Ci sono parole che non si dimenticano… MAI!
Ci sono momenti che ti si stampano nella mente e nel cuore come un tatuaggio, in maniera indelebile.
Ci sono parole che ti condizionano talmente tanto da farti camminare sempre ad una velocità diversa dagli altri; che ti fanno restare sempre un passo indietro rispetto agli altri, nella penombra…
Lì dove il sole non ti illumina direttamente e non ti fa risplendere, così che nessuno possa vederti per quella che realmente sei, dove non puoi sbagliare… e se anche lo facessi nessuno lo noterebbe.
Perché è proprio questo che meriti: l’essere sola…
Ci sono parole che ti perseguitano, che ti fanno aver paura di chiedere di più, di meglio.
Ci sono parole che ti fanno pensare di non essere capace di donare amore e non esser degna di riceverlo.
Perché non sei degna e basta, di niente e nessuno.

Ma poi ci sono momenti, attimi, in cui tutto cambia.
Ci sono persone dall’animo pulito e gentile che ti permettono di uscire fuori da quell’incubo, dalla gabbia in cui eri rinchiusa e che ti permettono finalmente di sentire il calore del sole sulla pelle.
Un calore che ti riscalda fuori ma soprattutto dentro.

Questa è la storia di Rowan.

Rowan è la protagonista del libro di cui vi parlo oggi care amiche di Harem.
Mi riferisco a Invidia di Jennifer Miller, primo volume della Deadly Sins Series arrivata in Italia il 14 gennaio grazie alla casa editrice Hope Edizioni.
Questo libro è inserito tra gli sport romance ma per me è stato molto di più che un libro in cui si parla di amore e sport.

Titolo: Invidia

Titolo originale: Fighting Envy
Serie: Deadly sins #1
Autore: Jennifer Miller
Editore: Hope Edizioni
Genere: sport romance

Deadly sins series:
1. Fighting Envy Rowan & Jackson 
2. Fighting Wrath 
Sydney & Tyson 
3. Fighting Lust 
 Tessa & Ryder 
4. Fighting Pride 
 Tatum & Cole
5. Fighting Greed Sutton & Zane

Sinossi

Alcune persone si fanno un tatuaggio, un’opera d’arte che valorizza o rivela qualcosa di loro, qualcosa che amano.
Altre persone, come me, sono invece marchiate da qualcosa: azioni o parole.
“Nessuno ti amerà mai, Rowan, non vali niente!” Sono state queste le parole che hanno creato la macchia, la cicatrice, il marchio sulla mia anima. Mi furono sussurrate dalla donna che, più di tutti, avrebbe dovuto amarmi. Ma nel momento più buio della mia vita, nel quale mi sono ritrovata sola e abbandonata, un uomo mi ha dimostrato che lei si sbagliava.
Quando avevo disperatamente bisogno di qualcuno, il lottatore di MMA, Jackson Stone, è entrato di prepotenza nella mia vita. Non era lui la persona che avrebbe dovuto essere lì, ma era esattamente la persona di cui avevo bisogno. Credeva che solo gli sciocchi vivessero nel passato e mi ha mostrato come una vera relazione sia piena di sogni, di fede, di fiducia e di passione. Mi ha insegnato che vale la pena lottare per l’amore, anche quando è inaspettato e va oltre la collisione fra cuori e anime. Mi ha dimostrato che l’uomo “sbagliato”, al momento giusto, può guarire tutto

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La storia di Rowan mi ha colpita, ha lasciato un segno dentro di me…
Invidia è la storia di una rinascita, di un amore che nasce dalla sofferenza.
Invidia è la storia di due persone che decidono che è ora di non accontentarsi più e fare ciò che è meglio per loro stessi.

Rowan e suo fratello gemello Tyson sono cresciuti con una madre drogata e alcolizzata che li incolpava di qualsiasi cosa le succedesse. Era loro la colpa se il loro padre aveva deciso di abbandonarla una volta saputo che era incinta, era loro la colpa se l’uomo di turno la usava e la gettava via come carta straccia. Era loro la colpa se si era innescata la maledizione delle donne della sua famiglia.
Era loro la colpa se la sua vita era orrenda.

“Non sarai mai nulla di speciale. Mi hai sentita, Rowan? Non vali niente, sei una nullità.”
(…)
«Me lo diceva sempre che lei, e sua madre prima di lei, erano state abbandonate. Perché gli uomini lasciano sempre le donne della nostra famiglia. Non siamo meritevoli d’amore, non siamo meritevoli di una relazione stabile, siamo maledette. Gli uomini vanno e vengono, ma non restano mai. Credimi, ci ho provato. Ho pensato che vostro padre fosse quello giusto, e lo sarebbe stato se non avessi rovinato tutto restando incinta. Appena lo ha scoperto, se ne è andato. Avrei dovuto sbarazzarmi di voi, ma non ne ho avuto l’opportunità. Se n’è andato lo stesso giorno in cui gliel’ho detto e a quel punto che importava? Almeno avrei avuto due figli che avrebbero dovuto amarmi. Che sarebbero dovuti rimanere».

Rowan sin da ragazzina è costretta a subire le parole infamanti di sua madre, parole che col tempo scavano nel suo animo mettendo radici, infettandolo.
Rowan adesso è una giovane donna.
Insieme a suo fratello Tyson è riuscita ad allontanarsi dalla fonte della sua sofferenza fuggendo di casa, così da costruirsi una nuova vita, ma non è riuscita a sradicare quelle radici che le avvelenano l’anima; si ritiene infatti immeritevole di affetto ed è per questo che si accontenta di una pseudo relazione con Jason che nel momento di maggiore bisogno la abbandona.

