarmi. Sono completamente in balia del suo fascino e, più mi trascina in questo vortice di sensazioni non desiderate, più sento di odiarlo.
Ma Rhys, completamente stregato dalla inconsapevole sensualità di Hope, più si vede respinto più la insegue determinato a conquistarla.
…quegli occhi saranno la mia rovina. Quando li punta su di me perdo il controllo di me stesso, delle mie volontà e delle mie reazioni.
Nessuna ha mai sortito un tale effetto su di me. E questo mi fa sentire debole. Soggiogato. Annientato.
È appoggiato ad un muro e tiene una mano nella tasca del suo pantalone grigio antracite mentre l’altra stringe un bicchiere. Lo porta alla bocca e ne sorseggia un goccio, continuando a mantenere il contatto con i miei occhi e sembra quasi stia assaggiando me, sembra cerchi di assaporarmi con lo sguardo, mentre io mi sento liquefare.
Mi sento sexy e sensuale perché lui mi fa sentire così. Il modo in cui mi sta divorando a distanza mi fa sentire bella e provocante.
Questa sua dedizione ci fa conoscere il Rhys vero, non quello che lui mostra al mondo, ma l’uomo appassionato e possessivo che rivendica la propria metà nel momento in cui si rende conto di averla trovata.
“Tu sei mia, Hope Mitchell. Ricordatelo la prossima volta che ti passa per la testa di scappare via da me. Tu. Sei. Mia.”
“Nessuno dovrà mai sfiorare questo corpo, nemmeno con gli occhi. Nessuno Hope.”
Vediamo l’integrità e la moralità di quest’uomo che non si fa nessuna remora a mettersi contro tutto e tutti pur di difendere Hope.
Per Hope non sarà facile arrendersi e fidarsi di Rhys. La sua mente è diffidente, le intima di non cedere, la avvisa continuamente che soffrirà nuovamente, perché per lui è solo un capriccio momentaneo. Ma il suo cuore è di tutt’altra idea, così poco a poco si aprirà e permetterà a Rhys di avvicinarsi ma, cosa più importante, permetterà a se stessa, per la prima volta nella sua vita di darsi una possibilità, di vivere le emozioni e soddisfare i suoi desideri.
“Asseconda il tuo disagio, piccola Hope.” Si avvicina di quel poco sufficiente a sfiorare le mie labbra con le sue. Ma non si avventa sulla mia bocca. Rimane in attesa. “Incoraggialo” insiste, senza demordere. “Azzarda, Hope.”
“Voglio penetrarti senza barriere, Hope. Voglio sentire le tue carni umide avvolgere il mio sesso, i tuoi liquidi, il tuo piacere.”
Afferra le mie gambe e le aggancia attorno ai fianchi, poi affonda nelle mie carni con un verso profondo. Mi riempie con il suo membro grosso e duro e io mi sento piccola e fragile dinanzi alla sua virilità.
Ed a questo punto tutto precipita!!!
Se per la prima metà del romanzo abbiamo seguito l’evoluzione della storia di Hope e Rhys, osservando i due protagonisti che si giravano intorno come in un rituale di accoppiamento, dove il maschio stuzzica l’interesse della femmina per farsi scegliere, ad un certo punto il ritmo della narrazione cambia. Gli eventi si succedono rapidamente, tutto precipita, il passato ritorna prepotentemente per chiudere i conti e nulla è come sembra, come nessuno è chi dice di essere!!!
Devo dirvi con molto piacere che questo romanzo mi ha affascinata molto e piacevolmente colpita.
La trama intrigante e ricca di colpi di scena tiene il lettore concentrato sulla storia. Gli elementi che le autrici disseminano nel corso della narrazione stimolano la curiosità del lettore.
Lo stile è scorrevole e il ritmo della narrazione incalzante e avvincente. Un mix riuscitissimo di erotismo, amore e suspense.
Grazie anche ai POV multipli alternati, dove le autrici hanno dato voce non solo ai protagonisti Hope e Rhys, ma anche ai personaggi che gravitano intorno ai due, possiamo seguire gli eventi in maniera completa ed adrenalinica.
Prima di concludere voglio complimentarmi con le autrici per aver saputo imbastire una storia credibile, che non cede mai sotto il peso degli eventi; una storia ricca di personaggi perfettamente caratterizzati(sia principali che secondari), tanto da sembrare reali e vividi.
Un romanzo sconvolgente ed emozionante che vi stupirà fino all’ultima pagina.
Alla prossima
Giusi
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