In un mondo in cui dirsi “ti amo” era possibile solo quando nessuno era all’ascolto, io e Roger ci eravamo parlati.
TITOLO: Quando nessuno ascolta
AUTORE: C.K. Harp
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Contemporaneo/Gay romance
PREZZO: € 3,99 su Amazon
PAGINE: 300 circa
USCITA: 16 Ottobre 2017
TRAMA: Ci sono amori che il destino si diverte a dividere, ricongiungere e dividere ancora, come se dovessero dimostrare qualcosa, come se dovessero provare al mondo di essere davvero forti per poter esistere.
Ne sa qualcosa Roger Wallace che, reduce dal dolore più grande della sua vita, non è riuscito ancora a dimenticare il suo vecchio amico Waylon nonostante siano trascorsi dodici anni dal loro addio. Amico è una parola che ha ostentato per anni, e con tutti, ma non la stessa che grida il cuore ogni volta che il pensiero torna a riaffacciarsi sulla loro relazione distrutta. Distrutta dal destino, dalle persone, dagli eventi…
Del resto Waylon Mars è un cantante country ormai sulla cresta dell’onda, circondato da fan adoranti e pronto a far furore a Nashville… Eppure è stato a lui che Roger ha pensato un attimo prima che la sua intera vita andasse in pezzi.
E se il suo non fosse un sentimento a senso unico? E se Waylon nascondesse una storia molto più complessa di quella che gli ha sempre raccontato?
Ogni capitolo della vita ha una propria canzone, ogni salto del cuore una nota da ricordare, e forse non è sempre necessario capire tutto per poter amare.
RECENSIONE a cura di Giusi Cerniglia
Care Dame, oggi vi parlo di Quando nessuno ascolta di CK Harp. Un romanzo toccante, struggente, a tratti doloroso, ma capace di trasmettere un messaggio importantissimo: tutti hanno il diritto di amare ed essere amati.
Ho conosciuto e amato CK Harp con Sono solo un ricordo, un romanzo in cui l’autrice ci mostrava due aspetti peculiari del vero amore: il sacrificio e l’abnegazione.
Con questo volume ha voluto ribadire questi principi, narrandoci una storia complicata e travolgente in cui l’amore e il senso di pace e completezza che ne derivano sono l’elemento trainante, il filo conduttore.
La storia di Roger e Waylon è narrata alternando passato e presente, un’ espediente che ci permette di mettere a fuoco e far radicare nel nostro cuore tutti i sentimenti che si sono succeduti nei protagonisti dall’età di 17 anni fino ai 30.
Roger a trent’anni è un uomo addolorato, distrutto dalla perdita della sua famiglia. Trascina la sua esistenza portandosi dietro il senso di colpa del sopravvissuto.
Il senso di colpa… Oh, quello era presente “accaventiquattro” e non c’era proprio modo e maniera di farlo andare via. Il dolore per aver accettato una decisione senza lottare, e poi quello di essere rimasto, di essere sopravvissuto.
Sopravvivenza. Solo quello contava: sopravvivenza.
Ritornato dopo 13 anni alla sua cittadina natale in Tennessee, passa le sue giornate in completa solitudine, stordendosi con l’alcool quando non è impegnato col suo lavoro di restauratore.Roger beve per dimenticare.
Ma cosa? Dimenticare Waylon, il dolce ragazzino di cui era innamorato e a cui ha continuato a pensare nonostante fosse sposato.
Avevo lo sguardo a volte annebbiato, puntato al passato, un’incrunatura nel cuore che spesso mi incupiva,…
….non dovevo pensare al passato! Soprattutto, dovevo smetterla di rincorrere un ricordo che faceva male…
A quell’epoca Roger era un quarterback popolare, bello e ammirato dalle ragazze, ma nonostante ciò i suoi occhi si erano posati sul timido Waylon che amava stare in disparte a suonare la chitarra e a guardare di sottecchi il gigante Roger.
Waylon ama la musica e si ritrova spesso ad appartarsi nel boschetto dietro la casa di Roger per comporre, pensando alla sua musa.
Era lui, la mia musa, l’unica persona che ispirava frasi di senso compiuto restituendo un attimo di pace alla confusione che avvertivo e dalla quale non sapevo uscire.
Dai primi approcci, fatti di sguardi, all’avvicinamento titubante, pieno di ma e di sé, il passo è breve. Ma per i due giovani l’amicizia non basta, l’attrazione potente e incontrollabile fra loro, sfocerà in un amore intenso e passionale, da tenere celato alla comunità.
