“𝑴𝒊 𝒇𝒓𝒂𝒏𝒕𝒖𝒎𝒊 𝒊𝒍 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆, 𝒎𝒊 𝒕𝒐𝒈𝒍𝒊 𝒊𝒍 𝒓𝒆𝒔𝒑𝒊𝒓𝒐. 𝑻𝒊 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒐𝒔𝒔𝒂, 𝒏𝒆𝒊 𝒎𝒖𝒔𝒄𝒐𝒍𝒊.

𝑺𝒆𝒊 𝒊𝒏 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝒎𝒆».

 

La duchessa infelice

GENERE: Romance storico, periodo vittoriano
SERIE: Gli orfani del St. Mary Vol.2
DISPONIBILE in ebook, cartaceo e KU.
ROMANZO AUTOCONCLUSIVO
Trama
Daisy Fletcher è la nuova duchessa di Grafton, ma è una donna infelice e insicura. Suo marito, un uomo autoritario e dispotico, molto più vecchio di lei, l’ha resa l’ombra di se stessa. L’improvvisa morte del duca le appare dunque come un’àncora di salvezza a cui aggrapparsi, non fosse per un piccolo particolare: se non dimostrerà di essere in attesa di un figlio, perderà tutto ciò per cui ha lottato e le fortune del duca passeranno a un lontano cugino. La sua famiglia già preme affinché si risposi, ma lei ha giurato a se stessa che non permetterà più ad alcun uomo di assoggettarla ai propri voleri.
Perciò adesso è nei guai: deve a tutti i costi concepire un erede o sarà costretta a tornare carne da macello, esibita come un oggetto al mercato matrimoniale.
Frank Hamilton è un uomo di umili natali, cresciuto in un orfanatrofio e abituato alla vita nei bassifondi. Gli uomini lo temono e le donne inorridiscono alla vista del suo volto sfigurato. Tutte tranne la duchessa di Grafton che, disperata, arriva a fargli una proposta indecente: vuole un figlio da lui.
Ma quella che nascerà come una relazione illecita, diventerà molto di più e i due amanti dovranno lottare contro un sentimento potente come l’amore, arrivando a sovvertire tutte le regole che la buona società impone.

Laura Gay, con un giro di valzer e un lento voluttuoso scambio di Polonaise, ci riporta nelle atmosfere e ai valori fondamentali de “le beau monde“ dell’Inghilterra di XIX secolo, tra proprietari terrieri, ricchi mercanti e banchieri in ascesa, aristocrazia e gentry stizzite dalle classi intraprendenti di questi nuovi ceti emergenti, spiazzate dalla loro ambizione senza lignaggio. Ton riottoso, miope e un po’ di perbenismo borghese crudele, oltre alla diffidenza di una nobiltà scricchiolante inasprita dalle minacce ai propri privilegi.

Ritroviamo una vecchia conoscenza, Frank Hamilton, un carissimo amico del beffardo, irresistibile e sardonico Adrian Blackwood (canaglia che abbiamo imparato a amare in Lord Demonio), ormai conte di Bradford felicemente sposato con la frizzante e bellissima Chastity.

Frank è ricchissimo, spudoratamente, come il suo vecchio amico ed un noto libertino, potente e spregiudicato. Necessario ma inviso ai salotti londinesi.

Ai margini della scala sociale e al centro della catena produttiva ed economica, costretto a (soprav)vivere nel mondo dell’alta società. Proprio come la protagonista, Daisy Fletcher, duchessa di Grafton. Prigioniera di un matrimonio di convenienza, vittima di violenza, di angherie e di soprusi. Oppressa dalla sua condizione femminile.

Neanche la vedovanza riesce a renderla libera, poiché è una donna in una società patriarcale, con meccanismi crudeli di emarginazione. Ha disperatamente bisogno di un erede, per assicurarsi non il potere, non la ricchezza…quanto piuttosto la libertà. 

