TITOLO: Georgiana
AUTORE: Deborah Begali
EDITORE: Leggereditore
PREZZO: € 12,90
EBOOK: € 4,90
USCITA: 28 marzo 2018-Cartaceo
Inghilterra, 1815. Georgiana Eagle è una donna intelligente e arguta che non ha ancora trovato l’amore della sua vita e che, sotto lo pseudonimo C.C. Eliot, si diletta a scrivere articoli pungenti contro le svenevoli convenzioni della nobiltà per il Wollenbridge Journal. Lucas Benedict è un capitano della marina di Sua maestà, appena rientrato in patria dopo aver combattuto le guerre napoleoniche. Affascinante e sicuro di sé, unico futuro erede del patrimonio della sua facoltosa famiglia, è stato cresciuto da una madre ipocondriaca e dalla dispotica zia Lady Asheby, che vuole a tutti i costi vederlo prendere moglie. Il primo incontro tra i due giovani non sembra far sperare per il meglio: entrambi, troppo orgogliosi, presuntuosi e fuori dagli schemi, amano vivere secondo le proprie regole e negano ogni sentimento. Ben presto, però, un’irrinunciabile proposta di matrimonio e l’avvento della stagione a Londra stravolgeranno le loro esistenze.
RECENSIONE
Care Dame di Harem,
il libro di cui vi parlo oggi è “Georgiana” di Deborah Begali, pubblicato il 14 marzo scorso dalla Leggereditore-Gruppo Fanucci.
Un romanzo che segna il debutto di questa giovane autrice nel panorama letterario dopo il grande successo ottenuto su Wattpad.
Siamo nei primi anni dell’800 durante l’epoca della Reggenza Inglese. Georgiana è la secondogenita di una famiglia caduta in disgrazia per i vizi del padre.
È impertinente, testarda, tagliente, fedele a se stessa e ai suoi ideali. Ma è anche altera, fiera ed altezzosa. È molto intelligente e un’acuta osservatrice ed è per questo che dà il meglio di sé scrivendo per il giornale locale, sotto lo pseudonimo di C.C. Eliot, mettendo in evidenza i vizi e i difetti della società inglese conironia e irriverenza. Ed è per questo che sogna un uomo che ammiri e approvi questo aspetto di lei.
“Avrebbe preferito essere apprezzata da un uomo capace di cogliere l’ironia dei suoi scritti e di complimentarsene con lei. Era quello il più bel complimento che Georgiana avrebbe voluto sentire”
Lucas Benedict. Capitano della marina. Maschilista fino al midollo, gramo, spocchioso, borioso e gronda disprezzo da ogni poro.
Entrambi orgogliosi, presuntuosi e fermi sulle loro posizioni. Cosa nascerà?
“È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie”
Questo è l’incipit di un grande classico intramontabile che tutte voi avrete riconosciuto: “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen. E ben si adatta al libro che vi sto presentando.
Il capitano Benedict è nobile, figlio unico e appartenente a un casato facoltoso.
La dispotica zia si prodiga in tutti i modi affinché prenda moglie, ma il capitano non è così propenso a sposarsi.
È abituato alle leggi che governano il mare, alle battaglie. È allergico all’etichetta e alle regole imprescindibili per stare in società.
“A Lucas, eccellente soldato, tutto quel fervore non aveva dato però soddisfazione. Si era reso conto di quanto gli mancasse la solidità del suo equipaggio, una causa giusta come la difesa della patria, il duro lavoro sulla sua amata Intolerance.”
Georgiana e Benedict si incontrano per la prima volta durante un ballo, dando subito adito ai pettegolezzi e al chiacchiericcio.
“Com’era possibile che il signor Benedict danzasse con una ragazza del genere il suo primo ballo invece di dedicarlo alla zia?”
È sconveniente per gli usi e i costumi di quel periodo non concedere il primo ballo a colei che l’ha organizzato, ma soprattutto concederlo a una donna indigente, non all’altezza del rango nobiliare del capitano. Ma da questo gesto traggono entrambi un beneficio: Benedict sferra un colpo contro le mire matrimoniali della zia e Georgiana ottiene una sorta di rivalsa contro le malelingue che la ritengono stravagante.
Da questo momento fra i due inizia un “combattimento” basato sulla dialettica:
“… Georgiana Eagle lo stesse sfidando in qualche modo, che si divertisse a tentare di sopraffarlo con tutte le argomentazioni possibili.”
Benedict è sempre sfrontato e sprezzante nei confronti di Georgiana, la quale è troppo intelligente per soprassedere sui comportamenti irrispettosi del bel Capitano. E, se in un primo tempo, Benedict è sfiorato dal pensiero che Georgiana possa fare al caso suo, il continuo battibeccare gli fa fare un passo indietro.
“Quando aveva incontrato Georgiana per la prima volta, Lucas aveva pensato che sarebbe servita allo scopo e che sarebbe caduta facilmente nella rete che aveva confezionato per lei. Era bella abbastanza da tentarlo ma, a quanto pareva, aveva trascurato qualche dettaglio. Quella giovane donna dimostrava di avere un’intelligenza non comune, il che lo convinse che non l’avrebbe mai indotta a entrare nel suo letto. Così ragionava Benedict, un uomo troppo spesso arrabbiato, reso arido e calcolatore non solo da una vita passata al fronte ma anche dai difficili rapporti che intratteneva con la famiglia.”
