Care Dame, il libro di cui vi parlo oggi è La bellezza nella devastazione di Charmaine Pauls (autrice nota per la bellissima dilogia dello Strozzino) un avvincente romantic suspense con tinte dark.

 

Titolo: La bellezza nella devastazione

Autrice: Charmaine Pauls

Editore: Grey Eagle Publications

Pubblicazione: 16 luglio 2020

Serie: Il Magnate dei Diamanti#1

 

SINOSSI

 

Sei anni fa, Harold Dalton mi ha incastrato per furto e mi ha mandato in prigione per rubare la mia scoperta di diamanti. Ha dato sua figlia a Jack Clarke in cambio dei diritti di scavo. Oggi, cammino libero, e ho sete di vendetta. Sei anni di crudeltà trasformano gli uomini in bestie. Riprenderò ciò che mi ha rubato e altro ancora. Non sono interessato alle sue proprietà o alle azioni. Non voglio i suoi spiccioli. Voglio il suo bene più grande. La bellissima, mentalmente instabile, Angelina Dalton-Clarke.
Vale miliardi, ed è la vedova più ricca del Paese e anche la più pazza. Le sue tendenze autolesioniste avevano portato Jack a farla dichiarare incapace di intendere, prima di puntarsi una pistola alla testa e farsi saltare in aria le cervella. A Lina non è permesso toccare un centesimo delle sue ricchezze. Il padre gestisce le sue finanze. Lui ha tutti i poteri di firma. Essendo suo marito, quella faccenda ricadrà su di me. Ma se pensa che la voglio solo per i soldi, si sbaglia di grosso.

 

RECENSIONE

Non sono abbastanza pazza per la sua oscurità e non sono abbastanza forte per la sua punizione. Non riesco a tollerare la profondità di ciò di cui ha bisogno per trovare il suo piacere deviato.

 

Come accenna la sinossi, la storia verte principalmente sulla sete di vendetta di Damian che ha avuto ben 6 anni di reclusione per alimentarla e consolidarla. Sei anni di prigione sono serviti a trasformare il ragazzo ingegnoso e fiducioso che voleva realizzare i propri progetti, in un uomo oscuro, pericoloso e con un unico fine: Distruggere coloro gli hanno impedito di perseguire i propri sogni. Ed è quest’ultimo che si presenta a reclamare come consorte Angelina Dalton.

 

Ci guardiamo per un altro secondo, con la consapevolezza e la comprensione che ci sarebbero tra un cacciatore e la sua preda.

Lina non è soltanto una vedova ricchissima, è anche la figlia di colui che ha mandato in frantumi i desideri di Damian Hart e, sopratutto, è agli occhi del mondo una creatura mentalmente e legalmente incapace.

La protagonista è una donna spezzata, a cui è stato impedito di vivere non semplicemente come donna, bensì proprio come essere umano. Una donna che quando incontra Damian è un grumo di fobie, manie ed abitudini che l’hanno accompagnata per anni e l’hanno aiutata a sopravvivere.

Quasi fin dall’inizio del libro, la mia empatia è virata verso questa figura femminile emaciata e fragile in apparenza, dietro cui si intravede la volontà di emergere, di lottare per riprendere in mano le redini della propria vita.

 

Vogliamo cose molto diverse. Io voglio la mia libertà e lui vuole incatenarmi a sé per sempre. Vuole tenermi dove è libero di punirmi a suo capriccio per i peccati che abbiamo commesso.

 

Com’è intuibile la loro storia inizierà sotto i peggiori auspici, inoltre nonostante tutto ciò che ha passato, Angelina non è propriamente arrendevole e non rinuncerà a cercare di non soccombere agli ordini, alle restrizioni, sfidando Damian e subendone le conseguenze.

Lui dal suo canto avverte una forza di volontà in lei che lo affascina e che non collima con le notizie che da anni circolano ed inizierà ad indagare cercando di districare la matassa.

La costringerà a spogliarsi, letteralmente, delle sue paure e ad illuminare le sue cicatrici sia quelle esteriori che quelle più profonde che piagano la sua anima, dandole così inaspettatamente aiuto come forse nessuno avrebbe mai potuto. Ma al contempo l’oscurità insita in Damian e la mania di esercitare il proprio controllo su tutto ciò che egli considera propria proprietà, lo porteranno sovente a compiere scelte ed azioni, che definirei opinabili specialmente in virtù del sentimento chiamato amore.

 

Angelina con lui scoprirà i piaceri della carne più torbidi e crudamente sensuali…

Oscilla il manico da sinistra a destra, spingendolo più in fondo. Mentre ansimo, fa pressione, divarica ed entra. Sono ancora sorpresa per l’improvvisa intrusione. Shock e imbarazzo mi attraversano. Vorrei odiarlo con tutto il mio essere, ma la verità triste e ingiusta è che la sensazione non è spiacevole. Non riesco a trattenere un gemito, mentre spinge più in profondità…

 

Rimarrà latente fra loro una sorta di barriera, a causa di nodi irrisolti da parte di entrambi. Nonostante questo loro labirintico rapporto in cui la lussuria sembra essere l’unico ponte possibile, l’imponderabile è sempre dietro l’angolo ed in questo corposo romanzo i colpi di scena, le emozioni forti e perfino l’adrenalina non mancheranno e vi terranno con il fiato sospeso.

Questa storia fa riflettere al di là delle connotazioni sentimentali, su libertà date per scontate che per la protagonista rappresentano meri miraggi, desideri proibiti, vuote ambizioni, sostituite da tempo da incubi quotidiani e costrizioni perpetue.

Per questo motivo il mio focus è sempre stato su di lei, Angelina è un personaggio forte ed affascinante, è una combattente, una figura positiva quanto Damian risulta essere oscuro e spesso respingente.

Ma come sempre l’Amore è l’unico faro atto ad illuminare le tenebre ed a condurre verso la salvezza e anche Damian e Lina troveranno la loro strada.

“La bellezza nella devastazione” il cui titolo appare illuminante per gli argomenti trattati, è un libro, in cui torna a palesarsi l’intensità della scrittura dell’autrice, sempre di impatto, le cui descrizioni delle scene riescono a gettare nella realtà narrata.

Inoltre essendo scritta in prima persona con il pov alternato dei due protagonisti, fin dagli esordi della storia è possibile vivere le loro emozioni, sondandone i reconditi pensieri…portando anche a mettere in discussione alcune delle loro scelte intraprese.

In particolare con Damian, debbo ammettere che ho faticato a comprendere talune azioni e meccanismi, specialmente per l’incoerenza che a mio avviso mostra in alcuni frangenti, anche se il suo vissuto lo denuncia egualmente “spezzato” come la donna che lo porterà alla redenzione.

Pensando a lui e ad Angelina mi sovviene un vecchio aforisma che trovo perfettamente calzante “If you love somebody, set them free” “Se ami qualcuno lascialo libero”. Ebbene, ritengo impossibile amare veramente qualcuno se si è costretti in una gabbia…non ci può essere amore, passione, vera vita…senza la libertà…per questo, ragazze, vi dico che gioirete per ogni piccola conquista, passo in avanti e sorriso di Angelina…vi toccherà il cuore come ha fatto con la sottoscritta.

«Ho avuto una vita da sistemare. Non vengo da te a pezzi e con il bisogno di essere riparata. Vengo da te intera, offrendoti tutto ciò che ho.»

Alla prossima!

Mary

 

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