Dedico questo romanzo a coloro che amano la musica e riescono a coglierla anche nelle piccole cose, come il sospiro di un’onda contro gli scogli o l’apparente silenzio della notte.
Un pensiero speciale è rivolto alla memoria di Massimiliano, un giovane pianista che ha scelto di riposare per sempre nel mare, cullato dall’ancestrale carme della vita che nasce, si spegne e si rinnova. Le sue ceneri, sparse nel mare di Francia nel giorno del suo ultimo compleanno trascorso su questa terra, ora vivono nella musica e nei filati del vento.
E come loro, sono diventate cantico ed eternità.”
Nizza, 1922. Timida e pudica, Elenoire ha due grandi amori: Adrien e il suo pianoforte. Quando lui le impone di scegliere fra il loro legame e la musica del suo cuore, Elenoire è disperata. Rinunciare a uno dei due significherebbe morire. Durante un viaggio verso Nizza, i due sposi si smarriscono in un villaggio ammantato di surrealismo, dove incontrano personaggi particolari, come un pittore cieco che dipinge solo nudi di donna e un avventuriero che vive nelle grotte sul mare, assieme ai suoi gatti e a un vecchio organo a canne. Poi il mare porterà un assassino dilaniato dal rimorso che insegnerà a Elenoire il fremito della passione. Mentre Adrien cerca consolazione fra le braccia di una bellissima violinista, lei scopre in sé una forza e un ardore che non sospettava di possedere. Posa nuda per il pittore, si confronta con la sua stessa anima e riscopre il fuoco della propria femminilità. La donna che emerge a poco a poco sembra la stessa che Adrien ha lasciato, ma nello stesso tempo è diversa. E ora è lui a dover esser perdonato, se non vuole perdere l’unico vero amore della sua vita.
Una storia d’amore intensa e romantica, che trascinerà il lettore in un’estasi di note e poesia.
Elenoire è una giovane pianista e compositrice di grande talento, insoddisfatta della musica che è costretta a scrivere e suonare per compiacere il marito Adrien. In lei risuona la musica della terra, una musica semplice e intimistica, tessuta alla maniera degli impressionisti e dei simbolisti del suo tempo. È la musica di Maurice Ravel e di Debussy, ma ad Adrien non piace. Lui preferisce la magniloquenza del romanticismo, e anche gl’impresari di Parigi incoraggiano Elenoire a comporre assecondando le loro direttive. Per Elenoire, giovane donna del 1922, è inaccettabile vivere in aperto contrasto con la volontà del proprio sposo, e obbedisce alle sue richieste; ma quando la coppia si smarrisce nelle campagne di Vallè Rose, qualcosa cambia. Adrien mostra un lato feroce del proprio carattere e con angoscia Elenoire si accorge che il loro rapporto le si sta sgretolando fra le mani, e niente sembra poterlo salvare.
Il tempo passa e uno dopo l’altro, i pochi, surreali abitanti del villaggio la costringono a confrontarsi con le proprie paure e i propri desideri. È l’avventuriero Edgard ad avvicinarla al suo talento e, mentre un pittore cieco immortala la sua anima sulla tela, Elenoire riscopre l’ardore aiutando un assassino a sopravvivere al rimorso che lo sta consumando. Alla fine, camminando sulla collina affacciata sul mare, Elenoire saprà chi scegliere, fra la musica e Adrien.
Eccoci qui con una nuova recensione, cari lettori di Harem’s Book. Oggi ospitiamo nel blog un’autrice che corrisponde al nome di Federica Leva. Ha scritto il romanzo “Cantico sull’oceano”, che ho avuto l’onore di leggere e recensire. Prima di conoscere la mia opinione sul romanzo in questione, però, scopriamo chi è questa talentuosa scrittrice.
Federica è un medico e una psicoterapeuta, scrive da vent’anni e ha partecipato a numerosi concorsi letterari fantasy e mainstream sia nazionali che internazionali, collezionando una dozzina di primi posti. Ha pubblicato sia in Italia che in America e, oltre a essere un’autrice, è anche un editor e gestisce diversi blog, tra i quali uno letterario e uno fotografico, e amministra il forum di consigli psicologici www.chiediallopsicologo.it.
E adesso veniamo a “Cantico sull’Oceano”.
Il romanzo è già stato edito da due case editrici (NPlibri di Imperia e Sesat di Bologna), poi in seguito alla chiusura dell’ultima CE, Federica ha deciso di ripubblicarlo in self publishing. È stato finalista al “Premio letterario per romanzi inediti Le Ali della fantasia”, nel 2005; ha vinto il primo posto nel Concorso letterario per romanzi inediti indetto dalla casa editrice NPlibri, di Imperia, nel 2006, e per finire è stato premiato con la dicitura Premio speciale, al Concorso letterario per romanzi editi Penna d’autore di Torino, sempre nel 2006.
