Salve Harem, il libro di cui vi parlo oggi è La sorella del mio migliore amico di Vi Keeland e Penelope Ward. Venite a scoprire cosa ne penso.

 

Titolo: La sorella del mio migliore amico

Autrici: Vi Keeland, Penelope Ward

Pubblicazione: 20 febbraio 2024

Editore: Newton Compton Editori

 

 

 

 

 

Recensione

Holden è un batterista che non è riuscito ancora a sfondare. Insieme al suo gruppo di amici è proprietario di una palazzina di cui si occupa anche della manutenzione. È uno scapolo incallito anche se ha sempre avuto una cotta per Laney, la sorellina di Ryan, il suo amico defunto. E proprio a Ryan, Holden ha promesso molti anni prima che si sarebbe preso cura di sua sorella e che non ci avrebbe provato con lei. Ha mantenuto la promessa, grazie anche al fatto che vivono in due città diverse, ma quando Laney si trasferisce a New York per lavoro, diventa davvero difficile ignorarla. I sentimenti che aveva represso nei suoi confronti, tornano a galla ed è difficile per Holden domarli. Cerca di allontanare in tutti i modi Laney, che oltretutto è anche fidanzata, ma l’attrazione che prova nei suoi confronti è troppo forte.

Holden vorrebbe mantenere la promessa fatta a Ryan, ma alla fine cede alla tentazione.

Laney è da sempre innamorata di Holden, però non si è mai dichiarata per non dare un dispiacere a suo fratello e perché in fondo non era convinta che Holden provasse i suoi stessi sentimenti. Tuttavia, a New York ha la possibilità di confrontarsi con lui e di liberarsi dalle zavorre del passato per viversi finalmente l’amore.

Amiche dell’Harem, la storia di Holden e Laney è caratterizzata da continui tira e molla, è un perenne “vorrei ma non posso”. Il romanzo va avanti in questo modo finché non si arriva a un punto di svolta, e cioè alla decisione di Holden e Laney di viversi il loro amore. Sinceramente più andavo avanti nella lettura più non capivo il motivo per cui due persone adulte e vaccinate rinunciavano ad amarsi per non infrangere una stupida promessa basata sul nulla. Infatti Holden è un bravo ragazzo e non si capisce come mai non solo Ryan in passato, ma anche i suoi migliori amici e i genitori di Laney continuano a osteggiare la sua relazione con la ragazza.

Non solo la trama è debole, ma anche i personaggi mancano di verve. Non ho provato empatia nei loro confronti e a dire il vero sembrano spenti, quasi rassegnati al loro destino e poco propensi a lottare per i propri sentimenti e ciò in cui credono.

A esser sincera non è una brutta storia, ma per il modo in cui è raccontata risulta noiosa, banale e scialba. Non è il libro migliore della premiata; si legge ma non è indimenticabile.

Alla prossima,

Vanilla

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