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Genere: Narrativa contemporanea
Casa editrice: Mondadori
Data di Uscita: 4 Aprile 2017
Prezzo: € 15.30 – ebook € 8.99
Sinossi: Il Morrison Café è il tempio della scena musicale alternativa romana, e qui il giovedì sera suonano i Bangers, vent’anni e un rock “come un cielo sterminato e altissimo, bianco di nuvole trascinate via da un vento violento”. Lodo è il cantante. Grande talento e un’assodata allergia al palcoscenico, occhi azzurri magnetici e un’energia irrequieta che attende di potersi sprigionare, se solo lui sapesse come farlo. Lodo è innamorato di Giulia, una delle sue coinquiline, a Roma per studiare recitazione e cercare di sfondare come attrice, una ragazza intensa e carismatica che con la sua sola presenza è in grado di mandarlo in tilt e azzerargli i pensieri. Libero Ferri è un cantautore pop che un tempo riempiva gli stadi, ma dopo un paio di dischi sbagliati non riesce a venir fuori da un terribile blocco creativo. Il successo gli ha assicurato il benessere e una villa dotata di una sala d’incisione super accessoriata, in cui trascorre giornate frustranti a caccia di un’ispirazione che pare svanita. Accanto a lui Luna, la sua bellissima moglie, affermata press agent, sicura di sé, che da anni lo sostiene, ma che Libero teme di perdere, come ha perso il successo e la fama. Una ragione in più per cercare di mettere a segno il Grande Ritorno. Lodo sente che il mondo è là fuori, pronto a essere conquistato, ma talvolta gli sembra impossibile persino provarci. Vorrebbe essere più simile a Giulia, che affronta la grande città con coraggio, nonostante una famiglia lontana e ostile. Libero dal canto suo teme che il meglio per lui sia passato, ha bisogno di tornare a credere in ciò che fa, di ritrovare il se stesso di una volta. Luna invece vorrebbe spingerlo a vivere guardando avanti, magari mettendo al mondo un figlio. Strade che parrebbero destinate a non incontrarsi mai, quelle di Lodo e Libero, ma quando invece si incrociano, ecco scoccare la scintilla in grado di rimettere tutto in gioco. Tra amori e tradimenti, concerti travolgenti, party lussuosi, incomprensioni e riconciliazioni, successi, fallimenti e colpi di scena, i protagonisti si troveranno a fare i conti con i propri punti di forza e le fragilità, e a compiere scelte che condizioneranno le vite di tutti. Coniugando talenti e temperamenti in una jam session inattesa e sorprendente, Federico Zampaglione e Giacomo Gensini danno vita a un romanzo fresco, generoso e pieno di ritmo, che racconta l’amicizia, i sogni e le passioni di donne e uomini di generazioni diverse, disperatamente, come tutti, alla ricerca della felicità.
Il Morrison Cafè è il locale di Roma dove tutti coloro che aspirano ad avere successo con la musica alternativa devono prima o poi passare ed è proprio qui che incontriamo la giovane band dei Bangers capitanata dal suo leader, Lodovico Aquiletti, in arte Lodo , che tutto sembra fuorché un leader. Perché Lodo è bravo, molto bravo, ma sopra al palcoscenico la sua timidezza e la sua ansia si rivelano e lui non riesce ad esprimersi come vorrebbe. E sì che la musica è la sua vita, ora più che mai dopo che i suoi genitori si sono separati e lui ha deciso di convivere in un appartamento con tre studentesse tra cui la bella Giulia, per la quale Lodo ha una cotta pazzesca, ma alla quale non riesce nemmeno a rivelare il suo amore. Perché Lodo è sempre nell’incertezza , si chiede sempre cosa succederà dopo e quindi per non rischiare resta fermo al palo , ma una vita non può rimanere legata ad un palo sennò che vita è .
Si chiamava Morrison Cafè e aveva una gigantesca insegna rosa al neon, con tanto di immagine stilizzata del grande Jim, che non mancava mai di attirare l’attenzione. Erano passati poco meno di quarant’anni, e il Morrison era ancora vivo e vegeto su questa terra, a differenza, per fare un esempio, dell’Unione Sovietica o della Disco Music, che pure ai tempi parevano così in forma. A Roma, per la scena musicale alternativa, era un punto di riferimento fin d’allora, dalla fine dei Settanta. Anche se dal punk e dal rhythm and blues di quel primo periodo e di tutti gli anni Ottanta era passato, a metà dei Novanta, alle sonorità della scuola di Seattle, per poi approdare nell’ultimo decenni all’indie. Anche la posizione era perfetta: il Morrison brillava a metà della via che gira attorno al Monte Testaccio, tra i tanti cloni che lo avevano affiancato negli anni.
