“Ti possiedo totalmente, dolcezza. Malattia compresa”.

 

Care Dame, oggi vi parlo di La strada per Hopeful Ranch, contemporary romance  di Emma Lee Bennett.

 

 

Titolo:La strada per Hopeful Ranch

Autrice:Emma Lee Bennett

Pubblicazione:19 agosto 2017

Genere:Contemporary romance

 

Sinossi

Allison Kelly è una giovane indipendente che vive a New York. Estremamente determinata nel lavoro, nel quale ha molto successo, conduce una vita sessuale spigliata con partners sempre diversi. La sua esistenza apparentemente soddisfacente viene stravolta dalla malattia. Combatte per tirarsi fuori dal baratro con coraggio, ma anche con grande solitudine. Un giorno decide di lasciarsi alle spalle la Grande Mela e approdare a un porto sicuro: Hopeful Ranch in Colorado. È la casa dove vive sua sorella Sarah, insieme al marito Julian, i loro figli e un amico di Julian, Jackson Rennie.
Jax, reduce dalla guerra in Afghanistan, è un uomo chiuso e ferito dalle atroci esperienze vissute che continuano a tormentarlo durante il sonno. Non era mai andato d’accordo con Allison e il suo atteggiamento prevenuto verso la donna smaliziata di New York non aveva mai permesso un rapporto amichevole fra i due. Ma i mutamenti che la vita ha imposto a Jax e Ally faranno emergere personalità e carattere inaspettati e nascerà un legame che fino a quel momento avevano creduto impossibile, reso sempre più solido dai gravi fatti riguardanti la proprietà del Ranch.

 

 

RECENSIONE

 

La strada per Hopeful Ranch  narra la storia d’amore e di rinascita di Allison Kelly, una giovane donna in carriera di New York, fiera, indipendente e restia ad instaurare legami affettivi. Ally non intrattiene nessun tipo di relazione né amicale né amorosa, al contrario usa la sua freddezza come uno scudo per proteggersi e come un’arma  per evitare qualsiasi coinvolgimento emotivo.

Ally non cambia nemmeno quando  su di lei si allungano i tentacoli della malattia, anzi, è sicura di poter affrontare da sola tutto il suo percorso di sofferenza fisica e psicologica. Ma ben presto si rende conto che  questa è un’impresa impossibile  da affrontare senza il supporto di qualcuno, perciò si rivolge all’unica persona che è certa che la ami  incondizionatamente: sua sorella Sarah. Ally la raggiunge nel suo ranch in Colorado dove vive insieme a suo marito Julian.

 

…..ciò che odio di più in assoluto è constatare che, se non mi fossi imposta di essere una stronza, fredda e distaccata con tutti, ora non sarei sola. Chi se ne frega. L’ho scelto io e sono una donna abbastanza consapevole da prendermene la responsabilità tenere lontano le persone è il mio modo di proteggermi.

Non mi affeziono mai. Prendo tutto ciò che posso, mi diverto e niente altro. Per questo sono sola.

Il pianto mi dilania inaspettatamente. Un indicibile senso di sconforto mi lacera e la disperazione mi rende impossibile sperare in un futuro decente.

 

La loro è una famiglia felice, allietata dalla presenza di due splendidi bambini e di Jackson Ronnie, un amico di Julian che vive e lavora con loro.

Jax è un reduce di guerra, che per sanare la sua anima dagli orrori vissuti in Afghanistan, ha cercato rifugio in quel meraviglioso angolo di paradiso che è Hopeful Ranch, accolto dalla amorevole famiglia del suo amico Julian.

Qui le pazienti cure di Sarah gli hanno permesso di lenire le sue angosce e di affezionarsi, legarsi e dedicarsi completamente a loro.

Ma nonostante le apparenze, Jax rimane sostanzialmente  un uomo cinico che non crede nell’amore ma usa il sesso per soffocare la rabbia che si agita ancora nella sua anima e zittire, almeno per poco, le urla e i pianti sentiti nel deserto  e che la notte continuano a infestare  i suoi sogni.

 

Li osservo. Non sembrano davvero i miei compagni di armi. Hanno dimenticato la morte, l’odore di sangue e carne bruciata, il puzzo di merda, il pianto dei bambini rimasti orfani, i lamenti strazianti di dinne e bambine violentate. Io no non ho dimenticato niente. Lo sogno quasi ogni notte.

