La Confraternita dei Leoni. Antefatto

Progetto ambizioso questa Collection, come il celeberrimo ballo che ha dato inizio alla storia, delle storie, nella Storia. Una raccolta così si propone come una danza. Momenti di stasi e di ripresa, in una armonia di più tempi, alcuni in levare con uno spostamento di attenzione e altri in battere, concentrandosi su una singola vicenda.

Starà alle autrici mantenere questa promessa, lavorando con un progetto corale, in armonia, orchestrando queste storie come istanti, tra le luci soffuse del dancing in to the battle per donare a ogni leone e a ogni leonessa il proprio riscatto e il lieto fine.

Una premessa che ci ha incuriosito, una confraternita non con fini misericordiosi e caritatevoli quanto piuttosto una consorteria, nata dopo un tragico evento, con uno scopo preciso: fratellanza, protezione, sostegno, lealtà.

Aude semper, numquam recede

Abbiamo assaporato nell’Antefatto il ritratto di un duca magnetico e di un uomo tormentato, probabile flash forward sospeso per ora nel tempo e nello spazio; sono scorci di qualche protagonista, alla vigilia della battaglia decisiva, nel momento in cui i partecipanti  hanno contezza di vivere e di fare la Storia, poiché il 18 giugno 1815 sarà l’alba della fine di un mondo. Tra le voci virili si distingue quella femminile di una nobile irlandese, diversa per origine, per sensibilità, un ritratto femminile di grazia e tenacia, in cui il sangue irlandese ha lasciato un segno. Spicca intrigante come prospettiva a rovescio e punto di osservazione privilegiato di questa realtà cameratesca. Anche in suo fratello è forte il peso del lignaggio irlandese, l’ orgoglio delle proprie origini. Sono fumantinini e bellicosi questi leoni, come il tempestoso gigante luogotenente colonnello Sir William MacDonell, puro impeto, forza allo stato puro, degna creatura delle Highlands. Forse non così lontano dall’enigmatico e misterioso Tristan Alexander Fairfax, capitano della cavalleria del generale Wellington, secondo reggimento Life Guards; dall’ufficiale irlandese Sean O’Connor o infine da Jasper Scott, conte di Watford. La deliziosa Lady Rosemary, sorella di uno dei compagni d’arme, con la sua impertinente vitalità e spontaneità, lascerà vagare il suo sguardo innocente spingendosi un po’ troppo oltre i broccati e le dorature, al di là dei profumi speziati delle stanze riscaldate dalle note, dalle risate, dal tintinnare dei calici e dai sospiri. 

Lenti e intorpiditi, come fiere prima della caccia, si muovono questi giovani, incarnazione di onore e di brama di fama. Tra questi Michael Delamere, marchese di Rocksavage e medico delle divisioni di cavalleria, pronto a farsi conoscere nel primo romanzo di cui vi parleremo, Le complicanze del cuore.

Un bal masque di queste autrici, anche se, per chi ha imparato ad amare la voce e la cifra stilistica delle firme, sarà facile individuare ogni autore, scorgendo subito chi si nasconde dietro a ogni novella di questo Antefatto che si offre come preludio alla Collection.

La guerra preme sulle vetrate preziose del salotto della Duchessa di Richmond, il fango del dragone tenente Henry Webster, aiutante di campo del Principe d’Orange che porta il maledetto dispaccio, è pronto a macchiare le tovaglie impreziosite da ricamo bianco.

Aude semper, numquam recede

Amare in modo totalizzante e tenace, per conquistare la propria felicità. Gli amori più forti sono quelli combattuti.

Auguro alle autrici della Collection di farci emozionare, lavorando coralmente, in sinfonia, in modo tale che ognuna saprà come valorizzare il lavoro dell’altra, brillando di luce propria e rischiarando la Collection, proprio perché forte della personalità e della identità autoriale.

Far emergere ogni nota e colore della vostra Collection sarà l’aspetto più interessante del progetto.

