Titolo: Le stelle addosso-La storia di Demi
Autrice: Laura Gaeta
Editore: Self Publishing
Genere: Young adult
Pubblicazione: 14 febbraio 2020
SINOSSI
Sedici anni: i primi amori, i primi turbamenti, le prime scelte.
Demetra Sullivan è una ragazza come tante. Vive in un paesino del Maine e pensa che i suoi problemi più grandi siano quelli di scegliere la facoltà universitaria e di evitare tutti i compagni di scuola che la prendono in giro, almeno finché il destino la premia e la punisce allo stesso tempo.
Incontra Rain Bronson, stupendo enfant prodige che le sconvolge l’esistenza. Lui vede bellezza in ciò che gli altri denigrano, trova pregi che nessuno riconosce.
Demetra conoscerà l’amore più puro e vero, ma anche la disperazione più nera fatta di speranze negate e di incertezze.
Riuscirà a emergere dal pozzo nero in cui sprofonderà?
RECENSIONE
“Prima che mi scrivessi ero al telescopio per vedere le stelle. Ora sto parlando con una di loro.”
“È bellissimo poter parlare con le stelle.” E fu con quella frase, con quelle sette parole, che Rain scrisse il suo nome nel mio cuore.
Care Dame, ho avuto il piacere di leggere in anteprima per voi Le stelle addosso – La storia di Demi di Laura Gaeta, primo volume di una dilogia. Uno Young Adult delicato come un refolo d’aria, romantico come un bocciolo di rosa appena sbocciato, ammaliante come un cielo stellato.
Non sono solita leggere romanzi in cui i protagonisti sono così giovani, forse timorosa di non riuscire a immedesimarmi e a sentire mie le emozioni e le sensazioni che a quest’età prorompono esplodendo e deflagrando, lasciando cumuli di macerie o fortificando chi le vive.
Ero convinta di aver dimenticato l’emozione del primo rossore, del battito irregolare del cuore, lo sfarfallio allo stomaco, la sensazione di inadeguatezza, le paure e le incertezze, la gelosia ingiustificata, ma non appena ho cominciato a leggere la storia di Demetra, Demi volendola vezzeggiare, e di Rain, che con un semplice battito di ciglia si trasforma in Thunder, sono andata indietro nel tempo e mi sono ritrovata a essere una sedicenne impacciata e insicura, ammaliata da uno sguardo, sedotta da un sorriso, innamorata di un dolcissimo ragazzo capace di avvolgere il cuore in un caldo abbraccio solo con le sue parole: profonde, sentite, provate.
Demi ha sedici anni, è timida e insicura, e le prese in giro a causa del suo aspetto fisico l’hanno fatta chiudere in se stessa.
Un recipiente vuoto e sbeccato in cui la vita versava ansie e preoccupazioni di ogni genere. D’altronde, bastava appena che mi guardassi intorno per sentirmi sempre inadeguata.
Tutti mi dicevano che sbagliavo a chiudermi in me stessa, che avrei dovuto provare a interagire con i ragazzi della mia età, ma per cosa? Per essere il loro zimbello? Per diventare il loro bersaglio vivente?
Non ha amiche a parte Malee, con la quale ha un rapporto cosi intimo da sentirsi sorelle. La sua unica passione fonte di distrazione, l’unica cosa che la fa sentire viva è il pattinaggio, che pratica con strenua dedizione. Ed è proprio durante un suo allenamento in solitaria che le si avvicina Rain.
Il ragazzo è nuovo in citta, è un tipo strano: capelli ossigenati, unghie laccate di nero, occhi bistrati di un azzurro sconvolgente su un sorriso sbilenco capace di ammaliare anche i santi.
Lui era una contraddizione in carne e ossa: aveva l’aspetto di un ribelle, ma era solo un genio solitario. Un adorabile genio solitario.
Basta uno sguardo, un sorriso, una carezza leggera su quelle efelidi birichine ed ecco che il cuore di Demi inizia a battere.
“Stavo ammirando le tue lentiggini. Sono meravigliose”.
Con un dito, tracciò un segno sulla mia guancia, lasciando una scia che per un momento sembrò bruciarmi la pelle. “Unendo queste viene fuori la costellazione dell’Orsa Maggiore, lo sapevi? Hai le stelle addosso, ed è una cosa bellissima”.
È il primo amore, quello dolce che annienta la ragione e ti fa vivere di emozioni.
Eravamo io e lui, i nostri occhi, le nostre mani, i suoi baci. Eravamo solo questo e nulla più.
…scese con una mano fino al petto, dove posò il palmo a coprire il mio cuore. Poi, afferrò la mia e la portò sul suo. “Li senti?” chiese con un filo di voce. “Corrono insieme”.
È un filo che si annoda e si attorciglia ai cuori di Demi e Rain, perso anche lui nello sguardo e nella luce che prorompe da questa timida e insicura ragazza.
È amore dapprima timido ed esitante per divenire pian piano forte e travolgente.
“Ti basta respirare per farmi morire, Demetra Sullivan” sussurrò stringendomi la nuca.
