“Dio, se ti desidero. Dio, se ho paura di te.”
Titolo: Magister
Autore: Veronica Deanike
Genere: Contemporary romance
Editore : Self publishing
Prezzo: € 2.99
SINOSSI
Vincent Gaillard, non ancora quarantenne, è un uomo brillante, colto, straordinariamente affascinante, ma inaccessibile. Discendente di una potente famiglia da sempre impegnata nella politica e negli affari, decide comunque di dedicarsi alla carriera accademica. Professore di filosofia nella prestigiosa Sorbona di Parigi ha ottime probabilità di diventarne il Magnifico Rettore. Sophie Gerard proviene dalla Banlieue, da uno dei tanti agglomerati urbani della periferia francese. Studentessa-lavoratrice di venticinque anni si impegna per inseguire il sogno di un futuro migliore.L’incontro tra l’algido professore e la dolce studentessa avvolgerà entrambi nelle fiamme di una inarrestabile, quanto torbida, attrazione. Il ghiaccio di Vincent inizierà a sciogliersi e il cuore di Sophie sarà presto rapito. Ma Vincent continuerà a essere un uomo imperscrutabile, incatenato a un passato che non riesce a lasciare andare via. La studentessa e il professore, tra passione trattenuta, una tensione erotica che cresce e non dà respiro, avvicinamenti e improvvisi allontanamenti, giocheranno il gioco della passione e forse… dell’amore. Quando le distanze parranno ormai colmate, il destino, crudele, mischierà ancora le carte. A Sophie non resterà altro che aspettare il suo tenebroso professore. Attendere che sia pronto a portarla via… con sé… lontano da tutto quel dolore.
RECENSIONE
Care Dame, oggi vi parlo di “Magister”, romanzo autoconclusivo, ma naturale prosecuzione di Sospesa di Veronica Deanike.
Ed è proprio in Sospesa che avevamo conosciuto Vincent Gaillard, professore di Filosofia alla Sorbona, amico fraterno di Gerard e accomunati dalla stessa terribile tragedia. Vincent però dopo quei tragici eventi ha perso tutto:Simone, l’amore della sua vita.
La sua vita si è trasformata in un’arida sequela di gesti, compiuti con l’unico scopo di andare avanti.
Vincent è ancora un uomo in lutto che non riesce a lasciare andare Simone, la sua casa è diventata un santuario invalicabile, il suo ricordo lo tormenta infestando perennemente ogni momento della sua vita, in particolare gli incontri carnali che Vincent si concede per dare sfogo alle sue pulsioni, ai suoi desideri, alla sua estrema passionalità.
…Cercò il suo odore,…
….Ne catturò una nota lontana, tanto bastò per farlo precipitare in un abisso di ricordi,…
In quella stanza il tempo si era fermato: come sotto un incanto malefico ogni cosa viveva, pur essendo già morta.
Nel momento del godimento nessuna voce, nessun suono deve distoglierlo dal ricordo della moglie, perché da uomo devoto consegna i suoi orgasmi solo a lei: Simone.
Era capace di dare piacere a una e più donne, era un amante generoso, ma il proprio, di piacere, apparteneva a una soltanto. Sua moglie Simone.
…nessun rumore, gemito o parola doveva disturbare il suo ricordo, usurpare ciò che era suo e soltanto suo.
In questa condizione psicologica Vincent si appresta ad iniziare il nuovo anno accademico alla Sorbona, ed è qui, nella sua aula, che poserà gli occhi su una creatura che lo colpirà e sconvolgerà sia con le parole che con il suo comportamento: Sophie.
..nella stanza troppo cupa apparve come un tiepido raggio di sole.
…non era molto alta, ma il suo corpo formoso e armonico era di una femminilità dirompente. Il contrasto tra le forme procaci e i tratti quasi infantili del volto la rendevano sensuale e candida in egual misura.
Sophie Gerard è una ragazza dolcissima, timida e impacciata. Laureanda, le resta solo un ultimo esame da sostenere proprio con questo sexy professore di cui si è sentita , sin dall’inizio dei suoi studi, affascinata.
Cosa si prova a essere amate da un uomo come quello? Passione, protezione, conforto… Felicità.
Come avrebbe fatto a lavorare a stretto contatto con lui se aveva persino il timore di guardarlo negli occhi, si sentiva una sciocca ragazzina. Lui era così maschio, maturo, brillante e lei… A lei batteva forte il cuore.
Il primo giorno di lezione si ritrova faccia a faccia con lui, e obbligata ad interagire, svela la sua timidezza, le sue semplici aspirazioni nella vita. Vita che finora le ha riservato solo un trattamento meschino, odioso e svilente da parte dei suoi genitori.
Da quest’incontro nasce tra di loro un’incontrollabile connessione che li attira inesorabilmente, ma che entrambi cercano di contrastare perché consci del loro ruolo: insegnante-alunna.
