Cari amici delle Spezie oggi vi parlo di un libro che mi ha conquistata: “Trentatré” di Mirya. 

 

 

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Titolo: Trentatré

                                          Autrice: Mirya

                                   Editore: Auto pubblicato

                    Data di pubblicazione: 15 Novembre 2014

                    Formato: ebook,ma a breve è prevista l’uscita della

                                          versione cartacea

                                           Genere: Fantasy

 

 

SINOSSI

Trentatré sono i giorni che Dio Si impegna a trascorrere sulla terra, senza i Suoi poteri, prima che Suo Figlio acconsenta ad aiutarLo nell’Apocalisse; ma scopre subito che l’umanità è un abito scomodo da indossare. Trentatré sono i giorni di cui Grace dispone per persuadere quel vecchio pazzo convinto di essere Dio che l’universo non deve finire; ma c’è un asino dagli occhi azzurri a complicarle la vita e a lei non resta che cercare di trasformarlo in un unicorno rosa. Trentatré sono i giorni in cui Michele deve affrontare i suoi demoni, per liberarsi del marchio di Caino e imparare di nuovo ad avere fiducia; ma c’è una rossa intenzionata a combattere contro di lui che invece forse potrebbe combattere al suo fianco. Trentatré sono i giorni necessari a cambiare per sempre le vite del vecchio Giò, di Amir, di Juliette e di tutti coloro che ruotano attorno allo stesso locale, quel locale che in fondo può assomigliare ad una casa, come loro in fondo possono assomigliare ad una famiglia. Perché la fortuna non è positiva né negativa, le cose migliori accadono per caso e il mondo è pieno di incastri.

 

RECENSIONE

A quanti di noi è capitato almeno una volta nella vita di voler parlare con Dio per chiedergli il motivo della violenza e di tutte le brutture del mondo?

Quante volte, dovendo affrontare un lutto, una malattia o un rovescio di fortuna, abbiamo alzato gli occhi al cielo per dirgli: <<perché proprio a me?>>

A queste domande cercherà di rispondere Dio ( soprannominato D. nel libro) che trascorrerà sulla terra trentatré giorni,senza poteri,prima che Gesù lo aiuti nell’Apocalisse.

D. si reincarna in un vecchietto; è solo,spaesato, riesce a malapena a camminare ed è in queste condizioni che lo trova Grace.

Grace Speranza è una bella ragazza dai capelli rossi. E’ dolce,gentile e  sempre pronta ad aiutare il prossimo nonostante la vita non sia stata magnanima con lei. Ella ha un sogno: diventare una scrittrice.

Il giorno in cui incontra per la prima volta D. si sta recando ad un appuntamento con una CE; Grace ha fretta ma quel vecchietto suscita in lei pietà perciò lo porta al Fortuna,locale di proprietà dell’affascinante  Michele.

Questi è burbero,schivo, diffidente e naviga  in cattive acque finanziarie,perciò è restio a dare ospitalità ai due sconosciuti, ma Grace,che deve presentarsi ad un colloquio con l’editore,lascia D. al locale e se ne va.

Il colloquio purtroppo non ha buon esito:il romanzo è bocciato in quanto poco realistico.Esso descrive un mondo di “unicorni rosa” mentre la realtà in cui viviamo è un “ecosistema di asini”.

Ma il  colloquio andato male anziché demoralizzarla  la spinge all’azione:

<<Proverò a vivere in questo ecosistema  d’asini e li trasformerò tutti in unicorni rosa>>

E quale migliore posto per fare esperienza  se non il locale di Michele?

Con la scusa di dare un’occhiata a D. Grace diventa cameriera.

Tanto è solare Grace quanto Michele è cupo e diffidente. La vita lo ha preso a cazzotti e non si fida più di nessuno, ha avuto una grossa delusione ma spera che un giorno o l’altro la ruota della Fortuna possa girare a suo favore.

La presenza di Grace lo irrita perché lo riporta con la mente al suo passato e a una promessa infranta che ha cambiato per sempre la sua vita.

Tra di loro c’è un rapporto di amore ed odio: sono attratti l’uno dall’altra,ma Michele è segnato dal marchio di Caino, cioè dalla mancanza di fiducia  nei confronti degli altri. Non riesce a lasciarsi andare, crede che tutti prima o poi lo lasceranno,così come ha fatto tanti anni prima una donna dai capelli rossi.

Ma Grace,che di cognome fa Speranza,lo aiuterà ad uscire dal suo guscio facendogli vedere le cose in un’ altra prospettiva. Sarà colei che gli restituirà la fiducia e la speranza perse tempo addietro.

Altro punto di forza del libro è D.

 Dovendo riempire  di niente altri minuti,Grace si ritrovò ad osservare bene i lineamenti di D,rassicuranti e allo stesso tempo estranianti,con quegli occhi grandi e scuri in cui ci si poteva smarrire,quella bocca ampia che pareva contenere tutte le espressioni del mondo,quella barbetta corta e bianca che saliva sino all’attaccatura dei capelli incorniciandolo di luce. Pensò che ai suoi tempi doveva essere stato un uomo degno di nota magari non bello nel senso stretto del termine,ma molto affascinante. Per essere un anziano pazzo, era affascinante anche ora.

D. è Dio  ma per trentratré giorni non avrà i suoi poteri e sarà Uomo tra gli Uomini. Imparerà a camminare, a fare pipì, a servire ai tavoli, si ubriacherà e si scoprirà appassionato della serie tv Supernatural.

Proprio come i suoi figli sperimenterà la gioia,il dolore, la rabbia e il dubbio. Si porrà continuamente domande.

 

Le riflessioni di D. fanno  da contorno alla storia  tra Grace e Michele:  non  si tratta  di  un rapporto  basato sul sesso ma è Amore vero, quello con la A maiuscola. E’ un sentimento puro, forte,è un dono divino.

L’amore di Grace  è il fiocco di neve che diventa una valanga capace di travolgere non solo Michele ma l’intera umanità.

Grace è la Grazia in grado di trasformare le persone:

 

<<è così che funziona la grazia>>osservò D. <<si accresce quando la condividi>>

Dopo Trentatré giorni niente è più come prima.

Non voglio svelarvi  nulla di più, ma mi auguro di avervi incuriosito abbastanza da comprare questo bellissimo romanzo.

Raramente mi capita di fare l’alba per leggere un libro,ma nel caso di Trentatré ne è valsa la pena.

E’ un romanzo completo che accarezza ma al contempo scuote l’anima. Mi ha fatto ridere,piangere, riflettere,comprendere che nulla avviene per caso ma  che siamo un incastro nel puzzle divino.

A lettura ultimata ero commossa, mi sentivo in pace col mondo e una volta tanto anche con le classifiche  Amazon dove  ai primi posti svettava Trentatré anziché libri che valgono poco quanto costano.

Complimenti a Mirya.

Alla prossima!

Un saluto speziato

VANILLA