Ferryman. Oltre i confini
Secondo volume
Titolo originale: Trespassers
Collana: LAINYA
Data pubblicazione: 10-03-2022
Traduzione di Donatella Rizzati
Una storia d’amore indimenticabile, capace di sovvertire le regole dell’oltretomba e sfidare la morte, in bilico tra luci e ombre, bene e male, suspense e colpi di scena.
Tristan e Dylan, sfidando le regole del destino, sono fuggiti dalla terra perduta e sono tornati nel mondo reale, dove vivono insieme a casa di Dylan. Per quanto siano felici, le difficoltà non mancano. Ora, possedendo corpi che non hanno il diritto di abitare, scoprono di essere legati da qualcosa di molto più forte dell’amore: non possono uscire dal reciproco campo visivo. Se si separano, moriranno. Inoltre, la loro fuga dall’aldilà ha provocato uno squarcio nella barriera fra le due dimensioni dando accesso al mondo reale a creature demoniache e ad altri traghettatori stanchi della ripetitiva esistenza che conducono. Ma l’amore sembra essere la soluzione a ogni problema…
Dopo Ferryman. Amore eterno, il secondo capitolo della trilogia bestseller di Claire McFall, «la J.K. Rowling dell’Estremo Oriente»: continua l’epica storia di Dylan e Tristan, riscrittura moderna del mito di Caronte, storia d’amore che arriva oltre la morte attraversando i confini dell’aldilà.
Tristan e Dylan, sfidando le regole del destino, sono fuggiti dalla terra perduta e sono tornati nel mondo reale, dove vivono insieme a casa di Dylan. Per quanto siano felici, le difficoltà non mancano. Ora, possedendo corpi che non hanno il diritto di abitare, scoprono di essere legati da qualcosa di molto più forte dell’amore: non possono uscire dal reciproco campo visivo. Se si separano, moriranno. Inoltre, la loro fuga dall’aldilà ha provocato uno squarcio nella barriera fra le due dimensioni dando accesso al mondo reale a creature demoniache e ad altri traghettatori stanchi della ripetitiva esistenza che conducono. Ma l’amore sembra essere la soluzione a ogni problema…
Può un sentimento puro trascendere il destino?
Torna finalmente una delle coppie più apprezzate dai lettori fantasy di tutto il mondo, in una storia d’amore indimenticabile, capace di sovvertire le regole dell’oltretomba e sfidare la morte, in bilico tra luci e ombre, bene e male, suspense e colpi di scena.
Secondo appuntamento con questa storia Young adult che ha la magia degli amori impossibili, più forti di qualsiasi cosa, anche della morte!
Già dal primo volume, Ferryman Amore eterno, le atmosfere ci hanno rimandato alla tradizione letteraria del mitico traghettatore delle anime nell’Ade, che ricordiamo come un vecchio stizzoso nocchiero padrone della riva dell’Acheronte: Caronte demone occhi di bragia, con il suo nome che allude al fiammeggiare di quello sguardo che esige il pagamento del tragitto con un obolo, come fosco pegno. Figlio di Erebo, re della notte, conduce le anime dei morti da una sponda all’altra dell’Acheronte (o dello Stige a seconda delle tradizioni), diventando testimone di un viaggio senza ritorno, quello che consente di arrivare nell’Oltretomba. È un’esperienza incredibile e terrificante, unica, che da sempre ha assunto l’idea di un passaggio, di un rito, di un’avventura per pochi eletti.
L’autrice ha ripreso l’idea del viaggio e dell’avventura tra pericoli e difficoltà, di un momento riservato a pochi eletti, in questo caso a due giovani: un traghettatore che ha le sembianze di un ragazzo dalla bellezza struggente e una giovane ragazza alla scoperta di sé.
Nel primo romanzo infatti, l’incontro di questi due giovani ha assunto subito l’idea di una esperienza unica, perché lo scopo del loro peregrinare era quello forse di conoscere sé stessi e il proprio destino, di imparare a capirsi, così come è capitato a Ulisse nella nekuya – vivo tra le ombre a scopo divinatorio – e nelle altre rappresentazioni dell’Aldilà. La catabasi, discesa di un’anima negli Inferi, è un percorso di sofferenza di penitenza, poiché tutti gli eroi che hanno osato oltrepassare questo confine tra il mondo dei vivi e quelli dei morti hanno pagato un pegno e hanno conosciuto ed esplorato qualcosa di terribile, benché unico. Sono viaggiatori speciali, consapevoli del pericolo che stanno vivendo, del percorso che stanno intraprendendo, tanto che hanno sempre avuto bisogno dell’aiuto di una guida. La nostra giovane protagonista lo è suo malgrado, una fatalità tra le colline scozzesi e il suo Destino cambierà per sempre…
Ogni viaggio è una scoperta e tutti coloro che affrontano una esperienza del genere lo fanno per scoprire la missione della propria vita. Ma in fondo non è ciò che è successo anche i nostri giovani protagonisti?
L’Oltretomba, come ci insegna la tradizione classica è parte del mondo: la fisicità e la spazialità sono elementi fondamentali di quell’esperienza e il viaggio della nostra giovane protagonista subisce qualcosa di inaspettato…
Era… Era scomparso.
lo aveva visto andare nella direzione sbagliata. Verso il mondo dei vivi – lui e la sua anima. E scomparire.