“Mi scorri dentro, Demetra Sullivan” e mi baciò. Piccoli, dolci, roventi baci, ma stavolta sulle labbra.
Ma sono due ragazzini, sedici anni lei e diciannove lui, con la voglia di vivere questa dimensione parallela dove il mondo e la cruda realtà non possa scalfirli.
Ma non è cosi che va, e la paura, l’inadeguatezza, l’incertezza di perdere questa bolla meravigliosa che fa sentire Demi protetta la porterà a celare la sua unica debolezza.
Qualcosa che mai si sarebbe aspettata di dover affrontare, qualcosa che non le aveva mai sfiorato la mente potesse succedere. L’unica cosa che la rende ai suoi occhi non perfetta, inaccettabile, un fardello da guardare con occhi diversi; e lei non vuole.
…cosa sarebbe successo se avesse saputo la verità? Non potevo costringerlo a preoccuparsi per me…. Non avevo voglia di vivere la nostra storia in questo modo.
Per Rain la fiducia e la verità sono imprescindibili, sono la fonte a cui si abbevera, troppo segnato dalle sue esperienze passate in cui la menzogna lo ha portato in una spirale discendente dalla quale si era tirato fuori a fatica.
Non aveva veti, non viveva con un segreto da nascondere. Non era come me.
Rain che si dona completamente, che apre il suo cuore, che non cela nessuna sfaccettatura della sua anima, che fa di Demi il suo giorno e la sua notte, che non respira e non vive senza lei potrà mai accettare una menzogna? Potrà mai capire questo tradimento della sua fiducia?
Mi sono ritrovata teneramente sopraffatta dalle parole con la quale l’autrice ha dato voce a due personaggi cosi diversi ma strabilianti nella loro peculiarità.
È con le parole espresse da Demi e Rain che li conosciamo e percepiamo fin dentro l’anima, ne accarezziamo le debolezze, ne viviamo le gioie e le emozioni, le paure e il dolore.
Vedere attraverso gli occhi di Demi il senso di desolazione quando, in preda al panico, non sente la consolazione che si anela da un genitore perché troppo spaventato e chiuso nel suo di terrore mi ha fatto tremare il cuore, e la sua desolazione il suo turbamento sono diventati miei.
Sentire la meraviglia di Demi per ogni afflato d’amore che Rain riversa su di lei con ogni pensiero o gesto, o dolcissime parole mi ha fatto innamorare perdutamente di questo bellissimo e complicatissimo ragazzo.
“Lo sento anche io, Demi”. “Cosa?” “un brivido. Lo sento ogni volta che sono accanto a te”…
“Ti amo, Rain”.
Mi guardò, mi sfiorò le guance con la punta delle dita, delicato come se fossi fragile e preziosa. “MI fai vivere ogni volta che me lo dici, mia Demi” sussurrò, …
Un genio stravagante, la cui mente brulica di informazioni e il cui cuore è colmo d’amore, di quell’amore che nulla pretende, che sa attendere con infinita pazienza l’attimo perfetto per donare e per trasformarsi in passione.
“Sono tuo, lo sarò per sempre. Voglio amarti, mia Demi. Voglio scorrerti dentro. Voglio sentirti. Voglio toccarti, assaggiarti. Dimmi di sì, Demi. Concedimi di viverti”.
“Ho bisogno di te” mormorò sulle mie labbra, le mani fameliche mi passavano su tutta la schiena. “Ho bisogno di sentirti, di farti mia. Di capire cosa si prova a essere dentro di te”.
Rain che come la pioggia silenziosa si insinua, bagna e lava ogni incertezza, ma che può scatenarsi e trasformarsi in tempesta quando la sua aria e la sua vita sono in pericolo.
“Queste cose fanno uscire quello che vorrei tenerti nascosto”
“So che con te posso essere me stesso, Demi, ma non è facile buttare via una maschera che indossi da troppo tempo”
Chi almeno una volta nella vita non ha desiderato incontrare un Rain? Tutte credo, e leggendo questo delicato romanzo, che nonostante l’età dei protagonisti tratta e affronta tutta una gamma di problematiche importanti con tatto e rispetto, si ha l’opportunità di incontrarlo quantomeno sulla carta; si ha l’opportunità di vivere al posto di Demi l’amore totalizzante di Rain, assorbirlo e riempire il cuore, e domandarsi: noi al posto di Demi cosa avremmo fatto?
È una domanda a cui non c’è risposta. Avremmo vissuto attimo dopo attimo, momento dopo momento, ci saremmo protette alla meno peggio ergendo muri e corazze per proteggerci dalla paura strisciante e soffocante dell’incertezza.
La bravura di un’autrice si valuta in base al suo percorso di crescita, al livello stilistico e narrativo raggiunto, alla capacità con l’uso delle parole di farti sentire ed emozionare in maniera tale da coinvolgere totalmente mente e anima.
Ecco, Laura Gaeta con questo suo romanzo ha soddisfatto appieno tutte queste prerogative donandoci un piccolo gioiello dove chiunque, di qualunque età potrà vivere o rivivere la propria giovinezza, il primo amore indimenticabile.
Alla prossima,
Giusi
STORIA
EROS