Non poteva averla, ma nessuno gli impediva di desiderarla, in tutti i modi che meglio lo aggradavano: leciti e non.
Per quanto i due provino a mantenere le distanze, a mettere paletti, a inventarsi scuse, l’attrazione feroce e libidinosa che Vincent prova si trasforma in una ossessione silente quando la sua mente si riempie di immagini scabrose con Sophie come unica protagonista che lo eccitano a dismisura. Al contempo l’aura di timidezza e semplicità, insite nella giovane, stimolano in lui un senso di protezione mai provato per le donne con cui si accompagna.
“….Quella ragazza emana un prepotente erotismo e non ne è nemmeno consapevole. Questo la rende ancora più desiderabile,….”
Quella ragazzina lo stava uccidendo. Averla lì, in ginocchio, gli annebbiò la mente. Una serie infinita di immagini oscene sfilò beffarda davanti ai suoi occhi.
Sophie lo coinvolge a un livello più profondo, si è insinuata nei suoi pensieri arrivando sempre più spesso a sovrapporsi all’immagine della moglie. Questo lo sconvolge e destabilizza, lo intriga e lo attira. Lo porta ad assumere un atteggiamento egoista: la vuole, ma la tiene a distanza, la blandisce, ma la mette in guardia, la protegge, ma la insidia.
Si sentiva come sdoppiato. La parte razionale lottava per tenerla distante e l’altra, quella fatta di carne e sangue, non si stancava di chiamarla a sé.
La avvicinava a sé e poi l’ammoniva, la metteva in guardia e poi alla prova. Era un gioco troppo difficile per lei eppure, nonostante il pericolo, non si sottraeva. Erano troppo invitanti quelle fiamme alte.
Vincent sta lottando una guerra che ha paura di perdere, ha paura di soppiantare nei suoi pensieri e nel suo cuore la moglie, che continua ad amare anche dopo la morte e che venera come se ancora fosse viva, a beneficio di Sophie.
Si sentiva dissociato nei suoi pensieri, era come se il cuore lo portasse verso di lei e la ragione lottasse per allontanarlo.
….si rifiutava di darle un uomo spezzato, quello che lui era. Un’anima viva incatenata a un’altra morta.
….per la prima volta in tanti anni, avrebbe voluto sentirsi libero.
Sophie si ritrova suo malgrado coinvolta in questa altalena emotiva: ammaliata, invaghita e presto innamorata di quest’uomo più grande di lei, con quest’aura da bello e dannato non riesce, nonostante i suoi continui avvertimenti, ad allontanarsi da lui. È a lui che vuole donarsi anima e corpo.
Sophie era confusa, aggredita da mille sensazioni che le violentavano il corpo.
Vincent la fissava con due occhi maliziosi. Mai l’aveva visto così umano, vibrare di mascolinità selvaggia, una virilità prorompente ben lontana dal castigato contegno dei suoi abiti sartoriali.
“….Insegnami tutto, dammi quello che hai, me lo farò bastare.” Lo desiderava da impazzire e non aveva più voglia di nasconderlo.
Giorno dopo giorno ne è sempre più coinvolta, lo desidera spasmodicamente, il suo corpo si infiamma con un solo sguardo, il suo cuore palpita con una sola parola. Ne è innamorata e per questo è assolutamente decisa a capire e a scoprire cosa tiene legato quest’uomo al passato.
È decisa a capire e ad entrare nella vita di Vincent.
La candida infatuazione che aveva sempre avuto per il professor Gaillard si infiammò, accendendosi di bisogni carnali che non riusciva ad ignorare.
Fu come tuffarsi nell’acqua torbida pur non vedendone il fondo.
Riuscirà Sophie a combattere e uscire vincitrice da una lotta contro il fantasma della moglie adorata?
E Vincent riuscirà ad andare oltre l’attrazione e la passione carnale per Sophie, concedendosi di amare di nuovo e permettendole di entrare nel suo cuore?
La voleva nella sua vita, eppure non riusciva a farla entrare, non del tutto.
Queste sono le domande che mi facevo leggendo questo romanzo e lascio a voi Dame il piacere di scoprire se Vincent e Sophie riusciranno a districare il groviglio di emozioni che si portano dentro, se riusciranno a fare i conti con le ombre e i demoni che tormentano le loro anime e riuscire a trovarsi ed amarsi.
Vincent è un uomo dalla psicologia complessa, completamente immerso nel suo mondo, ha difficoltà a distaccarsi dal legame quasi morboso nei confronti della moglie e a superare le varie fasi del lutto. Per questo maschera il suo dolore, lo vive esclusivamente nel suo privato. Agli occhi del mondo, in pubblico, mostra vari aspetti della sua personalità. Nel mondo accademico indossa i panni del professore integerrimo e severo che abbandona, spogliandosi di ogni remora e pastoia morale, lasciando venire in superficie l’aspetto più torbido e trasgressivo della sua libido, quando sente spasmodica la necessità di sfogare tutti i suoi desideri e le sue voglie.
