TITOLO: Il primo istante con te

AUTORE: Jamie McGuire

EDITORE: Garzanti Libri

DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 marzo 2019

PAGINE: 419

PREZZO: € 9,99 (ebook) – € 15,21 (copertina rigida)

 

 

 

 

 

Salve, Dame! Ho letto per voi “Il primo istante con te”, di Jamie McGuire.

Volete sapere cosa ne penso?

E allora venite con me!

 

SINOSSI

La prima volta che Elliott si accorge di Catherine è solo un ragazzino. Seduto su un albero nel giardino degli zii, si diverte a scattare fotografie, quando l’obiettivo inquadra un viso dolce e due grandi occhi verdi. Occhi profondi, nei quali intravede l’ombra di una solitudine che vorrebbe scacciare. Ma non sa come. Finché, in un torrido pomeriggio d’estate, trova il coraggio di avvicinare la ragazzina cui non ha smesso di pensare neanche per un secondo. Catherine è sorpresa e diffidente: non crede di potersi fidare di quello sconosciuto, spettinato e un po’ sulle nuvole. Ma, con fare affettuoso e comprensivo, Elliott riesce a ritagliarsi un posto nel suo cuore e a regalarle il primo amore: uno di quelli di cui non si può fare a meno, ma che, a volte, sono destinati a non durare nel tempo. Perché proprio nel momento in cui Catherine affronta il periodo più difficile della sua vita, Elliott è costretto ad andarsene e a lasciarla sola. Da allora sono passati anni e Catherine non ha fatto altro che chiudersi in sé stessa, pensando di riuscire a proteggersi dalle delusioni che ha affrontato senza il sostegno di nessuno, nemmeno della madre, assente e distaccata. E quando Elliott decide di tornare per rimediare agli errori commessi, lei non sembra disposta a perdonarlo: entrambi sono cambiati, poco rimane dei due ragazzini che timidamente si tenevano per mano. Eppure una scintilla del vecchio legame resiste ancora, pronta a riaccendersi se solo Catherine riuscisse a fidarsi di nuovo. Ma questo significherebbe rivelare il suo più grande segreto, che, rimasto al sicuro tra le mura di casa, potrebbe distruggere l’unica possibilità che le resta di essere felice.

 

RECENSIONE

Quando l’unica cosa importante è arrivare a domani, non conta l’età, conta solo quello che bisogna fare.

Ieri mattina pioveva, tanto.

Ero seduta alla mia scrivania e, per un po’, ho guardato la pioggia battere sul vetro della finestra.

In particolare, ho concentrato la mia attenzione su una macchia.

Era piccola, quasi minuscola, eppure le gocce non riuscivano a intaccarla.

Poi, piano piano, le tenaci gocce hanno iniziato a cancellarla.

Poco dopo, la macchia era sparita ed è lì che ho iniziato a riflettere su quanto sarebbe bello avere, in vita, una goccia di pioggia in grado di cancellare le brutture che ci circondano.

Catherine e Elliott sono due ragazzini.

Sono soli, troppo maturi per la loro età: hanno lo sguardo di chi ne ha viste troppe, l’animo di chi ha subito tanto.

Eppure, non appena si incontrano, si donano l’uno all’altra. Si aprono, chi prima e chi dopo, si fanno conoscere.

 

Lui non era strambo, era differente, e mi aveva trovato. E al momento mi piaceva il fatto di non sentirmi persa.

 

Sanno entrambi che la vita non è una favola, non la loro, almeno.

Tutto quello che hanno lo devono difendere con le unghie e coi denti, e non parlo di beni materiali.

Elliott e Catherine non vogliono vestiti o cd come tutti i loro compagni; Elliott e Catherine sono in cerca di amore, di abbracci, di carezze e, quando capiscono che finalmente non sono più soli, il destino gioca loro uno scherzo crudele.

 

L’odio rendeva più semplice la solitudine.

 

Anni di solitudine, di dolore.

Anni di abbracci negati, di baci inesistenti.

E quando Elliott torna da Catherine, la vita non è più la stessa. Catherine non è più la stessa.

Catherine custodisce un segreto troppo grande per lei.

