Harem’ Book, insieme con tanti amici, ha avuto il piacere di organizzare un review tour dedicato all’uscita in Italia del primo volume della nuova serie di Siobhan Daiko, Girls from the Italian Resistance: La ragazza di Venezia. Un romanzo coraggioso in cui le esistenze dei protagonisti si intrecciano mirabilmente alla Grande Storia per restituirci un affresco prezioso ed emozionante di un Passato vicinissimo a noi, che sa di storia familiare.
Siobhan Daiko torna in libreria con la ragazza di Venezia, una storia avvincente ed emozionante basata su eventi realmente accaduti durante la Seconda guerra mondiale. Un libro imperdibile per tutte le ammiratrici di Dina Jeffries, Rosamunde Pilcher e Fiona Valpy.
- Titolo: La Ragazza di Venezia
- Autrice: Siobhan Daiko
- Editore: Asolando Books
- Pubblicazione: 30 marzo 2022
- Disponibile sia in formato digitale che cartaceo
- Traduttore: Dream Translations
- Genere: romance storico
- Autoconclusivo
- Link d’acquisto Amazon: https://amzn.to/3wZyDNO
SINOSSI
Lidia De Angelis ha tenuto un profilo basso da quando le leggi razziali di Mussolini l’hanno strappata dal suo primo amore. Ma quando i tedeschi occupano Venezia nel 1943, è costretta a scappare dalla città per salvare la propria vita.
Lidia si unisce ai partigiani sulle montagne del Veneto, dove incontra David, un soldato inglese che combatte per la stessa causa. Man mano che si affeziona a lui, le dure rappresaglie tedesche e le appassionate attività patriottiche di Lidia minacciano di separarli.
Decenni dopo, a Londra, mentre passa in rassegna gli effetti personali della nonna dopo la sua morte, Charlotte scopre un libro di preghiere ebraico, lettere non aperte scritte in italiano e una fotografia sbiadita che ritrae un gruppo di giovani davanti al Palazzo Ducale. Incuriosita dal rifiuto della nonna di parlare della sua vita in Italia prima e durante la guerra, Charlotte si reca a Venezia alla ricerca delle sue radici. Lì, apprende non solo la devastante verità sul passato di sua nonna, ma anche alcune verità sorprendenti su se stessa.
C’era una ragazza con tanti sogni e progetti da realizzare. Voleva diventare medico, amava un ragazzo, adorava suo padre e voleva renderlo orgoglioso.
C’è una nipote che ama la nonna incondizionatamente. Si sente cittadina del mondo e senza radici ma sua nonna, sua nonna è casa, famiglia, rifugio.
C’è una figlia che è madre ma da sempre sente mancarle qualcosa di sé, qualcosa che la possa avvicinare alle zone d’ombra del passato.
Venezia, la Serenissima in pieno conflitto mondiale tra luci e ombre propagandistiche di regime dell’ entre deux guerres, con le sue calle sinuose in cui – sommessa ma potente – riecheggia Radio Londra e la laguna dai riflessi infiniti crea un incanto sospeso di arte, storia e fusione di culture e credi, sotto il Leone di San Marco dove si resiste all’orrore nazifascista.
Londra del XXI, la City brulicante di vita, mondana e frenetica.
Le morbide colline venete di oggi, tra antiche dimore di casati nobiliari, artigianato cultura e tradizione, valli in cui si è versato il sangue partigiano, rosso come papaveri.
…il passato è nel passato
e voglio che rimanga lì…
Come linfa scorre la memoria di un passato neanche troppo lontano, intanto fa giri strani il Destino, ci ricorda quanto la Sorte e la Storia si intreccino per tessere disegni intricati e complessi nelle nostre esistenze. Generazioni che si rincorrono e si cercano.
Così Siobhan Daiko crea una trama in cui il Passato è il filo rosso che lega la protagonista alla Grande Storia, in particolare quella dell’Italia durante la Campagna d’Italia, teatro di lotte fratricide tra i reparti della Repubblica Sociale Italiana a fianco dei tedeschi e le formazioni del Corpo Italiano di Liberazione sostenute dagli eserciti alleati; oppressi dalla dura occupazione tedesca, orgogliosi nella Resistenza italiana impegnata in una crescente attività militare di guerriglia nell’Italia centro-settentrionale per sabotare l’apparato militare e repressivo nazi-fascista.