Lavoro come un mulo di giorno per tentare di non pensarci e la notte trombo con Brianna, o qualunque altra, per sfogare la rabbia che mi è rimasta dentro.

 

L’arrivo di Ally a Hopeful Ranch scombussola le sue dinamiche ben rodate.

Jax disprezzava la “vecchia”Ally fredda,  calcolatrice e sprezzante mangiatrice di uomini. Ora invece si ritrova dinanzi una donna provata dalla malattia, remissiva e  demoralizzata .

 

…a parte il desiderio di farmela, non l’ho mai considerata la donna genuina per cui perdere la testa. Così snob, superficiale e distaccata, pronta ad aprire le gambe ai più belli della piazza.

Obbedisce. Non la riconosco. È dimessa e cedevole. Dà l’idea di essere rassegnata e questo non mi piace.

 

Questa Ally è cambiata, è diversa, non ha nulla della donna arrogante e cinica che lui conosceva e disprezzava.E questo inevitabilmente  lo porta a provare nuove emozioni, un istinto di protezione che  lo destabilizza ma al contempo lo rende cosciente che la sua vita sta profondamente cambiando.

Ally dal canto suo ricordava un Jax serio, duro, sprezzante e arrogante, perciò rimane spiazzata e piacevolmente colpita dalle attenzioni che dedica a lei e alla famiglia della sorella.

 

Sono spiazzata dal modo in cui mi ha accudito. I suoi occhi comprensivi mi stanno ancora lacerando i pensieri per la loro intensità. Ha saputo essere esattamente la persona di cui avevo bisogno.

Credevo fosse prepotente e superficiale, incapace di provare pietà. Forse mi sbagliavo.

 

Tutto ciò non impedirà ad Ally di cercare di mantenere le distanze e fare di tutto per allontanare Jax.

Il timore che la malattia possa ritornare e che lei possa essere respinta dall’uomo, la costringe ad imporsi di non lasciarsi andare ai sentimenti che inevitabilmente Jax le suscita.

 

“Quale uomo accetterebbe volontariamente di condividere tutto questo con una così, una che è sempre affaticata, nervosa, insopportabile…….”

“Io lo farei, Ally. Sono qui per te, solo per te. Non provo pena, né pietà. Mi interessi tu. Me ne fotto del cancro. Ti voglio con o senza malattia”.

 THE KISS!

Il suo cuore è stato per troppo tempo lasciato ad inaridirsi e ora le tenere attenzioni di Jax lo hanno risvegliato a nuova vita.

 

“Ma non ti accorgi di quanto sei bella?” bisbiglia piano.

Mi stringe, mi abbraccia, mi consola.

La durezza della sua erezione mi dà la scossa. È eccitato per me, anche se mi ha visto nuda. Allora è davvero qui per me, non è pietà, non è compassione. Mi vuole.

“Lascia che io ti ami” dice in un soffio.

 

Riuscirà Ally ad aprire il suo cuore e a fidarsi di Jax?

Ally e Jax sono solo due dei personaggi che popolano questo romanzo corale. Infatti durante la narrazione hanno voce non solo i protagonisti ma anche personaggi secondari come Sarah e Julian. Grazie a tutte queste voci narranti riusciamo a seguire l’evolversi della storia ma, nonostante ciò non mi sono sentita coinvolta al 100%.

L’autrice in questo romanzo affronta due problematiche molto serie: la malattia e la DPTS, però a mio avviso avrebbe dovuto approfondire maggiormente  la caratterizzazione psicologica dei personaggi principali.

L’evoluzione degli stati emotivi e sentimentali dei due protagonisti è stata troppo repentina, facendo risultare  il loro comportamento poco credibile e in alcuni casi incoerente.

Queste pecche non mi hanno permesso di godere appieno del romanzo, che resta tuttavia una lettura piacevole narrata con uno stile  fluido e scorrevole.L’idea strutturale del romanzo  è veramente bella  e  l’aggiunta della vena suspense non fa che renderlo ancora più interessante.

Alla prossima, Giusi

Storia

 

 

 

 

Eros