Ciao Amici,oggi Rachele ci parla di LE BUGIE HANNO LA PANCIA TONDA di Meghann Foye,divertente chick lit pubblicato lo scorso 15 settembre dalla Harper Collins Italia.Divertente,frizzante e a tratti grottesco.Un libro da non perdere se amate i romanzi di Sophie Kinsella e Bridget Jones è il vostro mito.
SINOSSI:
Liz Burcley è una 31enne newyorkese single che lavora come redattrice per “Paddies Cakes” una rivista patinata e di successo e che si occupa di bambini.
I ritmi della vita di Liz sono dettati da quelli forsennati che le vengono imposti al lavoro, dalla sua capo redattrice Alix che non le dà tregua, e che lei definisce la “dispensatrice di segni rossi” per tutte le correzioni, a volte anche estremamente inutili, che Alix apporta agli articoli di Liz.
All’ennesima festa in redazione per festeggiare la maternità di una collega, Liz vede sfumare la possibilità della sua vacanza a Parigi per un’altra emergenza di lavoro: deve farsi carico anche del lavoro delle sue colleghe che hanno figli….ed è proprio questo che Liz non riesce tollerare: la diversità di trattamento che la redazione mette in atto per chi ha figli e chi, come lei, non ha ancora goduto del congedo di maternità, e che quindi sembra ovvio possa rimanere in ufficio fino a notte inoltrata.
Quando le viene comunicata la revoca del viaggio a Parigi, Liz viene colta da un malore nell’ufficio di Alix e, per pura casualità, in quel momento, dal cellulare di Liz si sente la notifica relativa ad un’applicazione sulla gravidanza che la ragazza stava testando per un nuovo articolo: perchè non approfittarne?
Inizia così la nuova vita di Liz che la vedrà destreggiarsi fra una finta gravidanza da portare avanti in ufficio, e la sua vita reale fatta di cene e feste in locali alla moda con i suoi tre amici storici, e perchè no, anche l’incontro con Ryan che, a conti fatti, potrebbe essere quello giusto…
RECENSIONE:
Frizzante, divertente, a tratti anche grottesco, questi sono i primi aggettivi che mi vengono in mente per descrivere questo libro.
L’ambientazione è quella tipica dei romanzi della Kinsella, o spostandosi sulla cinematografia, a me ha riportato subito alla mente l’icona Bridget Jones.
Liz Burkley, 31enne newyorkese, single, e senza un PM (potenziale marito) all’orizzonte, ti proietta subito nella sua frenetica e insoddisfatta esistenza: il lavoro come redattrice a Paddies Cakes, le uscite con i suoi tre migliori amici in giro per locali alla moda fra cene, karaoke stonati e cocktails bizzarri…la voglia di emergere come freelance che scrive di viaggi, la paura di mollare un lavoro per cui, in dieci anni di permanenza, nulla ha dato i frutti sperati.
Tutto questo va condito con un tema estremamente delicato, ma che l’autrice di questo romanzo affronta con estrema ironia e leggerezza, in cui, tutte le donne con figli si sono imbattute almeno una volta: la capacità di conciliare la maternità con il lavoro.
Dal punto di vista di Liz, maternità significa “privilegio sul lavoro” ed è per questo che, quando se ne presenta l’occasione, non si tira indietro fingendo una maternità…proprio lei che riguardo ai neonati ha questo genere di pensieri:
“…prego in silenzio che le mamme presenti non mi chiedano di prendere in braccio i bambini. Quando prendo uno dei figli delle mie amiche, il mio primo pensiero non è mai: che cosina adorabile. Di solito é: per quanto tempo devo tenerlo in braccio e sorridere prima di poterlo passare alla prossima amica?”
La rete di bugie che però si troverà a creare e a sostenere ad un certo punto diventerà davvero molto grande, e la porterà a fare un’analisi attenta e profonda della sua vita, tanto da farle desiderare che la pancia in latex che nasconde sotto la biancheria contenitiva un giorno possa essere vera.
“…il punto è che in tutta la faccenda c’è qualcosa di obbligatorio. Non è che io non voglia essere una mamma. Certo che lo voglio. Ma voglio sceglierlo da sola. Non solo fingere travolta dallo tsunami del marketing…”
E come ci si può sentire quando le cose nel mondo del lavoro cominciano veramente a migliorare grazie alla finta gravidanza? O è semplicemente Liz che riesce a prendere più coscienza della sua personalità, e di quello che effettivamente vuole da se stessa e dalla sua vita a New York?
Liz si dovrà destreggiare anche con i sentimenti per Ryan Murphy, un giornalista di Discovery Channel che farà breccia nel cuore e nella vita di Liz, ma fino a che punto Liz si sentirà pronta a mettere in campo la verità anche con lui? Varrà la pena sacrificare un sentimento non ancora ben definito per una gravidanza fasulla??
La lettura di questo romanzo è sicuramente scorrevole e leggera; Liz è un personaggio per cui si prova subito affetto, è la figura della classica amica con cui ti ritroveresti a parlare di sogni e aspettative e che va accompagnata a fare la scelta giusta.
Il linguaggio usato nella narrazione in prima persona è fresco e frizzante, e se anche già dalle prime pagine si intuisce come si svolgerà la storia e quale sarà l’epilogo, il lettore viene comunque invogliato ad andare avanti per vedere in quale altro pasticcio riuscirà a cacciarsi la nostra Liz.
Se avete voglia di sorridere o semplicemente di passare del tempo in compagnia di una lettura piacevole e poco impegnativa questo è davvero il libro giusto.
Alla prossima,Rachele
“Volevo girare il mondo e trovare la mia voce e scrivere articoli profondi e pieni di significato, che contassero davvero per le donne. Sono così stufa di stare sempre a rimurginare su ogni cosa e preoccuparmi di compiacere tutti tranne me stessa….
Ma in realtà penso che sia stato perchè ero esaurita e no me ne importava niente delle conseguenze. Sapevo solo che dovevo sbloccarmi in qualche modo. Avevo bisogno di una maternità.”
STORIA