Ciao Amici, oggi vi parlo di EL DIABLO, mafia romance autoconclusivo e primo libro della serie THE DEVIL di M.Robinson. Un romanzo forte e crudo che descrive le varie tappe della carriera criminale del boss Alejandro Martinez, un uomo crudele, freddo e calcolatore;un’anima sanguinaria smarrita nelle tenebre dell’odio e della vendetta e destinata alla perdizione. Ecco a voi il racconto della sua inesorabile ascesa criminale che va di pari passo alla repentina e inarrestabile degradazione morale.
Venite a fare un giro all’Inferno per conoscere El Diablo
Titolo: El Diablo
Autrice: M.Robinson
Pubblicazione: 14 febbraio 2018
Editore: Quixote Edizioni
Traduzione a cura di Vanilla Harem’s Book
Serie: Autoconclusivo/ Serie The Devil #1
Genere: Mafia Romance
SINOSSI
Ero spietato.
Ero temuto.
Avevo sacrificato me stesso.
Lei.
Ogni cosa…
Vivere in un mondo in cui valgo più da morto che da vivo è stata una mia scelta. Sono un uomo terribile, e non ho mai aspirato a essere nulla di diverso. Ho fatto cose di cui non sono fiero. Ho visto cose che non dovrebbero essere viste. Ho causato dolore a cui non posso rimediare.
È sempre stata una mia scelta.
Ogni decisione.
Ogni ordine.
Che fosse giusto o sbagliato, non aveva importanza.
Fino a lei. Era sotto la mia protezione, finché non è diventata la mia ossessione. Ma chi l’avrebbe salvata…
Da. Me. Stesso. Io, il diavolo. Il fato ci ha fatto incontrare. Il destino ci ha distrutti.
RECENSIONE
Il cognome Martinez è da decenni sinonimo di una delle famiglie criminali più potenti d’America, i cui affari loschi spaziano dal traffico e vendita di armi e droga al gioco d’azzardo e riciclaggio di denaro sporco. Il suo capo e founder -il Boss Martinez senior- è un uomo malvagio, violento e senza scrupoli,ancora rispettato dai suoi alleati e temuto dai suoi nemici nonostante l’età avanzata. L’ erede designato del suo impero criminale è suo figlio Alejandro, che a soli quattordici anni avverte già l’enorme peso che il suo cognome comporta.
Sin dal primo vagito Alejandro è consapevole del fatto che prima o poi sarebbe arrivato il momento di piegarsi di fronte all’ineluttabilità del suo destino di unico figlio maschio del famigerato Boss Martinez.
“Anche il Diavolo era un angelo una volta, Alejandro. È solo una questione di tempo prima che anche tu diventi El Diablo.”
Fino ad allora cerca di vivere una vita normale, circondato dall’affetto di sua mamma e sua sorella e dall’amore di Sophia, la ragazza per cui ha perso la testa.
Nonostante siano due ragazzini, il loro legame è vissuto con una forte intensità emotiva. Gli avvertimenti del vecchio boss, secondo cui l’amore è una debolezza che un criminale non può concedersi se non vuole essere fottuto, restano inascoltati dal giovane Alejandro, che si gode ogni attimo di felicità insieme alla ragazza.
Nell’ingenuità dei suoi anni crede di poter condurre una vita “normale”insieme alle persone che ama, ma ben presto imparerà a sue spese che la felicità e l’amore sono fragili come le ali di una farfalla e che non si può sfuggire al proprio destino ma solo lasciare che si compia.
Questo è quello che facciamo,hijo. Proteggiamo ciò che è nostro,a qualsiasi costo.
A.Qualsiasi.Costo. La famiglia viene prima di tutto.
A 15 anni le sue mani si macchiano per la prima volta di sangue decretando la perdita della sua innocenza e di fatto l’entrata nel corrotto mondo degli adulti.
Una serie di eventi tragici daranno il colpo di grazia alla sua parte fanciullesca trasformando il dolce Alejandro nel malvagio e temuto Boss EL DIABLO.
La sua ascesa criminale va di pari passo alla discesa negli Inferi della sua anima. Omicidi efferati, atti di violenza e rinunce personali sono l’obolo da pagare per entrare nel regno infernale della criminalità e diventarne il signore incontrastato.
Non riuscivo a muovermi, non riuscivo a provare niente. Non riuscivo a parlare.
Ero intorpidito.
Intorno a me c’era il buio.
Restai lì, finché il mio corpo non ce la fece più. Rimasi lì finché ebbi la sensazione che non fosse rimasto nulla di me.
Dopo quello non sarei stato nulla, se non il guscio vuoto dell’uomo di un tempo. Ero un dipinto astratto, un caleidoscopio di dolore. Vivevo ogni giorno ricordando costantemente gli errori e rimpiangendo cose che non avrei mai potuto cambiare…
Il passato.
Il presente.
Il futuro.
Dopo.
Ora.
La sua anima è dannata; non c’è redenzione per lui..
Il romanzo copre un arco di tempo di vent’anni durante i quali siamo testimoni dell’ incremento del suo potere criminale ma al contempo del vuoto nella sua vita affettiva.
Alejandro/El Diablo ha rinunciato all’amore molti anni prima, non solo per istinto di autoconversazione ma soprattutto per non trascinare con sé nelle tenebre le persone che ama.
L’incontro con una ragazza più giovane metterà sottosopra il suo mondo facendo incrinare inesorabilmente e sistematicamente tutte le sue certezze.
