Care amiche di Harem buongiorno, il libro che ho letto per voi in anteprima e di cui vi parlo oggi, senza ovviamente fare spoiler è E tu chi sei?– scritto dall’autrice Laura Gaeta alla quale, tra l’altro, faccio un grosso in bocca al lupo.

E tu chi sei? è un romanzo autopubblicato acquistabile sulla piattaforma Amazon da oggi mercoledì 31 luglio 2019.

Venite subito a scoprire cosa ne penso di questo romanzo chick lit.

Sinossi

Cosa succederebbe se, per caso, vi imbatteste in un uomo noto per la sua lucida perfidia lavorativa?La maggior parte delle donne sospirerebbe, per poi crollare sotto al fuoco incrociato delle sue occhiate assassine e del suo indiscusso fascino. Poche immuni, forse, scapperebbero a gambe levate. Azur Cook, invece, lo affronta a modo suo. Cresciuta in una comune hippie e con tanti sogni in tasca, crede che il mondo sia un posto bellissimo dove vivere e realizzarsi. Da semplice tanatoestetista, si ritroverà a escogitare piani e a tessere la tela per catturare il Puma: intrighi e imbrogli diventeranno il suo pane quotidiano, costringendola a vivere in bilico fra realtà e menzogna. Riuscirà nel suo piano?

E, soprattutto, sarà capace di resistere al magnetismo felino di Lawrence Sanders?

Recensione

Sapete benissimo il genere di libri che io, la Vostra Cannella, adoro leggere, quale è il mio pane quotidiano.

Sono una di quelle che campa a pane ed erotic e dark romance, anzi togliete il pane che fa ingrassare..:-)

Sono una di quelle  che non legge molti contemporary romance.

In effetti si possono contare sulle dita di una mano quelli letti l’anno scorso.

Ma,  quando il sultano mi ha proposto di leggere in anteprima per voi care dame di Harem- E tu chi sei? ho accettato all’istante e non vi nego che l’ho iniziato subito dopo aver letto la sinossi in volata.

Perché sarà pur vero che non leggo molti romanzi rosa, ma amo leggere libri scritti bene, che lasciano spazio alla riflessione durante la lettura senza però risultare noiosi e lenti nella narrazione.

Sapevo già che questo libro non avrebbe deluso le mie aspettative.

E tu chi sei? È infatti uno di quei libri.  

È perfetto da leggere anche sotto l’ombrellone (o comodamente stesi sul divano godendo del fresco di casa, come ho fatto io)  perché è ironico, divertente, frizzante ma al contempo ti lascia qualcosa.

È uno di quei libri che ti fanno pensare a quanto spesso siamo superficiali nel giudicare le persone basandoci solamente sull’apparenza e sulle dicerie di terzi, a quanto spesso ci risulta difficile cambiare il nostro pensiero se la verità non ci finisce prima, dritta dritta, a sbattere direttamente sul muso.

E tu chi sei? È la storia di Azur Cook.

Dopo essere cresciuta in una comune insieme ai suoi genitori hippies, Azur decide di allontanarsi dal nido familiare per trasferirsi a Denver e cercare lavoro come make-up artist.

Peccato però che il mondo dell’estetica di Denver sembra saturo e non la accoglie a braccia aperte.

Per fortuna però, mentre vive un momento di sconforto in un parco, incontra Pam, che non solo le offre un lavoro ma anche una stanza da poter affittare.

Pam diventa subito la sua migliore amica, la sua confidente, coinquilina e collega di lavoro.

Pam e Azur infatti lavorano presso le pompe funebri Rest in Peace, una come imbalsamatrice e l’altra come tanatoestetista. (Per chi se lo stesse chiedendo, la tanatoestetista è colei che si occupa di preparare i defunti e farli apparire al meglio per il loro ultimo viaggio).

Azur è una ragazza solare, allegra e disponibile e altruista.

È bella, bella davvero, dentro e fuori.

Vede la vita a colori e non in sfumature di triste  grigio.

Insomma è l’amica perfetta, quella che tutte vorremmo avere..  

Peccato però che ogni tanto la sua autostima vada a farsi un giro e lei perda la fiducia in se stessa.

Un giorno Azur mentre è in giro per Denver vede un uomo a terra, privo di sensi e prontamente gli si avvicina e chiama il 911.

All’arrivo dell’ambulanza però, i soccorritori credendo che lei sia la compagna del malcapitato, la invitano a salire sul mezzo con loro per recarsi in ospedale.

Solamente una volta arrivati li, Azur viene a conoscenza del nome dello sconosciuto a cui ha prestato soccorso.

É Lawrence Sanders, conosciuto da tutti come il Puma.

«[…] come si chiama?»
«Lawrence Sanders» rispondo.
«Oh, porco cazzo!» grida.
«Ma perché reagite tutti così?» domando frustrata.
«Forse perché è lo scapolo più ricco di Denver? Lo chiamano Puma, perché pare essere feroce da morire e talmente tanto veloce negli affari da arrivare sempre prima di tutti gli altri. È un manager dell’alta finanza e ha un patrimonio incommensurabile!»

