Salve Harem, oggi vi parlo de La Proprietà della Famiglia Rule, secondo libro autoconclusivo della serie Le Regole dei Rule di Lynda Chance. Venite a scoprire cosa ne penso.

Titolo: La Proprietà della famiglia Rule

Autrice: Lynda Chance

Editore: Grey Eagle Editore

Pubblicazione: 26 aprile 2022

Autoconclusivo

Serie: Le Regole dei Rule. Vol. 2

 

Recensione

 

Dopo essere rimasta orfana a diciassette anni, Courtney si trasferisce a St. Louis per vivere in casa della famiglia Rule.

La signora Rule ha tre figli maschi e ha perso da poco suo marito. La donna prende sotto la sua ala protettiva Courtney e la tratta come la figlia femmina che non ha mai avuto. Però oltre a lei, ad avere un occhio di riguardo per Courtney è Nick Rule.

Nick è attratto da Courtney, ma siccome è ancora una ragazzina, non se la sente di reclamarla e dichiararle il suo amore. La lascia libera di studiare e di fare le sue esperienze tenendola sempre d’occhio da lontano e facendole sempre sentire la sua presenza.

Forse avrebbe dovuto sposarla nell’istante stesso in cui aveva compiuto diciotto anni. Solo così, magari, avrebeb potuto stringerla ogni notte, esserci per lei in quei sei anni, dandole sostegno giorno dopo giorno. Darle un senso di appartenenza, farle capire che non era sola, che era amata.

Quando Courtney torna a St.Louis dopo aver finito i suoi studi, Nick pensa che sia giunto il momento di dichiararsi. Il sentimento che lui prova non è a senso unico, ma è pienamente corrisposto da Courtney anche se all’inizio è reticente a lasciarsi andare.

Pur amando Nick da sempre, Courtney è spaventata dalla passionalità del ragazzo, dalla sua possessività e dalla sua voglia spasmodica di recuperare il tempo perduto.

Courtney non riesce a lasciarsi andare completamente, ad abbandonarsi a Nick a causa di traumi del passato.

Nick con lei ha un atteggiamento ambivalente perché da un lato cerca di essere paziente, di comprenderla, dall’altro però le mette pressione, spingendola a fare delle scelte che magari lei avrebbe fatto in un secondo momento dopo un’attenta riflessione.

Gli importava solo di Courtney e della sua felicità. Di esserci per lei, come suo marito, il suo amante, il suo protettore, tutto quello che poteva servirle. Per sempre.

Mentre leggevo questo romanzo non ho guardato con occhi sognanti un uomo come Nick Rule, anzi, certi suoi atteggiamenti mi hanno messo un profondo senso di angoscia.

Nick non è violento fisicamente, ma è troppo possessivo con Courtney, non le concede i suoi spazi, il tempo per pensare e prendere una decisione autonoma.

Persino quando lei tenta di scappare, lui la insegue impedendole di andare via.

Anche se le intenzioni dell’autrice erano buone, non ho trovato l’atteggiamento di Rule per niente romantico ma asfissiante. Anche il personaggio di Courtney non mi è piaciuto perché è troppo debole, permissiva e priva di personalità.

La storia in sé non è male, ma non è stata sviluppata in modo adeguato, non è stato analizzato l’aspetto psicologico dei personaggi, in particolare di Courtney che, avendo subito dei traumi da ragazzina, avrebbe avuto tante cose da raccontare. Purtroppo questo romanzo è un’occasione mancata per quanto mi riguarda, e non mi sento di dargli la sufficienza.

Alla prossima,

Vanilla

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