Di cosa parla? cari lettori, la trama del romanzo dice il vero. Si tratta di una storia intensa e romantica, e io mi sono gustata ogni pagina di questa splendida lettura.
Elenoire e Adrien, i due protagonisti principali, sono due persone tormentate che a un certo punto del loro matrimonio si sono smarriti e solo dopo innumerevoli difficoltà riusciranno a riscoprire la forza del sentimento che li aveva uniti in passato. Ma la strada per riuscirci sarà dura e irta di difficoltà e solo dopo essersi messi davvero a nudo, questa coppia riuscirà a trovare la forza per ricostruire il proprio rapporto. E tutto ciò sarà possibile solo nello splendido scenario ammantato di magia di Vallèe Rose, con i suoi strampalati personaggi.
Ma chi è Elenoire? Elenoire è una giovane pianista e compositrice di grande talento, ma non è contenta perché Adrien, il marito, non le permette di suonare la sua musica, quella che le sgorga dall’anima e la rende davvero felice, quella che da quando si è sposata è stata costretta a reprimere, fino a quando non è quasi morta dentro di lei. Perché in Elenoire vibrano le melodie della natura, della terra della sua infanzia, dei vigneti che coltivava suo padre e di quando poteva correre scalza tra i filari di viti, quando ancora suonare e comporre la rendevano felice come adesso non è più, perché Adrien, per non essere deriso dai propri amici, la costringe a suonare e a scrivere soltanto le melodie che piacciono a lui…
Troneggiava sull’organo come una dea emersa dal mare e le grotte, che non avevano conosciuto altro che i sussurri dei pescatori spaventati e il pianto dei bambini, erano ammaliate dal suo tocco regale. Era senz’altro altera e incantevole, ma quando avesse suonato la sua musica, quando finalmente l’avesse riscoperta in sé, allora anche il cielo sarebbe ammutolito, per ascoltarla.
Solo quando giungono nella ridente Vallèe Rose le cose cambiano, ma non certo in meglio: Elenoire si rende conto che il suo matrimonio è in profonda crisi e Adrien, nel frattempo, trova consolazione tra le braccia della bella Lwellwyne, una violinista, lasciando sua moglie sempre più sola e in lotta contro se stessa. È solo grazie agli abitanti di quella valle sperduta che la donna trova a poco a poco il coraggio di prendere in mano la sua vita e di capire cosa vuole realmente. Roland, il pittore cieco, è il primo a darle una scossa, permettendole di riscoprire il valore della propria femminilità…
La musica le scivolava sottopelle come lava febbrile, le riscaldava i sensi intorpiditi dal vento e la mente, immersa nel grigiore delle acque, spumeggiava di note e pensieri. Si lasciò rapire dal palpito impetuoso della musica, mentre le mani di Roland scorrevano sul viso e sul suo collo, scatenando in lei un piacere pulsante e inatteso. Elenoire gliele abbassò sul seno e mormorò: «Guardatemi tutta… tutta!» (…)
Si abbandonò a quelle carezze sensuali, mentre la musica montava più prepotente che mai in un trionfo incontenibile, lacerante…
Mentre le dita di Roland la studiavano, fra gli spazi rovesciò una cascata di gocce bianche e nere che qualche zampillo di pioggia sfumò in bianche corone; ma la mano correva, instancabile, e quando l’intero vivaio di note fu disteso davanti a lei, sollevò gli occhi e sorrise.
«Ho ascoltato il mare, e questa è la sua voce!» scandì, il respiro affannato. «La voce del mare è musica.»
La vera spinta, per Eleonoire, arriva tuttavia quando sulla rena del mare approda Ramon, un uomo dal passato tormentato, un assassino che si è macchiato di un orrendo delitto e che vorrebbe solo lasciarsi andare alla deriva, così da sottrarsi finalmente al proprio dolore. È destino che queste due anime spezzate si incontrino e a poco a poco riescano a lenire il dolore l’uno dell’altro…
«Tuo marito non crede nei sogni?» Con abile mossa, Ramon annientò un fante dell’amica e si preparò a mettere il re sotto scacco. «Non si è mai accorto di quant’è travolgente la tua musica, quando suoni con il cuore e non soltanto con le tue mani fatate?»
«Adrien si rifiuta d’ascoltare qualunque musica che non rassomigli a quelle manieristiche dei suoi amici» mormorò Elenoire, osservando assorta il campo degli scacchi.
«È un buon amante?»
«Come?» Elenoire trasalì e la regina le sfuggì di mano, travolgendo un cavallo.
«Lo è?» insistette Ramon.
«Ramon, questa conversazione è indecente!» proruppe lei, scandalizzata.