In bocca ai leoni, leonesse! E w i leoni

La serie

Le Complicanze del Cuore (17 novembre 2022)

Incantesimo Scozzese  (5 dicembre 2022)

Il Gelsomino di Leeds (11 gennaio 2023)

Inganno d’Onore (2 febbraio 2023)

Il Ribelle d’Irlanda  (23 febbraio 2023)

Wingen – Fuoco Ribelle  (30 marzo 2023)

Le Catene del Destino  (20 aprile 2023)

Il Lord delle Brughiere (11 maggio 2023)

 

Le complicanze del cuore di Barbara Riboni

Titolo: Le complicanze del cuore

Autore: Barbara Riboni

Serie: La confraternita dei Leoni

Autoconclusivo

Genere: Romance storico Regency

Data di pubblicazione: 17 Novembre 2022

«Lo dite come se fosse una malattia.»

«Se non una malattia, è quantomeno un sintomo» si sentì in dovere di sottolineare.

«Un sintomo di cosa, Milord?»

«Di intelligenza, Miss Pemberton.»

La vita ordinata e perfetta del marchese di Rocksavage è destinata a subire un brusco cambiamento. Gli obblighi del casato e una promessa fatta a un amico lo costringono ad affrontare una serie di responsabilità che lo allontanano dal suo unico interesse: la medicina.

Amelia Pemberton è una ragazza fuori dal comune, che preferisce i libri alle feste da ballo.

Ha perso l’amato fratello nella battaglia di Waterloo e ora, sola al mondo, deve sottostare alle imposizioni del suo nuovo tutore, un arrogante marchese, il cui unico scopo è farla sposare al più presto per disfarsi di lei.

Tra i due scoppieranno scintille, perché Amelia non è proprio il genere di fanciulla a cui si può imporre di rinunciare a ciò che vuole.

Delizioso.

Un Romance. Un romance vero.

Maîtresse a danser l’autrice, che ci introduce in un morbido, delizioso regency, quasi un Cotillon, in cui la dama ha un ruolo da protagonista per questo ballo-gioco, poiché è solo sua la facoltà di cercare di attirare a sé il cavaliere desiderato. E poi, con un giro di valzer – ballo deliziosamente peccaminoso per l’epoca – ci fa arrossire e ci svela la passione. Restituirà alle lettrici il piacere della narrativa rosa pura, il Sentimento, il Sospiro e il Sogno.

Il protagonista è un affascinante uomo di studio, riflessivo e nobile, tutto dedizione e onore. Un vero gentiluomo sconvolto dalla tragedia della guerra. Un ritratto di magnanimità e forza a stento trattenuta se non da un profondo senso di giustizia. Nei suoi occhi verdi intelligenti e pensosi si agitano mille emozioni, lasciando affiorare il baluginio di un dolore sordo, un lascito di morte sofferenza. Lo sguardo di chi ha visto troppo, conosce e sa a sufficienza per guardare alla vita con una bonaria ironia e un certo pragmatismo. Forte il peso della responsabilità e del dovere ma brilla la sete della conoscenza, il bisogno febbrile di studiare e fare ricerca, per il bene dell’umanita.

Medico, soldato, capofamiglia, uomo.

C’era stato solo quello, per mesi e mesi. La guerra, i morti, la ricerca volta a trovare nuove soluzioni per salvare vite.

La sua casa, il suo mondo, i suoi libri. Si sentì avvolto da una sensazione meravigliosa.

L’accorata richiesta di aiuto di Miss Amelia Pemberton lo mise a disagio e l’ombra della vergogna lo fece arrossire. Come aveva fatto a dimenticarsi dell’impegno che aveva assunto con Arthur?

La protagonista è una brezza d’estate, pronta a scompaginare le pagine di una storia scritta, quella della sua vita. Orfana, sola e donna, in un mondo maschilista, tra le regole delle convenzioni sociali e le aspettative di una Inghilterra presto sconvolta dalla depressione economica, dalle tensioni politico – sociali e dal desiderio dell’ Épater la bourgeoisie.

Determinata, caparbia e audace, una intellettuale inconsapevolmente progressista e coscientemente rivoluzionaria. Quella stessa energia vitale la anima in modo sorprendente, rendendola uno spirito ribelle e anticonformista, una mente brillante e vivace

Una donna. Giovane. Sola e orfana. Pupilla. Una studiosa.

Non vuole un marito. Non vuole accettare

Non vuole piegarsi.

