Titolo: I FRAMMENTI DEL NOSTRO SOGNO conclusivo, ma Prequel di Lo Scrigno di Sam

Autore: Rossella Gallotti

Data pubblicazione: 20 luglio 2018 – Self Publishing – ebook e cartaceo

Genere: Romantic Suspense

 

Sinossi:

Cinico e freddo come i suoi occhi color ghiaccio. È questa la reputazione del miglior agente federale in forze all’FBI, Samuel Walker. Per lui, il lavoro è passione, dedizione. I membri della sua squadra sono la sua famiglia e gli unici affetti che si concede di avere. L’amore, quello vero, non ha mai bussato al suo cuore perché Sam ha sempre fatto in modo che non accadesse. Poi, un giorno, gli occhi di una ragazza hanno incrociato i suoi. Ed è stato travolgente, sbalorditivo, irresistibile. Alessia è il nome dell’angelo che ha distrutto la sua routine, insegnando al suo cuore a battere di nuovo. Proteggere e salvare le persone è il suo lavoro e ora che lei è in pericolo tutto sembra essere più difficile. Come si può rimanere distaccati quando il sentimento è travolgente? Come si fa a non essere egoisti nel volerla accanto, invece di lasciarla libera di seguire la sua strada? Sam sarà costretto ad affrontare un’estenuante lotta interiore, tra sentimento e ragione, per capire cosa sia meglio per Alessia. Perché ormai per Sam, tutto ciò che conta è lei. Sempre e solo lei.

La storia d’amore di Sam e Alessia prende vita fra le pagine di questo romanzo, Prequel di Lo Scrigno di Sam e sarà proprio Samuel a raccontare sentimenti, fatti ed emozioni che l’hanno portato a vivere una splendida quanto complicata storia d’amore, indimenticabile e indissolubile.

Il romanzo è conclusivo, ma contiene, nell’epilogo IMPORTANTI SPOILER, sia sul romanzo principale, che sul suo spin-off, Non Chiamarmi Dolcezza. Se ne consiglia quindi la lettura, solo dopo aver letto gli altri due. Contiene inoltre alcune scene di violenza e sesso esplicito. Siatene consapevoli, se decidete di leggerlo.

 

Recensione:

“Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente”

Cit- William Shakespeare

 

Care Dame di Harem,

oggi vi parlo in anteprima de “I frammenti del nostro sogno” di Rossella Gallotti in uscita oggi 20 luglio in tutti gli store.

Dopo l’eclatante successo del romanzo di esordio “Lo scrigno di Sam” e dopo “Non chiamarmi dolcezza”, il relativo spin off che personalmente non mi aveva convinto fino in fondo, la Gallotti ritorna con “I frammenti del nostro sogno” il prequel allo Scrigno di Sam in cui finalmente conosceremo la storia di Sam e Alessia. E qui, devo dire, che ho ritrovato la penna che mi aveva colpito.

“I frammenti del nostro sogno” è un romanzo che tocca le corde delle inguaribili romantiche, come la sottoscritta, che, come suggerisce il titolo, fa sognare. Quello di Alessia e Sam è un amore sconfinato, totalizzante, indissolubile, indistruttibile e spero di trasmettervelo con le mie parole, benché sia una sfida che non sono certa di poter vincere.

Ultimamente le mie recensioni non sono mai standard e neanche questa lo sarà fino in fondo. Questo mi succede spesso con i romanzi che lasciano qualcosa di profondo a fine lettura. Ritengo che le recensioni non debbano raccontare la trama per filo e per segno, per quello esiste la sinossi, ma servano per analizzare un testo e, soprattutto, per cercare di comunicare ciò che esso ci ha lasciato.

Come giustamente ha sottolineato l’autrice nelle avvertenze, i fatti narrati sono quelli che già conosciamo perché non aveva alcun senso cambiarli, ma se pensate di sapere già in cosa vi imbatterete acquistando questo libro, vi sbagliate di grosso. Sarà un viaggio in cui vi immergerete in un arcobaleno di emozioni, in cui gioirete, sospirerete e piangerete (fiumi di lacrime, ve lo assicuro), ne uscirete devastate, ma, allo stesso tempo, sarete in pace con voi stesse perché capirete che ne valeva la pena. Per amore ne vale sempre la pena.