Sogni d’amore e di una promettente carriera per Lidia, giovane veneziana che sfugge all’occupazione tedesca del 1943, nel cuore del “fronte interno” sulle lagune, tra antisemitismo e presagi di guerra infinita nel corso della estenuante vigilia bellica, tra la barbarie fascista e il volto del male: il Nazifascismo.
Vilta e coraggio si mescolano nei cuori italiani, staffette partigiane comitati di liberazione delatori e nostalgici di Salò.
Fugge e trova riparo sulle colline dalla famiglia Zalunardi, e poi ancora…sulle montagne. Perde tutto. Perde la sua casa, gli amici, la sua vita. Non la speranza.
Li odiava per aver iniziato quella terribile guerra. Li odiava per quello che stavano facendo ai suoi compagni ebrei. Ma li odiava soprattutto per quello che avevano fatto a suo padre. Ed era quellodio che la sosteneva.
La accolgono le montagne, lì dove Fischia il Vento, quello della Libertà. Una libertà da conquistare. Quella della Resistenza
Il monte Grappa apparteneva ai partigiani, che lo custodivano con ferocia.
…vittoriosi al fin liberi siam!
Cantarono la strofa finale e poi tacquero. Lidia si strinse le braccia intorno al corpo, infervorata dalle parole patriottiche. Un calore la pervase. Quello era il posto a cui apparteneva. Avrebbe combattuto i vili fascisti finché il vento della libertà non avesse soffiato nel suo
paese.
Il rombo improvviso di un motore aereo vibrò nell’aria.
Si combatte, si muore. Si ama.
Un soldato che sembra un divo del Cinema, un uomo onesto e forte, una roccia cui aggrapparsi quando, lottando come una leonessa, sarà ferita nel modo più crudele…
Sei la raganza più incredibile, coraggiosa, meravigliosa che io abbia mai incontrato,»…
«Anch’io ti amo, David.» Ed era vero. Lui era diventato il suo porto nella tempesta. Lo amava con ogni fibra del suo essere…
Si abbandonò al suo bacio, affondando le dita nel maglione e aggrappandosi a lui.
Lui le accarezzò la guancia con un dito. «La mia ragazza di Venezia.» Sorrise.
Tra queste montagne nel XXI secolo, una giovane in cerca del suo passato. Charlotte porta con sé il ricordo della sua amata nonna, una donna che è stata per lei esempio e guida spirituale, eppure così sfuggente a volte, così misteriosa…
Il cuore mi batté forte.
Tre lettere dall’Italia: riconobbi i francobolli.
Il timbro postale indicava Sant’Illaria ed era datato 1974.
Feci una smorfia: avevo già sentito quel nome, ma dove?
Le lettere erano tutte indirizzate al nonno, ma le buste non erano state aperte.
Qui troverà sorprendenti rivelazioni, pezzi di un puzzle da incastrare, tra foto ingiallite e lettere mai aperte, autentici tasselli di un enigma da risolvere, grazie a testimoni reticenti ancora in vita.
Il suo passato doloroso era ancora troppo vivo per poter essere rivissuto. Rabbrividii. Dovevo scoprire cosa era successo alla nonna in quei momenti turbolenti, lo dovevo alla sua memoria e alla serenità di mia madre.
Qui un sorriso e degli occhi verdi la accompagneranno nel suo viaggio nel passato, una escursione nella storia di tante famiglie, che custodiscono segreti, tra rimorsi e rimpianti, ricordi dolorosi che a volte si lasciano seppelliti.
E il cuore di Charlotte sembra battere sempre più forte, perché nel trovare risposte acquista consapevolezza, riprende a sentire, a provare emozioni forti: compassione, ammirazione, rispetto, orgoglio. Un senso di appartenenza.
Nelle comunità montane i destini sono inesorabilmente intrecciati, le esistenze degli eredi di una famiglia nobile si intrecciano a quelle delle famiglie che vivono lavorando la terra, i “vecchi” del paese custodiscono testardi e gelosi la memoria di un passato a volte troppo doloroso per essere narrato
«Tutte le promesse che ci siamo fatti non contano nulla in questa terribile guerra, perché nessuno di noi sa cosa accadrà. Voglio un ricordo a cui aggrapparmi nei tempi bui che verranno.»
Questa terra offre a Charlotte segreti e anche promesse.
Le riposte, come tessere del puzzle, trovano il loro posto e forse anche Charlotte trova il suo…
Il suo respiro divenne il mio respiro.
Il suo cuore divenne il mio cuore.
Il suo nome si formò sulle mie labbra e il mio sulle sue.
