Salve Harem, oggi vi parlo de Il prezzo dell’assoluzione, romanzo autoconclusivo di Kate McCarthy. Venite a scoprire cosa ne penso.

Titolo: Il prezzo dell’assoluzione

Autrice: Kate McCarthy

Edizione: Triskell Edizioni

Pubblicazione: 23 gennaio 2021

Genere: Military romance

 

SINOSSI

Lei è un soccorritore militare.

Lui è nel SAS (Servizio Aereo Speciale), ed è il suo migliore amico.

Non avrebbero dovuto innamorarsi.

A quindici anni, Jamie Murphy si ritrova distrutta e sola, convinta di non aver bisogno di nessuno.

Finché non ne ha bisogno.

Orso è il ragazzo al di là della staccionata, l’unico che era lì per lei quando non c’era nessun altro.

Finché non c’è più.

Rimasta senza niente, Jamie si arruola nell’esercito nella speranza che ciò le dia uno scopo. L’ultima cosa che si aspetta è che il migliore amico del passato ricompaia sulle pianure polverose di un Paese devastato dalla guerra. Non più il ragazzo che conosceva una volta, adesso Orso è un uomo: grande, barbuto, e membro del SAS, una delle squadre speciali dell’esercito.

Presto Jamie si trova a combattere non solo contro i nemici, ma contro i propri sentimenti per un uomo che già una volta l’ha lasciata. Può rischiare di perderlo un’altra volta?

 

RECENSIONE

 

A soli quindici anni, Jamie si ritrova orfana e senza nessuno su cui poter contare. È sempre stata una combattente, come era solito dirle il suo papà, un ex campione MMA, ma da quando lui è volato in cielo, Jamie non ha più la forza di lottare.

Viene presa in affido da una donna che seppur gentile, è incapace di darle amore e un po’ di calore umano. Ed è in un momento così terribile della sua giovane vita che conosce un ragazzo della sua età a cui lei affibbia il soprannome di Orso per la sua corporatura imponente. In realtà, Jamie non vede mai Orso da vicino, ma gli parla e ne intravede le fattezze attraverso una staccionata che separa le loro case.

Quel recinto di legno è una sorta di protezione per Jamie, perché le garantisce la privacy di cui ha bisogno, permettendole di abbandonarsi ai ricordi e leccarsi le ferite, ma allo stesso tempo è il luogo che segna la nascita della sua amicizia con Orso.

«Non piangere, Piccola Guerriera.» Per qualche ragione è come se Orso fosse tutto ciò che ho al mondo adesso, il che è stupido, perché lui è solo un ragazzo qualsiasi dall’altra parte della staccionata che non sa niente di me, come io non so niente di lui. So solo che, quando lo spingo via, lui non se ne va, e sembra un’ancora di salvezza. Mi bruciano gli occhi per il caldo. «Non piangere, Piccola Guerriera.»

Nonostante Jamie sia restia ai rapporti umani, Orso è paziente con lei, la sprona a combattere, a cercare la propria strada e piano piano la ragazza si confida con lui.

Pur parlando attraverso una staccionata, senza vedersi mai, tra loro si instaura un legame profondo che segnerà le scelte future di Jamie, dopo l’abbandono improvviso di Orso.

Il ragazzo lascia nella sua “Piccola Guerriera” una punta di amarezza e delusione, ma anche la determinazione necessaria per andare avanti con la sua vita e tracciare un nuovo percorso.

Seguendo le orme di Orso, a diciotto anni Jamie si arruola nell’esercito. Sopravvivere in un mondo maschilista come quello militare è una prova dura, difficile, per una donna. Ma Jamie sa distinguersi e dimostrare il suo valore diventando soccorritore militare.

Durante gli anni di servizio Jamie si concentra sulla propria professione, sottoponendo se stessa a un duro sforzo fisico e psicologico. È come se volesse dimostrare a se stessa di valere qualcosa, mettendosi sempre alla prova, spingendosi continuamente oltre i limiti.

