Autore: Laura Pellegrini

Titolo: Le confessioni di Emma

Casa Editrice: Self Publishing

Genere: Contemporary Romance

Prezzo Ebook: 1.99€ (Disponibile con Kindle Unlimited)

Data di pubblicazione: 7 Gennaio 2018

 

SINOSSI:

Sullo sfondo di una Positano che si affaccia su di un mare cristallino, le note struggenti di un tango argentino si librano nell’aria. È notte. L’insegna di un locale brilla nell’oscurità calda dell’estate, mentre il sapore del rum e della cioccolata fondente si mescolano ai profumi di una terra rigogliosa. Un bacio rubato di nascosto in un vicolo, un braccio stretto attorno alla vita, un abito rosso che si allarga morbido sulle gambe. Tra le note struggenti dei violini e della fisarmonica, passioni e desideri prendono vita in un tango dei sensi e dell’anima che travolge e infiamma, che imbriglia e cattura, fino all’ultimo respiro, fino all’ultimo sì.
Emma e Yago, la storia di due sconosciuti. Di un viaggio. Di un amore impossibile.
Dall’autrice di Darkness Within e Prima che faccia buio, Le confessioni di Emma.

«Che fai?» balbettai. Prese la rosa ancora sul tavolo e me la mise tra i capelli.
«Ti faccio ballare» rispose.
«Io… Io non so…» Ma non ebbi il tempo di dirgli nulla. Mi ritrovai al centro della pista, con la mano destra nella sua, il suo braccio stretto attorno a me, il seno che si appoggiava al suo petto. E poi il suo viso, con i lineamenti marcati e spigolosi, così vicino e la bocca… Dio, la bocca.
Sfiorò la mia guancia con quelle labbra perfette e sensuali e poi rimase lì, appoggiato a me mentre muoveva i primi passi.
«Ti porto io» disse. «Lasciati andare.»

 

RECENSIONE

Un tango. Lento, misurato, passionale. Pochissime parole riassumono il nuovo romanzo di Laura Pellegrini. La scrittura dell’autrice è carezzevole e coinvolgente, proprio come una danza sensuale. Un testo completo, profondo. Un tripudio di musica e colori che Laura ha sapientemente saputo imprimere su carta.

Il libro esordisce con estrema lentezza, quasi a voler esprimere lo stato d’animo di Emma, moglie trofeo che trascorre le sue giornate  rinchiusa nella sua gabbia dorata fatta di lusso e solitudine. In un certo senso è il suo ceto sociale  a costringerla a vivere in quel modo. Un matrimonio di facciata, privo d’amore e i numerosi, e neppure tanto celati, tradimenti del marito hanno cambiato  la  vita di Emma, rendendola triste e vuota.

Lui aveva fatto di me una stupida puttana, mi aveva resa alla pari delle tante ragazzine che prendeva solo per una notte.

Anche lo stile di questa prima parte del libro ci è d’aiuto per comprendere bene la condizione di Emma. L’autrice usa espressioni incisive che enfatizzano l’immagine di una protagonista dall’animo nobile e dalle emozioni forti, ingabbiate però in una sorta di grigiore ineluttabile.

A portare un bagliore di luce nella sua esistenza, vi è l’idea di un viaggio che però in un primo momento Emma è reticente ad accogliere.

La meta prescelta è la meravigliosa Positano i cui colori, profumi e sapori sono così sapientemente rappresentati dall’autrice che sembra quasi di trovarsi lì, sulle terrazze vista mare, sulle spiagge e tra le viuzze di questa splendida località. Viviamo insieme a Emma la ritrovata spensieratezza, la capacità di respirare e lasciarsi andare. A poco a poco il calore partenopeo scioglie il ghiaccio intorno al suo cuore mostrando a noi lettori la vera essenza della protagonista. E forse proprio perché denudata e vulnerabile, Emma si lascia rapire dalla sensualità di Yago, un ballerino, incontrato una sera in un locale.