Georgiana è troppo intelligente, arguta, sagace per essere addomesticata facilmente, non è la classica potenziale moglie di rappresentanza.
Georgiana non si accontenta di un nome, della sicurezza che un matrimonio può garantire, delle frivolezze, ma vuole qualcosa di più in un rapporto.
Si potrebbe quasi affermare, forse precorrendo i tempi, che sia alla ricerca di un “matrimonio d’amore”, un vincolo alla pari, stimolante, appagante.
Ma Benedict ormai per lei rappresenta una sfida da vincere a qualsiasi costo. In fondo, sono più simili di quanto si possa pensare e Georgiana subisce il fascino della sua personalità. È convinta che sotto la scorza irriverente si nasconda un animo nobile non in grado di esprimersi poiché inaridito dal ruolo da lui ricoperto.
È arrivato il momento della Stagione e la scena si sposta a Londra. Un nuovo corteggiatore, un’inattesa ( fino a un certo punto) proposta di matrimonio, una partenza improvvisa e un piano decisamente ben ordito la faranno da padrone e lascio a voi scoprire man mano la piega che prenderà la storia.
Georgiana è a tutti gli effetti un romanzo regency ambientato durante il periodo della Reggenza.
Ha tutti gli elementi che caratterizzano questo genere:
– Un matrimonio di convenienza.
Il matrimonio, all’epoca, era la base della società, vissuto come un contratto che garantiva moralità.
Aspetto presente nel libro con tutti gli stereotipi che ne conseguono: il nobile ricco con l’obbligo di sposarsi, ma deciso a rimanere scapolo e la dama indigente.
– Il mistero.
Rappresentato sia dalla seconda identità di Georgiana che il lettore conosce da subito grazie al narratore onnisciente, ma che Benedict scoprirà verso la fine, sia dal “piano” ordito dal nostro Capitano.
-La Stagione.
Il romanzo è molto preciso dal punto di vista dei dettagli storici e questo denota un lavoro molto accurato da parte dell’autrice.
Vengono messi in evidenza i comportamenti ipocriti, di convenienza. L’autrice provoca e stuzzica il lettore sulle tradizioni, gli usi e i costumi, la società con un’ironia a volte velata e a volte spiccata.
Ho molto apprezzato i molteplici riferimenti ai romanzi di Jane Austen, pietra miliare di questo genere, di cui sono un’estimatrice.
L’epoca della Reggenza è un periodo storico di transizione per quanto riguarda la storia inglese e questo si riflette anche nel romanzo. Conosciamo una Georgiana e un Benedict all’inizio fermi sulle loro posizioni, orgogliosi, puntigliosi, presuntuosi, ma alla fine saranno capaci di smussare gli angoli dei loro caratteri pur rimanendo loro stessi.
Georgiana non è la classica eroina romantica. È un personaggio che esce decisamente dagli schemi, odia i salamelecchi necessari per stare in società a favore di atteggiamenti più schietti. È moderna, non è la classica donna che sta all’ombra di una figura maschile, ama scrivere, è curiosa e intelligente e per amore cambierà.
Benedict, per quasi tutto il romanzo è scostante, scortese, circondato da un alone di alterigia. Ho come avuto l’impressione che fosse un antagonista e non il personaggio principale. È molto faticoso parteggiare e fare il tifo per lui, se non negli ultimissimi capitoli.
Ho gradito molto i personaggi secondari, come la madre ipocondriaca e la zia dispotica. Hanno una caratterizzazione comica e, oserei dire, quasi caricaturale, e questo fa sì che venga accentuata l’irriverenza nei confronti della società di cui vi parlavo prima.
Il messaggio che vuole lanciare il romanzo è un classico intramontabile: non fermarsi mai alle apparenze, ma abbattere tutte quelle barriere che ci allontanano da chi amiamo.
Aggiungo una postilla prima di concludere.
Amo il romanzo storico e amo il Regency. Tutte noi siamo cresciute con i romanzi di Jane Austen, abbiamo sospirato e ci siamo commosse di fronte alla dichiarazione di Mr. Darcy. Ecco. Devo ammettere, a malincuore, che questo romanzo mi ha lasciato con un grosso punto interrogativo. È perfetto per quanto riguarda i canoni del genere, molto ben costruito e approfondito dal punto di vista storico-culturale ed è scritto molto bene (attenzione, però, ai congiuntivi e a qualche piccola sbavatura). Ma, c’è un ma. Ho trovato questa storia molto ermetica ed enigmatica. Ho avuto come l’impressione che l’amore fra Georgiana e Benedict fosse celato, nascosto, poco messo in risalto e in evidenza, se non, ripeto, negli ultimi capitoli. È difficoltoso capire le motivazioni che spingono questi protagonisti ad agire in un determinato modo, sono privi di attrattiva, quasi piatti. Insomma, credo che in questo romanzo manchi l’aspetto emozionale ed emotivo che permetta al lettore di immedesimarsi maggiormente nei protagonisti, fare il tifo per loro, gioire per loro.
Questa è la mia opinione, fatemi sapere la vostra, se vi va.
Alla prossima,
Francesca.
STORIA