Un inizio intrigante e provocante per il primo capitolo di questa saga, un’avventura che ha tutte le premesse per rivelarsi accattivante, ad iniziare dal prologo estremamente stuzzicante, in alcuni passaggi ad alto tasso erotico, che presenta il protagonista scanzonato e magnetico, irriverente e beffardo. Il suo fascino da pirata malandrino e gigolò strafottente ci introduce nella realtà di una piccola cittadina vicino alla caotica decadente Parigi, viziosa e corrotta, sul mare
…sentiva l’esigenza di tornare a vivere in un posto che si affacciasse sul mare. Una cosa che Luke odiava di se stesso era proprio questa. Inspiegabilmente qualcosa dentro di lui, da sempre, lo spingeva alla ricerca del mare, e Brest, con il suo grande porto militare, faceva al caso suo…
Luke è bello, ricercato, arrabbiato col mondo, irrequieto e ribelle. Vive di scorribande, inganni e peripezie. Alla giornata, di espedienti.
Nonostante i buoni propositi, il ragazzo proprio non riusciva a stare lontano dai guai. Nella vita aveva fatto di tutto; rubato, truffato e venduto il suo corpo a donne e uomini senza alcuna distinzione, eppure in tutti quegli anni non si era mai spinto oltre. Non aveva mai ammazzato nessuno per danaro. Certo, odiava con tutta l’anima la nobiltà. Odiava la loro presunzione, la loro ricchezza sfrenata, il loro essere così distanti, freddi e crudeli nel riguardi della plebe.
Gli invisibili..
Indiscutibilimente brava l’autrice nel tratteggiare come un affresco gli ambienti, i colori e i suoni di una fuga rocambolesca dopo l’ennesima bravata -il furto di uno scrigno segreto a Richard Morel, virile ed integerrimo comandante della Marina- attraverso la cittadina portuale e il mercato fino ad un incontro fatale con una donna incredibile, che lascia un alone di mistero
All’improvviso gli occhi chiari di Luke si accesero di una strana luce. Il suo sguardo divenne tutto ad un tratto serio. Pericoloso. «Non dovrebbe giocare in questo modo con un uomo, signora»
Lei si finse ingenua. «Perché? A me piace giocare».
«Anche a me piace giocare» sussurrò Luke e, tutto ad un tratto, con un richiamo primordiale impossibile da ignorare, smise di darle del voi. La sua voce era un grido di allarme. La donna con i suoi atteggiamenti provocanti stava superando il limite. Doveva saperlo, prima che fosse troppo tardi. «Ma ora stai giocando col fuoco».
«Se non l’hai ancora capito… sono io il fuoco!» E negli occhi verdi di lei, Luke vide una luce demoniaca, quando quest’ultima pronunciò seria: «Vieni qui!». Gli occhi dell’uomo sgranarono. Lo aveva detto davvero?
La sensualità ipnotica e sfacciata di questa donna lo desta dal letargo emotivo in cui si trova, dalla noia del sesso sfrenato che (lo) consuma da anni. Luke tuttavia, è costretto a riprendere la sua strada. O meglio, a seguire i capricci del destino che lo tormenta da sempre, con ricordi vaghi e confusi, incontri incredibili e situazioni inspiegabili
Lei viaggiava nella sua mente a tutte le ore. Come un’ossessione, Giselle si era insinuata nei suoi desideri più oscuri. Forse se fosse riuscito a portarsela a letto se la sarebbe tolta dalla testa. Forse, ma non ne era centro. Lei era un’abile seduttrice tanto quanto lui.
È una strega dagli occhi verdi, dalla chioma di fuoco, un’ossesione che non lo abbandona ma lo perseguita. Anche quando si trova costretto ad infiltrarsi per un incarico scomodo e sporco negli ambienti della nobiltà francese
Domani sera alle 19.00 verrà a prenderti André con la carrozza. Fai di quel pugnale un buon uso.
Gaston.