E allora ho deciso che questo viaggio lo lascio compiere a voi, mie amate Dame, sia per chi attendeva l’uscita di questo libro sia per non spoilerare a coloro che non hanno ancora conosciuto questa storia.

Utilizzerò chiaramente degli estratti (e non immaginate la  fatica che ho fatto a sceglierli, lol) ai soli fini di legarli alle mie considerazioni.

Il romanzo si suddivide sostanzialmente in due parti: la prima in cui Sam e Alessia si conoscono e la seconda in cui la Gallotti ci narra come i protagonisti abbiano vissuto il loro amore.

«Ama Samuel . Ama e non risparmiarti. Dà tutto te stesso alla persona che avrà la fortuna di amarti ed essere amata da te.»

Questo è il “testamento spirituale” che la madre lascia in eredità a Samuel. Sam Walker,  il miglior agente federale sul mercato, cinico, freddo, spietato come le sue iridi color ghiaccio. Per lui il lavoro è tutto: passione, dedizione, sacrificio.

Le donne? Ne ha bizzeffe, non ricorda mai i loro nomi e per lui sono solo un piacevole passatempo e una fonte di divertimento.

Fino a quando… Fino a quando si imbatte in colei che diventerà il suo angelo, la sua ossessione, il suo tutto: Alessia.

“Ho bisogno di allontanarmi. Qualcosa di sconosciuto mi scorre sottopelle. Qualcosa di potente e incomprensibile mi attira verso di lei, come se fosse una calamita.”

Alessia è colei che lo fa sentire vivo, colei che gli fa provare emozioni, sensazioni a lui totalmente sconosciute fino ad ora, ma non solo. Alessia è  anche il suo caso. E l’agente federale che è in lui ha il sopravvento sull’uomo. L’agente Walker deve rimanere freddo, distaccato, non può permettersi di farsi coinvolgere mettendo a repentaglio la sicurezza di Alessia.

E sulla prima parte non mi sento di aggiungere altro. Tutte voi, che avete letto “Lo scrigno”, siete state testimoni della ferocia, dell’orrore che è capitato ad Alessia.

Voglio fare però due considerazioni.

Un plauso all’autrice che ha scelto di trattare questa tematica, purtroppo sempre più frequente e di cui non si parla mai abbastanza: la violenza sulle donne.

Ragazze: un uomo che alza le mani su di voi, non vi ama. Non giustificatelo MAI. Se l’ha fatto una volta lo rifarà, e soprattutto, non sentitevi mai colpevoli. È lui quello sbagliato, non voi.

L’autrice ha saputo trattare questo tema con delicatezza, nonostante non abbia risparmiato nulla al lettore. Benché il romanzo sia narrato completamente dal pov maschile, la Gallotti ha analizzato e approfondito l’inferno personale di Alessia sotto tutte le sfaccettature psicologiche. C’è il condizionamento, l’isolamento, il plagio, la negazione, il senso di colpa, il sentirsi inadeguata e la difficoltà nel spezzare un legame in cui si era creduto. Le scene, in alcuni punti, sono strazianti e le pagine trasudano e gridano a gran voce tutto ciò che ha provato Alessia: allerta, paura, tensione e timore.

 

Veniamo ora alla seconda parte. E qui la mia recensione diventa davvero difficile. Come si fa a scrivere, a comunicare l’amore, l’Amore quello con la A maiuscola, quello vero e profondo se non lo si è mai vissuto?

Perché è di questo tipo di amore che si tratta. Ci provo, ma non garantisco il risultato.

La seconda parte è caratterizzata da istantanee, da momenti di quotidianità, di condivisione, di complicità.

Non c’è una pagina che non sia impregnata di questo nobile sentimento.

Alessia è l’anima gemella che Sam aspettava, la donna per cui combatte, l’anima a lui destinata.