Si troverà da insegnare la storia a indagarla, a sentirla, a affondare le mani nel sangue versato, nelle lacrime di dolore, nel silenzio di chi ha vissuto e visto troppo, con sacrificio e coraggio.
L’autrice ci regala un soggetto, una idea che si distingue per originalità, per cura nella stesura della trama, sostenuta da una robusta impalcatura di ricerca storica. Tutto è curato, perciò il realismo della ambientazione ci avvolge e ci travolge nei momenti della violenza, della sopraffazione e della paura, sfogliando le pagine ci troviamo in quei luoghi, in quello spazio o in quel paesaggio, tra quelle persone. Dove c’è l’orgoglio e la speranza. E, permettetemelo, da italiana, non siamo circondati da cliché.
Oltre alla trama e all’ambientazione apprezzerete i personaggi, quelli del passato e del presente. Ci sono personalità dai tratti eroici e dai tratti umanissimi, fragili e coraggiosi. Anche in questo caso nulla è stereotipato, poiché l’autrice si sforza di restituire la realtà grigia, incerta, pericolosa e difficile di quegli anni convulsi.
Anche la prosa si adegua, toccando diversi registri e mantenendo sempre un ritmo della narrazione vivace; la resa stilistica nella traduzione è preziosa perché non dimentica nulla, non tralascia alcuna sfumatura delle emozioni, neanche un passaggio, riportando anche le testimonianze folk della memoria partigiana. E si sofferma sui passaggi più caldi, dai tocchi sensuali spiccati ma non volgari, così come quelli che lasciano spazio ai sentimenti, come si addice al genere.
Sembra che l’autrice renda un omaggio affettuoso a una terra che ama, senza stereotipi facili, con una storia bella, che sa tanto di un racconto familiare.
Quando si scrive dell’Italia si ambienta nei cliché facilmente amabili e del “pittoresco”: la tovaglia a scacchi, i mandolini, la pizza e gli spaghetti, la Vespa che corre tra le viuzze assolate mentre un’ aria famosa si libra nelle notti profumate di agrumi, con lo scintillio del mare sconfinato o la brezza che accarezza le vallate e i muri antichi dove stradine acciottolate si inerpicano nei borghi di storia millenaria…
Qui c’è di più.
C’è un pezzo di Italia, di storia italiana. Quella del sacrificio, del riscatto dopo la vergogna, della dignità e del coraggio di ricostruire e ricominciare. Ci sono storie di vita e di amore, tra le atmosfere nebbiose e sospese della magica Venezia e tra le valli delNord Italia bagnate dal sangue, dove crescono i papaveri, liberi e accarezzati dal vento. Perché lì Fischia il Vento.
Aspettiamo con grande piacere di leggere tutta la serie (Girls from the Italian Resistance) di Siobhan Daiko e di tuffarci nuovamente nella Grande Storia grazie alle emozioni di ogni piccola, preziosissima storia.
Saffron
Non perdete i contributi dei nostri amici che partecipano al review tour
Harem’ Book, together with many friends, had the pleasure of organizing a review tour dedicated to the release in Italy of the first volume of the new series of Siobhan Daiko, Girls from the Italian Resistance: The girl of Venice. A courageous novel in which the lives of the protagonists are admirably intertwined with the Great History to return us a precious and exciting fresco of a Past close to us, that tastes of family history.
There is a girl with so many dreams and plans to realize. She wants to become a doctor, she loves a boy, she loves her father and she wants to make him proud.
There is a granddaughter who loves her grandmother unconditionally. She feels like a citizen of the world and without roots but her grandmother, her grandmother is home, family, shelter.
There is a daughter who is a mother but she has always felt she lacks something of herself, something that can bring her closer to the shadows of the past.
Venice, the Serenissima in full world conflict between lights and shadows propaganda regime of the ‘entre deux Guerres, with its sinuous streets in which – subdued but powerful – echoes Radio London and the lagoon with infinite reflections that creates a suspended enchantment of art, history and fusion of cultures and beliefs, under the Leone di San Marco, resists the Nazi-fascist horror.
London of the 21st, the City teeming with life, mundane and hectic.
The soft hills of today’s Veneto, between ancient homes of noble families, handicrafts, culture and tradition, valleys where partisan blood has been spilled, red as poppies.
As sap flows the memory of a past not too far away, meanwhile strange turns Destiny, reminds us how Fate and History intertwine to weave intricate and complex designs in our lives. Generations chasing each other and looking for each other.
