Aveva lasciato il segno su di me, marchiandolo nel mio cuore arrugginito e a pezzi. Non sapevo perché stessi ancora combattendo. Giusto o sbagliato che fosse, era l’altra metà della mia anima che avevo sempre saputo mancava. E, al diavolo le conseguenze, l’avrei tenuta.

Titolo: Il Condannato

Autrice: A.Zavarelli

Editore: Grey Eagle Publications

Pubblicazione: 4 febbraio 2021

Serie: Sin City Salvation#2

Autoconclusivo

Serie:

1)Confessa. Recensione:

2)Il condannato

 

RECENSIONE

Care Dame, ritorno a parlarvi di un romanzo di A. Zavarelli, Il condannato, secondo capitolo della serie Sin City Salvation.

Se con Confessa l’autrice ci aveva portato in un mondo illusorio dove l’apparenza, come un’armatura, celava un animo devastato, qui ne Il Condannato solleva il sipario e ci mostra nella sua realtà più spietata cosa può essere il mondo, cosa possono diventare gli esseri umani, come possano distruggere in mille pezzi le vite di piccoli innocenti.

Questa è la storia di Birdie e Ace/Huck, questa è la storia di due adulti composti di milioni di piccole schegge che apparentemente appaiono ricomposte, ma i cui bordi taglienti giorno dopo giorno lacerano, strappano, feriscono.

C’è qualcosa che attira due anime distrutte, lacerate e danneggiate. C’è qualcosa negli occhi di chi ha visto, subìto e patito orrori indicibili.

Un’ombra in quegli occhi, riconoscibile solo da chi comprende. Perché ha versato lo stesso sangue e le stesse lacrime, perché ha visto strappata la stessa innocenza, perché ha perso la stessa umanità.

C’è qualcosa in Birdie e Ace di indistinguibile agli occhi dei più, ma non ai loro.

 

La verità era che mi ricordava il mio passato. Un passato che avevo cercato di dimenticare negli anni.

 

Abbiamo conosciuto ambedue i protagonisti già nel primo capitolo della serie e Birdie ci era stata presentata come la diciannovenne viziata e superficiale che vuole apparire.

…il mio cuore pulsava di energia nervosa. Il mio corpo si animava sempre prima di una truffa. Sebbene fosse nata per necessità, la scarica di adrenalina che seguiva ogni lavoro era un duro promemoria che ero ancora in vita. Non ero solo un sacco di ossa vuoto, contaminato dalla tragedia che marciva all’interno.

 

Senza nessun problema al mondo se non possedere tutte quelle cose materiali che le sono mancate nella sua breve esistenza, senza nessun legame affettivo se non quello con la sorella. Apparentemente non ha nessuno scopo tranne vivere alla giornata e approfittare della sua avvenenza sensuale per attrarre uomini da depredare e truffare senza nessun rimorso, senza nessuna pietà. Ma è tutto qui o Birdie cerca di liberarsi del suo passato?

 

Per anni si era sacrificata per proteggermi. Ora era il mio turno.

Avevo bisogno di guadagnare un mucchio di soldi, e dovevo farlo in fretta.

 

Da quando la sorella Gypsy vive con il marito Lucian, Birdie sembra uscita dal suo radar, lontana da Las Vegas, ma tante sono le bugie che nell’ultimo anno si sono accumulate, e la paura di Gypsy di vedere finire la sorella in guai ben più temibili di quelli rappresentati dalla legge, la portano ad affidarla, perché la protegga, all’amico tuttofare di Lucian: Ace.

 

Quando alzai lo sguardo, scoprii che il muro che mi bloccava la strada in realtà era un uomo. … Era un carro armato.

…finalmente inclinai la testa per esaminare il suo viso. Per una frazione di secondo, non riuscii a respirare.  Quando i suoi occhi color whisky trafissero i miei, tutto il resto scomparve.

Quegli occhi dorati avevano infestato i miei sogni per anni. …qualcuno che non conoscevo, ma di cui avevo percepito la presenza nel profondo della mia incoscienza.

…dentro di me, quell’incontro mi sembrò fatale, anche se non riuscivo a capire perché.