Un segreto che condiziona la sua vita, che la annichilisce, che la spaventa, ma che deve rimanere tale.

 

La paura è una bestia ingestibile.

 

Quando si è soli, quando il buio ha ormai avvolto ogni tuo respiro, non puoi fare altro che cercare altra solitudine: non puoi rischiare di coinvolgere altre persone, non puoi rischiare di svelare troppo.

Ed è proprio quello che Catherine è costretta a fare: allontana Elliott, cerca di non farlo avvicinare per paura di non essere capace di mentire a colui che è il suo sole, la sua luce.

 

Volere qualcosa che non potevo avere era troppo doloroso, perciò avevo scelto di non volerla.

 

Ma Elliott lotta, come una bestia feroce a cui viene sottratto un succulento pasto dopo giorni di digiuno.

Catherine rappresenta il suo tutto, e lui si è stancato di avere solo le briciole.

 

«Lasciami sola.»

«Guardati attorno. Lo sei già.»

Lui la vuole, e fa di tutto per instillarle fiducia, per farle capire quanto grande è il suo sentimento per lei, quanto sia importante e prezioso il legame che li unisce.

Prese la macchina fotografica ma mi nascosi il volto.

 «No!»

 «Quando ti rifiuti è peggio!»

«È che non mi piace. Ti prego, smettila.»

 Elliott lasciò la macchina fotografica che gli restò appoggiata al petto.

 «È strano.»

 «Be’, suppongo allora di essere strana.»

«No, è solo che… è come se il sole al tramonto non desiderasse essere così bello.»

 Catherine, una rosa che crede di essere un filo di erba.

Elliott, un diamante grezzo che crede di essere un sasso.

Immaginai che quelli alle mie spalle si stessero chiedendo cosa vedesse in me che loro non vedevano. Eppure nel momento in cui il suo sguardo incontrò il mio nulla di tutto ciò contava. Avremmo anche potuto essere sulla riva di Deep Creek, seduti a giocherellare con l’erba e a fingere di non avere una voglia disperata di tenerci per mano. In quel momento il dolore e la rabbia a cui mi ero aggrappata svanirono.

 

Dame, se avete in mente la McGuire di Travis e Pidge… beh, dimenticatela.

Questa, è una storia in cui le vicende si inanellano sornione, in cui nulla è casuale, anche se all’apparenza così può sembrare.

Ogni istante è prezioso ai fini della trama, ogni frase letta, alla fine, assumerà connotazioni e significati diversi.

L’Autrice mi ha davvero lasciato a bocca aperta, con questo libro. La grazia e la bravura con cui ha scritto questa trama che da classico Young Adult si trasforma quasi in un thriller mi hanno completamente annichilito.

Ho divorato questa storia, mi sono letteralmente buttata a capofitto fra le pagine, assorbendo stati d’animo, vivendo angosce, desiderando una carezza.

Ho amato il modo in cui la Mc Guire ha caratterizzato tutti i protagonisti, rendendoli vividi, reali; i loro pregi, ma anche i loro difetti, ci condizionano, ci piegano e ci costringono a osservare il loro mondo con i loro occhi.

 

Cadere è facile. Difficile è rialzarsi.

 

Amerete Elliott e, probabilmente, odierete Catherine per gran parte del libro, ma credetemi: la chiave di volta vi sarà sbattuta in faccia solo alla fine, quando leggerete col cuore a mille e tornerete indietro per leggere di nuovo, sicure di aver tralasciato qualche paragrafo.

Avviso per i consumatori: non è così.

Sarete sballottate e tutte le vostre congetture saranno spazzate via con poche, secche, dure parole.

Dame, se amate le storie adrenaliniche, se adorate cercare di capire “chi e dove”, se avete coronarie in ottimo stato, dovete leggerlo.

E ricordatevi: un segreto è tale finché non viene svelato. Dopo, diventa un problema.

Alla prossima,

Laura

«Per tutto questo tempo ho sempre pensato che ti avrei perso.» L’ombra di un sorriso mi affiorò sulle labbra. «Però hai combattuto lo stesso per me.»

STORIA