So Siobhan Daiko creates a plot in which the Past is the red thread that links the protagonist to the Great History, in particular that of Italy during the Campaign of Italy, theatre of fratricidal struggles between the departments of the Italian Social Republic alongside the Germans and the formations of the Italian Liberation Corps supported by the Allied armies; oppressed by the harsh German occupation, proud in the Italian Resistance engaged in a growing guerrilla military activity in central-northern Italy to sabotage the military and repressive Nazi-Fascist apparatus.
Dreams of love and a promising career for Lidia, a young Venetian who escapes the German occupation of 1943, In the heart of the “internal front” on the lagoons, between anti-Semitism and omens of endless war in the course of the grueling war eve, between the fascist barbarism and the face of evil: the Nazi fascism.
Cowardice and courage mingle in Italian hearts, partisan relay committees of liberation informers and nostalgics of Salò.
He escapes and finds shelter in the hills by the Zalunardi family, and then again… in the mountains. He loses everything. He loses his home, his friends, his life. Not the hope.
The mountains welcome you, where the Wind whistles (Fischia il vento i.e. Italianprotest folk song) the Freedom one. A freedom to be conquered. That of the Resistance.
You fight, you die. You love.
A soldier who looks like a movie star, an honest and strong man, a rock to cling to when, fighting like a lioness, will be wounded in the most cruel way…
In these mountains in the 21st century, a young woman looking for her past. Charlotte brings with her the memory of her beloved grandmother, a woman who was for her example and spiritual guide, yet so elusive at times, so mysterious…
Here you will find surprising revelations, pieces of a puzzle to be embedded, between yellowed photos and never open letters, authentic pieces of an enigma to solve, thanks to reticent witnesses still alive.
Here a smile and green eyes will accompany her on her journey into the past, an excursion into the history of many families, who keep secrets, between regrets and regrets, painful memories that sometimes leave buried.
And Lottie’s heart seems to be beating stronger and stronger, because in finding answers she acquires awareness, resumes feeling, feeling strong emotions: compassion, admiration, respect, pride. A sense of belonging
In the mountain communities the destinies are inexorably intertwined, the lives of the heirs of a noble family are intertwined with those of the families who live working the land, the “old” of the country guard stubborn and jealous memory of a past sometimes too painful to be narrated
This land offers Charlotte secrets and promises.
The answers, like pieces of the puzzle, find their place and maybe even Charlotte finds the place where She belongs.
History will be taught to investigate it, to feel it, to sink our hands in the blood shed, in the tears of pain, in the silence of those who have lived and seen too much, with sacrifice and courage.
The author gives us a subject, an idea that stands out for originality, for care in the drafting of the plot, supported by a sturdy scaffold of historical research. Everything is taken care of, so the realism of the setting envelops us and overwhelms us in the moments of violence, oppression and fear, leafing through the pages we find ourselves in those places, in that space or in that landscape, among those people. Where there is pride and hope. And, let me tell you, as an Italian, we are not surrounded by clichés.
In addition to the plot and setting you will appreciate the characters, those of the past and the present. There are personalities with heroic traits and very human features, fragile and courageous. In this case too nothing is stereotyped, as the author strives to return the gray, uncertain, dangerous and difficult reality of those convulsive years.
Prose also adapts itself, touching different registers and always maintaining a rhythm of lively narration; the stylistic rendering in translation is precious because it does not forget anything, does not leave out any nuance of emotions, not even a passage, reporting also the folk testimonies of the partisan memory. And he dwells on the hottest passages, with sensual touches that are distinct but not vulgar, as well as those that leave room for feelings, as befits the genre.
It seems that the author pays an affectionate tribute to a land that she loves, without easy stereotypes, with a beautiful story, which tastes so much like a family story.
When writing about Italy, it takes place in the easily lovable and “picturesque” clichés: the checkered tablecloth, mandolins, pizza and spaghetti, the Vespa that runs through the sunny streets while a’ famous air hovers in the nights scented with citrus, with the glitter of the boundless sea or the breeze that caresses the valleys and ancient walls where cobbled streets climb into the villages of ancient history…
There is more here.
There is a piece of Italy, of Italian history. That of sacrifice, of redemption after shame, of dignity and of the courage to rebuild and start again. There are stories of life and love, between the misty and suspended atmosphere of the magical Venice and between the valleys of northern Italy bathed in blood, where poppies grow, free and caressed by the wind. ‘Cause that’s where the wind blows.
We look forward with great pleasure to read the whole series (Girls from the Italian Resistance) by Siobhan Daiko and dive back into the Big Story thanks to the emotions of every little, precious story.