Non è sufficiente pronunciare la parola amore per provarlo. Amore è impegno, volontà, donazione gratuita e incondizionata. È dare se stessi per la persona amata, mettere il suo bene al primo posto, sempre, anche a costo di tralasciare noi stessi. È questo il tipo di amore che Sam prova per Alessia. Alessia diventa la sua stella polare, tutto ruota intorno a lei. Sam si mette a disposizione di Alessia per scacciare i suoi demoni, per farla uscire dall’inferno e dall’apatia in cui si è rintanata. Un amore che è fatto non di parole, ma di fatti, di braccia spalancate per accoglierla e sorreggerla quando è fragile e vulnerabile, di sguardi sempre puntati addosso, sguardi in grado di leggere la mente per quanto è forte e profonda l’empatia. Un amore che ha guarito il corpo, la mente e l’anima. Sam ha amato, ama e amerà sempre questa donna e l’ha salvata e protetta in tutti i modi possibili e immaginabili.

«Non smetterò mai di provarci, angelo. Riuscirò a salvarti, fosse l’ultima cosa che faccio»

Un amore che rimane impresso sulla pelle, sul cuore. Un amore che ti cambia irrimediabilmente la vita e proprio per la sua immensità vivrà in eterno.

«Nessuno potrà strapparti da qui dentro. Tu sarai sempre con me.»

Sappiamo tutte come finisce questa storia, ma credo che sulla rabbia prevalga, o perlomeno nel mio caso è così, un pizzico di sana invidia. Ogni donna merita di incontrare un amore di questo genere almeno una volta nella vita. Come si suol dire meglio vivere di rimpianti che di rimorsi e che senso ha vivere se non si può amare?

Anche le scene erotiche rispecchiano questo stato di grazia. Sì, c’è la passione, l’ardore, il desiderio carnale. Ma il loro rapporto non è caratterizzato da sesso sudato e sporco, è un fare l’amore con lo sguardo perso negli occhi dell’altro, un assaporarsi lentamente, un momento magico in cui la voglia di appartenersi rafforza e cementa sempre di più il legame emotivo.

“Voglio regalarti il sogno. Perché posso farlo e perché sai, tu sai, cosa provo per te.”

Un sogno è qualcosa di effimero, inconsistente, che svanisce al nostro risveglio. Quello che ci ha regalato la Gallotti, invece, difficilmente sarà in grado di evaporare poiché un amore di questo genere è immortale.

Aggiungo una piccola nota dolente, ahimè.

Da lettrice questa storia la reputo indimenticabile, ma il ruolo che ricopro non mi permette di far finta di non vedere e ne devo tenere conto nella mia valutazione.

L’editing non è stato fatto proprio a regola d’arte: ci sono errori che io reputo veramente schiocchi perché dovuti a disattenzione e, Rossella, diciamocelo, le virgole non sono decisamente il tuo forte, lol.

Mi permetto di dare qualche consiglio a te e a tutte le giovani leve che vogliono intraprendere questa strada.

Il vostro romanzo è il vostro biglietto da visita ed è un vero peccato vedere storie così belle rovinate per errori che si possono tranquillamente evitare. Lasciate “decantare” la storia per qualche giorno: in questo modo vi sarà più facile individuare refusi, errori, ecc, anziché leggerla continuamente senza sosta. Leggete, leggete più che potete perché si impara anche in questo modo, non smettete mai di studiare, consultate testi di grammatica e, se proprio avete dubbi, affidatevi a dei professionisti qualificati (che è sempre la soluzione migliore, a mio avviso).

Finito il pippone da vecchia zia zitella, concludo in questo modo.

Nei ringraziamenti, l’autrice scrive che qualora non siano state versate lacrime ha sicuramente sbagliato qualcosa. Io ho pianto per due ore intere, quindi direi, che nel mio caso, ha pienamente raggiunto il suo scopo. Per chiunque abbia un briciolo di cuore, credo sia impossibile rimanere indifferenti.

Bene, Dame, io vi auguro buon viaggio e buona lettura!

Alla prossima,

Francesca

STORIA