Le nuvole erano dentro di lei, nella sua vita di tutti i giorni. Inutile sperare in un arcobaleno

Stretta dalla paura di cadere in disgrazia e incalzata dalla odiosa famiglia di origine (ricordiamo la meschinità dei Fletcher dal romanzo precedente e ci daranno nuovi spunti per detestarli ancor più), la giovane vedova gioca il tutto per tutto.

Non ha più nulla da perdere. 

Deve solo trovare qualcuno abbastanza spregiudicato e incosciente da accettare il suo piano disperato.

Un uomo sfigurato, con delle abitudini un po’ particolari…che aveva vissuto buona parte della propria vita tra ladri e briganti.

Hamilton, dubbia reputazione, discutibile moralità, passato oscuro, posizione sociale garantita esclusivamente da un patrimonio imbarazzante, inattaccabile.   

Eppure…dietro quel volto segnato dal dolore e da un passato difficile si nasconde un uomo giusto, generoso, protettivo e appassionato. E un amante eccezionale.

Sotto le mani esperte di Hamilton cadranno le remore, Daisy si spoglierà della diffidenza fino a scoprire nella intimità il vero volto di questo uomo affascinante e anche la propria femminilità. Complice un soggiorno nelle campagne inglesi in cui “occasionalmente” e provvidenzialmente i coniugi Bradford saranno sensali…

…le emozioni appena provate erano talmente intense, talmente devastanti, che si era sentito destabilizzato. Suo malgrado, Frank si rese conto di essere ancora in balìa di quella donna. Pensava di essere diventato il suo carnefice, invece era lui la vittima.

Daisy riscopre la sua femminilità, torna a vivere, fino a quando gli eventi precipiteranno a contatto con la dura realtà.

I colpi di scena saranno innumerevoli con il rientro a Londra.

Tra invidia, malignità, pettegolezzi e inganni, intrighi, orgoglio e traumi, rimpianti, una donna del passato, una del presente…ahi ahi…

Era come la gramigna, che estirpava ogni pianta intorno a sé e resisteva alle intemperie, senza che fosse possibile sradicarla. Così Daisy si era impadronita del suo cuore e vi aveva messo radici, senza concedergli possibilità alcuna di scampo.

Daisy è una donna, una donna fiera e ribelle, determinata a difendere la libertà così duramente conquistata. Si tratta in fondo di dignità, di lottare per la propria felicità. Per tutti e due. Frank e Daisy sono due combattenti. Possessivo l’uno e caparbia l’altra, entrambi ribelli anticonformisti, appassionati.

La felicità era lì, insieme all’uomo che amava.

La felicità era amare ed essere amata.

L’erotismo spiccato, la provocante sensualità e lo stile asciutto e elegante, caratterizzano la prosa dell’autrice, in cui emergono personaggi interessanti e dallo spessore notevole. Sono proprio i protagonisti testardi e appassionati, così come i comprimari ironici e pungenti, oppure i ritratti annoiati, disillusi, disincantati del contesto sociale in cui si ambienta la storia (menzione d’onore per la fantastica Madame Sylvie) a evocare emozioni, a muovere la trama ben articolata e a rendere interessante ogni storia. L’autrice è abile nel tenere sempre desta l’immaginazione, ogni dettaglio stimola la fantasia che si ritrova in quel mondo, tra i suoni, i colori, gli odori, le azioni. Lo stile è ben riconoscibile, attraverso la scrittura emerge la personalità di chi scrive, l’eleganza asciutta, il ritmo alto della narrazione e la sfumatura appassionata del suo romance. Sensualità esplicita ma mai volgare, passione pura, senza mascheramenti. Frank ha una virilità marcata e dominante, Daisy una sensualità spiccata e curiosa. La maturità dello stile sta proprio nella capacità di osare e provocare senza inganno, senza sbavature, esplorando anche terreni poco battuti nell’ historical romance ma restando credibili nel genere.

Non vi resta che mettervi comode e farvi trasportare da Laura Gay indietro nel tempo, dove le emozioni e le passioni sono più forti che mai…e con questi personaggi avrete da arrossire! 

Saffron

PS: aspettiamo la storia di una orfanella…