Quella donna sarebbe stata la mia fine,e la cosa triste era che non se ne rendeva nemmeno conto.
Nonostante la sua giovane età, la nuova fiamma di Alejandro è molto matura, avendo un vissuto difficile alle spalle.
Gli orrori sperimentati sin dalla più tenera età l’hanno resa una ragazza forte,tenace e riflessiva.L’unica donna che riesce a vedere oltre le apparenze, a carpire l’ultimo frammento della anima spezzata di Alejandro.
E questo al temuto el Diablo fa paura.
Doveva stare lontano da me.
Volevo che mi stesse alla larga. Avrei dovuto fare in modo che mi lasciasse, ma sarebbe stato inutile, perché io non riuscivo a starle lontano.
Non volevo… Non ne avevo voglia.
E così la guardavo dormire.
Proteggendola nell’unico modo che conoscevo. Solo che non potevo proteggerla da me.
Vivono un amore burrascoso, logorante, travolgente.
Non mi stava scopando.
Stava facendo l’amore con me.
Assaporando ogni attimo per sentire ogni centimetro di me.
Memorizzando il mio corpo.
Il mio desiderio. Il mio amore.
I suoi movimenti inebrianti erano quasi dolorosi come il bagliore nei suoi occhi. Volevo combatterlo. Volevo urlare contro di lui e dirgli di smettere. Volevo tutto tranne questo. Non potevo accettarlo.
Tutto ciò che riuscivo a sentire era il suo cuore sul mio. I suoi baci penetrare nel profondo della mia anima, le sue mani forti e il corpo muscoloso che mi consumavano in modi che non avevo mai provato prima, né mai pensato che fossero possibili. Il suo contegno, un tempo freddo e gelido, era stato sostituito da nient’altro che calore. Si irradiava da lui, e veniva assorbito dalla mia pelle. Lo sentivo dappertutto e tutto in una volta. Per la prima volta… lui era mio.Mi vida es tuya,» dissi con sincerità. «La mia vita è tua.»
Non disse una parola, ma non aveva necessità di farlo. I suoi occhi mi dicevano tutto ciò che avevo bisogno di sentire.
Volendo godere di quel momento con lei, non mi tirai indietro. Lentamente presi le estremità dei lacci che chiudevano la camicia, li slacciai e li feci cadere sul letto. La mia camicia elegante scivolò via, scoprendo il suo corpo assolutamente perfetto. Per la prima volta la osservai con sguardo predatorio, dai seni sodi alla vita sottile, ai fianchi stretti. Indugiai, prima di guardare in basso, verso parti a cui ero più interessato. Le sue gambe affusolate mettevano in risalto le labbra della sua fica stretta, che aveva una striscia di peli sulla parte superiore.
«Gesù Cristo, sei bellissima.» La fissai negli occhi e mi fece un timido sorriso. Le sue guance si colorarono della mia tonalità preferita di rosso.
Senza mai interrompere il contatto visivo, mi portai la mano alle labbra e leccai l’indice e il medio. Li inumidii prima di appoggiarli sulla sua fica. Lei annaspò quando le aprii le grandi labbra per esporre il clitoride. Mi sfuggì un ringhio profondo.
Le afferrai la nuca con veemenza tirandola verso di me, impadronendomi della sua bocca. Socchiuse le labbra, mentre le stuzzicavo il centro della sua femminilità, in modi che le fecero divaricare le gambe ancora di più e strusciarsi contro la mia mano.
Le afferrai il collo, per tenerla più vicino a me, anche se non mi sembrava mai abbastanza.
Feci scivolare la lingua nella sua bocca trepidante, non volevo niente a dividerci. Assaporai ogni carezza, ogni spinta, ogni attimo in cui la stuzzicavo con le dita, le mie labbra sulla sua bocca.
Come se lei fosse stata creata per me.
Solo per me.
“Lei stava provando a salvarmi mentre tutto ciò che volevo era distruggerla.
El Diablo non può e non vuole lasciarsi andare. Abbassare la sua guardia sarebbe la sua rovina.
Non bussare alla porta del diavolo, dolcezza, se non vuoi che ti risponda.
Ormai è convinto di essere condannato alla perdizione, a vivere una vita triste, immersa nella solitudine e avvolta dalle tenebre dei ricordi di un passato felice.
Avevo ucciso.
Mi ero vendicato.
Avevo amato.
Avevo distrutto molte vite e ora era arrivato il momento di pagare.
Ma ogni Diavolo ha bisogno di un Angelo e chissà che non ce ne sia uno capace di redimere la sua anima dannata.
Ogni diavolo ha bisogno di un angelo.E lei era il mio.
Una cover da urlo, una trama intricata e complessa, fitta di avvenimenti e ben intessuta come la tela di un ragno in cui il lettore resta “intrappolato”.Personaggi enigmatici, umani, in cui coesistono bene e male. Passione,vendetta, situazioni adrenaliniche e colpi di scena che si avvicendano a un ritmo serrato fino alla fine.Tutto questo è EL DIABLO di M.Robinson.
Sapevo che stavo andando all’Inferno.Solo che non avrei mai immaginato…che l’avrei portata con me.
Un libro dalle mille sfaccettature che ho amato e di cui ve ne consiglio assolutamente la lettura.
Cosa aspettate?Venite a conoscere Alejandro El Diablo…l’inferno non è mai stato così caldo!
Alla prossima
Vanilla
Storia
Sensualità
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