Le mani di Rev cercarono le mie. Dopo aver intrecciato le dita, disse: “guardami, piccola. Ci siamo solo tu e io qui. Solo l’amore.”

Avevo il suo cuore, la sua mente e la sua anima. Lei, in cambio, mi teneva dolcemente in pugno.

 

Titolo:L’amore ha il tuo sorriso

Autrice:Katie Ashley

Editore:Newton Compton

Pubblicazione:28 febbraio 2017

Serie:Vicious Cycle Series #2

 

 

 

SINOSSI

Annabel Percy è la figlia di un potente politico in cerca di trasgressione, e inizia a frequentare un motociclista pur sapendo che è la persona sbagliata per lei. Ma si ritrova a vivere un incubo quando viene rapita e trasportata in un inferno che non avrebbe mai immaginato.

Nato e cresciuto nel club di motociclisti Hell’s Raiders, Nathaniel “Reverend” Malloy darebbe la vita per i suoi compagni. Ma quando diventa l’inaspettato salvatore della prigioniera di un club rivale, Rev accetta la missione di prendersi cura della guarigione di Annabel e di proteggerla dagli incubi che la tormentano.

Quando Annabel guarisce, si accorge con sorpresa che si sta innamorando dell’uomo affascinante che l’ha salvata. Di fronte alla loro impossibile attrazione, riuscirà ad accettare il suo stile di vita, o Rev si allontanerà dalla vita che ha sempre conosciuto per la donna che non avrebbe mai dovuto amare?

 

RECENSIONE

 

Care dame eccoci giunte al secondo capitolo della Vicious Series di Katie Ashley, L’AMORE HA IL TUO SORRISO, che ci catapulta nuovamente nel mondo oscuro, sfrenato e violento degli Hell’s Raiders, club di bikers della Georgia.

Nel primo romanzo della serie, L’amore ha i tuoi occhi, abbiamo conosciuto Diacono Malloy e la sua storia con Alexandra. E già qui l’autrice ci aveva presentato i due fratelli di Diacono: Reverendo e Vescovo Malloy.

L’amore ha il tuo sorriso riprende la narrazione degli eventi che ci erano stati preannunciati alla fine del primo romanzo. Mentre partecipa al ricevimento di nozze di Diacono e Alexandra, Rev riceve una telefonata da un altro biker, il medico del club, che chiede il suo aiuto per trovare e liberare la figlia Sarah, rapita dai membri di un altro club di bikers e poi venduta ad un trafficante di donne messicano, un certo Mendoza, luogotenente di un cartello di trafficanti di droga.

Rev non si tira indietro e insieme a Vescovo si reca dapprima in Texas, dove la ragazza è stata rapita, e dopo insieme ai Riders di El Paso oltrepassa il confine messicano per attaccare la fortezza di Mendoza e cercare di liberare Sarah.

Durante l’attacco, Rev alla ricerca di Sarah trova ridotta in fin di vita un’altra ragazza e senza pensarci due volte la trae in salvo.

Ma chi è questa ragazza trovata agonizzante in una camera da letto lussuosa, che porta sul corpo i segni di una inaudita violenza?

Annabel Percy è la figlia di un potente senatore della Virginia, che si trovava in Texas per studiare veterinaria al college.

Per tutta la sua vita ha accettato e subito le regole imposte dal suo status sociale: comportarsi bene, non trasgredire le regole, frequentare le persone e gli amici giusti. Il tutto imposto e finalizzato dai genitori per la sua vita futura come moglie di un politico. E Annabel, pur detestando questa vita fatta di apparenze, ha sempre seguito le regole pur di poter fare quello che ama: studiare veterinaria.

Ma sotto le ceneri cova un animo ribelle e una notte l’unico atto di trasgressione che si concede, un giro in moto con uno sconosciuto, si trasformerà in un incubo senza fine facendola precipitare letteralmente in un inferno fatto di violenza e abusi.

 

Ero intrappolata in un universo parallelo fatto di degradazione e violenza.

E lì,….. la vecchia Annabel morì in un incubo che non avrebbe mai potuto immaginare. Il suo spirito a pezzi la abbandonò, ma il suo corpo fu costretto a restare in un mondo orribile, solo e senza speranza.

 

Rev la troverà dopo due mesi da quella notte, devastata sia nel corpo che nell’anima.