 

Ace, il silenzioso e riservato biker barbuto.

Ace che da un anno tiene d’occhio per conto di Lucian la sua viziata cognatina, lui che giorno dopo giorno cade vittima del suo fascino.

Birdie diventa un’ossessione, gli striscia sottopelle portandolo a bramare la conoscenza di ogni più piccolo dettaglio che la riguardi: presente e passato. Detta così sembrerebbe l’operato di uno stalker, ma non c’è niente di più errato. Birdie diventerà una necessità come l’aria per respirare. Sarà quella fiammella che gli permetterà di provare sensazioni ed emozioni che mai si era permesso di desiderare, Birdie accende contro ogni sua volontà qualcosa che si è sempre negato: la speranza.

 

…era diventata la mia nuova dipendenza. Pedinarla, osservarla… queste erano le uniche cose che mi facessero sentire meglio dei miei impulsi distruttivi.

Rendeva la mia testa una zona di guerra di sensazioni.

Ace è un uomo apparentemente forte, invincibile, indistruttibile: ancora una volta tutta apparenza.

Come Birdie la sua infanzia è stata violata, annullata, ammorbata, distrutta dalla malvagità degli uomini.

Il suo immenso corpo cela un animo ferito, ridotto al silenzio, convinto di non meritare amore, di essere portatore del male. Ciò che ha avuto e che ha cercato fino a Birdie è stato solo dolore, certo di meritare solo quello.

 

Gettai il coltello da parte, e guardai il mio riflesso nello specchio.

…non provavo più soddisfazione in quel dolore. Qualcosa era cambiato in me, quando avevo visto Birdie per la prima volta.

 

Un’anima che a trentadue anni ha paura di relazionarsi con la donna che come un tornado sconvolgerà tutta la sua vita, scatenerà in lui un istinto di protezione primordiale, abbatterà quella corazza fatta di silenzi e dolore che fino ad allora lo aveva protetto dal mondo. Una piccola donna che incendierà il suo corpo con una passione bruciante, incontenibile, mai provata prima.

 

Maledetta Birdie Blue. Immagini di lei mi attraversarono la mente come ragnatele, annebbiando la mia concentrazione e aumentando la frustrazione.

Qualcosa in questa ragazza riusciva a provocarmi fino all’ultimo nervo.

 

Ma Birdie è tutta un’altra storia, con Birdie è tutta un’altra storia.

Obbligata a vivere con il grande orso barbuto, la Birdie dispettosa e infastidita vuole fuggire da lui a tutti i costi, ma la ragazzina ferita e arrabbiata brama il calore e la dolcezza di quest’uomo.

Birdie è una figura esplicitamente dicotomica: una faccia è quella della giovane che lotta costantemente contro i suoi demoni, contro il suo passato, contro la sua rabbia. Che scalcia e strepita perché vuole uscire dal suo baratro personale da sola con le sue sole forze. E poi c’è l’altra Birdie, quella che per la prima volta in un uomo riconosce un porto sicuro, che sente la protezione e il conforto che quelle forti braccia le sanno donare e non il tocco viscido e nauseante.

Finalmente prova il desiderio di essere accarezzata dalle mani di un uomo, mani grandi e rozze, armi contro il nemico eppure gentili e delicate, quasi riverenti, su Birdie.

 

Sotto l’intensità del suo sguardo, sentii disintegrarsi l’armatura che mi ero tanto sforzata di costruire.

Gli uomini erano giocattoli.

Non mi facevano provare niente. Non suscitavano reazioni fisiche dentro di me. Ma quello sì.

 

Lei vede Ace, le sue cicatrici esterne ed interne: lo riconosce, lo comprende e lo accetta.

 

Volevo ripararlo. Volevo guarirlo. Ma non con il dolore di cui pensava di aver bisogno. Ciò di cui aveva davvero bisogno era l’amore, ma come potevo mostrarglielo, se non lo conoscevo nemmeno io?

 

Cerca di aprirsi a lui, cerca di farlo entrare, ma il passato nella mente di Birdie porta vergogna e paura.

