I demoni si nutrono delle nostre emozioni più primitive. Alcuni si alimentano della paura e dell’avidità, della lussuria o della rabbia, mentre sì, altri hanno fame di gioia. Il paradiso e l’inferno sono un compromesso, niente di più.

Harem’s Book ha piacere di partecipare al review party dedicato Hell Bent, secondo volume della serie Alex Stern e sequel de La nona casa di Leigh Bardugo
Il Demiurgo del Grishaverse, Leigh Bardugo, torna con una nuova avventura della saga di Alex Stern, iniziata con La nona casa. Omicidi e magia nera tra l’élite della Ivy League, in questa saga adult fantasy ambientata in un mondo che va oltre ciò che si vede, in cui le società segrete di Yale sono centri di magia nera, e la giovane matricola Galaxy “Alex” Stern, con il suo dono particolare, dovrà misurarsi con forze che trascendono il suo controllo: alcuni membri della facoltà iniziano a morire, e non si tratta di banali incidenti…

Hell Bent Portale per l’inferno

Leigh Bardugo

Alex Stern #2

Mondadori Fantastica

10 gennaio 2023

Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un’anima dall’inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy “Alex” Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale. Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l’assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il “gentiluomo della Lethe”. Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all’opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l’oscurità insita nelle mura dell’università. Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.

Ci ha abituato a un labirinto ipnotico di emozioni che trascinano in mondi incredibili, lontani eppure affascianti. Ci ha sorpreso con personaggi vividi e trascinanti, pronti a lottare e a cadere. Con questa serie che si discosta nettamente dal mondo letterario Grisha, prima saga adult fantasy con forte tinte gotiche, ci ha stregato e, con questo secondo appuntamento, straziante e profondamente umano, riuscirà a toccare profondamente le corde più segrete del cuore ma violentemente, scuotendoci.

Ritorniamo nel mondo accademico più tenebroso e insidioso (letterariamente parlando, ne conosco e ne ho frequentati di peggiori, ahimè) dell’immaginario Bardugo. Hell Bent è pronto a offrirci un nuovo viaggio dalle note più sinistre e dalle sfumature più spettrali, agghiaccianti.

Hell Bent è il secondo libro della serie Alex Stern di Leigh Bardugo, perciò la storia riprende pochi mesi dopo la conclusione mozzafiato, affascinante, de La Nona Casa che ci ha fatto letteralmente precipitare delle fiamme dell’Inferno…

Alex Stern è stanca. 

Venire a conoscenza del mondo sotterraneo, insidioso e infido, popolato da individui sfuggenti e enigmatici dell’Università di Yale, è stato sconvolgente. Entrare in contatto con questo mondo, con le affiliazioni, le confraternite  massoniche della scuola, ossia le “case” e i loro membri praticanti della magia, è stato destabilizzante. Riti arcani creano una rete invisibile di magia in cui si annodano gangli destinati a influenzare le sorti dell’esistenza umana. Fama, scalata al successo, potere e ricchezza, passaggi in altre dimensioni, obbedienza e seguito. Consenso. Vivere quella realtà, schivando i segreti e le trappole, le insidie e i tranelli, è stato logorante

Forse quel dolore, quel desiderio alimentato da storie di mondi più belli e di infinite possibilità, era ciò che li rendeva così facili prede della Lethe. 

Era quella la verità della magia: sangue e in- testini, sperma e sputi, organi conservati nei barattoli, mappe per dare la caccia a esseri umani, teschi di bambini mai nati. Il problema non erano i libri e le favole, era che veniva raccontata solo metà della storia, creando l’illusione di un mondo in cui pagavano con il sangue soltanto i cattivi, le matrigne malvagie, le sorellastre perfide; un mondo in cui la magia era giusta e non richiedeva sacrifici.

Alex è un membro di Lethe, la nona casa, perciò ha un onere e un onore: vigilare e vegliare sulle “case” così che l’umanità, inconsapevole è miope, continui a percepirle come associazioni elitarie e non come spregiudicati poli sovrannaturali. 

Darlington, cuore di Lethe, mentore di Alex e riferimento unico è lontano, forse perduto.

Vieni a casa, Darlington.

Determinata a riportarlo a sé ma smarrita nella frustrazione e nel dolore, Alex è una forza esplosiva, pericolosa e instabile. Sopraffatta dalle emozioni fa leva sul sentimento di rabbia e la sua vulnerabilità diventa un accesso diretto alla piega più nascosta del suo animo, in cui si insinua con empatia il lettore

Era quello il problema dell’amore. Era difficile disimpararlo, per quanto dura fosse la lezione.