«Lo sospettavo…» Le sorrise, malizioso. «Non ha l’aspetto di un valente amatore, povera cara…» Rialzò il cavallo e avvicinò il re alla fortezza avversaria. «La tua musica più bella racchiude passione e tensione, ma tuo marito non l’approva. Se preferisce i tediosi esercizi da conservatorio all’insurrezione sconvolgente della tua musa, significa che non ha ardore neppure fra le lenzuola. E tu, mia piccola amica, meriti di meglio…»
È solo grazie a Ramon che Elenoire riesce a riscoprire il suo Io più profondo e la musica imprigionata dentro di lei riesce a spezzare le catene che la tenevano legata e a erompere in tutta la sua potenza, travolgendo persino Adrien, che si rende infine conto del suo errore e torna in ginocchio dalla moglie, pregando di perdonarlo per essere stato così stolto.
Ora non vi farò spoiler, come mia abitudine, e vi lascerò il piacere di scoprire tutto da soli, ma vi dico solo questo: Cantico sull’oceano è un romanzo per palati raffinati. Ogni parola è una pennellata di sublime poesia, un piccolo pezzo di un mosaico bellissimo che si armonizza alla perfezione con una creazione più grande, fino a formare un tutt’uno meraviglioso e che resterà a lungo nel vostro cuore.
Cinque stelle meritatissime e comprate il romanzo, vi assicuro che ne vale davvero la pena.
Alla prossima recensione!
Anna P.
Dalla voce di Ramon, l’assassino:
«Mia cara amica, sciogliti dalle catene della convenzione e fa’ l’amore con la musica! Ama il pianoforte come se fosse un amante e fa’ vibrare le tue note di passione, gioia, dolore e disperazione. Abbandona questo falso pudore e ama anche tuo marito attraverso il tuo dono. Se lo farai, le tue creazioni non avranno pari e anche il mare canterà con te.»
Ramon sorrise, di un sorriso misterioso nel volto emaciato, divorato dalla morte.
«Cos’altro dovrebbe esaltare un pittore, di te, se non l’anima?» mormorò stancamente. «E la tua anima è musica. Il tuo amico è un uomo bizzarro, ma non è pazzo. Le tue mani possono aggraziare tanto un cespuglio di rose quanto un grappolo di note, e se un piccolo lembo si terra ti ringrazierà, per aver abbellito qualche fiore, la musica ti sarà grata in eterno se, con queste stesse mani, la rinverdirai e la diffonderai nel mondo.»
da “Cantico sull’oceano – Le note del Cuore” di Federica Leva
«Hai un raro talento, Elenoire, ed io ti ammiro e invidio, per questo» Elenoire trasalì, zittendosi. «Ma, mia cara, quando suoni sembri baciare castamente la musica, come una novizia in preghiera. Invece, per Dio, osa spingerti laddove vorresti andare, sciogliti dalle catene della convenzione, e fa’ l’amore con la musica! Ama il pianoforte come se fosse un amante, bramalo o respingilo, se ti annoia, ma a ogni tocco, a ogni carezza, la tua musica dovrebbe vibrare di passione, amore, dolore, gioia, disperazione! Sbriglia i segreti più intimi della tua anima e lasciali urlare, lasciali vivere! Non scherzavo, né intendevo deriderti, quando ti ho chiesto se gli amplessi di tuo marito ti soddisfano: conosci l’appagamento della sensualità e l’estasi di rivelarlo al mondo?»
L’autrice
Medico e psicoterapeuta. Scrive da una ventina d’anni e ha all’attivo numerose partecipazioni a premi letterari fantasy e mainstream, con una trentina di premi conseguiti, nazionali e internazionali, e una dozzina di primi posti.
Ha pubblicato numerosi racconti su fanzine e antologie di genere, sia in Italia che in America.
É stata membro di giuria e presidente di vari concorsi letterari, tra cui Artenuova (Genova), QuiEdit (Verona) e Piero Chiara (Varese).
Ho pubblicato altri due romanzi.
È editor e gestisce un blog letterario – www.federicaleva.it – , uno fotografico e amministra il forum di consigli psicologici www.chiediallopsicologo.it
Prefazione della pianista Irene Veneziano.
Il romanzo è già stato edito da due case editrici (NPlibri di Imperia e Sesat di Bologna). In seguito alla chiusura dell’ultima CE, ho deciso di pubblicarlo da sola.
ROMANZO FINALISTA AL PREMIO LETTERARIO PER ROMANZI INEDITI “LE ALI DELLA FANTASIA” DI CHIETI NEL 2005
ROMANZO VINCITORE – 1° PREMIO – DEL CONCORSO LETTERARIO PER ROMANZI INEDITI PROMOSSO DALLA CASA EDITRICE ENNEPILIBRI DI IMPERIA, 2006
ROMANZO PREMIATO CON “PREMIO SPECIALE” AL CONCORSO LETTERARIO PER ROMANZI EDITI “PENNA D’AUTORE” DI TORINO NEL 2006