Uno dei più temibili e feroci imprenditori di Denver, che vanta la nomea di perfido uomo senza scrupoli, si trova in un letto di ospedale e crede che lei sia la sua fidanzata…

Azur si trova davanti ad un bivio. Davanti a lei si diramano due strade differenti, due percorsi diversi con due mete  altrettanto diverse.

La prima è quella di uscire da quel bagno in cui si è rintanata per nascondersi e riflettere,e dire la verità, salutare lo sconosciuto augurandogli una pronta guarigione e  andare ad incontrare sua madre che la sta aspettando oppure… uscire e fingere.

Fingere spudoratamente che quell’uomo, a cui al momento manca la memoria, sia il suo fidanzato ed intanto cercare un modo per vendicarsi di tutte le cose spiacevoli che ha sentito dire del Puma.

Una volta aperta quella porta, Azur decide che vuole essere la paladina della giustizia, colei che renderà il Puma un docile gattino domestico.

La nostra Azur si ritroverà a vivere in bilico tra la menzogna e la realtà, a dover vivere la sua personale battaglia interiore.

Darà ascolto al suo cuore o seguirà l’analitico cervello che le consiglia di vendicarsi senza valutare altre opzioni?

Riuscirà ad addomesticare il Puma o sarà il Puma a farle aprire gli occhi e farle capire che non sempre ciò che si sente dire è verità assoluta, e che, se si segue il cuore difficilmente si sbaglia?

Perché uno che sa baciare così deve essere uno stronzo?

Mi perdo nella morbidezza delle sue labbra e nei lievi morsi che dà alle mie, per poi perdere completamente il lume della ragione quando lo sento emettere un suono basso, atavico, quasi un ringhio.

La mano si serra sulla mia nuca mentre approfondisce il bacio, che mi sembra andare avanti all’infinito.

Proprio quando sto per vedere i fuochi d’artificio più belli, Lawrence si ritrae, iniziando a disseminare piccoli e lievi baci prima sulle labbra e poi su tutto il mio viso.

«Buonanotte, Azur».

«Sogni d’oro, Lawrence» riesco a bofonchiare mentre mi alzo per raggiungere la porta.

«Azur» mi chiama, poco prima che io esca definitivamente dalla sua stanza.

«Sì?» vorrà un altro bacio? E chi sarei, io, per negare un desiderio a un uomo vittima di un trauma cranico?

«Non ricordo mai di aver provato così tanto per un semplice bacio».

Di certo non sarò io a dirvi quale percorso Azur deciderà di intraprendere, vi ho già fornito troppi dettagli.

«Dove vai?» chiosa, con quel tono profondo e roco che… che niente, ecco. Quella voce sexy e calda come lo scirocco non deve farmi assolutamente nulla. «Prendevo posto là» rispondo candida, indicando la poltrona in velluto beige, «è il mio posto preferito». «Il tuo posto?» chiede incuriosito. «Sì» mormoro, osservandola con amore, «è stata amore a prima vista. È sformata, non ha un buon odore, ma è comoda. Ti avvolge, ti abbraccia. Ti fa sentire meno sola. Mi ha fatto sentire meno sola,

Sappiate solamente che E tu chi sei? È un libro da non lasciarsi scappare.

Laura è riuscita a stupirmi anche questa volta.

La trama è intrigante.

La narrazione è coinvolgente e scorrevole, ricca di dettagli e descrizioni minuziose che ti fanno vivere appieno il momento durante la lettura poiché ti collocano proprio di fianco ai protagonisti.

Mi perdo a inseguire passanti e palazzi, vetrine e cani a passeggio. La ormai quasi scomparsa luce solare allunga a dismisura le ombre, facendole quasi ballare fra di loro in una danza sinuosa e veloce a cui si aggiungono grosse gocce di pioggia che, ben presto, inizia a battere furiosa.

Lo stile di scrittura è, a mio parere, ineccepibile. È brioso, frizzante, consono alla narrazione di una storia in cui non mancano momenti di ironia ma anche di lucida serietà.

In E tu chi sei? Laura ha raccontato non solamente la storia di Azur e Lawrence, una storia d’amore. Frizzante, calda.

Le labbra, fameliche, alternano baci a morsi. La lingua saetta intorno alla mia o sul mio collo, arrivando alle clavicole per poi risalire all’orecchio. «Dio, la tua pelle» mugola, facendomi rabbrividire. «È zucchero filato e caramello. È un’overdose» e io, che dovrei resistere, che dovrei allontanarlo, odiarlo, detestarlo, mi perdo nella sua voce roca, nel ritmo frenetico del suo cuore, nelle sue dita che stringono la mia carne.

Ma anche quella di un’amicizia consolidata come quella tra Pam e Azur e una nuova nata, tra i protagonisti principali e una figura che ho adorato sin dal primo incontro, che è Owen.

In E tu chi sei? Laura Gaeta ci ha raccontato di una famiglia, seppur  anticonformista e un po’ stramba, ma che non lascia mai soli i propri  cari.

Complimenti Laura, spero tu voglia raccontarci anche la storia di Owen…

Buona lettura, la Vostra Cannella

«Is this love? Is this love? Is this love that I’m feeling? I wanna know… I got to know. Now»

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