La ragazza nel giardino del tè
Janet MacLeod Trotter

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SINOSSI:
Adela Robson è una studentessa che sogna di calcare il palcoscenico, in un’India in cui l’impero è prossimo alla morte. Quando scappa dalla scuola con Sam Jackman, sa che sta andando incontro a una nuova vita. Ma quello che il futuro ha in serbo per lei non è ciò che Adela immaginava. Anni dopo, a Simla, la sede estiva del governo del Raj, Adela può abbandonarsi a ogni tipo di divertimento che la società degli anni Trenta è in grado di offrirle. Ma proprio quando le sue ambizioni sembrano sul punto di diventare realtà, conosce un principe, affascinante ma viziato, e quell’incontro scatena una serie di eventi dalle conseguenze devastanti. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Adela è in Inghilterra, in un Paese in cui ha vissuto da bambina, ma di cui non ha ricordi. La sua vita ormai sembra senza speranza, non ha nemmeno un amore a cui aggrapparsi. E ha un terribile segreto da nascondere. Solo il coraggio e la volontà di resistere la terranno a galla in tempi tanto bui, fino a quando potrà tornare a quella che, almeno nel suo cuore, è la sua vera patria.

La storia di una donna che vive sulla sua pelle l’evolversi del Paese, dal tramonto dell’impero alla seconda guerra mondiale

«Da appassionata di romanzi storici, posso dire che questo ha tutte le caratteristiche che rendono grande il genere. In primo luogo, la magica cornice delle lussureggianti piantagioni di tè. È stato come visitare l’India, circondata dalla sua antica bellezza, vedere l’Himalaya e i luoghi che solo quel Paese può offrire…»

«Ho amato questa storia e i suoi personaggi: forti, appassionati, leali. Una lettura che mi sento di consigliare.»

RECENSIONE
L’elemento predominante di questo romanzo è l’immagine. Le atmosfere descritte ed evocate sono dotate di un’ampiezza rara. Profumi, sapori, colori di un’India dei primi anni del novecento, giungono al lettore stimolando la fantasia ed il senso di appartenenza. Si ha la percezione di essere parte stessa dell’ambiente che riempie le pagine di questa opera. L’autrice ha curato nei minimi dettagli la ricostruzione storica dell’epoca dell’impero coloniale britannico, che fa da perfetta cornice alla travagliata storia d’amore tra Sam e Adela. Un viaggio attraverso gli anni, partendo dall’adolescenza di questa ragazza, figlia di possidenti terrieri, fino al suo divenire donna. Sam e Adela sono la testimonianza che l’amore sa essere paziente.

 «Hai mai pensato a me Sam?». Trattenne il fiato. Lui fece un sospiro. «Sì», mormorò. «E che cosa pensavi?». Il cuore di Adela accelerò. «Quanto fossi stata coraggiosa». «Coraggiosa?» «A rimanere della tua idea… A resistere a tutti gli adulti della tua vita e a far succedere le cose!»

Adela è una ragazzina di 13 anni, il cui carattere anticonformista e ribelle si avverte fin dalle prime pagine. La prima presa di posizione avviene quando la ragazza fugge dal collegio in cui sta studiando, per fare ritorno a casa. Complice involontario di tale fuga è Sam, un cameraman amatoriale, che aveva il compito di filmare alcuni spezzoni di vita all’interno della scuola. L’uomo riporta Adela dai genitori, ed è proprio lui ad assistere al passaggio della ragazza da bambina a donna: l’incontro con la verità e l’infrangersi della vita di sogno vissuta fino a quel momento dalla protagonista.

«Sì. Eri impavida», disse, «ma dovrei essere cieco per non vedere la bella giovane donna che sie diventata».

Questo incontro segnerà per sempre la vita di entrambi. Da quel giorno si innescheranno una serie di eventi che porteranno la coppia a sfiorarsi, senza però mai incontrarsi definitivamente. A dividerli: anni, ambizioni, timori e parole non dette; solo un filo invisibile li tiene costantemente uniti.

Che cosa avrebbe potuto offrirle, a parte un abbraccio rubato al chiar di luna? Non aveva né ricchezza né sicurezza da darle, e aveva giurato di dedicare la propria vita al lavoro della missione.

Una storia d’amore che sa far sognare, a volte cruda, dolorosa, ingiusta, altre immensa, consolatoria, reale. Stupenda l’intensità del sentimento che si riesce a percepire, che, devo dire, mi ha evocato una drammaticità ed uno struggimento che da tempo non riuscivo a trovare nella letteratura contemporanea.

Adela sapeva che non avrebbe dovuto incoraggiarlo, ma c’era qualcosa di ipnotico in quel loro profumato boudoir segreto, nella luce eterea e nel rumore pulsante degli insetti notturni, che sembravano sospenderli nel tempo.

Il gioco a rincorrersi dei protagonisti mi ha fatto palpitare il cuore, cercavo tra quelle pagine il tanto agognato incontro, il segno che nonostante le avversità della vita, l’amore vero merita un lieto fine.
Nonostante gli anni passati e la separazione in due diversi continenti, Adela sapeva di amarlo ancora… E ora che era tonata in India, il suo amore bruciava ancora più forte.

Colpi di scena, forti sensazioni, e atmosfere da sogno fanno da corona ad una appassionante storia, che mi sento senza ombra di dubbio di consigliare. Un viaggio nella fantasia, che vi porterà direttamente nell’India di metà del secolo scorso, tra il verde delle lussureggianti piantagioni e l’aridità del deserto, cullati dalla dolcezza del primo ed unico amore.

Curcuma