Il senso più profondo di Ferryman è la manifestazione della forza dei sentimenti, quindi più che rimandare alla tradizione del traghettatore Caronte, ci ricorda Orfeo che scende negli Inferi per riportare la sua amata Euridice dal mondo dei morti e quello dei vivi. Tristan, il nostro protagonista, è un moderno Orfeo e il mito del cantore e della sua amata, ripreso da Euripide, Platone, Ovidio e Virgilio, oltre che nel capolavoro di Rilke, è proprio ciò che si avvicina di più a questa favola moderna.
Qualcosa di incredibile è successo alla fine del primo romanzo, una story line ben definita ci ha portato ad una conclusione inaspettata. Compiuto, chiuso quasi come uno stand alone, il primo libro ci lascia spiazzati, riprendiamo la storia di due giovani con un cambio di ambientazione notevole
«Noi siamo destinati a stare insieme», le disse lui, facendosi ancora più vicino. «Ovunque tu sarai, lì sarò anch’io».
Di fronte a conseguenze incredibili Dylan e Tristan sono nel mondo dei vivi ma tutto è cambiato, l’unica cosa che non muta è la necessità di rimanere uniti più che mai, per sempre, per necessità, nel nome del Destino. Lasciamo quindi il mondo delle ombre con un’ambientazione che rimanda inevitabilmente ai paesaggi scozzesi nebbiosi e sconfinati tanto cari all’autrice, per ritrovare Tristan e Dylan che hanno rotto le leggi della natura rompendo la ferrea regola che ordina di rispettare il confine tra vivi e morti. Hanno forzato la mano al Destino, tenendosi stretti per andare oltre, squarciare quello che è il confine: il limite, il velo che separa il mondo dei vivi dal mondo dei morti.
Tornare nel mondo reale e tornare alla vita è forse la sfida più grande, perché Dylan ritrova la sua vita con una madre ingombrante e un padre assente, tante domande e tante incertezze, tante insicurezze e inquietudini tipiche della vita adolescenziale; Tristan scopre la vita, per la prima volta, con la saggezza di chi troppo sa ma non ha vissuto… forse nessuno è pronto.
Persino nell’oscurità crescente era facile individuare le miriadi di sfumature di rosso che dilagavano nel panorama. Il nero serpente sinuoso che imitava un piacevole ruscello della regione di You Yu. Le anime trasparenti e tremolanti nelle vicinanze e – unico aspetto che, per Susanna, riscattava quella visione della terra perduta – tutti gli altri traghettatori. Loro erano stelle, perennemente scintillanti dentro la palude.
Sarà una nuova avventura, un nuovo viaggio e un nuovo percorso, che i due giovani dovranno, passo dopo passo, percorrere con i loro limiti e con la forza del legame che li unisce. Tra le loro esperienze dovranno affrontare lo scotto dell’ età adulta: le conseguenze delle loro azioni, prendersi la responsabilità della loro scelta, perché la loro scommessa ha avuto delle ripercussioni inimmaginabili
Quattro uomini assassinati. Quattro uomini qualsiasi, che svolgevano soltanto il proprio lavoro, assassinati nel punto esatto in cui lei e Tristan avevano sfidato la natura ed erano tornati nella terra dei vivi.
L’Aldilà non è più lo stesso, Tristan e Dylan si sono ribellati e hanno sovvertito un ordine millenario, segnando una rivoluzione, creando un precedente
«Tu hai qualcuno?», le domandò la donna. «Qualcuno che ti aspetterebbe per tutto il tempo necessario?».
Dovranno combattere vicini, sempre più vicini, inevitabilmente vicini, per la loro felicità e per ripristinare l’equilibrio garantendo l’armonia tra i mondi. Quello squarcio, quella possibilità che hanno strappato al Destino ha generato caos, poiché ha dato la possibilità di oltrepassare e di andare oltre il confine ad altri: anime? traghettatori? demoni?
Lui era lì, caldo, al suo fianco. Era abbastanza.
La sua mano risalì per appoggiarsi al petto di lui e sentir battere il suo cuore. Questo le ricordò che entrambi erano vivi, miracolosamente, magnificamente vivi. Ed era l’unica cosa importante.
Possono accedere al mondo dei vivi, con quale scopo tuttavia? Tristan e Dylan seguono una promessa d’amore, di amore eterno.
L’impatto rispetto al primo volume è decisamente più YA restando l’ idea suggestiva e originale da cui si e sviluppata la trilogia e qualche tocco brumoso, malinconico e vago nelle atmosfere della ambientazione.
I personaggi riescono ad agganciare emotivamente il lettore, anche i comprimari che svolgono un ruolo decisivo nell’evolversi della trama, promettendo sviluppi interessanti.
Una prosa lineare, dal ritmo vivace ma piana, perfetta per uno YA, con qualche tocco di drammaticità per lasciare la dimensione epica di questa storia tra vita e morte.
Ferryman Oltre i confini ci ricorda che ci sono amori grandi, epici, in grado di andare oltre il confine tra vita e morte, tra realtà e fantasia, tra luce e ombra: i due protagonisti come due novelli Orfeo e Euridice dovranno dare prova di un atto di fede e credere che il loro amore sia più forte di tutto.
Ci riusciranno?
«Adesso abbiamo tempo, tempo per vivere. Anche se», una scintilla brillò nei suoi occhi…
Saffron
C
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