La missione in Afghanistan è una tappa importantissima per Jamie, perché la mette di fronte alla morte, agli orrori della guerra, alla caducità della vita. In questa zona di guerra, Jamie si scopre umana, vulnerabile, fragile, dopo anni passati a castigarsi, a imporsi di essere fredda, dura, inafferrabile.

Ho tolto una vita la scorsa notte. Forse due. In qualche modo sembra peggio non sapere il numero esatto. Ho sempre pensato che sarebbe andata bene finché fosse stato per difendere la mia vita o quella degli altri. Le basi della sopravvivenza. Eppure, provo… esaltazione per essere viva. E mi sento forte. E nauseata. Perché sembra anche sbagliato. Totalmente, indicibilmente sbagliato.

Qualcosa che non ti lascia indifferente quando ti tocca, ma che ti segna in maniera indelebile, siano le cicatrici fisiche o invisibili ad occhio nudo ma che ogni giorno, dopo giorno ti smembrano l’anima.

 

Quel cuore che ha cercato di mettere sotto chiave dopo la morte del padre e l’abbandono improvviso di Orso, torna a sanguinare per Arash, un orfano di guerra, e a battere prima per Jake e poi per Kyle.

Quest’ultimo sarà colui che assesterà il colpo finale alla sua corazza, mettendo Jamie di fronte all’evidenza che per troppi anni ha fatto finta di non vedere.

Non puoi correre più veloce dei ricordi. Non quando sono dentro di te.

Anche Kyle è un militare con un bagaglio pesante sulle spalle, ma contrariamente a Jamie, non si chiude in se stesso, ha fame di vita e voglia di riprendersi tutto ciò che essa gli ha tolto.

Kyle è uno tsunami dalla forza dirompente che travolge e inonda il piccolo porto sicuro che Jamie si è costruita nel corso degli anni. Egli fa a pezzi le sue piccole certezze e convinzioni, e distrugge poco a poco la sua corazza lasciandola scoperta di fronte alla nuda e cruda verità che per tanto tempo Jamie ha fatto finta di non vedere.

Lui sembra tutto ciò che non avevo mai saputo di volere.

Kyle farà emergere la nuova Jamie, una donna dalla tempra forte e resiliente, che dovrà imparare in primis a perdonare se stessa e a lasciare andare il passato per potersi aprire al futuro.

Dopo la parentesi poco felice de Il Biker e la Ladra, con questo romanzo ho ritrovato la Kate McCarthy che adoro; quella delle storie emozionanti e ricche di angst in cui è dato grande spazio all’introspezione psicologica dei personaggi.

L’autrice scava a fondo nella vita, nella psiche dei protagonisti mostrandoceli a tutto tondo, con i loro pregi e le loro debolezze. Nonostante Jamie abbia scelto un mestiere tosto, prettamente maschile, con l’intento di costruirsi un’armatura, alla fine i suoi nodi emotivi vengono al pettine. È una ragazza che ha sofferto molto, porta sulle spalle il peso del suo passato che continua a condizionare irrimediabilmente ogni sua scelta.

Kyle è il suo opposto, non si chiude in se stesso ma trova sempre il modo per esternare ciò che ha dentro. Anche lui è un personaggio complesso, dalle mille sfaccettature, tenero e forte, tenace e remissivo, orgoglioso e ostinato ma pronto a rinunciare a tutto per amore.

Il bisogno che ho di lei è palpabile. Lo sento nel respiro che spinge dietro le mie labbra. Nel sangue che pulsa. Negli occhi che bruciano e nel cuore che batte all’impazzata.

Jamie e Kyle sono circondati da personaggi secondari funzionali alla storia: Erin e Wood, i suoi migliori amici, Fin e Ryan e l’amatissimo Jake. Quest’ultimo mi ha spezzato il cuore, capirete poi il perché.

Con Il prezzo dell’assoluzione, Kate Mc Carthy si conferma una delle autrici più brave del panorama romance internazionale, capace di costruire delle storie emozionanti e ricche di pathos che offrono parecchi spunti di riflessione sull’amore e i grandi temi della vita. Questo libro vi farà piangere, sorridere, riflettere; è un inno alla vita che va sempre amata e vissuta nonostante le difficoltà e i dolori.

Alla prossima,

Vanilla

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