Alex, la neofita outsider, ha tante sfide da affrontare. Come virgilio di Lethe, casa che presiede al monitoraggio e al controllo dell’uso della magia da parte delle famose società segrete di Yale, deve vigilare; come studentessa ha il compito di superare l’handicap del suo background discutibile con un andamento brillante; come custode di un dono raro ha da combattere con presenze pericolose e scomode, ma soprattutto con fantasmi del passato più pericolosi che mai…Una serie di strani omicidi di membri della facoltà e in più c’è qualcosa di sinistro nella grande e buia casa di famiglia di Darlington: una presenza demoniaca, trattenuta dalla magia, a stento. Per fortuna Alex in questo secondo anno a a Yale non è da sola. Grande novità e new entry graditissima, due personaggi acquisiscono spessore e diventano riferimenti per la protagonista e leve portanti nello sviluppo della trama. Il detective Abel Turner, membro della Lethe e Centurione, ruvido e testardo, collegamento tra il Dipartimento di polizia di New Haven e la Lethe. Pamela Dawes, l’Oculus della Casa Lethe, spalla e confidente di Alex. Ma anche Mercy Zhao, la compagna di stanza di Alex; Tripp Helmuth, studente di Yale di terza generazione e rampollo di una delle famiglie più ricche del New England, membro della Skull and Bones, di terza generazione.

…cosa aveva detto Mercy? “Io salvo te, tu salvi me. È così che funziona.” Per saldare i tuoi conti, dovevi sapere con chi eri in debito. Dovevi decidere per chi eri disposto ad andare in guerra, e chi potevi essere sicuro che si sarebbe gettato nella mischia per te. Era questo che contava nel mondo. Niente buoni e cattivi, solo le persone per cui avresti sfidato le onde, e quelle che avresti lasciato annegare.

Alex avrà bisogno di tutti. Di tutto.

«Le storie esistono in tutti i mondi. Sono immutabili. Come l’oro.» Lei non sapeva bene cosa pensare. Fece scivolare gli altri libri oltre il confine del cerchio.

Life is cruel. Magic is real

 

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“Tutti i mondi sono aperti per noi. Se siamo abbastanza coraggiose da entrarvi”.

Ancora una volta, l’autrice spalanca davanti a noi uno di questi mondi immaginari e letterari stupendi, il suo world building è la vera magia. Meticoloso, ricco, brillante e suggestivo. Non solo illusione ma “portali” in cui catapultarsi per un emozionante viaggio pieno di mistero, azione e avventura, insieme con compagni di avventura che sono personaggi complessi ma riconoscibili, soprattutto nelle scelte che compiranno durante questa impresa fino alla sua inevitabile conclusione. Yale è un ritratto vivido, cosi come New Haven, in cui Alex dovrà avventurarsi su ordine di Eitan, vecchia e temibile conoscenza.

Riuscire a far funzionare un fantasy in una realtà presente e vicina è forse la più grande sfida e allora la costruzione più impegnativa per la Bardugo diventa quella dei mondi interiori, dei personaggi affrontando tra rituali ancestrali, incantesimi e riti di sangue, tematiche delicate che coinvolgono personaggi moralmente grigi. I personaggi sono perfettamente sviluppati, tanto da garantire una empatia immediata, i quattro assassini infatti, hanno un fardello sulle spalle notevole, e la loro storia, il retroscena che condiziona le scelte, le rinunce e le loro azioni mentre si destreggiano nelle sfide del loro viaggio attraverso l’inferno.

La trama avvincente è piena di colpi di scena intelligenti e la scrittura è accurata, dinamica, con momenti di arguzia e umorismo che si alternano a passaggi più epici e toccanti, soprattutto quando si sofferma su tematiche forti e delicate ben sviluppate ed argomentate, anche se in una atmosfera squisitamente gotica. E, come la Nona Casa, finisce con un cliffhanger…mostruoso e brusco. 

Profondamente umano, oltre l’intrigante storia, la sua magia, Hell Bent rimane fedele ai suoi personaggi, non compromettendoli mai per le aspettative di genere. Leigh Bardugo ha una cifra stilistica unica, la sua prosa è evocativa, elegante, ridondante di un’oscurità fiabesca nel tono e nell’atmosfera, inframezzata dallo scambio vivace dei dialoghi in cui le battute ironiche dei suoi personaggi stanchi del mondo, sono in forte contrasto con la drammaticità di ciò che affrontano. World building strepitoso che diventa una atmosfera rarefatta e condiziona ogni cosa, ogni gesto e parola. Ancora una volta l’ universo letterario che ci restituisce la Bardugo è affascinante, un mondo in cui la complessità risiede nella complementarietà non solo del Bene e Male, ma anche della magia e della scienza, espressioni di una forma di conoscenza superiore. Il senso più profondo e insondabile della vita, quello che sfarfalla dietro la lotta al potere e dietro la paura della morte, quel disperato desiderio di vincerla e di dominarla.

 

Saffron

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