Desiderai essere quella donna, le sue gambe per essere sfiorata, la sua pelle per essere respirata e i suoi fianchi per essere presa con forza.

Yago diventa un chiodo fisso, il sogno che popola le calde notti di Emma, e  quando i due si rincontrano tra le vie di Positano, la passione che li divora  diventa impossibile da reprimere.

E mi chiesi chi fine avessi fatto, io, in tutto questo. Dove fosse finita la donna che ero sempre stata.

Da quanto tempo non provavo emozioni simili, mi chiesi?

Di nuovo un cambio di stile. La narrazione si tinge ora di rosso passione. Nuove emozioni si affacciano al cuore ricettivo e ipersensibile della donna. Scene ad alto tasso erotico si alternano ad altre di una dolcezza disarmante, facendoci apparire Emma  come una ragazzina alle prese col primo amore.

La musica finì, ma non noi. No, noi continuammo a ballare, continuammo ad amarci, a voleri, a desiderarci pazzamente come due stolti privi di saggezza.

Scopriamo una donna diversa, una donna che ha finalmente il potere di esprimersi e di essere felice insieme al suo giovane uomo.

Le note della Cumparsita, i violini dalle sonorità strazianti, la fisarmonica così calda e sensuale, il pianoforte così ricco e carico e il ritmo sempre più incalzante, sempre più forte, sempre più passionale. E le sue mani, splendide mani forti, scure, calde e potenti che mi afferravano, stringevano, toccavano, sfioravano.

Ero pronta per essere scritta e colorata e usata. Oltraggiata a mio modo, o più propriamente, a suo modo.

Ma la felicità ha, purtroppo, breve durata. Emma, la moglie, deve fare ritorno alla sua reale esistenza. Il sogno condiviso con Yago ha esaurito il suo tempo.

Ma ciò di cui la nostra protagonista non ha tenuto conto, è la difficoltà nel riprendere la quotidianità. Yago ha inciso qualcosa di indelebile nel suo cuore, qualcosa che la forza di volontà non riesce a superare: l’amore non si cancella con un colpo di spugna.

«Di nessuno» dissi. «Non sono di nessuno.» «Sbagliato» rispose lui in un mezzo sorriso. «Sei mia.»

Yago era il mare, era il cielo stellato e infinito, l’alba vista sulla spiaggia accoccolati sotto una coperta. Lui era l’immensità che mi spaventava.

E è infatti proprio quell’amore che spingerà i due amanti a cercarsi e ritrovarsi in una Parigi dai toni grigi.

Lui mi aveva scovata, mi aveva scelta e poi accesa come un lume, un lume dimenticato dalla potenza devastante del fuoco.

Lo strinsi in un abbraccio che sapeva di mancanza e amore, di incredulità e pazzia.

L’impeto di quel disarmante sentimento spingerà Emma ad acquisire nuova forza e consapevolezza.

Non poteva essere così sbagliato se era così bello. Non poteva essere l’inferno se riluceva come le stelle, mi dissi.

Spogliata di tutte le sue paure, arriverà finalmente per Emma il momento di affrontare il marito-bestia.

Questo punto della storia  si arricchisce di un intricato intreccio dalle tinte noire ed evidenzia tutta la maestria della Pellegrini nel creare situazioni adrenaliniche, dove rapidi scambi di battute e segreti svelati terranno il lettore col fiato sospeso.

Segreti, battute e colpi di scena che però lascio scoprire a voi.

A Laura Pellegrini vanno i miei complimenti per la cura, la delicatezza e la maestria con cui è riuscita a raccontare questa storia in cui, a mio avviso, la sua sensibilità si esprime al meglio.

Care Dame, non mi resta che consigliarvi questo libro dalle atmosfere magiche che sono certa delizierà molti palati.

Alla prossima,

Curcuma

Volevo tutto. Volevo il sogno, ma più di ogni altra cosa, volevo lui.

STORIA

 

 

EROS