Salve Dame, oggi vi parlo di NON TENTARMI, primo volume della Temptation Series di Ella Frank nonché romanzo che segna il debutto della casa editrice Newton Compton nel panorama letterario MM. Venite a scoprire cosa ne penso.
Titolo: Non tentarmi
Autrice:Ella Frank
Editore: Newton Compton
Pubblicazione: 31 gennaio 2019
Genere: Gay romance/Erotic romance
Serie:Temptation #1
SINOSSI
Logan Mitchell adora il sesso. Da sempre consapevole di essere irresistibile, ha sfruttato la cosa a proprio vantaggio. Nel suo letto sono passati indifferentemente uomini e donne, perché il motto di Logan è: se qualcosa ti interessa, perché non provare? E adesso vuole Tate Morrison. Ma dopo essere uscito da quattro disastrosi anni di matrimonio, l’ultima cosa che Tate ha in mente è una relazione sentimentale. Desidera solo ricominciare da capo e concentrarsi sul suo nuovo lavoro in un bar di Chicago. Si è perfettamente accorto, però, di aver attirato le attenzioni insistenti di Logan Mitchell, un cliente del bar che non sembra abituato a ricevere un “no” come risposta. Notte dopo notte il carisma di Logan si scontra con le incertezze di Tate, finché una passione improvvisa travolge entrambi, rischiando di cambiare per sempre il corso delle loro vite…
Per entrambi è arrivato il momento di provare qualcosa di nuovo
Perché non lasciarsi tentare?
Recensione
Amiche dell’Harem, inaspettatamente sono qui a parlarvi di un gay romance, genere che leggo di rado per un gusto personale, eppure ero talmente intrigata dalla trama di NON TENTARMI che ho deciso di dargli una possibilità.
A fine lettura devo ammettere di esserne stata contenta perché questo romanzo si è rivelato una corsa sulle montagne russe dove le emozioni positive e negative sono vissute ad altissima intensità.
L’incipit ci fa conoscere Logan,avvocato di successo e pu***niere di prim’ordine, abituato a prendersi tutto ciò che vuole. Che siano uomini o donne, per Logan non fa differenza perché da vero predatore sessuale è spinto dalla brama di conquistare la preda designata e consumare l’atto fisico con superficialità.
“Fino al momento in cui non gli fosse venuto duro per una sola persona, intendeva sfruttare la piena potenzialità del suo cazzo.”
Logan è presuntuoso, spavaldo e talmente sicuro di sé e della sua capacità di prendere al laccio le sue “vittime” da risultare irritante. In realtà non deve faticare molto per entrare nelle mutande di qualcuno, anzi nella maggioranza dei casi gli basta gettare l’amo e il resto viene da sé.
Tuttavia la sua sicurezza vacilla nel momento in cui vede Tate, il nuovo barista dell’After Hours, un locale di cui è cliente abituale. Tate, un marcantonio dall’aspetto ruvido, i riccioli arruffati e gli occhi selvaggi, diventa la sua nuova ossessione. Stavolta però, Logan dovrà sudare un bel po’ perché Tate sta uscendo da una relazione fallita…con una donna.
“Non m’importa se devo stare qui tutte le fottute notti. Ho intenzione di averlo”.
Tate è etero, ha sempre avuto relazioni con donne e non gli è mai balenata in testa l’idea di poter innamorarsi di un uomo, anzi, a dire il vero, non ha mai provato attrazione per uno del suo stesso sesso.
L’approccio da predatore di Logan provoca in Tate delle reazioni forti che il barista non sa gestire. Logan l’ha puntato e vuole farlo suo a qualunque costo, ma la sua corte serrata(leggi comportamento da stalker) spiazza il barista che vive una discrepanza tra l’immagine di sé e ciò che prova nei confronti di Logan. Un’attrazione istintiva,forte, proibita verso un uomo, che il suo cervello si rifiuta di ammettere e la coscienza di accettare.
“Tate rimase stupito dalla sicurezza sessuale e dal fascino che Logan emanava. Era così palese e potente che seppe che avrebbe potuto avere qualsiasi donna scegliesse.”
La sua testa gli ordina di essere razionale, la coscienza di non fare soffrire i suoi genitori che potrebbero non reggere il colpo, ma il suo corpo lo tradisce.
È l’istinto ferino, primordiale che spinge Tate ad accettare le avances di Logan. A togliersi lo sfizio di una notte di sesso per dimostrare a se stesso e al mondo di essersi sbagliato, di essere ancora “normale”.
“Ti voglio. Dovrei andarmene perché sei un uomo? Forse. Di sicuro diranno di sì. Ma sono stufo di tutte le domande che mi girano intorno alla testa”. Tate si fermò e gli leccò le labbra. “Voglio l’uomo che si è seduto di fronte a me e ha cambiato il mio modo di guardare il mondo. E se è sbagliato, allora sono confuso perché quando sono vicino a te, mi sembra così dannatamente giusto”.
Quella notte di sesso però, è solo il preludio a una conoscenza più intima e profonda di se stesso e di Logan.
“Il pensiero di addentrarsi su un sentiero così sconosciuto, con qualcuno che poteva andarsene all’improvviso, lo stava mettendo a dura prova.”
Tate e Logan sono pezzi di un puzzle che si incastra perfettamente; sono due anime che dopo tanti anni sono riuscite a ritrovarsi rispecchiandosi l’una nell’altra. Tate ha bisogno di Logan per scoprire la propria omosessualità latente e Logan ha bisogno di Tate per tornare ad amare.
“Mi hai cambiato, e non te ne rendi nemmeno conto. Solo stare con te, vicino a te? Mi fa venire voglia di essere una persona migliore. Mi fai venir voglia di rischiare”.
Sia Tate che Logan hanno una forte personalità che li porterà spesso allo scontro ma al tempo stesso farà da collante nella loro relazione. Sono due personaggi ben delineati e in continua evoluzione, anche se quello che ho adorato maggiormente è Logan. Sono rimasta affascinata dalla sua inquietudine, dal tormento che traspare dai suoi occhi, dall’ironia amara e pungente che (s)maschera la sua fragilità interiore.
Anche se è Tate a prendere una decisione che potrebbe cambiare definitivamente la sua vita,Logan è il personaggio che si mette più a nudo, che rivela più lati di sé.
La storia è molto intrigante e l’autrice riesce a tenere alto il ritmo della narrazione fino alla fine di questo primo volume che si conclude con un cliffhanger lasciandomi/ci in preda a dubbi e domande che troveranno la loro soluzione(forse)col secondo libro della serie.
Non tentarmi è un romanzo d’amore inframmezzato da tante scene di sesso (forse un po’ troppe per i miei gusti) esplicite e piccanti, ma è soprattutto un romanzo che vuole far riflettere sulla diversità, la tolleranza, la libertà di essere ciò che si vuole e non ciò che ci impone la società. Tematiche attuali in questo momento storico dove tutti sono tuttologi e ogni cosa si vede in bianco o nero facendoci dimenticare l’importanza delle varie sfumature dell’arcobaleno.
Alla prossima,
Vanilla
STORIA
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