SINOSSI

Dopo i primi burrascosi mesi di matrimonio con Nicola De Luca, il focoso nobiluomo dallo sguardo di ghiaccio che l’ha indotta a sposarlo per vendetta, Marinella decide di andarsene portando nel grembo l’agognato erede che avrebbe dovuto tramandare il nome della casata. Inaspettatamente, quello che è cominciato come un matrimonio di finzione parrebbe nascondere un amore struggente e passionale, dato che Nicola, abbandonata la maschera di odio dietro la quale ha celato i suoi veri sentimenti, la raggiunge infine al Nord, deciso a riportarla con sé nel Salento. Tuttavia, le storie d’amore non finiscono quando i due protagonisti si rivelano reciprocamente quello che provano; è proprio da lì che tutto inizia, anche se può capitare che altri infidi ostacoli si frappongano al pieno raggiungimento dell’ambita felicità. È esattamente quello che accade quando tra una donna orgogliosa e un uomo fiero si mette di mezzo la gelosia, tanto da arrivare con le sue perfide insidie a scombinare di nuovo tutte le carte.

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Maledetta Gelosia è un romanzo autoconclusivo, che potrebbe essere il seguito naturale di un altro lavoro di quest’autrice: Sposa per Vendetta.

‘Sposa per vendetta’ di Marilena Boccola

Ambientato negli anni ’70 ha un impianto narrativo semplice, ma d’effetto, in quanto, temi come la gelosia, gli amori burrascosi, i tradimenti, il lieto fine, sono sempre argomenti cari ai lettori.

E proprio questi sono i temi trattati in questo romanzo che contrappone due protagonisti dai caratteri forti e definiti: Marinella e Nicola, che però non riesco ad andare oltre la rigidità del silenzio e del fraintendimento.

«Dovevo capirlo che non eri poi così docile come poteva sembrare…»

«Esatto, dovevi capirlo prima. Adesso ti tieni questa moglie testarda, ma… » esito, imbarazzata.

«Ma?» Si adombra.

«… ma pazza di te!»

«Oh, Marinella! Lo sai quello che mi fai… Muoviamoci a uscire da qui al più presto; ho solo pochi giorni per rendere il tuo corpo schiavo del mio al punto da non desiderare altro se non tornare da me al più presto.»

 

Forte è la passione e l’amore che li unisce, sia in termini di sentimento che tiene legati i loro cuori, sia in termini di passione fisica: a Marinella basta uno sguardo di suo marito per accendersi di desiderio…e a Nicola, basta pensare a sua moglie perché la voglia di far l’amore con lei torni più forte che mai.

Marinella è una ragazza apparentemente fragile, ma ha dimostrato un enorme carattere nelle scelte fatte per riaffermare e confermare il sentimento che la lega a Nicola. La sua scelta di andarsene dalla Puglia e ritornare al Nord, nella sua città, nonostante fosse incinta, la sfida e la volontà di riuscire a farsi scegliere dal conte De Luca, suo marito, nonostante tutto, fanno di lei un personaggio che mi è piaciuto, anche se non mi ha colpito completamente proprio per la mancanza di sicurezza che dimostra quando si troverà davanti a quello che altro non è che un palese equivoco.

La mente non si ferma e ripercorre anche gli ultimi intensi momenti che hanno visto i nostri corpi uniti, prima di addormentarci e di cui la mia pelle reca ancora tracce visibili. Arrossisco nella penombra al pensiero della bocca e delle mani forti di Nicola sopra di me. Fare l’amore con mio marito è sempre un misto di dolcezza e irruenza, è come essere portati via da un ciclone e atterrare, infine, in Paradiso.

La sua insicurezza, il suo senso di colpa per degli avvenimenti del passato, la renderanno insicura e le faranno scegliere la via più semplice: quella del silenzio, ma anche la più dolorosa: quella del fraintendimento e dell’infelicità.

Nicola De Luca, il conte, incute indubbiamente soggezione anche in chi legge il romanzo.

È un uomo tutto d’un pezzo, con occhi chiari: di ghiaccio, con uno sguardo deciso e inquisitore pronto a salire al nord e andarsi a riprendere sua moglie, della quale si è accorto di essere follemente innamorato e l’erede che lei porta in grembo.

È proprio questo amore così prepotente che alberga nel cuore di Nicola, che lo farà cadere nella trappola della gelosia, nei fantasmi di tradimenti che non esistono, ma che potrebbero dar luogo a situazioni grottesche che andranno ad alimentare un allontanamento ingiustificato fra lui e Marinella, ingigantito da silenzi che non chiedono spiegazioni, ma che sono già una sentenza.

Lui che, in passato, aveva avuto una relazione con Francesca, si ritroverà coinvolto in un grosso malinteso: un bacio, al quale assisterà Marinella; lui che si ritroverà a seguire la moglie e vederla in atteggiamenti molto amichevoli con il maresciallo Zampieri.

Per lui sorride, a quanto pare… pensò subito, cupo. I libri sottobraccio, stavano parlando e Zampieri, impeccabile nella sua divisa dei carabinieri, la guardava in quel modo, come se lei gli appartenesse. Paralizzato dalla scena, Nicola era rimasto seduto in macchina a spiarli; tutti i suoi buoni propositi polverizzati in un solo istante. Altro che risentimento! Ecco cosa c’è sotto veramente… La mascella contratta, continuò a fissarli sentendo il sangue ribollire nelle vene: Marinella aveva appoggiato le spalle al muro e quel diavolo con la faccia d’angelo le stava davanti, sorreggendosi con la mano appoggiata vicino alla sua testa, il viso a un palmo dal suo.

È di questo che si nutre la “maledetta gelosia” descritta dall’autrice in questo romanzo: di silenzi, di fraintendimenti, di insicurezze…fino a quando, come in questo caso, non succederà qualcosa di veramente forte a livello emotivo, da scuotere gli animi e risvegliare i cuori dei protagonisti.

«Abbiamo imparato prima ad amarci che a fidarci l’uno dell’altro»

Il libro in sé è una lettura scorrevole e piacevole, il linguaggio utilizzato è semplice e scorrevole.

Se dovessi fare un appunto alla struttura del romanzo, inizialmente mi ha lasciata un po’ perplessa il modo in cui avviene il cambio dei POV: prima persona per Marinella e terza persona per Nicola; inoltre, visto che si parla di gelosia, che comunque è un sentimento forte, passionale, devastante, che brucia gli animi e i cuori, mi sarei aspettata che il romanzo avesse una svolta più “passionale”, “carnale” soprattutto nella descrizione dei comportamenti e dei sentimenti, mentre l’ho percepito sempre un po’ troppo in superficie….una narrazione tiepida, e non calda, struggente, irruente come è il sentimento che dà il titolo al libro.

É comunque una lettura che consiglio, e mi incuriosisce molto la lettura del primo libro “Sposa per vendetta”.

Curry

 

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