O a prendere il mare per sfuggire ad una condanna a morte
Seppur non amasse particolarmente il mare e le navi, di tanto in tanto sentiva l’esigenza – quasi fisica – di dirigersi al porto per assistere alla partenza di uno di quei grandi scafi e vederlo scomparire all’orizzonte. Quasi avvertisse il bisogno di perdersi insieme a quella nave. Altre volte invece, desiderava addirittura che quella nave affondasse portandosi con sé quegli incubi che lo assillavano da tutta una vita. Incubi che portavano addosso il nefasto odore di naufragi e morte e a cui non era mai riuscito a darne un significato. Nessuno dei suoi desideri però, si realizzava. Appoggiandosi ad un muro e mangiucchiando distrattamente la sua mela, guardò il grosso galeone ormeggiato da poco più di un mese.
Per uno scherzo (o un disegno) del destino i personaggi si ritroveranno a bordo dell’ Acheron, galeone di Richard Morel, uomo d’onore prossimo alle nozze
Per anni aveva fatto di tutto per dimenticare il suo passato, per non ricordare quel tragico giorno, ma adesso, il fatto di essere di nuovo su un legno, tra quelle vele, con il vento tra i capelli e l’odore salmastro del mare sulla pelle, richiamava in lui sensazioni che lo mettevano in allerta. Era come se sentisse, che da un momento all’altro, qualcosa di catastrofico sarebbe accaduto e questa volta non avrebbe potuto trovare un modo per salvarsi.
I giorni sull’Acheron, passano lenti e monotoni se non per il gioco perverso e pericoloso portato avanti con Giselle, imprevedibile, capricciosa e lunatica (odiosetta nella perversione).
Mi hai fatto impazzire in questi giorni. Torturato, stregato ed umiliato. Ed adesso Giselle, impazzirai con me
Precipitano all’inferno insieme, la loro perdizione ha qualcosa di oscuro e morboso. Luke sembra condannato, dannato. Tanto che il desiderio diventa brutalità e disperazione
«Ti porterò solo dolore. Per il tuo bene, scendi da questa maledetta nave appena potrai e dimenticami.» Poi la porta si chiuse sulla sua faccia sgomenta.
«Tu per me sei come il sole» sussurrò Luke con voce roca, senza toccarla. Le sue labbra a un filo dal suo collo. «Bella e magnetica da lontano; fatale da vicino.»
Ricordi lontani, ossessivi, da un passato misterioso e un futuro che promette solo autolesionismo e dolore si intrecciano in un presente ambiguo e incerto.
«Impara… lei pericolo. Non si sfugge».
Come una fiamma che divampa dal primo eccitante incontro, arde in segreto, consuma nella passione proibita e divora ogni remora.
Il dinamismo narrativo riscontrato nella prima parte del romanzo va in parte scemando, da quando lo scenario degli eventi muta e i personaggi si trovano a bordo della Acheron fino all’approdo nella Nuova Francia. Resta tuttavia un bel ritmo, sempre alto nei dialoghi, che garantisce l’attenzione del lettore in tutto lo svolgimento della trama, facendo supporre che l’autrice stia gettando le basi per uno sviluppo dell’intreccio più complesso nel secondo appuntamento della saga.
Qualche negligenza nella sintassi e trascuratezza nel lessico si notano proprio in questa seconda parte del testo, quando la forte componente erotica a tratti si rivela forzata (il desiderio famelico è più efficace quando espresso dalla brama che in episodi di autoerotismo un po’ goffi). La forza inventiva della fantasia e il fascino dei personaggi che lentamente svelano tocchi paranormali e suggestioni, diventano comunque premesse intriganti al mistero che l’autrice si prepara a svelare, introducendo qua e là spunti surreali, come esche lanciate al lettore, inviti a proseguire questa avventura per mare in terre ricche di segreti e leggende. Per scoprire soprattutto se queste anime tormentate sono destinate a rincorrersi in eterno.
Secondo capitolo e terzo da leggere, aspettandosi una maturità diversa ma lo stesso ardore e la stessa energia mostrata ne La carezza del fuoco.