…nessuno viveva per sempre. Nessuno.

Perciò era meglio che quello che si faceva nella vita avesse un valore.

Care Dame, oggi vi parlo di La luce fredda del giorno, terzo romanzo della serie Cold Justice di Toni Anderson.

La Cold Justice è una serie romantic suspense incentrata sulle storie di agenti speciali dell’FBI che si ritrovano, a un certo punto della loro esistenza, a scontrarsi e confrontarsi con i demoni posti dinanzi quotidianamente dalla vita e a conciliarli con la scoperta di sentimenti che, fino ad allora, si ritenevano o incapaci o non degni di provare.

Sin dal primo romanzo di questa serie, ci ritroviamo catapultati in un ambiente dove la giustizia e il rispetto delle regole sono i capisaldi su cui viene basato la ragion d’essere di questi uomini e donne che lavorano e combattono per il loro paese.

In particolare, Toni Andersen si muove in una specifica area del Bureau di Washington, quella della squadra di AnalisiComportamentale, addestrata nello scovare serial killer seguendo e studiando file e file di indizi e notizie. Questo non toglie che i vari protagonisti, che si muovono in questa squadra, e tutti i soggetti esterni che con loro avranno contatti li porteranno ad allargare la loro sfera di competenza e d’azione in base agli eventi in cui verranno coinvolti.

TITOLO: LA LUCE FREDDA DEL GIORNO

AUTORE: TONI ANDERSON 

SERIE: COLD JUSTICE #3 

Un luogo freddo e oscuro

Caccia fredda

La luce fredda del giorno

EDITORE: HOPE EDIZIONI

GENERE: ROMANTIC SUSPENSE – THRILLER

PUBBLICAZIONE: 24 FEBBRAIO 2020

Scarlett Stone, studiosa di fisica dello stato solido, è la figlia dell’uomo considerato il più famoso agente russo nella storia dell’fbi. Scarlett è pronta a tutto per provare l’innocenza del padre che sta morendo in prigione, ma il tempo stringe. Usando un’identità falsa, riesce a ottenere un invito al ricevimento di Natale dell’ambasciatore russo per cercare le prove di una trappola ai danni del padre.
L’ex membro dei Corpi Speciali della Marina, e ora agente speciale dell’fbi, Matt Lazlo, viene subito attratto da Scarlett, ma quando scopre che gli ha mentito sulla sua identità, le dà la caccia con la stessa spietata efficienza che di solito riserva ai serial killer.
Non solo il piano di Scarlett fallisce, ma la mette anche nel mirino di persone potenti e molto pericolose. Nemmeno l’fbi – e Matt – la vedono di buon occhio. Ma, quando gli agenti coinvolti nelle indagini su Richard Stone iniziano a morire e i tentativi di uccidere Scarlett s’intensificano, Matt e i suoi colleghi cominciano ad avere dei dubbi. C’è un traditore nell’fbi?
Mentre Scarlett e Matt scavano in cerca della verità, un’attrazione irresistibile cresce tra di loro. Ma la vera spia non lascerà che qualcuno scopra i suoi segreti ed è decisa a rimanere nell’ombra a qualsiasi costo. Perché questo avvenga, Matt e Scarlett devono morire.

In questo terzo romanzo Matt Lazlo, agente speciale dell’FBI analista comportamentale, ex Seals, si ritroverà suo malgrado catapultato in una vera e propria Spy Story e noi con lui coinvolti in una intrigante e adrenalinica caccia alla spia; una spia annidata in seno al Bureau stesso, un traditore della patria, un uomo che quattordici anni prima ha incastrato un collega e distrutto la sua famiglia.

Oggi Scarlett Stone, la figlia dell’uomo incarcerato ingiustamente, diffamato, umiliato e odiato da tutto il paese, è più che determinata a dimostrare la sua innocenza, a riabilitare il suo nome prima che il male che lo sta devastando lo porti via nell’infamia.

Stava indagando su un vecchio crimine, in cerca della verità prima che fosse troppo tardi. Nessuno l’avrebbe aiutata. Dio sapeva quanto li avesse implorati uno per uno nel corso degli anni, e tutti si erano rifiutati. Ora era compito suo.

Scarlett è una fisica dallo spiccato quoziente intellettivo, una vera nerd che ha combattuto sin dall’età di dodici anni, giorno dell’arresto del padre, contro la società che ha ghettizzato madre e figlia, che le ha isolate tacciando di rimando anche loro come complici. Ha studiato, ha cercato, ha indagato senza mai perdere la certezza che il suo papà è innocente.

Approfittando dell’opportunità di partecipare a un party natalizio all’ambasciata russa, ed entrando sotto mentite spoglie, è determinata a piazzare una cimice per trovare prove che incastrino l’odierno ambasciatore, ai tempi capo dello spionaggio russo negli Stati Uniti, per lei coinvolto nella trappola ordita ai danni del padre.