…la pelle bruciava nel punto esatto in cui Roger mi aveva toccato.
….quello stronzo mi faceva sentire strano.
Ascoltare Waylon mentre cantava era quasi un balsamo.
…ero consapevole di quanto la sua presenza fosse “potente” per me.
…come se fosse… l’unica forza calamitante capace di avvinghiarmi a sé senza neanche parlarmi. Guardarmi. Sorridermi.
Roger è troppo popolare, ha un futuro radioso nello sport mentre Waylon è già tacciato come “strano”. Il loro idillio dura un anno, poi improvvisamente le loro strade si separano e tutto cambia.
Ed ecco che ci ritroviamo nel presente con un Waylon che finalmente sta scalando le vette del successo e Roger che cade sempre più nel baratro della disperazione.
La casualità li fa incontrare, o meglio l’amico Jimmy presenza costante e sincera accanto a Roger, l’amico che cercherà di salvare Roger.
Inevitabile lo scontro fra i due; sono troppe le cose non dette e i segreti taciuti che aleggiano su di loro avvelenando la loro vita.
Waylon mente a se stesso. Lotta perennemente per tenere a bada i ricordi, sospingerli nell’angolo più remoto della mente. L’ alcol e le donne sono palliativi per soffocare la fiammella di speranza che potrebbe nascere nel suo cuore.
…faceva troppo male ammettere che senza Roger ero di fatto un’anima a metà. Potevo vivere, potevo anche far finta di divertirmi, ma dentro avrei covato per sempre un’insoddisfazione latente che, col tempo, avrebbe finito per uccidermi.
Troppe sono le incertezze e le paure che minano il suo cuore. Ma la paura più grande è quella di essere stato dimenticato, sostituito come se non fosse mai esistito.
Riusciranno Roger e Waylon a questo punto della loro vita a superare il dolore e l’amarezza che si trascinano dietro da tanti anni?
Leggete questo romanzo, sicuramente vi stupirà e commuoverà.
C.K.Harp anche questa volta ha mirabilmente descritto cosa è l’amore con la A maiuscola.
Un sentimento assoluto, totalizzante, che gonfia il cuore e dà serenità solo se si ha accanto la persona amata. E non importa l’involucro che ha, o il suo aspetto; è ciò che c’è dentro l’involucro che è determinante, che tocca l’anima. Che ti fa comprendere che hai trovato la tua anima gemella, quella che, per quanto dolore tu abbia patito o subito, non potrai mai estirpare dal tuo cuore.
Tra le sue braccia, con l’odore dell’erba tagliata che si mescolava a quello della nostra eccitazione, mi resi conto che mi ero sempre sbagliato, che di lui non ne avrei mai avuto abbastanza, che desideravo fare ogni fottuta cosa con lui, che avevo bisogno che lui facesse ogni cazzo di cosa con me.
Roger e Waylon sono due anime gemelle che si sono incontrate, riconosciute e amate; ma il loro è un amore difficile in un mondo che ha paura della diversità.
L’amore di cui ci parla l’autrice è un sentimento che niente e nessuno riuscirà ad affievolire, a spegnere, nonostante il tempo che passa o la distanza.
La sua fiammella è viva dentro il cuore e basta un solo alito di vento a trasformarla in un incendio.
Sopravvive al dolore, alla perdita, ai sensi di colpa e a tutti gli ostacoli.
CK Harp è riuscita con le sue parole a mostrare e a dimostrare l’impossibilità di etichettare l’amore, perché un sentimento dell’anima non è legato alla sessualità di chi lo prova.
Il suo stile diretto e pulito coinvolge e stravolge il lettore, lo pungola stimolandolo a riflettere, a non dare mai nulla per scontato.
Roger e Waylon sono due personaggi perfettamente riusciti e caratterizzati magistralmente dall’autrice.
Grazie al suo splendido stile narrativo l’autrice ci fa compiere un lungo viaggio emozionale a tratti straziante e doloroso, per altri passionale e travolgente. Roger e Waylon in questo romanzo non hanno sesso, sono solo due anime e due cuori che attraverso il loro dolore e le loro scelte ci fanno conoscere e comprendere cos’è l’amore assoluto, indimenticabile, eterno.
Alla prossima, Giusi
Storia
Eros