….non la smetteva di fissare il proprio sguardo. Era un duello, quello che ingaggiava ogni giorno, tra ciò che era dentro e ciò che si sforzava di mostrare al mondo.
Vincent è un uomo dai forti appetiti sessuali, sporchi e trasgressivi. Non ha remore a usare il sesso come valvola di sfogo per il suo dolore e la sua rabbia, ma solo alle sue condizioni: donne addestrate a compiacerlo, a non chiedere nulla oltre a una notte di puro godimento.
Negli anni si era sfatto di sesso, sfogando in quel rituale atavico le pulsioni, il dolore e persino la malinconia.
Le sue compagne di una o più notti erano donne adulte e libere, spesso disilluse, ma consapevoli di ciò che desideravano: una notte di sesso perverso e disimpegnato. E lui in quello era un maestro. Magister, lo chiamavano nell’ambiente.
Questo è l’uomo che conosciamo all’inizio del romanzo, ma non è quello che ritroveremo alla fine. Come d’altronde la timida ed ingenua Sophie, che arrossisce ad ogni parola o gesto un po’ più intimo, non sarà la stessa persona che ritroveremo al termine della lettura.
L’autrice ci ha presentato due personaggi condizionati dagli eventi passati, chiusi nelle loro torri a protezione dei loro cuori.
Entrambi, anche se in maniera diversa, intraprenderanno un percorso atto a liberarli da quella rete di sicurezza che impedisce loro di lasciarsi andare, di superare tutte quelle remore mentali e abbandonarsi ai propri sentimenti.
Era tutto così inopportuno: lei e il suo professore, gli anni che li separavano, il suo svantaggio emotivo e lui.
Questo lungo percorso di elaborazione e crescita emotiva è stato descritto dall’autrice in maniera precisa e coerente con i personaggi. Non ci sono trasformazioni istantanee, ma un percorso dettagliato e affrontato giorno dopo giorno, battaglia dopo battaglia. Vincent e Sophie si ritroveranno a combattere ambedue contro il ricordo di una donna morta, contro il ricordo di un amore perfetto. Ma quanto di ciò che è stato è reale e quanto realmente può condizionare le loro vite?
Il lavoro svolto dall’autrice nella caratterizzazione dei personaggi e nell’affrontare tutti i risvolti della loro psicologia, i nuovi sentimenti, il dolore, i dubbi, il senso di colpa, la scoperta del proprio desiderio, il senso di tradimento, l’inadeguatezza, il senso di fallimento e la speranza sono tutti aspetti fortemente presenti ed esaltati da una scrittura fluida e corposa, elegante e raffinata.
L’attenzione per i dettagli la ritroviamo indistintamente sia nella descrizione dei luoghi che dei personaggi principali e secondari.
I luoghi: dalla magnifica Parigi descritta in modo tale da risultare viva e vivida ai nostri occhi, alla magica Sardegna con i suoi panorami mozzafiato e i riti e i costumi ancestrali.
Le persone: a parte Vincent e Sophie mirabilmente descritti e raccontati, ritroviamo Gerard e Lulu con il loro rapporto scoppiettante e la madre e la nonna di Vincent, due personaggi fondamentali per lo sboccio di Sophie e per la sua presa di coscienza del suo essere femmina e donna da amare incondizionatamente.
A tal proposito una nota di merito va sicuramente fatta all’autrice che in questo suo ultimo lavoro ci propone una scrittura ancor più elegante e fine, segno di una continua evoluzione stilistica che ho apprezzato appieno.
Questa forma elegante ha fatto si che le scene erotiche, anche se crude in alcuni casi, risultassero sempre eleganti e passionali, lussuriose ma mai volgari.
“Mi vuoi, bambina? Allora dillo!”
”Dillo!”
“Ti voglio, ti voglio tutto…Ti prego.”
..la penetrò con un’unica poderosa stoccata. Sophie accolse il suo attacco rude come la più deliziosa delle punizioni. Si sentiva femmina. Dominante e non dominata. Potente e non debole. Donna e non bambina.
“….Mi vuoi, lo vuoi da impazzire, lo sento. Ti stai aprendo e … bambina…sto impazzendo.”
Avrebbe voluto pompare con forza dentro il suo corpo. Sentire le urla del dolore mentre si mischiava al piacere.
Lui la seguì senza uscire dal suo corpo che, finalmente, accolse il suo piacere. Dentro di lei. Tutto per lei. Solo per lei.
Il percorso intrapreso da Veronica Deanike con questi ultimi due lavori è sicuramente in salita e degno di nota. Una storia accattivante e coinvolgente in cui la forza dell’amore gioca un ruolo fondamentale nella trasformazione di un uomo, ma è l’accettazione della propria fallibilità a rappresentare il cardine per rinascere a nuova vita.
Alla prossima, Giusi
Storia
Eros
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