lei era il suo talismano contro l’oscurità

TITOLO: INCANTESIMO SCOZZESE
AUTRICI: Pamela Boiocchi & Michela Piazza
GENERE: Regency romance
DATA DI USCITA: 30 NOVEMBRE 2022
Le Complicanze del Cuore
Incantesimo Scozzese
Il Gelsomino di Leeds
Inganno d’Onore
Il Ribelle d’Irlanda
Wingen – Fuoco Ribelle
Le Catene del Destino
Il Lord delle Brughiere
Un mostro sanguinario o un eroe di guerra?
Voci discordanti circolano sul conto di Sir William MacDonell, di ritorno a Londra dopo la vittoria contro Napoleone.
Sono in molti, in società, a negargli il saluto. Ancora di più sono quelli intenti a bisbigliare al passaggio del gigante scozzese dalle spalle larghe e dagli occhi tempestosi.
Lady Rosemary non presta fede ai pettegolezzi. Non vuole credere che la fidanzata di William si sia davvero tolta la vita pur di non sposarlo.
Lei deve tutto a MacDonell: non ha forse salvato la vita del suo amato fratello?
E poi Rosemary vede sempre il bene negli altri. È come una rosa: pura e innocente.
Ma è pronta a diventare sua moglie, dato che lui la pretende come pagamento del debito di gratitudine che la famiglia ha nei suoi confronti?
Ha abbastanza fede per seguirlo in un isolato castello nelle Highlands?
Certo. Perché MacDonell non ha fatto i conti con le spine della sua rosa inglese. E non sa ancora cosa stia tramando la dolce Rosemary nel giardino d’inverno in cui nessuno può entrare.

Riprendendo la similitudine utilizzata al momento di parlare della Collection e del romanzo Le complicanze del cuore, passiamo dunque a parlare di Incantesimo scozzese. La danza deliziosa e elegante del cotillon termina e lascia spazio a una indiavolata Scottish reel.

Il secondo appuntamento con La Confraternita dei Leoni è una contredanse letteraria. C’è l’energia, l’ impulsività e la passione istintiva di una danza folk, come una emozione che affonda le radici in una terra aspra e selvaggia, fiera e incantevole. Proprio come i protagonisti del romanzo. Una contredanse dicevamo, perché è scontro, conflitto, opposizione, scintille e passione.

Da una parte un lord indomito con lo sguardo burrascoso, avvolto dal mistero e dal potente fascino virile, dall’altra una lady dalla bellezza spontanea e irreale, una creatura che appartiene più alla Terra che ai salotti del ton.

Una storia di passioni che riflette anche nella sua costruzione una sorta di contrapposizione, avremo infatti un netto cambio repentino di atmosfera, di toni e di colori nel momento di una svolta narrativa che porterà i personaggi a cambiare ambientazione, abbandonando la Londra degli scandali, dei pettegolezzi e della vita mondana, per raggiungere gli spazi sterminati e gli incredibili paesaggi, selvaggi e suggestivi, della Scozia, dove boschi incantati e scogliere frastagliate si stagliano contro il verde sconfinato delle Highlands e i suoi arcobaleni improvvisi, divenendo scrigni di leggende e superstizioni. Così come i castelli diroccati, tra il fragore delle onde dell’oceano che ruggiscono senza coprire il suono possente delle bagpipes, dove è possibile smarrire il senso del tempo e sentirsi un tutt’uno con la Natura.

Un nome rovinato, un castello mezzo diroccato e un cuore ancora più malandato.

William MacDonell. Eroe di guerra ormai in declino, un uomo ferito, un’ombra del travolgente e spudorato Leone conosciuto nei precedenti volumi, che ha perso il sorriso, circondato da un sinistro magnetismo, da pettegolezzi insidiosi, sospetti velenosi e maldicenze odiose. Può fare affidamento solo su pochi affetti fraterni. È un eroe di guerra ma ha sacrificato troppo di sé per respingere Napoleone durante l’assedio di Hougoumont. La guerra ha preteso un pegno altissimo per la vittoria: vita per una vita. Ha perso l’onore, l’ amore e la speranza. Ritorna dal fronte come un burbero e spigoloso mostro sanguinario, circondato da fantasmi e inquietudini. Ha guadagnato la vittoria, la fama e la gratitudine eterna di Lord Robert Langdale, conte di Doncaster, grazie anche all’intervento di una giovane e travolgente fanciulla, che gli aveva donato un prezioso talismano…

«La Scozia non è affatto incantevole. D’inverno è spazzata da venti e improvvise tempeste di neve, ma resta mutevole e imprevedibile tutto l’anno. È selvaggia e aspra, poco adatta agli spiriti deboli.»

Lady Rosemary non sembrò turbata da quella descrizione. Anzi, la vide sollevare un angolo delle labbra ben disegnate in quello che aveva tutta l’aria di essere un accenno di sorriso. «Come voi, dunque.»

William inarcò un sopracciglio. Lo aveva detto sul serio?