Scarlett non aveva potuto rifiutare, per quanto pericoloso e disperato fosse il suo piano. Non aveva scelta.

L’opportunità di una vita,…Fato. Fortuna. Cogli l’attimo.

È in questa sede che Scarlett e Matt, anch’egli invitato alla festa, si incontreranno per la prima volta, ed è qui che, come i loro sguardi si sono incatenati e l’attrazione è sorta spontanea, le loro esistenze e le loro sorti si sono intrecciate.

Rimasero lì a guardarsi e a Scarlett mancò il fiato. Era uno di quei rari momenti in cui incontravi qualcuno e volevi passare il resto della serata a conoscerlo meglio.

Da quel momento è tutto un susseguirsi di eventi e coincidenze, concatenati in una escalation dirompente e adrenalinica che li porterà a condividere spazi e momenti in cui l’intimità che si creerà minerà l’istintiva sfiducia che ambedue provano l’un per l’altra. Inevitabilmente metteranno a nudo le sensazioni e le emozioni che cominceranno a provare, risultando fortemente amplificate a causa del peculiare momento che si trovano a vivere: braccati, inseguiti, bersaglio di assassini spietati pronti a tutto pur di far tacere chi dopo quattordici anni comincia a intravedere la verità. Matt e Scarlett si ritroveranno insieme contro il tempo, contro l’inevitabilità della chimica che ribolle fra di loro; ma la verità verrà fuori prima che scada il tempo? Prima che tutto sia perduto?

Se col primo romanzo, Un luogo freddo e oscuro, l’autrice ci aveva fatto addentrare nella mente di un  serial killer e degli agenti alla sua ricerca, col secondo, Caccia fredda, l’azione si sposta coinvolgendo il Bureau in un attentato terroristico che vuole celare un piano ben più articolato, che prevede un assalto al potere costituito per gettare nel panico la nazione. In ambedue gli agenti dell’Unità si trovano a vario titolo invischiati in queste azioni investigative al di fuori del loro raggio d’azione venendo coinvolti personalmente nei loro affetti più cari.

Con questo terzo romanzo l’azione diventa più complessa e intricata in quanto coinvolge non solo agenti americani, ma anche la controparte russa in uno strabiliante intreccio narrativo degno della più classica Spy Story dove inganni, sotterfugi, manipolazioni, ricatti e interessi personali la fanno da padrona.

Per circa vent’anni aveva gestito gli anelli dello spionaggio intorno al globo. Gli mancava l’eccitazione di quei tempi, ma era a Washington per assicurarsi che il passato rimanesse sepolto e che certe menzogne morissero insieme alla verità.

Il coinvolgimento romantico dei nostri protagonisti è istantaneo e fulmineo; l’attrazione potente che si istaura fra loro è però minata dalle menzogne e dal sospetto, inficiando ciò che potenzialmente poteva nascere fra loro.

Matt Lazlo non era l’uomo per lei, per quanto potesse desiderare che lo fosse. La sua uniforme avrebbe già dovuto essere un bel monito.

…non era così sfacciatamente bella, ma di certo più attraente, almeno per lui. Pensieri profondi si celavano sotto la superficie, pensieri che avrebbe voluto esplorare e, a pensarci bene, non gli sarebbe dispiaciuto nemmeno perlustrare la superficie.

Ciò non toglie che le circostanze li porteranno a vivere tre giorni a stretto contatto, a dover lottare per sopravvivere alla furia cieca di chi, messo alle strette dalle azioni sconsiderate di Scarlett, ora ne ha decretato la morte con la conseguente messa in gioco delle priorità.

“Chi è?” chiese Dorokhov. Raminski esitò un istante. “È la figlia di Richard Stone.” L’odio, denso e penetrante, trasudò nell’aria notturna. “cosa devo farci con lei?” silenzio. Raminskiattendeva ordini. “Ammazzala.” Calmo. Tranquillo.

“Fallo.”

La figlia di Richard Stone doveva morire quella notte.

Questo non fermerà la nostra protagonista, non le farà fare un passo indietro sempre più determinata a scoprire la verità, verità di cui non è convinto Matt, troppo fedele all’istituzione a cui appartiene da metterne in dubbio l’onestà dei suoi colleghi.

La bocca di Matt divenne arida come il deserto. Quella donna era una spia? … L’aveva infinocchiato con la sua parvenza di innocente vulnerabilità.

Ma se indizio dopo indizio, prova dopo prova l’inganno si rivelasse ai loro occhi?

E se fosse stata la verità? Se Scarlett avesse sempre avuto ragione?

È raro trovare romanzi di questo genere dove la trama romantica si intreccia con quella più suspense in maniera così ben studiata e coerente con la realtà.