 

Era una vergogna profondamente radicata nella fibra stessa del mio essere, …

Il mio corpo era mio adesso. Apparteneva a me e solo a me.

 

E se Ace non la guardasse più con gli stessi occhi? E se non la volesse più con sé?

Lui che per Birdie affronterebbe le fiamme dell’inferno, che per quanto abbia lottato per tenerla a distanza non riesce più a respirare senza saperla al sicuro. Lei gli è entrata sottopelle, lo ha stordito con il suo chiacchiericcio, lo ha irretito con i suoi sguardi e con il suo corpo sensuale; ha invaso il suo cervello, ha ottenebrato i suoi sensi… e ha iniziato a vivere.

Un romanzo, Il condannato, dove le emozioni sono la trama e l’ordito su cui si fonda tutto l’intreccio della storia. È un concentrato di rabbia, dolore, tradimento, passione, paura, vergogna e amore.

Amore che nasce, si sviluppa e avviluppa Ace e Birdie come quelle piante infestanti che nessuno vuole, che tutti vorrebbero sradicare e che poi invece producono i fiori più belli.

Una storia sofferta, ricca di pathos, con un susseguirsi di rivelazioni e colpi di scena, degna di un suspense, ma al contempo intriso di amore viscerale, carnale, passionale.

L’autrice con questo romanzo mi ha letteralmente tramortita e sconvolta. Non si può non empatizzare con ambedue i protagonisti, non si può non provare dolore leggendo del loro passato. La pena e la rabbia sono una costante durante la lettura come tanta è l’ansia per il loro destino. Una mano lenitiva scende ad alleggerire il nostro cuore quando leggiamo prima della passione e poi dell’amore che sboccia e deflagra intorno a loro.

 

…il suo respiro soffiava sulle mie labbra. “Birdie.” La sua voce era rauca, turbata …

Senza preavviso, si chinò e mi sfiorò le labbra con le sue, facendomi sussultare il cuore, quando emise un profondo sospiro lamentoso.

Era il mio primo vero bacio, e mi sentivo fottutamente drogata.

***

Potevo ancora respirarla, sentirla sulle mie labbra e avevo ancora voglia di prenderla. Non riuscivo nemmeno a capire come fosse successo, …

Non avevo mai baciato una donna. Non sapevo che cazzo stessi facendo, ma non appena le mie labbra sfiorarono le sue, non importò un assaggio e mi sentii rapito.

“Huck” mormorò sulle mie labbra.

“Dimmi” ordinai, inesorabile nella mia presa sul suo corpo. Lei sospirò, mentre i suoi occhi trovavano i miei. “Voglio che tu sia il primo. Il primo uomo che scelgo.”

 

Con la sua prosa semplice e diretta, grazie ai pov alternati, ci racconta l’oggi e il passato di Ace e Birdie senza edulcorare, senza velare le parole, mostrandoci la cruda e crudele realtà dell’abuso. Ci descrive i danni e i traumi psicologici oltre che fisici che segneranno per sempre Ace e Birdie ma al contempo ci mostra come si possa rinascere da questa devastazione grazie all’amore. Come queste due anime ferite e in fuga da se stessi abbiano trovato il coraggio di aggrapparsi l’un l’altra per combattere e vincere ogni ostacolo che il passato riporta a galla.

Una storia toccante e devastante in alcuni punti, adrenalinica in altri. Una corsa contro il tempo, una lotta contro il male, contro la depravazione più assoluta.

Si può ritornare a vivere, si può tornare a respirare, si può imparare ad amare anche se nessuno mai glielo ha insegnato. Perché Ace e Birdie si sono visti e si sono amati.

 

Un giorno, tutto sarà perfetto.

 

Ancora una volta mi ritrovo a esprimere un commento non positivo sull’uso di alcune parole non contestualizzate alla caratterizzazione dei personaggi e all’ambientazione storica del romanzo, essendo un contemporaneo. Questo, nonostante il contenuto sia di ottimo livello, mi porta a non poter dare una valutazione piena ed è un vero peccato perché il romanzo merita tantissimo.

Alla prossima,

Giusi

STORIA

 

 

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