Ritengo piuttosto che sia folle rinunciare alle proprie passioni per vivere un’esistenza che qualcun altro ha condizionato, ma soprattutto subire tutto questo senza tentare di farsi ascoltare.»

«Vi ascolto»

Il mio desiderio è studiare, non sposarmi.

«Siete un’intellettuale?»

«Lo dite come se fosse una malattia.» «Se non una malattia, è quantomeno un sintomo» si sentì in dovere di sottolineare. «Un sintomo di cosa, Milord?» «Di intelligenza, Miss Pemberton.»

Un uomo che è medico e marchese, ligio al nobile giuramento di Ippocrate, fedele al patto di onore fatto a un compagno di armi in agonia tra fango e polvere, rispettoso della responsabilità derivatagli dal lignaggio e dal casato.

Tutore. Uno studioso.

Non vuole una moglie. Non vuole rinunciare alla ricerca.

Non vuole fermarsi.

Sottrarsi ai proprio doveri è impossibile. Il Destino porterà il marchese a destarsi dal torpore dei tragici ricordi e a distrarsi dalla sua ricerca scientifica. Sarà costretto a tornare nella residenza di famiglia e a occuparsi della sua incredibile, incontenibile pupilla.

Una convivenza forzata, un ritorno alla vita, alla sua famiglia

“Perché quella “ragazzina” non si limitava a fare ragionamenti da “ragazzina” e ad avere le reazioni da “ragazzina” che le altre avrebbero avuto?” 

Un risveglio lento dei sensi come dalla letargia del dolore. E lo sbocciare della femminiltà. Come uno sfarfallio di emozioni, come una danza di lucciole nella notte.

Si chiamano, si cercano.

Michael dovrà ritrovare se stesso come l’erede dei Rocksavage, come uomo smarrito tra dovere e passione. Inseguendo qualcosa di incredibile, impossibile sfuggente e, forse proibito, come polvere delle ali di farfalla. (Questa Lady Ana dall’Antefatto ci ha stregato, lo confesso…la cercherò in ogni volume della Collection o almeno inseguirò uno dei suoi “segni”).

Benedetta ragazza, se non l’avesse ucciso il laudano ci avrebbe pensato lei.

«Siete ottuso, bacchettone e moralista.» «Voi invece vi comportate in modo infantile, irresponsabile e…» «… indecoroso?» chiese lei facendogli il verso. «Irritante, intendevo dire. Irritante» precisò piccato.

Dannato demonietto.

Amelia dovrà trovare se stessa, come donna e come spirito libero anche se incatenato dall’amore, solo per scelta.

Mi state mandando segnali…

Intorno una girandola di volti, qualche fantasma della guerra e qualche spettro delle storture politico – sociali della società inglese di inzio XIX sec, tra feste danzanti, promenades, visite e eventi del ton, schivando pettegolezzi e pregiudizi. 

Una prosa elegante, il fil rouge della Confraternita è presente in modo discreto e funzionale. Protagonisti vincenti, sono simili e originali, complementari e affini. Sono figure che restano impresse nella mente del lettore perché sono capaci di evolversi grazie a una tensione continua tra loro, riescono a contraddirsi senza perdere in coerenza. La dinamica li rende interessanti, il loro comportamento resta sempre autentico, coerente con la loro personalità. Di fronte al Destino, a scelte difficili, rivelano la loro natura più intima, mostrano chi sono e che cosa voglionoTutti i personaggi sono tratteggiati in modo convincente. Menzione d’onore per Maman una stella solo per lei – con la sua deliziosa, irriverente, saggezza disincantata; spassosissimi gli svenimenti di Lady Rocksavage che ritraggono in modo efficace l’indolenza della gentry britannica; Theodore Delaware è adorabile nella ribelle solitudine e nella complicità costruita con la protagonista, così come resta un vero gentiluomo il conte di Sheringham (meriterebbe il suo lieto fine, in una novella se non in uno spin off); menzione speciale per George. Adorabile.

E…rullo di tamburi, William.

Già la fratellanza e la complicità cameratesca mi hanno intrigato, sento il suono delle Cornamuse in lontananza.

Non vedo l’ora di leggere la sua storia…

Saffron