Con questa serie Toni Anderson ha dato prova della sua abilità non solo con un eccellente stile linguistico ma anche con un notevole stile narrativo: corposo, dettagliato e competente.

La costruzione dell’intreccio narrativo è spettacolare. Ogni minimo dettaglio e informazione ci viene centellinato durante la lettura, portando il lettore ad acquisire dati, fare ipotesi e poi rimanere sbalordito dal susseguirsi dei colpi di scena che ribaltano ogni idea formulata. Il lavoro compiuto dall’autrice per fornirci informazioni precise e dettagliate sul lavoro svolto dagli agenti dell’FBI, o sui loro protocolli nelle varie unità governative come quelle dei corpi diplomatici, è stato eccellente.

Nulla è lasciato al caso, tutto è incastrato e spiegato al fine di avere un plot veritiero e coerente. Come coerenti e ben caratterizzati sono i personaggi che ruotano e danno vita a questa storia.

Matt è un uomo che ha un passato doloroso che lo ha segnato profondamente e un presente in cui ha rinunciato a tutto per essere vicino all’unico affetto che gli rimane.

La sua fedeltà alla nazione, il credere fermamente nella giustizia lo pongono di fronte a Scarlett duro e rigido, poco incline a crederle. Ma man mano che i due si confrontano, parlano e si ascoltano ecco che Matt entra in conflitto con i suoi valori, con ciò in cui crede fermamente e comincia a mettere in dubbio l’onestà assoluta del sistema.

Era dura credere che il sistema a cui lui dedicava la vita da così tanto tempo fosse marcio fino a quel punto.

È uno scontro immane nella sua testa ma in contrapposizione a ciò che prima il corpo e poi il cuore gli comunicano; fidarsi di Scarlett non è un passo che lui compie alla leggera magari accecato dalla lussuria, ma un processo lento e di presa di coscienza ponderata.

Al contrario Scarlett, poco incline a socializzare, a fidarsi del prossimo visti i suoi trascorsi, istintivamente sente un filo che la lega a Matt, ma si rende conto che la sua posizione di figlia di untraditore ai suoi occhi è una macchia indelebile. Per questo si chiude in se stessa, diffida e trattiene per se quella attrazione e connessione che sente per quest’uomo che, a dispetto di tutto e tutti, la sta supportando e proteggendo.

…il silenzio che incombeva le fece notare quanto fosse vuota. Sola. Fredda. Desolata. Come la sua vita. Per la maggior parte del tempo stava bene da sola, anzi lo preferiva, ma a volte, solo a volte, bramava la semplice compagnia umana. Il viso di Matt Lazlo emerse nei suoi pensieri, c’era qualcosa in quegli occhi…

Oltre ai due protagonisti ritroviamo a dare loro man forte e aiuto Alex e Malloy, conosciuti nel primo capitolo della serie. Tutti i comprimari sono perfettamente inquadrati e funzionali allo svolgimento delle azioni che si susseguono con un ritmo serrato e adrenalinico, interrotti solo da quei momenti di intimità tra Matt e Scarlett che impareranno pian piano a fidarsi e lasciarsi andare.

I loro sguardi si incrociarono. I volti erano così vicini … Provò a controllare i brividi che le scuotevano il corpo.

Il sorriso di Matt si fece lupesco.

Non era solo bello, era perfetto.…il respiro le mancava e il cuore accelerava il battito…lui sapeva esattamente che effetto le stesse facendo…prese il volto di Scarlett tra le mani con delicatezza e la baciò. La sensazione fu come essere colpiti da una scarica di mille volt che bruciò tutti i fusibili del suo corpo.

Ed ecco l’unico piccolo neo che ho percepito in questa storia: lo sbilanciamento tra la Spy Story e la parte romantica. È come se l’autrice abbia preferito focalizzare la sua attenzione sulla prima a discapito della seconda, cosa che non avevo rilevato nei primi due romanzi. C’è da dire che tutta l’azione si svolge in un arco temporale molto breve, circa tre giorni, e quindi tutte le relazioni interpersonali che intercorrono tra i due sono veloci ed esasperate, potremmo dire velocizzate dall’urgenza e dalla precarietà della situazione in cui si trovano. Quindi tutto sommato plausibili.

A compensare questa lieve mancanza rimedia l’autrice con un epilogo conclusivo molto accattivante e romantico.

Appare chiaro dalle mie parole che Toni Anderson per me è stata una piacevolissima scoperta, un’autrice degna di nota, da leggere assolutamente. Alle amanti del genere romantico condito con un elevato tasso di intrighi, suspense e adrenalina non posso che consigliare di leggere l’intera serie e aspettare con me la pubblicazione del quarto romanzo.

Giusi

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