Lady Rosemary, sorella di Langdale, conosciuta nell’Antefatto, è un soffio vitale, vibra di di energia come autentica forza della natura, poiché in lei brilla qualcosa di magico e di imprevedibile, irrazionale. È giovanissima ma non sprovveduta, piuttosto si rivela una creatura che sembra venire dal mondo dei boschi e del vento che soffia libero tra i suoi capelli lunghi da fata e porta pensieri meravigliosi e pericolosi. Rosemary è una creatura che non sa tenere a freno la lingua o la sua voglia di vivere, è curiosa del mondo e delle persone. In lei c’è una scintilla preziosa, che si accende fin dal primo incontro, sconveniente e rocambolesco, con William. 

Tenebre e sangue. Era stato tutto così surreale da sembrare un sogno, anzi un incubo.

«Andate, ora. E state attento all’oscurità, non permettete che vi prenda.» Parole assurde, ma pronunciate in tono così dolce…

William è un uomo schiacciato dai rimorsi e dai ricordi, oppresso, che si perde nei giorni sempre uguali, cercando sollievo solo nella solitudine delle sue terre, a Glengarry. Arriverà  a provocare e ricattare il suo amico più caro, con una mossa disperata, forse inconsciamente per catturare quella forza che emana Rosemary, per cogliere in questa giovane creatura quella scintilla vitale che lui ormai ha perduto sui campi di battaglia, tra polvere e fango, lì dove solo un talismano e il ricordo di quella creatura innocente lo hanno mantenuto in vita.

«L’inferno non è un luogo, ma un sentimento. È il tormento che continuate a infliggervi.» Gli prese il viso tra le piccole mani. Erano fresche. «Insieme potremmo trasformarlo in luce.»

Qui il romanzo smette la sua veste regency. Cambia lo scenario, cambiano il tono e anche il registro, abbiamo una accelerazione brusca degli eventi. 

Un matrimonio estorto con il ricatto che nasconde già un sentimento pronto a sbocciare, come un seme piantato all’epoca del ballo della duchessa di Richmond e poi lasciato dormiente nella terra, pronto a germogliare. In un cuore arido come quello di William.

Le coste frastagliate del maniero che accolgono la giovane Rosemary e il suo proprietario ombroso non sono propriamente terreno fertile per questo sentimento, ma gli arcobaleni più belli arrivano sempre dopo gli acquazzoni più impietosi

Una mattinata nebbiosa può sempre diventare una limpida giornata.

La giovane rosa inglese dovrà difendere se stessa, la propria dignità e la forte, determinata personalità. La sua unicità, direi. Lo farà mettendo radici in questa terra dalla bellezza selvaggia, imparando a crescere in un luogo ostile eppure sorprendente, ci riuscirà solo conquistando la fiducia del suo sposo. Donando se stessa. Al di là dei segreti e della diffidenza. Superando la corazza del suo Highlander.

Cardo e rosa, spine e salvezza.

Il vero incantesimo dell’amore.

lei era il suo talismano contro l’oscurità

 

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Due personaggi incisivi, un protagonista più tradizionale, lievemente bidimensionale, pronto tuttavia a infiammare le lettrici, e una eroina anticonformista ricercata, originale, che, come nel volume precedente della Collection, è rivoluzionaria in modo credibile con il suo essere innovativa nell’ambito del possibile, in quelle strette maglie della società inglese di XIX secolo.

Ambientazione scozzese, con il sostrato folk e culturale convincente, così come quella londinese preziosa e mondana. Nella costruzione della trama ci sono alcuni meccanismi netti, espedienti per riavviare il ritmo della trama e scongiurare stalli, che risultano prevedibili ma funzionano negli ingranaggi della storia, sebbene si perda fluidità narrativa.  

Il filone cameratesco della Confraternita prosegue in modo convincente e piacevole, il rapporto con Rock è godibilissimo per la  complicità testosteronica, così come quello con Fairfax, interessante personaggio che aspettiamo di conoscere al più presto e che abbiamo imparato a apprezzare anche grazie al suo coinvolgimento in interessi davvero stimolanti e inebrianti del protagonista (affrontati in modo puntuale e affascinante). Anche la stretta corrispondenza della protagonista è un ottimo espediente per introdurci le vicende tormentate e misteriosissime del prossimo appuntamento con la Collection; per non parlare del gancio narrativo con Lady Ana dall’Antefatto.

Una storia di passione, in cui i personaggi hanno forza vitale che è puro istinto, quasi fossero un tutt’uno con la terra e con i suoi doni. William appartiene alla sua terra e alla sua gente e così la sua sposa che ne diverrà veramente protettrice, come una creatura magica appena giunta da Fairy Glen. Insieme, fidandosi, supereranno qualsiasi diffidenza e timore, facendo germogliare un sentimento forte, nobile, in grado di guarire ogni male.

E questo è il vero incantesimo, un Incantesimo Scozzese 

Saffron

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ARC courtesy of the authors in exchange for an honest review

La Confraternita dei Leoni – Le complicanze del cuore di Barbara Riboni