Sin dal momento tra Rev e Annabel si creerà  una connessione profonda, frutto di una empatia che nasce dal terribile segreto che Rev ha nascosto a tutti sin dalla sua infanzia. La consapevolezza di aver vissuto sulla sua pelle la stessa esperienza di Annabel lo connette visceralmente a lei, diventando la sua ancora, permettendole di trarre da lui la forza necessaria per uscire dal baratro oscuro in cui è precipitata dopo quella fatidica notte.

Rev finalmente aprirà la sua anima ad un altro essere umano, cominciando così quel processo di guarigione e di redenzione che in realtà non erano mai avvenuti.

Annabel era una perfetta sconosciuta che conoscevo da meno di quarantotto ore. Mi sfuggiva il motivo per cui lei meritasse di sapere, e la mia dannata famiglia no.

 Ma dentro di me sapevo anche che dirglielo aveva uno scopo

Mentre raccontavo, caddero le catene che mi avevano costretto a quel lungo silenzio, e provai una libertà che non sapevo potesse esistere.

 

Riusciranno quest’uomo e questa donna così segnati, le cui esistenze fatalmente si sono intrecciate, a vincere il dolore, a superare i sensi di colpa, a perdonarsi per tornare a vivere e ad amare?

Questo romanzo è la narrazione di un lungo e tormentato percorso di guarigione, è il racconto di come due anime, a cui è stata tolta l’innocenza possano purificarsi e rinasce a nuova vita.

È una storia d’amore dolce e romantica che nasce e si evolve lentamente dalle ceneri di una devastazione. È il romanzo delle seconde possibilità, di come l’amore possa nascere e lenire i dolori dell’anima anche in situazioni realisticamente improbabili.

L’autrice, più che nel primo romanzo, ha costruito due personaggi perfetti l’uno per l’altro.

Ho amato Rev, un uomo solido, leale, di cui si ci può fidare. Un uomo con solidi principi, nonostante le attività poco lecite dei Raiders. Un uomo capace di macchiarsi le mani di sangue per difendere le persone che ama, ma incapace di torcere un solo capello ai suoi cari. Un uomo colto, che cita poesie, dolce e affettuoso, capace con la sua delicatezza e dedizione di salvare Annabel.

 

“Non ti farò del male, lo giuro. Finché sarò vivo, nessuno ti farà del male. Sei al sicuro adesso.

 

Annabel donna perfetta per Rev. Seria ma sfrontata, dolce ma determinata. Forte abbastanza per tenere Rev per mano e riconoscerne l’anima affine con cui costruire un rapporto. Certo all’inizio fragile e delicato ma in cui la fiducia e il senso di protezione non è mai mancato.

 

Davanti a me c’era un uomo che stava cercando in tutti i modi di aiutarmi a ritrovare la pace e a farmi guarire. Un uomo che era riuscito a entrare in empatia con me perché aveva vissuto anche lui un inferno.

La sensazione di stare con lui era travolgente. Era una connessione tra due menti, due corpi e due anime a un livello che non avevo mai sperimentato prima.

 

Quello che, sia Rev che Annabel, dovranno invece imparare a superare è il senso di inadeguatezza, non sentirsi l’uno degno dell’altro, che li porterà a compiere scelte sbagliate.

Cosa ne penso di questo romanzo?

Indubbiamente questo secondo capitolo della serie affronta temi e argomenti molto più duri e dolorosi del primo. Però l’autrice è stata molto accorta nel non cedere in descrizioni molto dettagliate degli eventi tragici occorsi ai nostri due protagonisti. Inoltre è stata fantastica nel bilanciare lo sgomento, che inevitabilmente sorge in chi legge, con la dolcezza, le premure e la totale dedizione e abnegazione di Rev.

Dunque un ottimo romanzo sia per lo stile di scrittura fluido e scorrevole, sia per la capacità di suscitare emozioni vere che vanno dall’orrore e raccapriccio alla tenerezza, all’amore. Romanzo che ti tiene avvinto alle pagine grazie al susseguirsi degli eventi e alla capacità di suscitare la curiosità di sapere cosa succederà.

Fanno la loro apparizione ovviamente gli altri componenti della famiglia Malloy: Diacono Alexandra e la piccola Willow oltre l’irrefrenabile Vescovo che sarà il protagonista del prossimo libro.

 

In qualche modo, due persone devastate avevano trovato la propria metà che li completava e li faceva stare bene. Le peggiori circostanze ci avevano fatto avvicinare, ma molti degli amori più grandi della storia dell’umanità sono nati da grandi tragedie.

Alla prossima, Giusi

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