E brillava, oltre che del neon della mitica insegna, della fama di essere il trampolino perfetto. Anche nell’ambiente delle etichette indipendenti. Se suonavi lì, insomma, avevi una certa classe e buone possibilità di spuntare qualche contratto in n tempo relativamente breve, questo si diceva in giro. Che poi fosse o non fosse vero aveva poca importanza, le leggende non necessitano di approfondimenti, e il mondo della musica rock è, a ogni livello, per tre quarti leggenda.
Le cose sembrano ad un tratto cambiare, quando Lodo fa un incontro del tutto casuale con Libero Ferri, cantante un po’ datato, protagonista di un successo stratosferico e poi piombato nel più assoluto anonimato, incapace di ritrovare la vena artistica che lo aveva portato agli allori. Nascerà così una sorta di amicizia tra un ragazzo ancora spaesato, in una vita che sente non appartenergli del tutto e un uomo alla ricerca di se stesso che non riesce più a produrre non solo un pezzo musicale di successo, ma che è sconfitto anche nel privato. Tra varie situazioni rocambolesche il loro destino continuerà ad incrociarsi e a scontrarsi anche con forza e da questo legame Libero trarrà una nuova energia per volersi ributtare nella mischia. Dopo aver miseramente fallito, ricadrà nel tunnel della droga , perderà la sua donna per un capriccio e solo dopo aver toccato il fondo rinascerà come un uomo nuovo. Lodo invece dopo tante batoste, soprattutto dopo la morte del padre, capirà che il suo destino non può compiersi in una Roma che non ha più nulla da dargli e volerà in America per un nuovo inizio.
Rientrò in casa e il pensiero di Giulia gli esplose in testa come una granata. Si chiedeva se mandarle o meno un sms: era combattuto, continuava a sentirsi un cretino e a provare un fastidioso senso di colpa, nonostante una vocina continuasse a ripetergli che era stata lei a dire che quella notte non era stata niente. Ma era una vocina che non stava molto a sentire. Continuò a pensarci mentre si preparava una pasta col tonno, prendendo e mollando il telefono cento volte. Poi d’impulso scrisse:”Ciao, sono Lodo, volevo solo sapere come stava tuo padre,un, e qui si bloccò. Stava per scrivere un bacio, però non ne era sicuro. Forse era meglio qualcosa di più generico, di meno impegnativo. O forse era meglio ancora non scrivere niente proprio. Non ne aveva idea. Come al solito. Ma, no, doveva mandarle quel messaggio, comprese di colpo, perché era giusto farlo, punto, qualunque fosse la situazione con lei. Quindi scrisse abbraccio, invece di bacio e inviò. E sti cazzi, si disse. Rimase qualche ora rintanato nella sua stanza. Più tardi, a mezzanotte, doveva vedersi con gli altri per provare , e ovviamente più si avvicinava il momento più gli saliva l’ansia. Capiva di non avere opzioni praticabili che gli consentissero di evitare di fare un casino. Si sentiva in trappola, prigioniero di una situazione complicata che non aveva la minima idea di come sbrogliare.
La band è destinata a sfasciarsi, il sogno dei quattro amici sta per infrangersi, quand’ecco che la nuova consapevolezza di Lodo trascinerà anche i suoi amici verso una nuova esperienza che li renderà più forti e più uniti di prima, ricominceranno da dove si erano interrotti, ma con una nuova maturità, perché niente può rimanere a metà per sempre.
Romanzo intenso e commovente, ma soprattutto estremamente vero. Dopo un inizio leggermente lento e macchinoso, snoda le sue vicende in un’ alternanza tra un protagonista e l’altro senza soluzione di continuità, a dimostrare che veramente quell’ incontro casuale ha segnato la vita dei nostri in modo indelebile. Perché nulla accade mai per caso, in ogni esistenza tutto fa parte di un progetto che poi ognuno deve essere in grado di volgere a proprio favore.
A spiccare tra tutti è la figura di Lodo, esatta rappresentazione della gioventù contemporanea, all’apparenza sicura e decisa, ma in fondo estremamente inerme e fragile.
La sua è la storia di una realtà in cui l’amore tra padre e figlio è ancora un punto di riferimento, mancando il quale vengono sconvolti gli equilibri stessi dell’esistenza, ma è anche la storia di un’amicizia con la A maiuscola, amicizia leale e sincera seppur non priva di dolore. Bravi gli autori che, con estrema dolcezza, hanno saputo scandagliare l’animo umano nei suoi recessi più reconditi.
Eleonora
Federico Zampaglione è il cantante dei Tiromancino, regista cinematografico e autore di testi.
Giacomo Gensini, scrittore e sceneggiatore, vive e lavora a Roma.Per Mondadori ha pubblicato Genova sembrava d’oro e d’argento (2009) e I milionari con Luigi Alberto Cannavale.
Insieme, Zampaglione e Gensini hanno realizzato le sceneggiature di Shadow (2009) e Tulpa (2013).
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