Rowan è incinta e quando entra in travaglio Jason la accompagna davanti alla porta dell’ospedale e con la scusa di parcheggiare l’auto fugge via, lasciandola da sola ad aspettare il suo turno.

Lei capisce subito che il suo uomo non tornerà, la maledizione di famiglia ha colpito anche lei: non poteva andare diversamente.

Non ci vuole così tanto tempo per parcheggiare la macchina.
Non tornerà.
“Nessun uomo resta.”
Non vuole me e nemmeno questo bambino.
“Nessuno ti amerà mai.”
Ci ha abbandonati.
“Non sei abbastanza.”
Le parole di mia madre rimbombano nella mia testa.

Ma qualcosa le farà capire che non è così.
Che tutto può cambiare.

Jackson Stone, famoso lottatore di MMA e proprietario della palestra dove si allena con i suoi amici, si ritrova al pronto soccorso dopo un allenamento un po’ troppo intenso e, mentre sta per uscire dall’edificio, si accorge subito di questa splendida donna in difficoltà e, come attirato da un filo invisibile, le si avvicina.
Jax gestisce la palestra che suo nonno gli ha lasciato in eredità.
È un uomo che non si guarda mai indietro e pensa che nulla succeda per caso.
E sicuramente anche incontrare Rowan, sorella gemella dell’amico Tyson, in quel preciso momento non lo è.

Quando Jax dice alla ragazza di essere amico del fratello, lei gli chiede di non lasciarla da sola…

«So che non mi conosci, ma posso chiederti un piacere?»
«Puoi chiedermi qualsiasi cosa», rispondo.
«Per favore, non lasciarmi, non ho nessun altro e non voglio restare da sola».
(…)
«Non ti lascerò. Lo prometto», dico con voce ferma.
E io mantengo sempre le mie promesse.

Jax da allora non si allontanerà più da lei e anche nei momenti più bui che Rowan attraverserà lui ci sarà, anche se da lontano.

Dopo la nascita della sua bimba Lily per Rowan infatti il gioco non sarà più facile, anzi.
La giovane mamma sarà vittima di una forte depressione post partum che la porterà a far scelte sbagliate, come quella di allontanare Jax, il quale non l’aveva mai lasciata sola durante i giorni passati in ospedale.
Per fortuna lo smisurato amore che prova nei confronti di quella creatura che dipende da lei, le fa aprire gli occhi una volta per tutte.
Capisce che può farcela, che quelle della madre erano solo parole intrise di odio e di invidia e che lei è capace di amare e per questo è meritevole di ricevere lo stesso amore.

La storia tra Jax e Rowan procede con lentezza, senza pressioni.
Questo ritmo costante di narrazione mi ha permesso di conoscere i due protagonisti nel profondo, in ogni loro sfaccettatura.
Jax non è solo il lottatore col fisico da fotomodello ma anche uomo forte e dotato di un intenso spirito di protezione, è tenero e allo stesso tempo autoritario. È sensibile ed amichevole.

Rowan, una volta riacquistata la sua sicurezza personale, si rivela una donna intelligente e forte, capace di affrontare qualunque situazione a testa alta. È una madre attenta ed una sorella premurosa.

Quella tra Rowan e Jax non è una storia di solo sesso.
Tra di loro non c’è solo attrazione fisica (anche se questa è innegabile fin dall’inizio), ma anche senso di appartenenza, fiducia e stima reciproca.
È una storia in cui si da tempo ai sentimenti di crescere nella giusta maniera, affinché crescano sani e forti.

Insomma amiche care, Invidia è un libro in cui la parola chiave, a mio parere è, Tempo. Ogni evento si svolge nell’attimo perfetto, né in anticipo, né in ritardo.
Invidia mi ha fatta emozionare.
Soprattutto quando ho letto di un uomo così forte come Jax che diventa così dolce, protettivo e attento verso una bambina che biologicamente non è sua figlia, ma che lo è nel suo cuore. Sfido chiunque a non farlo!

Mi ha fatto anche sorridere per il senso di goliardia ma forte fratellanza che si percepisce all’interno della palestra tra Jax i suoi amici.
Ma soprattutto mi ha fatto riflettere su quanto peso abbiano le parole, su quanto possano ferirci e quanto sia difficile scrollarcele di dosso.
Solo l’amore , quello vero e puro, può aiutarci a superare gli ostacoli che spesso sembrano invalicabili.
Solo la forza dettata dall’amore riesce a farci uscire vivi dalla gabbia.

Jennifer Miller tratta temi così delicati come l’abbandono, il tradimento, la gestione della rabbia con infinita sensibilità e tatto, e riesce a fonderli in maniera equilibrata.
La narrazione risulta infatti scorrevole e mai tediosa.
Lo stile dell’autrice e dinamico e coinvolgente.
Insomma amiche di Harem, Invidia di Jennifer Miller, mi è davvero piaciuto e spero piaccia anche a voi.

Non vedo l’ora di leggere gli altri libri della serie,sono proprio curiosa di conoscere la storia di Ty e degli altri lottatori.

Buona lettura.
La vostra Cannella

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